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Stop ai colloqui in carcere, detenuti in rivolta

di Erika Noschese

Stop ai colloqui con i familiari, fino al prossimo 31 maggio. Il carcere di Salerno corre ai ripari per fronteggiare l’emergenza coronavirus e blocca temporaneamente la possibilità, per i detenuti, di incontrare i familiari. Così, nella 1 sezione della casa circondariale di Salerno scoppia la rivolta. Sono circa un centinaio i detenuti che, appresa la notizia, hanno messo a ferro e fuoco il penitenziario armati dei ferri delle brande hanno devastato tutto ciò che si poteva distruggere.

A lanciare l’allarme su quanto stava accadendo il segretario generale del Sippe, il sindacato della polizia penitenziaria Carmine Olanda che sull’emergenza Covid-19 aveva già scritto al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria suggerendo alcune misure da adottare per la prevenzione del virus. “Per tenere sotto controllo la protesta in atto sono giunti insieme ai rinforzi della Polizia  Penitenziaria, anche le altre Forze dell’Ordine con l’ausilio di un elicottero che sorvola il Penitenziario. Sembrerebbe che i detenuti siano saliti anche sul tetto del penitenziario – ha dichiarato Olanda – Inutile sarebbe stata la trattativa messa in atto dal Direttore e Comandante dell’Istituto con i detenuti per cercare di farli ragionare, ma sono stati allontanati con dal getto degli idranti che i detenuti si sono procurati dalle postazioni antincendio.

Una situazione di estremo pericolo, non solo per i detenuti ma anche per il personale della polizia penitenziaria; attualmente, infatti nella Casa Circondariale di Salerno sono recluse circa 520 detenuti di cui 70 sono stranieri e 41 sono donne, su una capienza regolamentare di 394 posti letto. Mentre il Personale di Polizia Penitenziaria presente è di 203 anziché essere 243. “Il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede – conclude Olanda – deve urgentemente mettere in campo soluzioni concrete”. I detenuti, armati dei ferri delle brande hanno distrutto tutto quello che c’era da distruggere. Hanno divelto perfino le inferriate dei finestroni e sono riusciti a salire sui tetti insomma una completa devastazione inaudita per il momento che si vive. Sono giunti rinforzi di Polizia Penitenziaria dalla Regione, le altre forze dell’ordine hanno circondato l”istituto.

Il direttore e comandante ha tentato una trattativa ma è stato allontanato con lo getto degli idranti in possesso dei rivoltosi. Gli uomini del Corpo in stato di antisommossa aspettano l’ordine di intervenire sul posto è presente il Provveditore ed altre Autorità preposte all’Ordine Pubblico. L’Istituto viene presidiato dall’alto da un elicottero dei Carabinieri. A esprimere solidarietà alla polizia penitenziaria anche il leader della Lega Matteo Salvini: “Massimo sostegno alle donne e agli uomini della Polizia Penitenziaria. Legge e pugno di ferro con chi sbaglia”. Sulla questione è intervenuta anche l’europarlamentare della Lega Lucia Vuolo: “Solidarietà agli agenti della polizia penitenziaria impegnati a sedare una rivolta scoppiata nel carcere di Salerno. Mi auguro che la Procura apra immediatamente un’inchiesta per chiarire le responsabilità di quanto accaduto oggi pomeriggio”, ha infatti dichiarato la leghista. “Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la rivolta sarebbe scoppiata per la soppressione dei colloqui per via dell’emergenza coronavirus – ha poi aggiunto – Tuttavia, nessun provvedimento dell’amministrazione penitenziaria può giustificare quanto accaduto. Serve il pugno di ferro e come Lega mi impegno a portare il caso della carenza di agenti all’interno delle carcere italiane all’attenzione dell’europarlamento. Questo scempio deve finire”.

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No al taglio dei parlamentari, Più Europa scende in piazza

“No alla casta della demagogia”: è lo slogan di Più Europa che ieri mattina è scesa in piazza per ribadire il no al taglio dei parlamentari. Il prossimo 29 marzo, infatti, gli italiani sono chiamati al voto per il referedum confermativo: il Movimento 5 Stelle chiede a gran voce il taglio dei parlamentari e tra quelli che si oppongono anche Più Europa Salerno.

Presenti al banchetto il vice segretario di Più Europa Piercamillo Falasca, la vice presidente del partito Alessandra Senatore ed il tesoriere del gruppo locale Fabio Buoninconti. «Quasi nessuna forza politica ha il coraggio di battersi contro il taglio dei parlamentari, la riforma populista che colpisce, senza alcuna razionalità, la rappresentanza democratica nel paese, cambiando solo il numero dei parlamentari, senza ritoccare assetto costituzionale, bicameralismo perfetto, norme e regolamenti parlamentari e legge elettorale – dichiarano dalla sezione di Salerno del partito guidato a livello nazionale da Benedetto Della Vedova – Eppure il 29 marzo gli italiani saranno chiamati a votare per il quarto referendum costituzionale della storia repubblicana. Dietro questa misura demagogica di voler ridurre il personale politico non c’è un’idea di riforma dello Stato ma la rincorsa al piano di marketing grillino di distruzione dello stato di diritto italiano, privilegiando click ed incompetenza, rendendo impossibile lo svolgimento e il corretto funzionamento delle Camere».

Gli animatori del banchetto, tra i quali anche Antonluca Cuoco (membro dell’associazione Alleanza Liberaldemocratica per l’Italia), hanno avuto modo di parlare con numerose persone e curiosi. «Qualunque modifica del numero dei parlamentari non può che essere contestuale o successiva alle altre modifiche costituzionali riguardanti il ruolo e il funzionamento delle camere – hanno poi aggiunto – In caso contrario, il taglio dei parlamentari prospettato dalla legge di revisione costituzionale attualmente in discussione in Parlamento non costituirebbe una riforma, ma una vera e propria mutilazione della Costituzione, priva di un quadro di coerente adeguamento del sistema».

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Piazza Alario, il Comune preme per la riqualificazione ambientale

Riqualificazione urbanistica e ambientale per piazza Alario. Il Comune di Salerno non molla la presa e nonostante il “no” convinto del comitato civico “Salviamo piazza Alario” procede spedita con il programma di riqualificazione urbanistica ed ambientale che vedrà, tra le altre cose, la nascita del parco. Un intervento, secondo i vertici di Palazzo di Città, che mira a restituire alla fruizione collettiva un luogo di grande bellezza ed aggregazione sociale, tanto caro a tutti i salernitani.

Più volte, l’Amministrazione Comunale ha avuto modo di ascoltare in incontri pubblici osservazioni critiche e proposte migliorative che in gran parte sono state recepite ed accolte.

Il Comune di Salerno intende pertanto procedere con i lavori avendo chiare le priorità d’interesse collettivo: recupero e valorizzazione del verde pubblico, restauro degli elementi monumentali, pubblica illuminazione, panchine ed arredo urbano adeguati al nuovo aspetto della piazza, area giochi per bambini. Un intervento che tiene dunque conto delle molteplici e diverse esigenze con riguardo a tutta la popolazione: dalle famiglie con bambini ai più anziani.

“È doveroso sottolineare come la richiesta di aree giochi per l’infanzia sia stata avanzata da più parti rappresentando una legittima aspettativa alla quale è doveroso corrispondere”, rendono noto dal Comune di Salerno.

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A Salerno, per Mutaverso Teatro, uno dei primi esperimenti al mondo di teatro in realtà virtuale

Elio Germano, grande interprete del cinema italiano, sarà protagonista in realtà virtuale del prossimo appuntamento di Mutaverso Teatro. Venerdì 21 febbraio, presso l’Auditorium del Centro Sociale di Salerno, la Stagione ideata e diretta da Vincenzo Albano proporrà un’esperienza immersiva nello spettacolo “Segnale d’allarme”, trasposizione in VR con la regia di Omar Rashid de “La mia battaglia”, opera teatrale scritta a quattro mani dallo stesso Germano e da Chiara Lagani. L’esperimento, uno dei primi al mondo ad applicare questa tecnologia al teatro, coinvolgerà a turno 35 persone per volta, dalle ore 17 alle ore 22.30, con una visione a 360 gradi che “costringerà” lo spettatore a un’attenzione costante, a un gioco metateatrale e metacinematografico al tempo stesso. «Per la prima volta – racconta Germano – il teatro si fa virtuale. Indossati i visori e le cuffie verrete catapultati in sala, sarà come essere lì».  E continua: «lo spettacolo parte come il monologo di un comico che via via si trasforma in dittatore. Basta non capire bene quello che ci viene detto e seguire gli applausi della folla, che ci si ritrova coinvolti in vicende spiacevoli e inaspettate».

Il comico – mattatore o forse un ipnotizzatore non dichiarato – interpretato dallo stesso Germano ripreso da sei obiettivi – si vedrà attraverso particolari visori intento in un soliloquio serrato che diventerà presto un crescendo di slogan politici sul senso di comunità, sulla meritocrazia, sulla sicurezza, fino a giungere, al termine del suo show, a una drammatica e imprevedibile svolta. Un assolo che parte dalla democrazia, dal valore dell’autorità e della responsabilità, per terminare poi in un proclama idealista, futurista e dichiaratamente nazista. Ed è proprio il nostro tempo quel “segnale d’allarme” che lancia lo spettacolo, il diffondersi di un pensiero assolutista fomentato da un’informazione deformata e manipolatrice di cui la nostra società è vittima. Un tema importante, nel quale il testo di Germano e Lagani ci trascina con intelligenza e al quale il sistema della VR dona nuova vita proprio nel lasciare lo spettatore, sebbene immerso nello spettacolo stesso, da solo a cospetto di un argomento scomodo, delle proprie emozioni, della propria coscienza.
Lo spettacolo è in realtá virtuale. Elio Germano non sarà fisicamente presente al Centro Sociale di Salerno, ma sarà protagonista dello spettacolo in cui gli spettatori saranno immersi indossando i visori VR.

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Roccapiemonte, al via la seconda rassegna nazionale delle scuole secondarie di I grado ad indirizzo musicale

L’istituto comprensivo, ad indirizzo musicale, CoMVass “Mons. Mario Vassalluzzo” di Roccapiemonte, capofila della rete “Musica di Insieme” e l’Usr Campania, in collaborazione con il conservatorio Martucci di Salerno, Parco Archeologico di Paestum, Villa Ravaschieri di Roccapiemonte, Villa Arbusto di Lacco Ameno (in provincia di Napoli), liceo musicale “Galizia” di Nocera Inferiore, l’IC della Mennella di Lacco Ameno organizzano, nell’ambito del Piano Triennale delle Arti, la seconda rassegna nazionale delle scuole secondarie di I grado ad indirizzo musicale.

Il progetto-rassegna, dal titolo “Viaggiando con Musica di Insiemi – dal locale al globale”, curato dalla dirigente Ic CoMVass di Roccapiemonte, Anna De Simone, sarà ufficialmente presentato martedì 18 febbraio alle 17, presso il battistero paleocristiano di Santa Maria Maggiore, a Nocera Superiore.

L’evento si aprirà con un concerto di benvenuto tenuto dai Maestri della rete “Musica di Insiemi”: Francesco Ingenito e Renata Della Monica al pianoforte, Gloria Farina al violino, Annabruna Corrado al violoncello, Salvatore De Caro all’oboe, Angelo Ricci al flauto traverso, Raffaele Ungaro al clarinetto, Paolo Leonetti alla chitarra.

Inoltre, la rassegna vanta la partecipazione straordinaria delle classi del liceo coreutica Galizia di Nocera Inferiore, dirette dalle docenti Vincenza Campana per il classico e Annalisa Di Matteo per il contemporaneo.

Prevista la presenza di ospiti e partner del progetto: Annabella Attanasio, dirigente Usr Campania Ufficio X; Imma Battista, direttore del conservatorio di Salerno; Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Paestum; Assunta Barbieri, Ds Ic Lacco Ameno; Maria Giuseppa Vigorito, ds liceo musicale Galizia di Nocera; Carmine Pagano, sindaco di Roccapiemonte; Manlio Torquato, sindaco di Nocera Inferiore; Giovanni Maria Cuofano, sindaco di Nocera Superiore.

La presentazione dell’evento sarà affidata alla docente e giornalista Tiziana D’Alessandro. La rassegna proseguirà dal 5 al 9 maggio con le giornate dedicate alle esibizioni delle scuole partecipanti e si concluderà con il concerto finale “Musica di Insiemi” che si terrà nel mese di maggio e la tournée nel mese di giugno a Velia, Ogliastro Cilento e Parco Archeologico di Paestum.

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Sversamento illecito di rifiuti a Pellezzano, aperta un’inchiesta

di Erika Noschese

Smaltimento illecito e pericoloso di rifiuti a Salerno, causato da alcuni capannoni industriali appartenenti alle Cotoniere. E’ stato un sabato sera di tensione, per i sindaci di Salerno e Pellezzano, rispettivamente Vincenzo Napoli e Francesco Morra che, fino alle prime luci del mattino di ieri, hanno perlustrato la situazione. Nei pressi del fiume Irno si è infatti verificato lo smaltimento illecito di rifiuti nonostante – come spiegato anche dall’assessore all’Ambiente Angelo Caramanno – da circa due anni è stata fatta una gara per lo smaltimento di questi rifiuti. Gara ignota ad entrambe le amministrazioni comunali che – quasi dal nulla – si sono ritrovate a fronteggiare una situazione delicata e ad alto rischio per l’ambiente e la salute dei cittadini. Sul posto, sabato sera, i volontari della protezione civile di Salerno e Pellezzano, con il responsabile del nucleo della città capoluogo Mario Sposito, la polizia municipale e l’Arpac. A denunciare quanto stava accadendo alcune persone presenti all’interno di una sala giochi della zona, a causa del cattivo odore che si era sprigionato in tutta la zona, allertando i vigili del fuoco a causa delle esalazioni maleodoranti (tipo ammoniaca) di non precisa provenienza. Il cattivo odore proveniva da un ex deposito annesso al centro commerciale Le Cotoniere, di via dei Greci. L’allarme è rientrato solo nella mattinata di ieri, in seguito all’ennesimo sopralluogo dei due sindaci salernitani. «Al momento possiamo comunicare rientrato l’allarme che si è creato nella serata di ieri (sabato per chi legge ndr) – ha dichiarato il Sindaco Morra – Un ringraziamento va rivolto alle persone che hanno lanciato l’allarme, ai vigili del fuoco, alle polizie municipali di Salerno e Pellezzano, ai carabinieri, alla polizia di Stato, all’Arpac e ai volontari delle Protezioni Civili comunali che sono immediatamente intervenuti per verificare cosa fosse accaduto. Una volta individuata la presenza di questi barili che si sono rovesciati rilasciando sostanze tossiche, è stato effettuato immediatamente un intervento di messa in sicurezza con l’utilizzo di 10 metri cubi di terreno per coprire lo sversamento. Un ringraziamento particolare va anche al Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, che è stato con me sul posto fino alle 4.00 del mattino per seguire tutte le operazioni di ripristino dello stato dei luoghi». Il sindaco Morra ha poi annunciato di aver informato il magistrato di turno, al quale è stato affidato il compito di capire cosa sia accaduto al fine di attribuire eventuali responsabilità a soggetti che nel caso avessero provocato quello che poteva diventare un disastro ambientale. «L’Arpac, inoltre, continuerà i rilievi per verificare se sono state rilasciate sostanze tossiche anche nel fiume Irno e nel caso, eseguire adeguati interventi di messa in sicurezza», ha poi spiegato il primo cittadino di Pellezzano. Considerato che le operazioni di soccorso tecnico urgente poste in essere nell’immediatezza dell’evento sono state completate, per prevenire danni a persone e cose, a tutela della pubblica e privata incolumità è stato necessario procedere alle verifiche e alle attività necessarie al ripristino delle ordinarie condizioni di sicurezza. Intanto, nei prossimi giorni seguiranno ulteriori controlli da parte delle autorità preposte per monitorare lo stato dei luoghi al fine di far rientrare, in maniera definitiva, l’emergenza verificatasi.

«Stanotte (sabato notte per chi legge ndr) la situazione sembrava abbastanza preoccupante anche perché il buio non ci ha confortato. C’erano i volontari della protezione civile, da Salerno c’era anche il responsabile Mario Sposito e hanno fatto un grosso lavoro – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Angelo Caramanno – Ora aspettiamo di verificare cosa emerge dalle prime analisi ma bisogna mantenere alta l’attenzione, a prescindere da ciò che è avvenuto. C’è una bolla ambientale a pochi passi dal fiume Irno e questo è un problema serissimo che riguarda la popolazione. Siamo attenti, è una situazione che non poteva essere conosciuta fino ad oggi. E’ evidente che c’è un problema di carattere ambientale». A causa dello sversamento di liquami sul suolo, le istituzioni temevano che tali liquidi potessero finire nel fiume Irno, circostanza che al momento sembrerebbe fortunatamente scongiurata. «Con l’aiuto dei nostri uomini della Protezione Civile, dei vigili urbani di Salerno e Pellezzano e di un nucleo speciale dei Carabinieri, abbiamo fatto una serie di verifiche ad occhio e la situazione si manifestava preoccupante, anche a causa di un fetore insopportabile. Abbiamo immediatamente avvertito il magistrato di turno e richiesto l’intervento dell’Arpac che, insieme ad una squadra speciale dei Vigili del Fuoco da Napoli, ha avviato le verifiche e ora sta campionando le risultanze dei prelievi. Nel corso della notte è stata disposta la copertura dei liquami con materiale inerte per evitare che sostanze volatili potessero ulteriormente ammorbare l’aria e potesse esserci dilavamento delle sostanze – ha spiegato il sindaco Napoli – Aspettiamo in ogni caso che le indagini di autorità giudiziaria, Arpac e vigili del fuoco ci mettano in condizioni di assumere determinazioni successive. Siamo di fatto nel Comune di Pellezzano, ma il problema riguarda ovviamente anche Salerno. Abbiamo fatto e continueremo a fare un’azione congiunta e siamo in attesa di una relazione formale e compiuta. Credo che non ci siano pericoli e che la situazione sia sotto controllo, il che non esime dall’esperire quanto prima tutte le verifiche: dobbiamo essere certi matematicamente che quanto è avvenuto non sia di pregiudizio alla pubblica incolumità e alla salute dei cittadini». Un’emergenza ambientale che ha messo in moto una task force da parte di entrambi i Comuni, Salerno e Pellezzano, prima di chiedere l’intervento dell’Arpac e del magistrato di turno per le indagini del caso e risalire ai colpevoli. Già nella tarda mattinata di ieri la situazione sembra essere, seppur parzialmente, rientrata e il cattivo odore è sparito. Ma si attendono i risultati definitivi dei controlli.

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Camera di Commercio, nel 2019 cresce il numero delle imprese salernitane

Si mantiene positivo il bilancio imprenditoriale del 2019 della provincia di Salerno, che si attesta su un incremento di 415 imprese, dato dalla differenza tra 6.903 iscrizioni e 6.488 cessazioni per untasso di crescita dello 0,34%, dato più contenuto sia di quello nazionale (0,44%) che regionale (0,97%). Anche il confronto con il dato del 2018, quando il saldo fu di 1.365 imprese in più, evidenzia un rallentamento del fenomeno in provincia di Salerno.

Il dato sulle nuove imprese iscritte del 2019 risulta il peggiore degli ultimi dieci anni (la flessione è di quasi 700 nuove attività rispetto al 2018) e, di pari passo, si è registrato un aumento nelle chiusure di attività.

L’analisi per forme giuridiche conferma il trend in salita delle società di capitali nella provincia salernitana: nell’ultimo anno sono aumentate di 1.569 unità, con un tasso di crescita del +4,9%. In crescita, seppur modesta, anche le altre forme (+39;+0,7%). Registrano invece un risultato negativo le società di persone (-363; -2,5%) e le imprese individuali (-830;-1,2%). L’imprenditoria individuale rappresenta sempre la forma giuridica maggiormente dinamica (4.211 iscrizioni a fronte di 5.041 cessazioni).

Circa i settori economici, la dinamica 2019 evidenzia la crescita della consistenza imprenditoriale per i servizi alle imprese (3,4%), per i servizi di alloggio e ristorazione (2%), per gli altri settori (1,5%) che comprendono i servizi alla persona e per le attività di trasporti e spedizioni (1%). Sostanzialmente stabili le attività manifatturiere, le costruzioni e le attività di assicurazione e credito. In calo il settore agricolo (-1,9%) e le attività commerciali (-1,2%).

Questo, in sintesi, è quanto emerge dalle elaborazioni dei dati Infocamere effettuate dall’Osservatorio Economico provinciale della Camera di Commercio di Salerno.

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A Salerno nasce il coordinamento di Fipe Confcommercio Salerno dei pubblici esercizi cittadini,

Suggerire spunti, garantire supporto e collaborazione a favore del commercio, per contribuire ad uno sviluppo futuro, ragionato e condiviso, avanzando proposte di un cartelloni di eventi e attività, in un’ottica di promozione territoriale. Con questo presupposto nasce il nuovo gruppo cittadino dei pubblici esercizi che ha eletto Mario Ventura coordinatore di Fipe Confcommercio Salerno, sigla che rappresenta le imprese del comparto food & beverage, oltre a continuare a fornire attestazioni, certificazioni e formazione gratuita, nei diversi ambiti.

“In qualità di gestori di attività commerciali, siamo i primi a credere che a Salerno si possa investire, cavalcando buone opportunità di crescita. Ci sentiamo pronti a fare la nostra parte, con il supporto di Confcommercio, in sinergia con gli enti e le istituzioni, per rafforzare l’immagine della città, che va ben oltre il format Luci d’Artista: una piazza che, grazie al clima, alla posizione geografica strategica, al patrimonio culturale, assieme alla tradizione eno-gastronomica e all’artigianato locale, punta ad essere una destinazione turistica nel panorama internazionale”, spiega Mario Ventura. Consapevoli delle proprie risorse territoriali, passando attraverso l’esperienza degli imprenditori storici e il dinamismo dei giovani operatori, il gruppo organizzativo intende formulare una proposta di business plan che, partendo da una comunicazione efficace destinata ai visitatori, miri a qualificare Salerno come meta attrattiva, per dodici mesi all’anno. “Ritrovandosi al centro di due costiere, tra le più rinomate al mondo, la nostra città può rappresentare la base ideale di una vacanza godibile tra spiagge, sentieri naturalistici, luoghi storici e mete culturali, a cui poter dare manforte con l’intrattenimento e il ristoro. A questo, si unisce il comfort dei servizi sanitari offerti, le grandi catene di supermercati, le vie dello shopping. Dobbiamo invitare i turisti a raggiungerci, per vivere un’esperienza concreta e reale” – conclude Ventura. Perseguendo un obiettivo comune, restano da definire i prossimi appuntamenti in agenda da mettere in campo, allo scopo di creare un nuovo modello che permetta di scrivere il futuro del “Sistema Salerno”, con un indice di gradimento che estenda nuovi scenari. “Orgoglioso di raccogliere le idee da parte di chi vive, da vicino, un aspetto determinante dello sviluppo cittadino. Il confronto col nuovo coordinamento costituito in associazione sarà aperto e continuo” – afferma Giuseppe Gagliano, Presidente Confcommercio Campania Mandamento di Salerno.

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Ernesto Sica: Sono e resto della Lega di Salvini La mia militanza è indiscussa

La mia militanza ed il mio impegno per la Lega sono indiscussi, da consigliere provinciale sono presente in tutte le battaglie del partito». Così l’ex sindaco di Pontecagnano Faiano, Ernesto Sica, il cui nome è su una ideale graticola in vista delle prossime regionali.

Il consigliere provinciale che punta ad uno scranno a Palazzo Santa Lucia dunque rivendica la sua appartenenza al Carroccio: «Sono un tesserato, il mio rapporto con il partito è ottimo, vengo da tre campagne elettorali e la mia militanza è indiscussa così come il mio impegno da consigliere provinciale su ogni battaglia del partito». Sica ha le idee chiare anche sul come è possibile contrastare e vincere su Vincenzo De Luca: «Sarà una campagna elettorale dura e difficile, l’avversario è dei peggiori e la coalizione del centrodestra può trovare la sua forza all’interno di liste composte da amministratori radicati sul territorio e dal massimo delle espressioni della società civile».

In merito alla “campagna acquisti” del Carroccio: «Sono felice e saluto con gioia i nuovi innesti del partito, ne vorrei sempre di più e sempre di maggior profilo per il bene di tutti, del partito e del centrodestra». Allontana dunque le voci di una sua vicinanza o riavvicinamento a Forza Italia, amore burrascoso del suo passato politico Sica che tiene a ribadire con forza la sua appartenenza al partito di Salvini: «Sono l’unico consigliere provinciale della Lega sui territori di Salerno che mai prima di me ha avuto un rappresentante del Carroccio e che costantemente è sui territori, tra le comunità per cercare di capirne e rappresentarne al meglio le istanze in tutte le sedi.

Credo che questo sia il nocciolo dell’attività politica, essere vicini alle persone nei loro territori, non farli sentire abbandonati e far diminuire quel distacco troppo spesso percepibile tra istituzioni e cittadini. Per quanto mi riguarda il mio agire è esclusivamente sotto il simbolo del Carroccio.

Fonte Le Cronache del Salernitano