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Legambiente presenta CitaMez 2020, Luci ed ombre per gli spostamenti a zero emissioni (elettrici, bici, piedi): a Napoli raggiungono il 50% segue Benevento con il 20%. Chiudono Caserta con 18% e Salerno con 15%

C’è Napoli che si fa valere con il 50% degli spostamenti si compie a piedi, in bici, in tram o bus elettrico, in treno, in metropolitana o con mezzi elettrici, dal monopattino all’auto, privati o in condivisione. Una percentuale che scende negli altri capoluoghi di provincia passando dal 20% di Benevento, al 18% di Caserta per chiudere con il 15% di Salerno. Una fotografia tra luci ed ombre quella che ci offre Città MEZ, il rapporto di Legambiente sulla mobilità a emissioni zero, che ha fotografato prima del lockdown i cambiamenti in corso nei nostri capoluoghi di provincia, attraverso indicatori che evidenziano le forme di mobilità che non producono inquinamento.

Il rapporto analizza i dati dei 104 capoluoghi italiani attraverso diversi indicatori: dalla disponibilità di mezzi elettrici, all’inquinamento, al tasso di motorizzazione, alla presenza di piste ciclabili, al modal share, realizzando una prima mappatura sull’offerta di mobilità a zero emissioni su tutto il territorio nazionale.

I dati dimostrano che la mobilità delle persone in città sta cambiando, con una sempre maggiore propensione a scegliere modalità a “emissioni zero”. Ad aprile, il comprensibile timore della promiscuità sui mezzi pubblici ha indotto tante persone a usare l’automobile, alcune la bicicletta, ma solo nelle città più grandi; nella nuova normalità post-covid19, le politiche adottate dai Comuni e dal governo saranno determinanti.

Lo studio di Legambiente riesce a stimare e definire l’accessibilità, da parte dei cittadini come la quota degli spostamenti con il mezzo pubblico o con servizi di sharing mobility. A Napoli ad esempio l’accessibilità raggiunge il 35%((Tpl + bici +sharing) mentre gli spostamenti a zero emissioni (elettrici, bici, a piedi) rappresentano il 50%. Percentuali che scendono negli altri capoluoghi di provincia campani: a Salerno a fronte di un’accessibilità (Tpl + bici +sharing) del 22% gli spostamenti zero emissioni sono il 15%; a Benevento i numeri evidenziano un 20% di movimenti che avvengono con mezzi non inquinanti con un’accessibilità pari al 20%. Ancora, a Caserta solo il 18% degli spostamenti è zero emissioni (accessibilità 14%);

Un cambiamento verso la mobilità elettrica è rappresentata anche dalla crescita esponenziale delle infrastrutture dedicate alla ricarica. In Campania, dallo scorso anno ad oggi si è passati da da 104 a 141 punti di ricarica pubblici. La gran parte dei 60 mila veicoli elettrici targati circolanti in Italia si alimenta alla spina di casa o nei parcheggi aziendali. Scarseggiano vicino ai bar e ristoranti, al supermercato o nei parcheggi in struttura, dove ci si ferma comunque e volentieri. Colonnine di ricarica veloce quasi del tutto assenti nelle autostrade (Fonte: Motus-e).

Con la riapertura autunnale di uffici e scuole – dichiara Maria Teresa Imparato, presidente Legambiente Campania – dobbiamo evitare l’aumento di congestione e smog, per questo è indispensabile rafforzare spostamenti ciclabili e intermodalità nelle città italiane. Ossia la migliore combinazione tra Trasporto pubblico locale e le diverse forme di sharing, spostamenti sicuri in bici, monopattini e a piedi. Dobbiamo convincerci del fatto che uscire dall’ inquinamento che contraddistingue i nostri centri urbani è possibile e al contempo possiamo riappropriarci di piazze e strade, rendendo più vivibili e sicure le nostre città. Anche in queste settimane dobbiamo registrare una disponibilità crescente dei cittadini a spostarsi con mezzi pubblici, ma soprattutto a Napoli, questa disponibilità viene minata quotidianamente da pochi treni, lunghe attese e disservizi complessivi del trasporto pubblico locale con mezzi spesso insicuri, sporchi e poco efficienti. Ai cittadini che voglio lasciare l’auto e vogliono viaggiare in sicurezza gli si deve offrire un’alternativa sostenibile, integrata e efficiente per muoversi nelle città rilanciare l’economia e ridurre le disuguaglianze. La vera sfida che lanciamo alla politica regionale e quella locale è quella di costruire sui territori un nuovo welfare che comprende anche mobilità dei singoli, nelle comunità, con le stesse scuole, le università, le aziende, gli enti pubblici, le comunità (quartieri, condomini) che diventano luoghi dove si organizza la mobilità ambientalmente e socialmente sostenibile. A zero emissioni. “

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Salerno, Guardia di Finanza celebra 246°anniversario della fondazione del corpo

Nella mattinata odierna, presso la Caserma “Giudice”, sede del Comando Provinciale, la Guardia di Finanza di Salerno ha celebrato il 246° Anniversario della fondazione del Corpo. Alla cerimonia, che si è svolta tenendo conto delle limitazioni imposte dall’emergenza epidemiologica in atto, ha preso parte il Prefetto di Salerno, S.E. Dott. Francesco Russo.

BILANCIO OPERATIVO 2019

Nel corso del 2019, l’azione di servizio della Guardia di Finanza è stata orientata all’attuazione dei piani operativi finalizzati al contrasto dei fenomeni di evasione, elusione e frode fiscale, degli illeciti in materia di spesa pubblica e della criminalità economica e finanziaria, secondo le direttrici strategiche individuate dal Comando Generale del Corpo, fornendo altresì il proprio contributo concorsuale per garantire la sicurezza interna del Paese, con interventi di contrasto ai traffici illeciti di diversa natura.

LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI

La lotta all’evasione fiscale, eseguita nei confronti di target accuratamente selezionati mediante attività di intelligence, controllo economico del territorio ed analisi di rischio, nonché la consultazione delle banche dati in uso al Corpo, si è concretizzata nell’esecuzione di 668 interventi, tra verifiche e controlli fiscali a professionisti ed imprese, con il recupero a tassazione di una maggiore base imponibile di circa 500 milioni di euro, nonché di 353 indagini delegate dalla magistratura, che hanno permesso di denunciare 313 soggetti – di cui 15 in stato di arresto – per reati fiscali (principalmente riferibili all’utilizzo di fatture false, all’occultamento delle scritture contabili e all’omessa dichiarazione). Sono state così rilevate imposte evase per circa 311 milioni di euro, tra dirette (IR.Pe.F. e I.Re.S.) ed indirette (l’I.V.A.), individuando 122 evasori cd. “totali” – vale a dire imprenditori e professionisti che hanno omesso di “dichiararsi” al Fisco, anche per più annualità -, i quali hanno evaso complessivamente oltre 70 milioni di IVA. Inoltre, sono stati verbalizzati 240 datori di lavoro per aver impiegato 558 lavoratori “in nero” o irregolari. Il valore dei beni sequestrati, nella passata annualità, per reati in materia di imposte dirette e IVA, è di oltre 35 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro al vaglio delle competenti Autorità Giudiziarie ammontano a 121 milioni. 2 Particolare attenzione è stata rivolta anche alle frodi carosello: sono 36 i casi scoperti di società “cartiere” o “fantasma” utilizzate per evadere l’I.V.A., anche mediante indebite compensazioni. Le mancate emissioni di scontrini o ricevute fiscali hanno avuto un’incidenza di circa il 33%, su un totale di oltre 3.500 controlli eseguiti. Ammontano, invece, a 94 gli interventi svolti nel settore delle accise, al fine di contrastare la filiera distributiva delle merci illecitamente introdotte nel territorio nazionale, mediante servizi di prevenzione nei porti, lungo le rotabili maggiormente interessate dai traffici illeciti, nonché, nei casi più gravi, attraverso l’esecuzione di indagini di p.g. volte a neutralizzare l’operatività delle organizzazioni criminali, anche di carattere transnazionale. Complessivamente, sono stati sequestrati 67.111 chilogrammi di prodotti energetici, cui si aggiunge un consumato in frode di quasi 61 milioni di chilogrammi. Parimenti intenso è l’impegno dei Reparti rivolto al contrasto del contrabbando: nel 2019 sono stati eseguiti 40 interventi che hanno portato al sequestro di 60 chilogrammi di tabacchi lavorati esteri. Nel settore del gioco illegale ed irregolare, sono stati eseguiti 120 controlli, riscontrando 53 violazioni, con la verbalizzazione di 245 soggetti, di cui 9 denunciati all’Autorità Giudiziaria. Uno dei servizi più interessanti è stato concluso dalla Compagnia di Nocera Inferiore, che ha individuato una frode perpetrata portando in compensazione degli effettivi debiti fiscali dei crediti con il Fisco del tutto insussistenti. Nell’occasione, sono stati sequestrati agli indagati beni per oltre 6 milioni di euro.

CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA

Le frodi in danno al bilancio nazionale e comunitario individuate nel decorso anno sono state pari a oltre 5 milioni di euro, con 21 persone complessivamente denunciate all’Autorità Giudiziaria. I controlli in materia di prestazioni sociali agevolate e di indebita esenzione dal pagamento dei ticket sanitari sono stati 311, con un tasso di irregolarità che supera il 64%. In tale contesto, all’indomani dell’introduzione del “reddito di cittadinanza”, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del beneficio, a tutela di coloro che hanno l’effettiva necessità di usufruire del sussidio. Gli interventi eseguiti hanno consentito di denunciare all’Autorità Giudiziaria 16 soggetti per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore. Tra questi figurano anche intestatari di ville e autovetture di lusso, evasori totali, persone dedite al contrabbando di sigarette. Nell’ambito dei Piani operativi finalizzati alla tutela della regolarità della spesa previdenziale e sanitaria, i reparti hanno portato a termine, in totale, 32 interventi, segnalando all’Autorità giudiziaria 7 persone. Le frodi scoperte ammontano a quasi 2 milioni di euro. Con specifico riguardo al comparto della spesa previdenziale, le irregolarità più consistenti hanno interessato le prestazioni assistenziali (assegni sociali, pensioni di guerra, invalidità civile e altre), con circa 150.000 euro di indebite percezioni. Passando, più in generale, alla tutela della legalità nella Pubblica Amministrazione, sono state denunciate 121 persone per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione. In tale ambito, riveste importanza strategica la collaborazione con l’Autorità Nazionale Anticorruzione, su delega della quale, nel corso del 2019, i reparti hanno effettuato controlli in materia di contrattualistica pubblica e accertamenti nel settore anticorruzione e trasparenza. 3 Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno ha, in particolare, concluso l’operazione “Ground Zero”, che ha portato all’arresto di giudici tributari, funzionari amministrativi, imprenditori e consulenti fiscali, ritenuti responsabili di pilotare i procedimenti tributari a favore degli imprenditori corruttori. Infine, l’attività svolta per accertare responsabilità amministrative di dirigenti, funzionari e dipendenti pubblici, ha portato a denunciare 152 soggetti, per un complessivo danno erariale presunto di oltre 25 milioni di euro.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ECONOMICO FINANZIARIA

Sul fronte del contrasto alla criminalità economico-finanziaria, l’attività investigativa ha portato allo sviluppo, nei confronti di 255 soggetti (171 persone fisiche e 84 persone giuridiche), di 59 accertamenti patrimoniali. Sono state così avanzate proposte di sequestro di beni e disponibilità finanziarie per circa 92 milioni di euro, con provvedimenti cautelari eseguiti per oltre 4,5 milioni di euro. Tali misure ablative ricomprendono l’esecuzione, ai sensi del Codice Antimafia, di confische in via definitiva di beni per oltre 450.000 di euro, conseguenti allo svolgimento di 50 accertamenti nei confronti di soggetti connotati da c.d. “pericolosità economico-finanziaria”, ovvero coloro che, per condotta e tenore di vita, debba ritenersi che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi derivanti da ogni genere di attività delittuosa, in particolare di natura tributaria, societaria, fallimentare, ecc.. Sono stati inoltre eseguiti 1.648 accertamenti su richiesta del Prefetto, la maggior parte dei quali funzionali al rilascio della documentazione “antimafia”. In materia di repressione del riciclaggio dei capitali illeciti sono state sviluppate 281 indagini di polizia giudiziaria, da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 60 persone per i reati di riciclaggio e auto-riciclaggio, dei quali 6 sono stati tratti in arresto. La dimensione quantitativa della ricchezza “ripulita” si è attestata intorno ai 15 milioni di euro, mentre sono stati effettuati sequestri su ordine della magistratura per oltre 15,5 milioni di euro. Tra le attività del Corpo svolte nel 2019 a tutela dei consumatori si pongono quelle rivolte al contrasto dei fenomeni di contraffazione di marchi registrati, usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle merci, false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti, nonché delle violazioni alla normativa sul diritto d’autore. In tali ambiti (la lotta alla contraffazione, la tutela del “made in Italy” e della sicurezza dei prodotti, la tutela del diritto d’autore), i controlli effettuati sono stati 252 ed hanno portato alla segnalazione di 146 soggetti, con circa 2 milioni di prodotti sequestrati. Nel complessivo sistema di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, infine, i reparti del Corpo hanno inoltre proceduto all’approfondimento di ben 426 segnalazioni di operazioni sospette, appositamente delegate dal Nucleo Speciale Polizia Valutaria.

CONTROLLO DEL TERRITORIO E CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA

In tale ambito, sono state 9.018 le pattuglie impegnate quotidianamente nel controllo del territorio, con 21.696 automezzi ispezionati e 25.584 soggetti identificati. L’assidua presenza su strada ha permesso, tra l’altro, di sequestrare oltre 67 chilogrammi di droga (di cui circa 28 chilogrammi tra hashish e marjuana e oltre 18 di cocaina), con la verbalizzazione di 315 soggetti. Di questi, 260 sono stati segnalati al Prefetto e 55 sono stati denunciati all’A.G. (di cui 16 tratti in arresto). 4 L’impegno concorsuale del Corpo nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica è stato confermato, altresì, nell’ambito delle recenti direttive emanate dal Ministero dell’Interno per la gestione delle manifestazioni pubbliche e di eventi di particolare rilevanza, con il coinvolgimento dei militari specializzati Anti Terrorismo Pronto Impiego “AT-P.I.”. Nel 2019, la Guardia di Finanza di Salerno, in particolare, ha impiegato complessivamente l’equivalente di 1000 giornate lavorative in servizi di ordine pubblico, nell’occasione di eventi sportivi ed altre manifestazioni pubbliche di vario genere.

BILANCIO OPERATIVO NELLO STATO DI EMERGENZA DA COVID-19

Nella prima fase di emergenza, quando bisognava garantire l’osservanza delle misure di contenimento della diffusione del virus, la Guardia di Finanza di Salerno, insieme alle altre forze di polizia statali ed alla Polizia municipale, si è adoperata nello svolgimento di un’adeguata azione di controllo del territorio. Questa attività di natura concorsuale può essere riassunta nei seguenti dati: – n. 12.000 automezzi controllati; – n. 15.000 persone fisiche identificate; – n. 5.000 esercizi commerciali di cui è stata verificata l’effettiva chiusura. Le contestazioni mosse testimoniano una sostanziale osservanza delle limitazioni poste, da parte dei Salernitani tutti, visto che sono state verbalizzate meno di 400 persone (neanche il 3%) ed appena 28 titolari di esercizi commerciali. Nella successiva fase di parziale riapertura delle attività produttive essenziali per il Paese, la Guardia di Finanza è stata poi impegnata nelle istruttorie demandate alla Prefettura, finalizzate a verificare che gli imprenditori che chiedevano di riavviare la produzione rientrassero effettivamente fra le categorie espressamente individuate dall’Autorità di Governo. Sono state più di 1.000 le posizioni vagliate dalle Fiamme Gialle di Salerno, mediante la consultazione delle banche dati e sopralluoghi fisici presso le strutture aziendali. Questa azione di controllo è proseguita poi nell’attuale fase di “ripartenza”, soprattutto con una funzione di indirizzo e prevenzione, visto che la Guardia di Finanza affianca gli organi tecnici preposti alla verifica delle condizioni di lavoro presso le aziende (l’ASL, l’Ispettorato del Lavoro, i Carabinieri del Lavoro, i Vigili del Fuoco). Questi interventi coordinati sono in special modo orientati a verificare che gli imprenditori adottino tutte le precauzioni anti COVID-19 necessarie per garantire l’incolumità fisica dei lavoratori. Circa 50 sinora gli interventi ai quali hanno preso parte i Finanzieri di Salerno, con una decina di situazioni irregolari constatate. Non meno importante l’azione del Corpo rivolta a tutelare i cittadini, nella loro veste di consumatori, non essendo mancati casi di speculazione sui prezzi di vendita dei prodotti per l’igiene e di dispositivi di protezione individuale. Altro fenomeno illecito che ha destato particolare allarme sociale è stata la vendita di beni di uso comune (gel e mascherine) non conformi alle prescrizioni di legge, a volte anche con il marchio contraffatto o con la falsa attestazione CE. Grazie ai controlli su strada e presso gli esercizi commerciali, sono state intercettate e ritirate dal mercato 51.000 mascherine e oltre 8.000 flaconi di gel igienizzante. In una prospettiva di corretto utilizzo delle risorse pubbliche destinate alle fasce più deboli della popolazione si muove la collaborazione della Guardia di Finanza di Salerno con i Comuni che hanno erogato i cd. “buoni spesa”. Si tratta di verificare il contenuto delle dichiarazioni presentate da quanti hanno autocertificato il possesso dei requisiti previsti, ricevendo così il sussidio pensato per le famiglie in maggiore difficoltà. Su un totale di oltre 9.500 istanze suscettibili di controllo, 5 presentate ai 20 Comuni con i quali è in atto la collaborazione (tra questi, la Città capoluogo), sono circa 1.500 quelle già all’attenzione, dal cui esame sono emerse le prime incongruenze. D’ora in avanti, infine, l’impegno del Corpo sarà indirizzato al monitoraggio del tessuto economico della provincia, per intercettare ogni possibile tentativo di infiltrazione della criminalità organizzata. Le difficoltà dei tanti imprenditori impegnati nella ripartenza, infatti, potrebbero agevolare il passaggio di mano di aziende e società, con operazioni di riciclaggio e reimpiego dei facili profitti delle attività criminali, da parte di chi potrebbe far valere l’immediata disponibilità di denaro da investire.

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Il consigliere Dante Santoro premia i volontari della “Casa del Diritto alla Salute”, gli artigiani ed i protagonisti dell’iniziativa “Fiato sospeso

Si terranno mercoledì 24 e giovedì 25 a partire dalle 11 presso la “Sede del Cambiamento – Fiato sul Collo Point” di via Trento a Pastena, le premiazioni dei volontari aderenti all’iniziativa “Casa del Diritto alla Salute Telematica” fortemente voluta e sostenuta dal consigliere comunale e provinciale Dante Santoro. Durante la pandemia sono state più di 300 le visite in telemedicina, una tipologia unica di assistenza in un periodo così delicato. Contestualmente verranno celebrati, attraverso la consegna di apposite pergamene, anche i protagonisti del mondo della cultura, arte e solidarietà che durante il lockdown hanno preso parte all’iniziativa “Fiato sospeso”, intrattenendo ognuno con le sue competenze specifiche i cittadini a casa. A completare il quadro saranno premiati gli artigiani ed i volontari che al tempo del Covid hanno prodotto oltre 1.000 mascherine da destinare a lavoratori, medici, infermieri e tutte le persone coinvolte professionalmente in piena Quarantena. Gli ingressi in sede e le premiazioni saranno scaglionate in modo da evitare assembramenti. La stampa è invitata alla conferenza di presentazione in occasione della consegna delle prime pergamene in programma per mercoledì mattina.

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M5S: “Alta Velocita a Battipaglia e pedaggio gratuito per i treni da Salerno in giù”

“Fin da quando siamo al governo del Paese ci battiamo per il potenziamento del servizio di trasporti regionale. Tra gli impegni che stiamo provando a realizzare, in stretta sinergia con il ministero dei Trasporti, c’è quello di portare alla stazione delle Ferrovie dello Stato di Battipaglia il servizio Alta Velocità. Il nostro obiettivo è quello di fare della cittadina salernitana, con i suoi oltre 50mila abitanti, uno scalo di riferimento di un ampio comprensorio della provincia di Salerno e in buona parte della Basilicata”. E’ quanto hanno dichiarato il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano e i senatori M5S Francesco Castiello e Felicia Gaudiano, a margine di un incontro con il sindaco di Battipaglia Cecilia Francese.
“Con il primo cittadino abbiamo definito una serie di parametri e proposte in vista di quello che rappresenta un obiettivo fondamentale non solo per la città di Battipaglia, ma soprattutto per un territorio che comprende le province di ben due regioni. Il progetto potrà prendere vita quando termineranno i lavori di ammodernamento della stazione di Battipaglia, attualmente in corso. L’idea è quella di integrare il progetto con una ‘Tariffa Promo’, grazie alla quale le compagnie Frecciarossa e Italo, provenienti da Salerno e dirette al Sud, non pagheranno alcun pedaggio per i treni provenienti dal Nord. Una iniziativa tesa a promuovere il turismo in Campania e al Sud”.
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Sanificazione del Ruggi, l’affondo di Rambaldi: «Siano forniti tutti i dettagli su ditta ed esecutore dell’intervento»

Giallo sulla sanificazione del Ruggi, l’intervento di Angelo Rambaldi, segretario sanità Uil Fpl, che chiede di vederci chiaro nella procedura. «Apprendiamo a mezzo stampa di un eroe che si è prodigato per la sanificazione di tutto il plesso ospedaliero e a tutti verrebbe da dire “poverino” e fin qua ci siamo – ironizza Rambaldi – Ma andiamo per ordine: L’azienda ha affidato la sanificazione dell’intera struttura alle ditte di pulizia che hanno la convenzione. Queste sembra abbiano un unico sanificatore. Non comprendiamo come un’azienda di tale rilevanza possa dare tale incarico a ditte con un unico sanificatore, o meglio ancora con personale che si rifiuta di fare la sanificazione». Poi l’affondo: «Il fatto che da 90 giorni un essere umano viva in un ospedale è brutto da leggere, ma a noi sembra quasi una farsa, tanto più che questa segreteria aveva presentato al Direttore Generale un progetto per l’assunzione tramite collocamento da un bando già in essere in azienda, poi è stato proposto di fare un bando ex novo di personale con i requisiti, quindi di fare una squadra interna, proposte tutte bocciate a prescindere. Il sospetto è che si sia voluto arrivare a questo per un progetto già in essere, tanto più che costui risulta essere il figlio di un impiegato del Ruggi coordinatore del servizio di stoccaggio e sterilizzazione». Infine la richiesta: «Siano forniti al più presto tutti i dettagli necessari a chiarire questa incresciosa situazione: orario di servizio del presunto eroe, pagato in straordinario, se lo stesso presta servizio di disponibilità, dove è allocato nelle ore di riposo, tenendo in debita considerazione che in ospedale non è possibile vivere. E chiediamo di provvedere al più presto ad ammonire la ditta in questione e considerare l’ipotesi di togliergli l’appalto se la stessa non ha personale per soddisfare le esigenze dell’azienda».

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Salerno, ancora esposta al Teatro Verdi l’opera floreale di Carrella in memoria di Ezio Bosso

di Stefania Maffeo

Resterà esposta ancora nella giornata di oggi, lunedì 22 giugno, presso il Teatro Verdi di Salerno, la splendida opera floreale realizzata dal fiorista salernitano Pasquale Carrella in occasione del concorso promosso da Federfiori in memoria del maestro Ezio Bosso prematuramente scomparso alcune settimane fa.

L’opera, ospitata all’interno di un luogo caro al maestro, che al Verdi si è esibito diverse volte negli anni scorsi, si ispira ad una sua sinfonia (Oceans). L’installazione presenta, infatti, elementi marini ed il movimento dei fiori ricorda un’onda del mare. I fiori sono disposti su fiale in vetro che rappresentano le note di uno spartito.

Il concorso, che vedrà la partecipazione di fioristi di ogni parte d’Europa, sarà un’ importante occasione per il giovane artista salernitano. I primi tre lavori classificati saranno pubblicati sul prossimo numero della rivista “Il Fiorista”.

 

ezio bosso salerno

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Amalfi, sabato nuova giornata di raccolta del sangue in piazza Municipio

L’Amalfi generosa viene chiamata ad una nuova giornata di dono del sangue. Sabato 20 giugno 2020 dalle 8.00 alle 10.30 ci sarà la nuova raccolta promossa dal Comune di Amalfi in collaborazione con l’Avis di Salerno.

L’unità mobile dell’Avis torna in piazza Municipio dopo gli ottimi riscontri avuti durante il lockdown, quando gli amalfitani hanno risposto in gran numero alla chiamata alle donazioni aiutando a raccogliere scorte ematiche in un momento nel quale gli ospedali disponevano di pochissimo sangue.

Il consigliere delegato alla sanità Giorgio Stancati dichiara: “ I cittadini di Amalfi partecipano sempre con entusiasmo e numerosi alle giornate di dono del sangue. Si tratta di un’iniziativa importante, perché donare il sangue contribuisce a salvare vite umane. Visto il momento particolare, per garantire il rispetto delle misure sanitarie di distanziamento sociale e per evitare assembramenti, il dono del sangue va prenotato appuntamento al numero 335.65.74.781.

Potrà donare il sangue chiunque sia in buona salute, maggiorenne fino a 65 anni, che pesi almeno 50 chili e che rispetti i criteri di sicurezza specifici per le misure di prevenzione dei contagi. I donatori sul posto saranno soggetti prima a visita medica con misurazione della temperatura corporea e poi accederanno all’unità mobile nel rispetto delle distanze di sicurezza.

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“Vibonati terra d’amare”, una giornata ecologica per pulire le strade del paese

“Se non ami tu per primo non sarai mai amato”: è lo slogan che accompagna i volontari di “Vibonati terra d’amare”, capitanata da Fittipaldi Carmelo impegnato nell’organizzazione della prima di una lunga serie di giornate dedicate alla  cura del territorio e del centro storico vibonatese in particolare. L’amore che si concretizza in azioni, in bellezza e socialità. Un sogno che ha coinvolto la collettività e ha spinto alla cooperazione fasce d’età diverse, attività commerciali e singoli cittadini   Ognuno ha messo in campo mezzi propri e capacità singole per una giornata all’insegna del volontariato civico e alla rivalutazione di un  bene comune . L’intento è quello di far rivivere un borgo antico, di gustarne gli scorci, di sentirne i suoni e il silenzio, creando un’atmosfera magica senza sconvolgerne la naturalezza. I volontari , tanti come non mai , addobberanno con piante e fiori l’intero borgo provvedendo in primo luogo alla pulizia degli spazi pubblici. Lo spirito volitivo dei singoli che riesce a fare e far sentire  comunità. I tanti volontari si riuniranno domenica mattina nel luogo simbolo di Vibonati ” U Ponti” , comunemente e affettuosamente chiamato così per le sue arcate storiche. Luogo caro e punto di incontro per tutti i vibonatesi e non. Il parroco del capoluogo, Don Martino Romano  benedirà l’operato e il progetto e poi i tanti armati di buona volontà, forza,  determinazione e tutto il necessario per la pulizia del territorio, percorrendo le vie del paese per rendere la domenica la  giornata simbolo della rinascita. Il comune e l’amministrazione comunale ha concesso il patrocinio morale alle iniziative ” Vibonati terra d’amare”. Una comunità si distingue per il bene ed il rispetto che ha verso il luogo in cui vive e l’esempio che si può lasciare alla generazioni future sono le azioni concrete. Vive ed amare il proprio paese è e deve essere anche difendere e curare ciò che è un bene comune pertanto domenica mattina tutti a  “U Ponti” Vibonati c’è nel cuore dei vibonatesi e in tutti coloro che vorranno contribuire alla realizzazione di un sogno.

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Dante Santoro alla Polizia Provinciale: “Grati per il vostro lavoro, il Comandante non faccia il politico”

Il Consigliere Provinciale Dante Santoro in Consiglio Provinciale ribadiva la posizione politica di contrasto al terrorismo psicologico creato anche da alcuni personaggi politici e chiedeva di dispiegare le forze di Polizia Provinciale per controllare il traffico fuori controllo nelle arterie principali cittadine totalmente congestionate in questi periodi piuttosto che per controllare il passeggio sul Corso di Salerno. Nei giorni successivi il Comandante della Polizia Provinciale ha inviato una lettera di risposta sentendosi chiamato in causa, ma il Consigliere Dante Santoro chiarisce con una risposta perentoria: “Da Consigliere ho il diritto e dovere di dare la mia visione politica sulla gestione della fase due e della ripartenza chiedendo di preferire interventi su mobilità e contrasto ai reati ambientali, il Comandante della Polizia Provinciale ha invaso il campo politico facendo una risposta fuori luogo e non pertinente. Ho espresso solidarietà al poliziotto aggredito a Salerno, ringraziato le forze di Polizia Comunale e Provinciale in Consiglio Provinciale in più occasioni ed ora andrò al Comando personalmente per salutare gli uomini e donne in trincea senza mezzi e con paghe mortificanti. Continuo a sostenere che serva un Comandante alla Polizia Provinciale che non diriga anche il Settore Ambiente, non vorrei che da questa mia posizione sia derivata una risposta dettata da motivi personali più che da ruoli dirigenziali. Andrò a salutare e ascoltare i componenti della Polizia Provinciale per capire se ci sono criticità organizzative e sentire i problemi di mezzi e risorse che vivono ogni giorno. Con questo ribadisco che serve una fase di armonia, la polizia locale non sia usata per le ronde sui Corsi cittadini ma sia preposta ad azioni incisive di contrasto dei reati ambientali e di controllo del traffico che sta diventando una piaga in questi giorni di ripresa.

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Lavoratori senza ordine di servizio, tensione al centro commerciale “La Fabbrica”

Momenti di tensione questa mattina presso il centro commerciale “La Fabbrica” di Salerno. I lavoratori della Copas, la società che gestisce le pulizie all’interno della struttura, si sono trovati senza ordine di servizio e dunque impossibilitati a svolgere le proprie mansioni. Questo ha scatenato la rabbia delle maestranze, che non sanno nulla sul proprio futuro. “I lavoratori non sanno se sono stati messi in cassa integrazione o se sono vittima di altre manovre da parte dell’azienda”, ha detto Angelo Rispoli, segretario generale della Fiadel Salerno. “In tutto questo, la proprietà del centro commerciale, nella figura dell’amministratore delegato Ermanno Miccoli per conto della famiglia di Giovanni Lettieri, si è resa irreperibile. Solo grazie all’intervento degli agenti della Digos di Salerno si è riportata la calma tra i 28 lavoratori. Abbiamo chiesto un incontro tra le parti al sindaco di Salerno, sperando di venire a capo di questa vicenda”.