Una richiesta urgente d’incontro urgente per discutere della ricollocazione dei dipendenti del Consorzio Bacino Salerno 2. La Fiadel provinciale, facendo seguito alle numerose richieste d’incontro per far fronte alla delicata situazione dei dipendenti del Consorzio Bacino Salerno 2 – posti in mobilità e che ad oggi contano ben 11 mesi senza alcuna retribuzione -, chiede la convocazione di un incontro urgente da avere con prefetto, presidente della Provincia di Salerno, assessore regionale ai rifiuti, commissario del Consorzio e vertici dell’Ente d’Ambito. “Serve stilare un piano di ricollocazione per i dipendenti in questione – ha detto Angelo Rispoli, segretario generale della Fiadel provinciale -. Vista la criticità della questione ci aspettiamo risposte in tempi brevi. I lavoratori sono da 11 mesi senza stipendio. Ente d’Ambito e Provincia devono dare una svolta alla questione che si trascina avanti da mesi. Tutto questo è una vergogna”.
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“Un professionista che vive di teatro non può essere dimenticato, dateci l’opportunità di lavorare”: a lanciare un appello alle istituzioni affinchè si riaprano i teatri è Antonello De Rosa, regista e direttore artistico di “Scena Teatro”, ospite di “A tu X tu”, il format di approfondimento targato 360Webtv. Nel corso dell’intervista, il maestro De Rosa ha posto l’attenzione anche sugli aiuti che il governo centrale avrebbe dovuto mettere in campo per i liberi professionisti: “Solo chiacchiere”, ha dichiarato chiedendosi il perchè, ad oggi, si possono riaprire le chiese e non i teatri. Da qui l’appello a concedere spazi aperti non solo per mantenere vivo il contatto con il pubblico ma anche per permettere agli artisti salernitani di prepararsi in vista dei prossimi appuntamenti che, si spera, dovrebbero riprendere presto.
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Il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, la Giunta municipale e l’assessore al Commercio Dario Loffredo, recependo le direttive regionali del presidente Vincenzo De Luca, avevano già predisposto sia lo sgombero delle aree dai veicoli sia la sanificazione delle stesse, per la riapertura prevista lunedì prossimo.
Il presidente provinciale Anva Salerno, Aniello Ciro Pietrofesa, però, facendosi portavoce dei suoi iscritti e ringraziando il primo cittadino e l’assessore Loffredo per la vicinanza ricevuta in questi mesi, ha chiesto un rinvio a partire dal 18 maggio. La scelta dettata per motivi organizzativi della stessa categoria.
Gli operatori ambulanti del settore alimentare, ortofrutta ed ittico dei mercati di piazza Cavaliere Vittorio Veneto, Robertelli e De Crescenzo, si legge nella nota, hanno infatti sottoscritto la richiesta di riaprire dal 18 maggio, insieme alla probabile apertura del settore non alimentare, anche per solidarietà con lo stesso settore non alimentare.
L’amministrazione comunale resta a disposizione per seguire e accompagnare il rilancio del comparto costretto alla chiusura da circa 60 giorni.
Su disposizione di questa Procura della Repubblica, la Guardia di Finanza di Salerno ha sequestrato, su tutto il territorio nazionale, oltre 10.000 confezioni da 500 ml di gel igienizzante, in vendita anche on-line. In particolare, i Finanzieri della Compagnia di Agropoli, nell’ambito dei controlli finalizzati alla tutela dei consumatori e al contrasto alle frodi in commercio connesse all’attuale emergenza
sanitaria “Covid19”, hanno notato, presso alcuni esercizi commerciali di Agropoli e Capaccio-Paestum, diversi flaconi di un gel igienizzante per le mani, la cui etichetta ne esaltava le
proprietà battericida e ne ammetteva l’utilizzo senz’acqua. Dall’esame della confezione, invece, è emerso che il gel, prodotto e posto in commercio da una società di Brusciano (NA), è composto da una particolare miscela chimica, il cui utilizzo – in base alle norme comunitarie in materia – impone l’immediato risciacquo. Tale caratteristica è stata confermata dal Ministero della Sanità, che ha certificato che l’igienizzante sarebbe stato prodotto con ingredienti non ammessi, specificando che la
sostanza contenuta è vietata nei prodotti senza risciacquo, per problemi legati all’insorgenza di allergie cutanee.
Il produttore rischia ora la reclusione fino a due anni o la multa fino a euro 2.065, oltre ad una sanzione amministrativa fino a 6.000 euro, per non aver effettuato la comunicazione al portale della Commissione UE, obbligatoria per i prodotti cosmetici destinati al consumo nell’Unione Europea.
Sì alle messe con i fedeli dal prossimo 18 maggio. Questa mattina, infatti, è stato firmato il protocollo a Palazzo Chigi in presenza del cardinale Gualtiero Bassetti, del presidente della Cei, del premier Giuseppe Conte e del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.
Il documento conferma che ci saranno ingressi contingentati, che sarà obbligatorio accedere con la mascherina e che non potranno entrare coloro che hanno una temperatura corporea pari o superiore ai 37,5°centigradi. Sarà infatti il sacerdote a stabilire la capienza massima con l’ausilio di volontari o collaboratori che favoriranno l’accesso e l’uscita e vigileranno sul numero massimo di presenze consentite. In ogni caso bisognerà evitare ogni forma di assembramento.
Per distribuire la comunione il celebrante, o il ministro straordinario dell’eucaristia, dovrà igienizzare le mani e indossare i guanti e la mascherina, avendo cura di non venire a contatto con le mani dei fedeli. Si raccomanda inoltre di distinguere, ove possibile, porte di ingresso e porte di uscita, da lasciare sempre aperte, cosicché i fedeli non debbano toccare le maniglie. Nell’afflusso e nel deflusso la distanza tra i fedeli sia di un metro e mezzo. Mentre durante la celebrazione sarà sufficiente un metro. Il protocollo raccomanda inoltre di ridurre al minimo la presenza di concelebranti e ministri, di igienizzare al termine delle celebrazioni le aule liturgiche e le sagrestie. Può essere prevista la presenza di un organista, ma non del coro. Si omettano anche libretti per i canti e altri sussidi cartacei. Le offerte non saranno raccolte durante la celebrazione, ma depositate dai fedeli in appositi contenitori collocati agli ingressi o in altro luogo ritenuto idoneo.
Le acquasantiere resteranno vuote e non ci si scambierà il segno della pace. Il documento chiede inoltre che si favorisca, per quanto possibile, l’accesso delle persone diversamente abili, prevedendo luoghi appositi per la loro partecipazione alle celebrazioni.
Tutte queste disposizioni si applicano anche alle celebrazioni diverse da quella eucaristica o inserite in essa: battesimo, matrimonio, unzione degli infermi ed esequie. Le cresime sono per il momento rinviate. La confessione si svolga in luoghi ampi e areati, che consentano a loro volta il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza richiesta dal sacramento stesso.
Fuori dalla porta della chiesa sarà affisso il un manifesto con l’indicazione del numero massimo di partecipanti consentito in relazione alla capienza dell’edificio. “Il Protocollo è frutto di una profonda collaborazione e sinergia fra il Governo, il Comitato Tecnico-Scientifico e la CEI, dove ciascuno ha fatto la sua parte con responsabilità”, ha evidenziato il cardinale Bassetti, ribadendo l’impegno della Chiesa a contribuire al superamento della crisi in atto. “Le misure di sicurezza previste nel testo – ha sottolineato il presidente Conte – esprimono i contenuti e le modalità più idonee per assicurare che la ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo avvenga nella maniera più sicura. Ringrazio la CEI per il sostegno morale e materiale che sta dando all’intera collettività nazionale in questo momento difficile per il Paese”. “Fin dall’inizio abbiamo lavorato per giungere a questo Protocollo – ha concluso il ministro Lamorgese -: il lavoro fatto insieme ha dato un ottimo risultato. Analogo impegno abbiamo assunto anche con le altre Confessioni religiose”.
Ecco il protocollo firmato:
Per la graduale ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo, il presente Protocollo ha per oggetto le necessarie misure di sicurezza, cui ottemperare con cura, nel rispetto della normativa sanitaria e delle misure di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2.
1. ACCESSO AI LUOGHI DI CULTO IN OCCASIONE DI CELEBRAZIONI LITURGICHE
1.1. L’accesso individuale ai luoghi di culto si deve svolgere in modo da evitare ogni assembramento sia nell’edificio sia nei luoghi annessi, come per esempio le sacrestie e il sagrato.
1.2. Nel rispetto della normativa sul distanziamento tra le persone, il legale rappresentante dell’ente individua la capienza massima dell’edificio di culto, tenendo conto della distanza minima di sicurezza, che deve essere pari ad almeno un metro laterale e frontale.
1.3. L’accesso alla chiesa, in questa fase di transizione, resta contingentato e regolato da volontari e/o collaboratori che – indossando adeguati dispositivi di protezione individuale, guanti monouso e un evidente segno di riconoscimento – favoriscono l’accesso e l’uscita e vigilano sul numero massimo di presenze consentite. Laddove la partecipazione attesa dei fedeli superi significativamente il numero massimo di presenze consentite, si consideri l’ipotesi di incrementare il numero delle celebrazioni liturgiche.
1.4. Per favorire un accesso ordinato, durante il quale andrà rispettata la distanza di sicurezza pari almeno 1,5 metro, si utilizzino, ove presenti, più ingressi, eventualmente distinguendo quelli riservati all’entrata da quelli riservati all’uscita. Durante l’entrata e l’uscita dei fedeli le porte rimangano aperte per favorire un flusso più sicuro ed evitare che porte e maniglie siano toccate.
1.5. Coloro che accedono ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche sono tenuti a indossare mascherine.
1.6. Venga ricordato ai fedeli che non è consentito accedere al luogo della celebrazione in caso di sintomi influenzali/respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C.
1.7. Venga altresì ricordato ai fedeli che non è consentito l’accesso al luogo della celebrazione a coloro che sono stati in contatto con persone positive a SARS-CoV-2 nei giorni precedenti.
1.8. Si favorisca, per quanto possibile, l’accesso delle persone diversamente abili, prevedendo luoghi appositi per la loro partecipazione alle celebrazioni nel rispetto della normativa vigente.
1.9. Agli ingressi dei luoghi di culto siano resi disponibili liquidi igienizzanti.
2. IGIENIZZAZIONE DEI LUOGHI E DEGLI OGGETTI
2.1. ì luoghi di culto, ivi comprese le sagrestie, siano igienizzati regolarmente al termine di ogni celebrazione, mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti ad azione antisettica. Si abbia, inoltre, cura di favorire il ricambio delTaria.
2.2. Al termine di ogni celebrazione, i vasi sacri, le ampolline e altri oggetti utilizzati, così come gli stessi microfoni, vengano accuratamente disinfettati.
2.3. Si continui a mantenere vuote le acquasantiere della chiesa.
3. ATTENZIONI DA OSSERVARE NELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE
3.1. Per favorire il rispetto delle norme di distanziamento è necessario ridurre al minimo la presenza di concelebranti e ministri, che sono comunque tenuti al rispetto della distanza prevista anche in presbiterio.
3.2. Può essere prevista la presenza di un organista, ma in questa fase si ometta il coro.
3.3. Tra i riti preparatori alla Comunione si continui a omettere lo scambio del segno della pace.
3.4. La distribuzione della Comunione avvenga dopo che il celebrante e l’eventuale ministro straordinario avranno curato l’igiene delle loro mani e indossato guanti monouso; gli stessi – indossando la mascherina, avendo massima attenzione a coprirsi naso e bocca e mantenendo un’.adeguata distanza di sicurezza – abbiano cura di offrire l’ostia senza venire a contatto con le mani dei fedeli.
3.5.1 fedeli assicurino il rispetto della distanza sanitaria.
3.6. Per ragioni igienico-sanitarie, non è opportuno che nei luoghi destinati ai fedeli siano presenti sussidi per i canti o di altro tipo.
3.7. Le eventuali offerte non siano raccolte durante la celebrazione, ma attraverso appositi contenitori, che possono essere collocati agli ingressi o in altro luogo ritenuto idoneo.
3.8. Il richiamo al pieno rispetto delle disposizioni sopraindicate, relative al distanziamento e all’uso di idonei dispositivi di protezione personale si applica anche nelle celebrazioni diverse da quella eucaristica o inserite in essa: Battesimo, Matrimonio, Unzione degli infermi ed Esequie.
3.9. Il sacramento della Penitenza sia amministrato in luoghi ampi e areati, che consentano a loro volta il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza richiesta dal sacramento stesso. Sacerdote e fedeli indossino sempre la mascherina.
Nelle unzioni previste nell’amministrazione dei sacramenti del Battesimo e dell’Unzione degli infermi, il ministro indossi, oltre alla mascherina, guanti monouso.
3.10. La celebrazione del sacramento della Confermazione è rinviata.
4. ADEGUATA COMUNICAZIONE
4.1. Sarà cura di ogni Ordinario rendere noto i contenuti del presente Protocollo attraverso le modalità che assicurino la migliore diffusione.
4.2. All’ingresso di ogni chiesa sarà affisso un manifesto con le indicazioni essenziali, tra le quali non dovranno mancare:
– il numero massimo di partecipanti consentito in relazione alla capienza delì’edificio;
– il divieto di ingresso per chi presenta sintomi influenzali/respiratori, temperatura corporea uguale o superiore ai 37,5° C o è stato in contatto con persone positive a SARS- CoV-2 nei giorni precedenti;
– l’obbligo di rispettare sempre nell’accedere alla chiesa il mantenimento della distanza di sicurezza, l’osservanza di regole di igiene delle mani, l’uso di idonei dispositivi di protezione personale, a partire da una mascherina che copra naso e bocca.
5. ALTRI SUGGERIMENTI
5.1. Ove il luogo di culto non è idoneo al rispetto delle indicazioni del presente Protocollo, l’Ordinario del luogo può valutare la possibilità di celebrazioni all’aperto, assicurandone la dignità e il rispetto della normativa sanitaria.
5.2. Si ricorda la dispensa dal precetto festivo per motivi di età e di salute.
5.3. Si favoriscano le trasmissioni delle celebrazioni in modalità streaming per la fruizione di chi non può partecipare alla celebrazione eucaristica.
Il Comitato Tecnico-Scientifico, nella seduta del 6 maggio 2020, ha esaminato e approvato il presente “Protocollo circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo”, predisposto dalla Conferenza Episcopale Italiana.
Il presente Protocollo entrerà in vigore a far data dal giorno lunedì 18 maggio 2020.
di Stefania Maffeo
di Stefania Maffeo
Nuovo appuntamento con “A casa di…”. nuovo format di approfondimento in diretta live Facebook e You Tube. Ai tempi di distanziamento sociale un’iniziativa periodica per un riavvicinamento social. Il settore del turismo è stato messo in ginocchio dall’emergenza coronavirus, a vari livelli: grave la crisi delle agenzie di viaggio e tour operator. In questa puntata un incontro con due rappresentanti della categoria: Vincenzo Discepolo, Direttore Commerciale Diverteducando Viaggi Salerno e Massimo Sabatino, Socio e Direttore Tecnico Agenzia di Viaggi Travel Time Pontecagnano Faiano
Le accurate indagini condotte dal personale della Polizia di Frontiera Marittima e Aerea di Salerno, con la costante collaborazione con gli altri ufficiali delle forze di polizia estere, hanno permesso di sgominare un traffico internazionale di auto rubate e destinate al riciclaggio e alla vendita al mercato estero. La motonave Genoa Express, è attraccata al di Salerno – proveniente dal Canada – diretta, dopo una sosta di un solo giorno, al porto di Mersin, in Turchia. La Polizia di Toronto ha segnalato il furto di due vetture di pregio: 1) una Toyota Rav 4 Hybrid, 180 cavalli, di colore bianco del valore di oltre 41.000 euro; 2) una Jeep Wrangler Unlimited Sahara, di colore nero, del valore di oltre 58.000 euro. Dopo una intensa attività di analisi, il personale della squadra di polizia giudiziaria e frontiera di Salerno ha dedotto che le auto potessero celarsi all’interno di un container a bordo della nave porta contenitori diretta proprio in Medio Oriente. Infatti sia lo spedizioniere dal Canada che il committente sono di nazionalità turca.
Per riuscire a localizzare le auto rubate gli uomini della squadra di polizia giudiziaria hanno dovuto recarsi sul ponte della nave e, con l’ausilio della strumentazione tecnologica, procedere ad una ricerca accurata tra centinaia di containers. Le due auto erano state imbarcate nel porto di Montreal in Canada e, dopo una breve sosta nel porto di Salerno, erano destinate al porto turco di Mersin, ove se ne sarebbero perse per sempre le tracce. La ricerca è stata difficile e faticosa perché i contenitori a bordo della nave erano centinaia, alcuni posti in fila l’uno sull’altro, rendendo le operazioni di rintraccio estremamente difficoltose perché ognuno andava accuratamente controllato. Una volta individuato il container, aperti i portelloni, sono comparse le due auto di pregio poste una dietro l’altra. Grazie al tempestivo intervento del personale della Polizia di Frontiera di Salerno le due auto compendio di furto, dopo i rilievi e gli accertamenti del caso, saranno restituite ai legittimi proprietari. Le indagini della squadra investigativa proseguiranno al fine di trarre in arresto il ricettatore, per il quale occorrerà una rogatoria internazionale che sarà avviata dalla Procura della Repubblica di Salerno.
Sono circa una trentina, stando a quanto ha riferito la Polfer, le persone tornate a Salerno. Un primo intercity è infatti giunto nella città capoluogo – partito da Roma -con dieci persone a bordo; da un secondo convoglio, proveniente da Milano con arrivo previsto intorno alle 13.25, sono scese, invece, circa una decina di persone mentre un terzo treno, sempre con circa dieci persone a bordo, è giunto intorno alle 16.25 di ieri. I controlli di poliziotti e agenti della polizia municipale, già dall’alba, sono stati serrati e hanno visto anche l’impiego di un elicottero che ha sorvolato la città. I punti particolarmente monitorati sono stati la stazione ferroviaria centrale, piazza della Concordia dove c’era un terminal bus e gli svincoli autostradali. L’impatto dell’ingresso nella fase due, almeno per ieri mattina, sembrava molto tranquillo, con traffico scorrevole, rispetto di norme e presenze a bordo dei bus, e nessun particolare disagio, se non un incidente stradale all’uscita della tangenziale di Pastena .
«Non possiamo consentire che comportamenti avventati ed irresponsabili vanifichino i sacrifici della popolazione negli ultimi mesi», ha dichiarato il sindaco di Salerno, Enzo Napoli. In provincia, proprio per il riavvio di molte attività produttive, il sindaco di Campagna, Roberto Monaco, ha revocato l’ordinanza di chiusura di alcune strade cittadine. Quanto al ritorno al lavoro nelle aziende, nel Salernitano, poco meno di un lavoratore su due, tra quelli che erano ‘sospesi’,sono rientrati al loro posto. Le persone giunte a Salerno «sono tenuti a dichiarare dove vanno e a mettersi in quarantena volontaria. Tutto questo sarà poi verificato dagli organi della Polizia di Stato e dalle polizie municipali. E’ un modo per dare un tracciamento e verificare se rispettano gli obblighi a cui sono tenuti», ha poi aggiunto il primo cittadino, spiegando che si tratta di «indispensabili procedure per fare in modo che il nostro territorio non venga compromesso» e per salvaguardare «questa tranquillità che abbiamo costruito con sacrificio». Il primo cittadino ha sottolineato che «la fase 2 non vuol dire liberi tutti. Il virus c’è, continua a circolare, attenuato dalle misure prese ma c’e’ ancora ed è pericolosissimo». Pertanto ci saranno «verifiche quotidiane sull’uso delle mascherine». Intanto ieri mattina l’assessore all’Ambiente Angelo Caramanno si è recato nei parchi cittadini per monitorare la situazione della Fase2.
Da ieri, infatti, sono riaperti i cancelli della Villa comunale, del parco del Mercatello, parco Pinocchio, parco del Seminario, parco del Galiziano, parco Buongiorno. Nei controlli eseguiti finora nel Salernitano, non si registrano casi di persone risultate positive al Covid-19. La polizia stradale ha presidiato la barriera autostradale di Mercato San Severino, procedendo alla misurazione della temperatura corporea di chi poteva destare qualche sospetto, ma tutte le verifiche hanno dato esito negativo. Alla stazione ferroviaria centrale di Salerno, medesimi controlli sono stati svolti dagli agenti della Polfer, cosi’ come anche al terminal bus di piazza della Concordia con la collaborazione dei vigili urbani. Nel Casertano, sono meno di 20 al momento le persone trovate positive ai test rapidi e per questo sottoposte a tampone faringeo durante i controlli disposti dalla Questura di Caserta sulle uscite autostradali casertane della A1. A Napoli Nord, in particolare, su 60 persone controllate, 40 sono state sottoposte a test rapido. Di questi 12 sono risultati positivi e per questo sottoposti a tampone. Tre tamponi sono stati effettuati anche all’uscita di Caserta dove sono stati eseguiti 20 test rapidi. Tutti gli altri controlli a tappeto con test rapidi effettuati alle barriere di altre uscite della A1 non hanno dato nessun esito positivo. Alla stazione di Aversa invece sono state controllate 40 persone. In quella di Caserta non c’è stato nessun passeggero proveniente da altre regioni. Dieci invece i passeggeri scesi alla stazione di Villa Literno e provenienti dal Nord.
“Le imprese hanno bisogno di ripartire, non ci sono più scusanti”. Lo ha dichiarato Giuseppe Gagliano, presidente della Confcommercio Campania sede di Salerno e presidente di Federalbeghi intervenuto ad “A tu X tu”, il format di approfondimento targato 360webtv. Proprio questa mattina Gagliano ha tenuto un incontro web con oltre mille imprese collegate per discutere della fase 2, assieme ai rappresentanti di ogni comparto, attraverso proposte e richieste al Governo e alle istituzioni locali, da adottare per combattere la crisi Covid19. “Il momento è gravissimo, ma voglio sottolineare che gli imprenditori cercano con competenza, impegno e creatività nuove strade e nuove soluzioni per svolgere il proprio ruolo in ogni circostanza, anche avversa come quella che stiamo vivendo”, ha puntualizzato Giuseppe Gagliano, Presidente Confcommercio e Federalberghi Salerno.
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