Categorie
Attualità

L’emergenza sanitaria non ha fermato alcuni pericolosi pregiudicati. Il Questore adotta numerosi provvedimenti inibitori

Nonostante il periodo di emergenza sanitaria ed il conseguente lockdown, è proseguita l’attività della Polizia di Stato volta alla prevenzione e repressione dell’illegalità sul territorio provinciale.

Il Questore di Salerno ha inoltrato all’Autorità Giudiziaria, nell’ultimo mese di maggio,5 proposte della misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale della P.S. nei confronti di altrettante persone che, registrando a loro carico numerosi pregiudizi di polizia, hanno dimostrato di essere particolarmente inclini a violare le leggi e con ciò rappresentare un pericolo per la collettività

Per lo stesso motivo, il Questore ha inoltrato richiesta al Tribunale di Salerno per l’aggravamento di misure di prevenzione già in corso, atteso il perdurare delle condotte antigiuridiche dei soggetti sottoposti, che ha reso necessario richiedere l’inasprimento della misura.

Nello stesso periodo il Questore, ha emesso26 provvedimenti di Divieto di Ritorno nei confronti di soggetti pluripregiudicati che, fuori dal proprio luogo di residenza, hanno posto in essere truffe o tentativi di truffa nei confronti degli anziani, approfittando della loro vulnerabilità, acuitasi con l’emergenza sanitaria in corso, violando altresì, le misure di contenimento della diffusione da contagio da coronavirus, stabilite dal D.L. nr. 19 del 25.03.2020, allontanandosi dal proprio domicilio senza una giustificata motivazione e sono stati sanzionati.

Infine, 48 sono stati i provvedimenti di Avviso Orale, adottati dal Questore nei confronti di altrettanti pregiudicati che, in particolare in questo periodo, hanno manifestato spregio verso le regole del vivere civile, contravvenendo alle misure di contenimento della diffusione da contagio da Coronavirus.

Categorie
A tu per tu Attualità

Fitti transitori per case vacanze, la scommessa vincente di Andrea Ruocco

Fitti transitori per case vacanze in Costiera Amalfitana e Salerno città: è stata questa la scommessa vincente di Andrea Ruocco, agente immobiliare, la cui consulenza si concentra soprattutto intorno ad immobili residenziali in città di Salerno e Costiera Amalfitana. Ville, Appartamenti, Attici ed Immobili per investimento. Nel 2016 ho ottenuto la qualificazione rilasciata da CRS (Certified Residential Specialist Designation) che è la più alta qualifica professionale conferita da Realtors® nel campo dell’immobiliare residenziale affermata in ambito internazionale. In piena emergenza Coronavirus, anche lui la parola d’ordine è stata reinventarsi: così, è nato il virtual tour che si conclude con la firma digitale del contratto. Ruocco, ospite di “A tu X tu” ha raccontato come nasce l’idea del fitto transitorio.

Per consultare il sito https://andrearuocco.com/chisono

Rivedi la puntata:

https://www.facebook.com/WebTv360/videos/859410231223946/?__tn__=kCH-R&eid=ARCze3C15tUk4308KLhaHp8MMBJtfQyAtNElsGORnoRWs2031XWKCSOujLoTMBXPaa414XhYk0igUcyu&hc_ref=ARTJoOoTSJuVdzSii_R6Sk084sWE35zkoHkAjveimMvFm8rCC2schoTE58c_YHiasS8&__xts__[0]=68.ARAIEUe70dRYXE_Cy5SHmZIKrp4KWW_j88VCqx57UpWayxxwetxBIhB5GpWluPEf-rUVUL5cmO5hCOsQfmtM8vMVpanQ9KXyZisLV-BIINgY_coa_FwsLsNLwHLDAYrrUUQ6kn5-IuotdwMnmNMucjJzHB3h19-m6ZZ_J8TuU_lS3lYiIx3NwfGE07LQW3E1TMHkpzb664txTysyFXYclAmJDm94urYMkkjbJiUNFxbDNS1zlXO723-KzMknjOtbsIXjavHHlyPNuV_IohFR91_xVFxewS1t0SOyi2iI7nxWn3WSW-ddjMh6LHzystgNzDMD3v-r8V4IhWZ4PrYkptBOkKFdn2s

Categorie
Attualità

Diciassettenne arrestato e trasferito a Nisida, la mamma: “Mio figlio non è un criminale”

“Mio figlio non è un criminale, sta solo scontando, ingiustamente, gli errori della sua famiglia”. La voce rotta dal pianto, la preoccupazione per un figlio lontano e la volontà di gridare giustizia. Mariabarbara Vacchiano è la mamma di Vito, il 17enne di Pontecagnano Faiano arrestato lo scorso 22 maggio e trasferito a Nisida. Il giovane era sottoposto alla misura cautelare del ricovero in una comunità residenziale intensiva situata nel Comune di Scafati, in esecuzione alla grave misura della custodia in istituto penitenziario minorile per 30 giorni emessa, il 20 maggio 2020, dal magistrato di sorveglianza del tribunale per i minorenni di Salerno. “Mio figlio non ha mai avuto un’infanzia facile nè felice – racconta la mamma, distrutta dal dolore – A 13 anni viene trasferito in una struttura perchè, a causa dei miei problemi di salute, sono stata costretta a chiedere aiuto agli assistenti sociali”. Il giovane, per controllare la rabbia, assume quotidianamente dei medicinali. “Trasferito presso la struttura di Scafati, quei medicinali non gli vengono più somministrati”, racconta ancora la donna.

Nel frattempo, viene assolto perchè il giudice lo ritiene incapace di intendere e di volere ma lui in quella struttura proprio non riesce a stare, ha bisogno di stare con sua madre, una donna malata di tumore e così fugge. “Sì, è vero, mio figlio fugge ma lo fa solo per tornare a casa e stare con me”, dice ancora la donna, spiegando che suo figlio viene poi trasferito in una struttura a Benevento. “Fra una settimana mio figlio compie 17 anni e lui non sa cosa significhi stare in famiglia, vivere con la mamma e i suoi fratelli – ha raccontato ancora la donna – Quando viene trasferito, solo successivamente scopro che si tratta di una struttura psichiatrica e lo apprendo dal mio avvocato perchè durante una telefonata con mio figlio lo sente strano, come se balbettasse. A quel punto mi avverte, chiamo la struttura e mio figlio inizia a chiedermi il perchè di quel trasferimento in una struttura psichiatrica”.

Mariabarbara ammette di non comprendere questo accanimento verso suo figlio e la sua famiglia: “Forse, ci stanno punendo per il nostro cognome perchè mio padre e i miei fratelli sono stati in galera ma noi non abbiamo mai commesso reati, mio figlio è un bravo ragazzo ma il carcere lo incattivisce perchè lui ha paura e non ci vuole stare, vuole tornare a casa e stare con me perchè teme per la mia salute”. Tra le altre cose, la mamma del 17enne conferma di aver sempre provveduto a contattare le forze dell’ordine per avvertirli ogni qualvolta suo figlio scappava per far rientro a casa. Vito, ormai, vive in una struttura da circa 4 anni: il prossimo 22 giugno dovrebbe lasciare il carcere di Nisida mentre il 25 luglio dovrebbe essere un ragazzo libero, con la scadenza della misura restrittiva. “Ho paura che possano condannarlo ma, come ha detto anche lo psicologo che tiene in cura mio figlio, il carcere non è una struttura idonea per lui”.

Categorie
Attualità

Fonderie Pisano, 135 famiglie salernitane scrivono a De Luca: “Si chiuda il mostro”

Conoscere la verità sullo studio Spes e  sui veleni scientificamente accertati: è quanto chiede il comitato Salute e Vita che, insieme a 135 famiglie salernitane, ha inviato una lettera al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca per chiedere la chiusura delle fonderie Pisano. l Comitato e l’Associazione “Salute e Vita” e le famiglie di Salerno e della Valle dell’Irno esprimono nuovamente profonda rabbia e delusione per l’assenza d’iniziative concrete messe in campo dal Presidente della Regione Campania a più di una settimana dalle dichiarazioni rilasciate in merito alle ripercussioni dell’attività della Fonderia Pisano sulla salute pubblica. “Non è moralmente e politicamente corretto parlare di “sensazioni” quando esiste una relazione scientifica che chiarisce in maniera oggettiva e inoppugnabile che la Pisano rappresenta un pericolo per la salute pubblica – ha scritto Lorenzo Forte, presidente del comitato Salute e Vita – Dimostri De Luca che non si tratta di annunci propagandistici da campagna elettorale, faccia luce su quanto emerso dallo studio Spes, e dia seguito alle sue parole chiudendo finalmente la fonderia. Le parole di De Luca sono state pesanti, e hanno gettato la popolazione nella paura, tuttavia non hanno fatto altro che confermare quello che i cittadini sanno da lungo tempo e che i risultati preliminari dello studio Spes avevano già messo in evidenza. 

Mentre De Luca fa campagna elettorale, la popolazione di Salerno e della Valle dell’Irno continua a vivere l’incubo del mostro di Fratte, ad ammalarsi e a morire. La Regione Campania invece oscilla in maniera preoccupante tra il rinnovo dell’Aia per ben 12 anni e il “sospetto” di non poter far riaprire la fonderia, che ricordiamo, ha ripreso le attività dal 4 Maggio avvelenando di nuovo l’aria con emissioni nauseabonde, come dimostrano le numerose segnalazioni alle forze dell’ordine”. Di fatti, la prima relazione dello studio Spes aveva già messo infatti in  evidenza  la  presenza  di dieci  metalli  potenzialmente  tossici  in  una  frazione  rilevante  del  campione umano analizzato, nonché nel suolo circostante la Fonderia e nel fiume Irno, “dato che di fatto crea una correlazione tra la salute dei residenti della zona e l’attività scellerata dell’impianto e che dimostra che le tre matrici (aria, suolo e acqua) sono tutte interessate dalla scellerata condotta della proprietà Pisano che per anni ha operato in totale spregio delle norme ambientali – ha aggiunto ancora Forte –  Ora sappiamo che lo studio è terminato e abbiamo ragione di credere che i risultati finali siano nelle mani del Governatore, come le sue dichiarazioni sembrano indicare. Pertanto pretendiamo che tali risultati vengano resi pubblici, così come peraltro abbiamo già fatto formalmente con una richiesta di accesso agli atti presentata il 29 Aprile sia alla Regione che all’Istituto Zooprofilattico”.

E ancora: “Si tratta di uno studio scientifico rigoroso finanziato con i soldi dei cittadini che hanno il diritto di essere messi a conoscenza del disastro ambientale e sanitario procurato dalla fonderia. Pretendiamo inoltre di conoscere gli estremi (data e protocollo) con cui tale studio sia stato inviato alla Regione Campania in modo da poter ricostruire in maniera inequivocabile in quale contesto sia stata inspiegabilmente e frettolosamente rilasciata l’AIA con validità di 12 anni. Pretendiamo che venga emesso un provvedimento di chiusura dello stabilimento di Fratte, appellandoci all’Art. 32 della Costituzione, ricordando che il Presidente stesso, durante l’emergenza coronavirus, ha giustamente dimostrato come la salvaguardia della salute debba prevalere sull’interesse economico e non ha esitato a sospendere diritti costituzionali in nome della protezione della salute dei cittadini”. Per il comitato Salute e Vita, la politica uscirà sconfitta da tale vicenda, perché per decenni non ha saputo tutelare i cittadini e l’ambiente nonostante le inchieste, i sequestri, le chiusure, i processi, le condanne e tutti i dati scientifici raccolti a spese dei contribuenti, laddove lo scempio perpetuato dalla Pisano emergeva chiaro in ogni ambito. “Si tratta proprio di quei decenni in cui De Luca ha calcato da leader indiscusso la scena della politica salernitana prima e regionale poi, e che invece agli occhi attenti di chi non si lascia incantare da luci e arringhe, sono stati decenni di complicità e rimpalli su questa vicenda.

Non di meno lascia profondamente delusi l’atteggiamento omertoso del Sindaco di Salerno, primo garante della salute dei suoi concittadini, che non ha speso alcuna parola sulla vicenda, né tantomeno si è fatto parte attiva nel pretendere un riscontro dalla Regione Campania o dall’Istituto Zooprofilattico, confermando il comportamento manchevole tenuto sul caso Pisano durante tutto il suo mandato”, ha poi scritto Forte che chiede un riscontro  dalla Regione Campania o dall’Istituto Zooprofilattico entro il 29 maggio come previsto dalla legge. “Qualora dovesse emergere che i dati dello studio Spes fossero noti già da lungo tempo ricorreremo in tribunale e denunceremo il Presidente e gli Enti che non li rendono pubblici. Comunichiamo inoltre che domenica 31 Maggio una delegazione dell’Associazione si riunirà in presidio presso la piazza di Fratte, nel pieno rispetto delle disposizioni in merito alla prevenzione della diffusione del Covid-19, alla presenza del TG3 Regionale per discutere anche di questa ennesima triste vicenda”, annuncia. 

Categorie
Attualità

Ripartono le scuole guida, Anastasio: “Ok per la patente”.

di Stefania Maffeo

Riprendono le attività delle autoscuole. Ok per gli esami della patente. Intesa raggiunta dopo la manifestazione pacifica che si è svolta questa mattina presso la Motorizzazione di Salerno a cui ha preso parte l’Unione Nazionale Italiana Consorzi Autoscuole rappresentata dal segretario regionale Antonio Anastasio. (Consorzio Autoscuole Riunite) a cui è seguito un incontro con l’Ing. Giovanzante, responsabile di Sezione, su delega del Direttore Ing. Volpe e per l’Ing. Danzi, Dirigente DGT, l’Ing. Iaquinandi, l’Ing. Montone, l’Ing. Gallo, la Dottoressa Genoino e il Dottor Verderame, da remoto.

Presenti anche Gilda Ruggiero e Nicola Smaldoni della Confederazione Autoscuole Riunite e Consulenti Automobilistici (Confarca), dell’Unione Nazionale Autoscuole Studi Consulenza Automobilistica (Unasca), rappresentata, a livello provinciale da David Nola e Liberato Sorrentino, e l’avvocato Elena Gargano da remoto, quale procuratore dei Consorzi della Provincia.

Le associazioni dei titolari delle autoscuole e delle scuole nautiche oggi hanno protestato in tutta Italia contro la decisione del Ministero dei Trasporti di fissare gli esami per le patenti nelle sedi delle Motorizzazioni ed escludere quindi la possibilità di poterli espletare nelle sedi delle scuole guida. Una decisione che rischiava di prolungare ulteriormente i tempi per la ripartenza delle sedute d’esame, penalizzando tanti cittadini della provincia che sarebbero stati costretti a fare diversi chilometri per arrivare a fare i test all’interno delle motorizzazioni.

Il governo nazionale sembra aver fatto un passo indietro, un cambio di rotta che consente alle scuole guida di svolgere la propria attività, lezioni di guida, teoria nel rispetto del distanziamento sociale. Dopo la riunione si attende il via libera a sostenere gli esami presso le autoscuole contribuendo a compensare i gravi ritardi dovuti alla pandemia da Coronavirus.

Ecco l’intervista ad Antonio Anastasio.

 

Categorie
Attualità

Autoscuole, dopo la protesta il passo indietro del governo

di Erika Noschese

Il governo nazionale, dopo la manifestazione di protesta tenutasi a livello nazionale e che questa mattina ha visto coinvolta anche la provincia di Salerno, sembra aver fatto un passo indietro. «Abbiamo registrato questo cambio di rotta da parte del governo, noi possiamo svolgere la nostra attività, lezioni di guida, teoria nel rispetto del distanziamento sociale ma abbiamo gli esami con incertezza», ha dichiarato Antonio Anastasio, segretario regionale dell’Unica. Alla base della manifestazione pacifica, la cui presenza era stata comunicata anche alla questura, le modalità per sostenere l’esame: a Salerno, in particolar modo, la motorizzazione non sembrava essere attrezzata nel rispetto delle norme anti contagio. Anastasio ha infatti sottolineato il rischio e l’incertezza legato al trasferimento degli studenti in strutture esterne quali palestre o caserme, sulla base di convenzioni che avrebbero ulteriormente ritardato. Presente al tavolo di confronto anche l’Unasca, rappresentata – a livello provinciale – da David Nola: C’è stata sicuramente un’apertura nei nostri confronti, abbiamo ottenuto il massimo ma abbiamo chiesto comunque di individuare sedi esterne che non siano solo la motorizzazione”. Dunque, via libera agli esami teorici già dalla prossima settimana, così come gli esami di guida per le patenti A, autocarri e bus in quanto il rischio di contagio è molto basso. Tra le decisioni assunte la possibilità di prenotare gruppi provenienti dalla stessa autoscuola o da una zona del territorio omogenea. Inammissibile, in questo ultimo caso, lo svolgimento dell’esame per un’autoscuola proveniente dall’Agro nocerino e una da Sapri, ad esempio. Al momento, resta invece da capire quando e come ricominciare gli esami di pratica per la patente B, la più complessa sotto questo punto di vista.

Categorie
Attualità

A Salerno la movida riparte tra appelli e restrizioni

Il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli,che ieri sera accompagnato dall’Assessore Dario Loffredo ha fatto un giro tra i ristoranti della città nel giorno della ripresa del servizio ai tavoli, rivolge un appello ai gestori ed agli avventori della Movida che riparte – seppur con necessarie limitazioni – in questo fine settimana.

“La percentuale di nuovi tamponi positivi è ormai ridotta ai minimi termini. Cresce di giorno in giorno il numero dei guariti, si svuotano i reparti di terapia intensiva. La situazione sanitaria è, insomma, sotto controllo.

Ma la battaglia contro il Covid-19 – continua Napoli – non è terminata. Anzi proprio in questi giorni comincia la battaglia più dura e decisiva. È necessario infatti conciliare la riprese delle attività di ogni tipo con la tutela della salute personale e collettiva Servono dunque le stesse attenzioni e comportamenti responsabili praticati nella prima fase dalla stragrande maggioranza dei nostri concittadini.

Ieri sera sono passato in diversi ristoranti per salutare gestori, personale ed i primi clienti. Ho trovato un clima sereno, voglia di fare fiducia reciproca. Mi attendo una situazione analoga anche nel fine settimana nei locali della movida Sono convinto che i gestori e gli avventori sapranno rispettare le regole di sicurezza tutelando la salute.Mi rivolgo sopratutto ai giovani affinchè si divertano in modo responsabile riassaporando dopo mesi di stop il piacere di ritrovare gli amici. Non possiamo rischiare per un eccesso di euforia o superficialità di vanificare tutti i sacrifici.

Sono certo che tutti faranno la propria parte ed ancora una volta Salerno darà prova di esser una comunità solidale, rispettosa delle regole, capace di esser un esempio anche nella fase di ripresa.

Abbiamo altresì – conclude il Sindaco – programmato, d’intesa con le forze dell’ordine, anche un serrato piano di severi controlli. Non saranno consentiti comportamenti irregolari da parte sia dei gestori che degli avventori. I contravventori saranno duramente sanzionati”.

 

Categorie
Attualità

Busitalia, aumenta il carico di lavoro e diminuisce il personale

di Erika Noschese

E’ ancora scontro tra la Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporto e Ugl con l’azienda Busitalia e l’amministrazione comunale di Salerno. Dopo la richiesta di un incontro per fare il punto della situazione in merito alla riorganizzazione aziendale, i sindacati hanno attivato la prima fase della procedura di raffreddamento. Di fatti, nonostante l’ordinanza della Regione Campania che a seguito del riavvio delle attività lavorative ha ordinato il ripristino del 100% dei servizi di Tpl (chilometri contrattualizzati), non riprende le attività e continua ad applicare ammortizzatori sociali arrecando un gravissimo disagio sia all’utenza attraverso l’offerta di un servizio assolutamente inadeguato che ai lavoratori posti nel “Fondo Bilaterale. «In merito al rispetto dei previsti Protocolli Sanitari relativi all’Emergenza Covid-19, siamo costretti a evidenziare all’Ente Committente, alla Prefettura, alla società Capofila del Gruppo Busitalia e alla Direzione Centrale Protezione Aziendale FS che sia gli RLS che i Membri del Comitato Aziendale Covid-19 costituito ai sensi del DPCM, ci evidenziano continue mancanze in merito al rispetto degli stessi Protocolli e le scriventi Segreterie Territoriali, in considerazione del rischio sanitario e del carattere penale delle mancanze, chiedono un riscontro immediato», hanno spiegato i sindacati secondo cui l’azienda, in una fase così delicata, cerca di mettere in esercizio turni irrispettosi della norma in merito all’orario di lavoro ed estremamente gravosi per le maestranze.

Tra le principali criticità evidenziate in sede di riunione tra azienda e Cot le organizzazioni sindacali sottolineano come la proposta aziendale, pur intensificando alcune fasce orarie nelle prime ore mattutine (linea 8 Salerno-Battipaglia e linea 10 SalernoM.S.Severino) e di conseguenza, l’utenza presente sulla lunga tratta che ha necessità di recarsi a lavoro, non è servita per niente pregiudicando il diritto alla mobilità e la stessa possibilità di lavorare. Stando a quanto emergenze dalle dichiarazioni dei verbali, la società si sarebbe resa disponibile a recepire le richieste delle organizzazioni sindacali salvo poi fare un passo indietro. «Di fatto, i verbali trasmessi dalla società sono stati rigettati e disconosciuti dalle organizzazioni sindacali. perché in essi non è stato riportato fedelmente quanto emerso dagli incontri, piuttosto sembrerebbe un documento scritto ad arte dall’azienda in modo tendenzioso», hanno aggiunto i sindacati spiegando che nelle tabelle trasmesse si sono evidenziati eccessivi carichi di lavoro, con una media lavorata complessiva dei turni che va ben oltre l’orario contrattuale, mentre su alcune realtà aziendali continuano a non essere assicurate le coperture dei servizi.

Di fatto la società, senza nessun tipo di accordo con i sindacati vorrebbe aumentare l’orario di lavoro settimanale, riducendo l’esigenza numerica di operatori di esercizio e caricando lo straordinario sulla prestazione ordinaria del personale di guida. Vorrebbe, sostanzialmente, pagare lo straordinario o costituire una banca ore per il personale di guida, cosa non prevista dal Ccab (Contratto Collettivo Aziendale Busitalia) per gli operatori di esercizio. Visto l’aumento dei carichi di lavoro, vista la mancata considerazione delle varie soluzioni alternative proposte e in considerazione dell’elevato numero di turni a ripresa i sindacati si dicono costretti a rigettare la proposta aziendale a salvaguardia della salute e della vita personale e sociale dei lavoratori. Infatti, la società «avrebbe la possibilità di riorganizzare e ristrutturare il programma di esercizio garantendo funzionalità, fungibilità e rispetto delle norme, invece, come spesso avviene, si creano difficoltà all’utenza e a chi espleta il proprio lavoro, con atti unilaterali irrispettosi, cosa che appare ancora più incomprensibile in un momento storico di così grande difficoltà – hanno poi aggiunto i segretari – La presente procedura viene avviata anche per la mancanza di Relazioni Industriali con le OO.SS. aziendali e, a tal fine, si comunica che ad una serie di richieste, effettuate da tempo dalle RSA, non vi è stato dato nessun riscontro da parte della società (Note: Richiesta chiarimenti Cambi aziendali – Chiarimenti problematiche Linea 24 – Richiesta installazione trombe bitonali Nuovi Bus – Problematiche linea 69 – Problema Parcheggio Università – Assegnazione turni con uso Autosnodati – Richiesta incontro per problematiche linea 34 etc..)». In considerazione della volontà della società Bic di applicare quanto da essa determinato anche in deroga a norme del Ccnl, a leggi su orario lavoro e ordinanze Regionali, in considerazione delle segnalazioni per il mancato rispetto del Protocolli Sanitari Covid-19 e dell’assenza di normali relazioni industriali appropriate, le segreterie territoriali diffidano la Società Busitalia Campania dalla messa in esercizio delle tabelle trasmesse e avviano la Prima Fase della Procedura di Raffreddamento.

Categorie
Attualità

La Provincia di Salerno si distingue, sul piano Regionale, per il bando “Giovani in Comune”

Sono state pubblicate dalla Regione Campania le graduatorie ufficiali del bando “Giovani in Comune” il primo bando esclusivamente dedicato ai forum dei giovani comunali, le graduatorie possono essere consultate al seguente link:

http://www.regione.campania.it/regione/it/tematiche/magazine-giovani/avviso-giovani-in-comune-approvati-gli-esiti?fbclid=IwAR0U-691u1SrfBuC1c7yX1mo-tQKrnEk0ZzacjKajUGlK27AwAcJX1X-pVI.

Tra i 14 Forum giovanili vincitori 9 sono i Comuni della Provincia di Salerno, un risultato eccellente che con il 70% dei vincitori evidenzia l’efficacia e la forza del modello salernitano che è stato portato avanti, da anni, dal Coordinamento Provinciale dei Forum dei Giovani. Ancora una volta la Provincia di Salerno dimostra la centralità e l’importanza che dà alle Politiche Giovanili. Ha dichiarato il Consigliere Provinciale delegato alle Politiche Giovanili Giovanni Guzzo: “Sono soddisfatto del risultato raggiunto e sono positivo anche nei confronti di quei forum che attualmente sono tra i progetti oggetto di supplemento istruttorio. Credo che presto, anche questi ultimi, potranno beneficiare dei fondi del bando e, se così fosse, la provincia di Salerno con 13 forum su 24 andrebbe a rappresentare la metà dei vincitori. – Continua il Consigliere Guzzo – La Provincia di Salerno è attenta alle politiche giovanili e per questo che insieme ai ragazzi del Coordinamento e al Presidente Strianese il 13 Dicembre abbiamo voluto la presentazione del Bando insieme all’On Piero De Luca e al Consigliere Regionale Enzo Maraio oltre alla mozione che io stesso, prima del bando, ho inviato alla Regione Campania per evidenziare le potenzialità di uno strumento sociale così importante come il forum”.
“Ancora una volta il modello dei Forum dei Giovani in Provincia di Salerno dimostra di essere un’eccellenza! Il risultato ottenuto dimostra come nella nostra Provincia ci sono tanti giovani meritevoli, con capacità progettuali importanti che permetteranno uno sviluppo costruttivo nelle comunità di riferimento. – ha dichiarato Francesco Barbarito, Presidente del Coordinamento Provinciale-Nonostante questo grande risultato, in accordo con il Presidente della Provincia Michele Strianese e con il Consigliere Provinciale Giovanni Guzzo, che ringrazio, abbiamo ritenuto opportuno chiedere alla Regione di aprire subito un nuovo bando, visti i fondi già stanziati dalla Regione in materia di Politiche Giovanili e dare la possibilità anche agli altri Forum comunali e ai Coordinamenti Provinciali, rimasti per ora esclusi, di poter partecipare. “Giovani in Comune” è la prima misura davvero vicina al mondo dei Forum e speriamo possa diventare un appuntamento fisso per dare l’opportunità a tutto il comparto delle politiche giovanili di poter crescere e far sviluppare i nostri territori e dare così un segno tangibile, anche a chi vede il Forum solo un orpello trascurabile.”

Il Coordinamento Provinciale dei Forum dei Giovani della Provincia di Salerno, di concerto con l’Amministrazione Provinciale ha inviato questa mattina una lettera alla Regione Campania che comprende una serie di richieste per dare delle risposte concrete ai Forum che sono stati esclusi dalle graduatorie e per dare un nuovo slancio in materia di Politiche Giovanili. Innanzitutto la richiesta di una nuova finestra per dar modo ai forum che non sono riusciti a partecipare di potersi vedere riconosciuto un importante finanziamento per realizzare le proprie idee progettuali ma soprattutto, che venga prevista anche la partecipazione del Coordinamento Provinciale al nuovo bando in quanto la partecipazione del Coordinamento Provinciale consentirebbe di prevedere un progetto di più ampio respiro per implementare e consolidare la rete dei forum di tutta la Provincia.

Infine l’apertura di un tavolo di concertazione con tutti gli attori delle Politiche Giovanili, per discutere sui regolamenti regionali relativi al funzionamento del nuovo Forum Regionale, modificato con la Legge Regionale 26/2016, ma di fatto ancora non attuata, vista la mancanza dei decreti attuativi.

 

Categorie
Attualità

Autoscuole, domani manifestazione di protesta

di Erika Noschese

Sensibilizzare gli enti competenti per supportare le richieste delle autoscuole ai tavoli tecnici-programmatici. E’ questo l’obiettivo della manifestazione di protesta che si terrà domani mattina, dalle 8 dinanzi la motorizzazione di Salerno. “In riferimento alle ipotesi proposte dal governo in merito alle attività future delle autoscuole, relativamente all’effettuazione degli esami per il conseguimento delle patenti e alle rimostranze avanzate dalla categoria tutta Unica si associa alla manifestazione”, ha dichiarato il segretario regionale Antonio Anastasio che ha già provveduto a dare comunicazione alla Questura di Salerno per la manifestazione, mirata ad esprimere il dissenso dell’intera categoria delle autoscuole per le direttive Mit sugli esami.