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Emergenza Covid,la Fials a sostegno dei medici

La Fials sta conducendo una battaglia a livello nazionale per vedere riconosciute le indennità alle famiglie di operatori sanitari che hanno subìto un lutto a seguito dell’emergenza Coronavirus.

Secondo il sindacato, gli operatori in questione vanno assimilati ai soldati che perdono la vita sul campo di battaglia o ai caduti nello svolgimento delle proprie mansioni, in modo che sia lo Stato a farsi carico delle famiglie.

Anche a Salerno il sindacato porta avanti tale iniziativa. I dettagli del progetto saranno presentati in una conferenza stampa giovedì 2 luglio 2020 alle ore 11.30 presso l’aula “Trotula de Ruggiero” del plesso amministrativo dell’ospedale di Salerno “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” (Via San Leonardo).
Prenderanno parte i vertici della Fials salernitana.

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Consorzio Gestione Servizi, proclamato lo stato di agitazione. Rispoli: «Troppi sacrifici per i lavoratori e perdite in buste paga per via della Cassa Integrazione»

«Consorzio Gestione Servizi, è il momento di battere un colpo». Il sollecito arriva dalla Fiadel Salerno, che ha richiesto un incontro urgente sulla crisi aziendale con una nota inviata anche a prefetto e Asi. I lavoratori hanno proclamato lo stato di agitazione. «Tra le problematiche che abbiamo evidenziato c’è la sostituzione del contratto di solidarietà con la Cig, che causa una consistente perdita nella busta paga dei lavoratori, i soli a fare sacrifici economici con le vane promesse di un rilancio dell’azienda – spiega il segretario provinciale della Fiadel Salerno, Angelo Rispoli – Il Cgs negli ultimi anni ha visto un incremento progressivo delle entrate per attività di smaltimento di rifiuti liquidi e una diminuzione dei dipendenti per pensionamento, e di conseguenza una ingiustificata richiesta di sacrificio per i lavoratori. I pensionamenti hanno causato un numero esiguo di unità dipendenti, nonostante la difficile gestione di quattro impianti operativi e della sede di Salerno. I dipendenti si sono sempre fatti carico delle attività attuando negli anni un incremento notevole del fatturato». Nel mirino le condizioni lavorative che non consentono il rispetto delle norme di sicurezza ed entrano in contrasto con le Autorizzazioni Integrate Ambientali. «A volte nell’unità produttiva è presente un solo addetto – prosegue Rispoli – L’aumento di entrate e massa di lavoro non giustificano il massiccio ricorso alla Cig-Covid 19, anche perché l’azienda in piena pandemia non ha ridotto neppure per un giorno il servizio. Non avendo ricevuto alcun riscontro, proclamiamo lo stato di agitazione e avviamo presso la prefettura di Salerno la procedura per il raffreddamento dei conflitti».

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“Spiagge sicure”, il prefetto incontra i sindaci

Martedì 30 giugno 2020, alle ore 10,00, presso il Salone Azzurro della Prefettura, il Prefetto Russo, unitamente ai Sindaci dei comuni di Agropoli, Casal Velino, Castellabate, Minori, Pollica, Praiano, San Giovanni a Piro, Vibonati e Vietri sul Mare, procederà alla sottoscrizione dei Protocolli d’Intesa relativi al Progetto “Spiagge sicure – Estate 2020”, riguardanti l’attuazione delle iniziative finalizzate alla prevenzione e al contrasto dell’abusivismo commerciale e della contraffazione durante la stagione estiva.

Quest’anno sono ben 9 i comuni litoranei della provincia di Salerno ammessi al finanziamento delle progettualità, che garantiranno un miglior controllo del territorio e del contrasto all’illegalità nei territori a spiccata vocazione turistica.

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#SaveTheBride, una campagna per salvare l’umore delle spose

Essere di supporto ad una sposa in questo lungo periodo è stato molto difficile. Ma del resto, chi lavora nel settore wedding è anche un po’ psicologo, sostenitore dei drammi di una donna, placatore delle ansie di una mamma e sostenitore di un padre in lacrime di gioia. Quindi, siamo bravi a dare consigli e a tranquillizzare gli animi di chi vede la data del proprio matrimonio, ad oggi, con il binocolo. Siamo bravi perché lo facciamo con il cuore. Vestiamo di bellezza e di incanto il corpo di una donna, realizziamo i suoi desideri tra fiori e composizioni in organza, fotografiamo attimi che prima ancora sono impressi nel cuore, mettiamo in pellicola quei gesti così futili ma al tempo stesso importanti da ricordare. 

Il progetto #SAVETHEBRIDE, ideato dallo stilista Emanuele Bilancia e dalla event planner Tina Citarella, mira a regalare un sorriso che va oltre mille parole di circostanza. Quando affermiamo “Andrà tutto bene” noi ci crediamo veramente ma per farlo abbiamo bisogno di una spinta maggiore, quella dell’ironia, del sarcasmo e del gioco di squadra. Quando più professionisti del settore wedding, ognuno con la sua capacità innata, si uniscono in un giardino fiorito con una brezza leggera ed estiva, possono creare un qualcosa che facilmente si può sognare e che tutti vorrebbero vedere realizzato.

Con un set fotografico e un video spot di simpatia, lo stilista dello stupore e la event planner dei sogni, indossano gli abiti dell’ultima collezione Emanuele Bilancia Couture e danno vita ad una campagna di sensibilizzazione per un sorriso da sposa. Un sorriso che ad oggi serve per vivere spensieratamente un periodo di stasi in attesa di un’ordinanza, che sia più ordinata con il cuore che con la legge. La sposa vuole vivere quei baci sulla guancia per poi dire “fate attenzione che mi si rovina il trucco”, vuole essere abbracciata per poi pensare “speriamo non mi abbiano sgualcito il vestito”, vuole danzare una tarantella con i piedi gonfi dopo una giornata sui tacchi, abbracciata a parenti e amici. Tutto questo ad oggi non può essere vissuto. Anche se sono tanti i pensieri polemici che frullano nelle teste, sono pronti a dare un sorriso morale a chi dice che il matrimonio può attendere o che si può vivere anche in un minimal mode.

E le future spose? Quale ruolo ricoprono in questo progetto? Le spose del 2021 avranno la possibilità di partecipare all’iniziativa grazie ad un semplice click. Dovranno condividere una foto del servizio fotografico, pubblicate dai promotori dell’iniziativa, e digitare #SAVETHEBRIDE nella didascalia. Saranno così incluse nell’estrazione che si svolgerà il 20 luglio 2020. I cinque nomi estratti riceveranno in regalo una giornata con Emanuele Bilancia – prova abito, make up, hairlook – e una consulenza con Tina Citarella.

Un hashtag che comunica iniziativa, novità e divertimento. Le spose potranno vivere dei veri e propri momenti di bellezza e progettazione con Emanuele Bilancia e Tina Citarella.

“Sono una sposa e mi merito il meglio. Merito di divertirmi. Voglio baciare e abbracciare chi amo”, ecco #SAVETHEBRIDE: la sposa deve essere forte e gridare questo. Ora più che mai. 

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“Andrà tutto meglio”, il nuovo video della cooperativa sociale Galahad

“Andrà tutto meglio”. È il titolo del nuovo video lanciato nella giornata di oggi dai giovani del centro per la legalità della cooperativa Galahad, guidato da Marilia Parente con il patrocinio dell’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Salerno.

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Polizia: continua il contrasto in città allo spaccio di sostanze stupefacenti

Nel pomeriggio di ieri, gli Agenti della Polizia di Stato hanno tratto in arresto un giovane pregiudicato salernitano per il reato di cessione di sostanze stupefacenti e porto in luogo pubblico di oggetto atto ad offendere. Durante uno dei controlli d’iniziativa svolti dagli agenti della sezione Volanti della Questura di Salerno, infatti, una pattuglia ha sorpreso in una strada secondaria della zona collinare della città due giovani con fare sospetto. Gli agenti hanno quindi notato che i due si stavano scambiando dello stupefacente. In particolare, lo spacciatore, E.e. salernitano del 1986, stava cedendo una dose di cocaina all’altra persona individuata dagli agenti, anch’egli salernitano, M.W., del 1973.

I due uomini, sorpresi dal controllo, hanno provato ad allontanarsi ma sono stati fermati ed identificati dagli agenti. Inoltre gli stessi agenti della Polizia di Stato hanno rinvenuto indosso al giovane spacciatore altre dosi di stupefacente oltre a quella spacciata, in particolare trentuno confezioni tra eroina e cocaina nonché una somma di denaro in banconote di piccolo taglio, provento dello spaccio. Sequestrati anche l’automobile ed il telefono cellulare del pusher e recuperata la dose di stupefacente in possesso dell’assuntore, che è stato segnalato alla locale Prefettura in base all’art. 75 del T.U. in materia di stupefacenti. Inoltre, gli Agenti della Polizia di Stato hanno rinvenuto nell’abitacolo dell’automobile dello spacciatore un bastone di legno di circa un metro di lunghezza, trovato nella sua disponibilità. Per tale condotta di porto in luogo pubblico egli è stato anche denunciato in base all’art. 4 della legge sulle armi. Il giovane pusher, gravato già da precedenti per reati contro la persona e contro il patrimonio, è stato arrestato dagli agenti della polizia di Stato e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria; lo stupefacente e le cose pertinenti al reato sono state sequestrate, in attesa della convalida.

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Controlli delle Forze dell’Ordine per la “movida” nel centro città

Nell’ambito dei servizi di controllo alle persone ed ai locali pubblici, in base alle indicazioni emerse in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, gli operatori delle Forze dell’Ordine, la Polizia Locale ed i militari dell’Esercito Italiano, secondo la pianificazione effettuata, con ordinanza del Questore, delle zone interessate al fenomeno della “movida”, hanno continuato l’opera di intensificazione della vigilanza in città al fine di prevenire ogni forma di illegalità, anche in ossequio alle vigenti normative nazionali e regionali per evitare la diffusione del contagio Covid-19. Nel corso di tale attività di controllo, personale della Squadra Volante della Polizia di Stato ha proceduto all’arresto in flagranza di E.E. salernitano classe ’96, per spaccio di sostanze stupefacenti, fermato mentre era intento a cedere una dose di cocaina ad altro cittadino anch’egli del luogo. Sono state attenzionate in particolare le zone del centro storico e del lungomare caratterizzate da una maggiore concentrazione di giovani che frequentano i tanti locali bar e pub, ivi presenti. Nel dettaglio, sono state identificate 440 persone e controllati 40 veicoli. Particolare attenzione è stata poi rivolta all’attività di controllo in ordine alla regolarità della vendita di bevande alcoliche, nel rispetto delle modalità e dei limiti orari di somministrazione, con l’effettuazione di mirati accertamenti amministrativi nei confronti di 39 locali e pub del centro, anche al fine di prevenire eventuali assembramenti e forme di abuso o intemperanza a tutela dei cittadini.

 

 

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La prigione di carta, il primo libro di Marco Onnembo

di Stefania Maffeo

“La prigione di carta” (Sperling & Kupfer) è l’opera prima di Marco Onnembo. Tutto nasce da una domanda che si pone l’autore: Come cambierebbe la nostra vita se la scrittura non esistesse più? Prova a rispondere il suo personaggio, Malcom King, professore di scrittura creativa al college di Brownsville, dove vive con la moglie Lynette ed il figlio Buddy. Idealista dalla solida cultura umanistica, insegna alla prima generazione di studenti che non sa scrivere a mano. La digitalizzazione ha vinto: il governo ha imposto che ogni tipo di contenuto esistesse solo in formato elettronico, mettendo al bando i libri cartacei dal sistema scolastico e abolendo l’uso della scrittura con inchiostro. Temeva che la conoscenza potesse essere manipolata. Che i giovani potessero essere manipolati. Che gli uomini, e la loro coscienza, potessero essere manipolati.

Credendo di poter contrastare quella legge e cambiare il mondo con il dialogo e la resistenza pacifica, King sarà invece condannato all’ergastolo in un carcere di massima sicurezza. Dalla sua prigione, di nascosto, e con la complicità di un criminale e di un secondino, riuscirà però a recuperare fogli, penne e matite: materiale proibito, armi di libertà. Per raccontare la sua vita. Compiendo l’atto più sovversivo che sia concesso dalla scrittura: scegliere il nostro destino.

“La Prigione di Carta” è uno e mille romanzi, scritto di getto, come a dare libero sfogo a tanti pensieri sedimentati. È un romanzo sull’amore, sull’amicizia e le sue fragilità, sul rapporto, labile e illusorio, che gli uomini costruiscono con ciò che credono reale, sulla speranza che riappare anche quando sembra affievolirsi fino a scomparire. Ma, soprattutto, è il racconto di un uomo che si oppone ad una legge ingiusta. Malcom King, all’interno di uno scenario distopico in cui il digitale ha soppiantato i libri di carta e la scrittura a mano assume i contorni dell’eroe romantico e idealista. Dando vita a un movimento di protesta civile contro la messa al bando della scrittura e dei testi cartacei, diviene figura archetipica degli uomini e delle donne che si oppongono a un sistema che annulla il dissenso.

Il non-luogo ed il non-tempo che caratterizzano “La Prigione di Carta” diventano materia liquida, possibili scenari di ogni ambientazione e realistiche degenerazioni di un Potere non controllato. Last but not least, alcune curiosità. L’autore ha sognato la storia e, svegliandosi, l’ha scritta di getto; il protagonista ha il nome dei grandi uomini che hanno lottato per i diritti civili negli anni ‘60; Charles (solo leggendo scoprirete chi è!) esiste sul serio; la prefazione al romanzo è un fatto vero: nella biblioteca dell’Università di Wharthon, Onnembo ha trovato una scatola con dei fogli al suo interno, con la grafia più bella che avesse mai visto; come il protagonista, anche l’autore ha aspettato, per giorni, Sting all’uscita di un hotel. Il cantante però non si è mai palesato….

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Spaccio di droga, decapitato pericoloso gruppo criminale ad Eboli

 

Nelle prime ore della mattina, nelle province di Salerno e Napoli, militari di questo Comando Provinciale, supportati da quelli dei reparti territorialmente competenti e del Nucleo Cinofili di Sarno (SA), hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal Gip del Tribunale di Salerno, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia – nei confronti di 6 indagati (1 in carcere, 4 agli arresti domiciliari ed 1 con obbligo di dimora nel Comune di residenza), gravemente indiziati, a vario titolo, di “detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione, concorso in lesioni personali aggravate dal metodo mafioso e detenzione e porto abusivo di arma”.

I provvedimenti conseguono ad una vasta ed articolata attività d’indagine avviata dal Nucleo Investigativo Carabinieri di Salerno nel mese di maggio 2018, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di questo capoluogo. Il procedimento trae origine dagli sviluppi delle investigazioni svolte a seguito delle denunce sporte dai titolari del supermercato “Al Caporale” di Eboli, in relazione ad un tentativo di estorsione commesso nel 2018, che vide come principale autore Maiale Giovanni detto ‘a minaccia 1 , che fu poi tratto in arresto – in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare – unitamente Prinzi Adolfo e Ammutinato Massimo, cui fu contestata l’aggravante del c.d. “metodo mafioso”, avendo essi richiamato l’appartenenza al sempre temuto clan Maiale per convalidare il proprio potere di intimidazione. Il Maiale Giovanni, negli corso degli anni, si è reso protagonista di diversi, gravi episodi delittuosi commessi nel territorio ebolitano (come quello, particolarmente eclatante, che compì nell’agosto 2015 quando, in pieno giorno ed in un quartiere ad alta densità di abitanti, fece esplodere un ordigno rudimentale per ritorsione nei riguardi dell’ex compagna), grazie ai quali è riuscito a qualificare il suo profilo criminale e ad incutere – ancora oggi – forte soggezione nella popolazione locale.

L’indagine ha permesso di ricostruire l’esistenza di un articolato gruppo armato, con ruoli e competenze ben definite, dedito alla commissione dei suddetti delitti, con ingente disponibilità di stupefacente del tipo cocaina, hashish e crack, promosso e diretto dal MAIALE Giovanni, con la collaborazione del figlio Gerardi Michael, dalla compagna Marotta Antonella, dalla nipote Di Cunzolo Valentina e da Del Vecchio Mario, i quali vantavano un canale di rifornimento privilegiato delle sostanze illecite nel quartiere Barra di Napoli, per il tramite di Rizzo Claudia. Agli indagati vengono contestate anche condotte estorsive, declinate con minacce personali rafforzate dalla figura violenta del Maiale, finalizzate a costringere alcuni “clienti” del gruppo criminale investigato al pagamento immediato di somme di denaro come corrispettivo di pregresse forniture di stupefacenti non saldate. Tra le contestazioni mosse al Maiale (ed alla complice Di Cunzolo Valentina) figura altresì l’episodio che aveva già attirato l’attenzione dei media, verificatosi il giorno 18 maggio 2018 all’interno di un bar nel centro di Eboli, riguardante una violenta aggressione condotta anche con l’utilizzo di uno sfollagente ai danni di alcuni appartenenti alla comunità Rom del posto, per ritorsione, avendo costoro messo pubblicamente in discussione lo “spessore” e la “credibilità” criminale di Giovanni ‘a minaccia.

Per tale fatto i componenti della spedizione punitiva dovranno rispondere anche dell’aggravante di cui all’art. 416 bis 1 c.p.. L’attività investigativa rappresenta il tassello terminale di una più vasta azione di contrasto nei riguardi del “clan MAIALE” di Eboli, che recentemente aveva fatto registrare il tentativo di una sua riorganizzazione criminale sul territorio della piana del Sele, grazie al ritorno del suo capo storico, MAIALE Giovanni, alias “Giovanniello”, avvenuto alla fine dell’anno 2017, dopo aver scontato la pena inflitta ed essere stato per anni collaboratore di giustizia. “Giovanniello”, da subito sottoposto a controllo da parte delle Autorità giudiziaria e di polizia, è stato tratto in arresto il 14 febbraio 2019, in esecuzione dell’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dal Tribunale Salernitano su richiesta della locale D.D.A., unitamente ad altri due soggetti, accusati – a vario titolo – di turbativa d’asta ed estorsione aggravate dal metodo mafioso, nonché detenzione illegale di armi da fuoco e relativo munizionamento, ricettazione, falso in bilancio e corruzione aggravata. Nel corso dell’attività d’indagine sono stati segnalati numerosi assuntori di stupefacente ai sensi art. 75 del D.P.R. 309/1990. Il fatturato mensile dell’impresa criminale si aggirava intorno ai 50.000 €. I destinatari dell’odierno provvedimento sono:

CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE: Maiale Giovanni “ a minaccia”, cl.1973; A

RRESTI DOMICILIARI: Di Cunzolo Valentina, cl.1997; Gerardi Michael, cl.1999; Marotta Antonella, cl.1992; Rizzo Claudia, cl.1977;

OBBLIGO DI DIMORA NEL COMUNE DI RESIDENZA: Del Vecchio Mario, cl.1968;

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Pontecagnano, Museo Archeologico “a fumetti” per coinvolgere i bambini in estate

di Stefania Maffeo

Prende il via oggi una bella iniziativa organizzata dal Museo Archeologico di Pontecagnano, egregiamente diretto da Gina Tomay. #vignettedamuseo è la campagna social del #MAP che terrà compagnia ai bambini tutta l’estate. Le scene raffigurate sui reperti del Museo diventeranno simpatici fumetti che i bambini potranno divertirsi a scrivere attenendosi alla scena raffigurata oppure lasciando libero spazio alla fantasia. I più piccoli, oltre ad inserire le frasi nelle nuvolette, potranno colorare e decorare le vignette. I fumetti realizzati vanno poi inseriti sotto il post della pagina Facebook dove si trovano le vignette proposte nei commenti o nei messaggi. Saranno così pubblicati sui canali social del Map.

Si parte oggi con un’anfora a figure nere sulla quale sono raffigurati Eracle, il cinghiale di Erimanto ed Euristeo con a destra la dea Atena e a sinistra Iolao, nipote di Eracle che partecipò a molte delle sue fatiche (fine VI sec. a.C.). Nella mitologia greca il cinghiale di Erimanto era un poderoso e ferocissimo cinghiale che viveva sul monte Erimànto nel Peloponneso e terrorizzava tutta la regione devastando campi e villaggi. Secondo il racconto, Eracle, durante la quarta delle dodici fatiche, riuscì eroicamente a catturarlo vivo per portarlo poi a Euristeo – re di Micene – , il quale, per la paura, si nascose in un grande contenitore interrato.