Categorie
Attualità

#unannosenzaeventi, Mobilitazione nazionale nei territori

La Fedas (Federazione Aziende Spettacolo), domani, 23 febbraio 2021, scenderà in piazza a Napoli, davanti al Teatro Mercadante alle ore 15, aderendo alla mobilitazione nazionale nei territori #unannosenzaeventi.

“Abbiamo deciso di aderire a questa mobilitazione nazionale, – spiega il presidente nazionale Raffaele Vitale – perché come imprenditori che operano nel servizio audio luci per eventi e spettacolo, ci sentiamo completamente abbandonati e dimenticati dallo Stato. Quando si parla ci cinema e teatro, si parla di attori e registi e nessuno mai fa riferimento alla nostra categoria, quella dei service per intenderci, che è fondamentale in questo settore. Siamo scomparsi completamente. Adesso basta! Adesso è giunto il momento di far sentire la nostra voce e di ricevere risposte certe. Siamo imprenditori e vogliamo essere trattati come tali”

La Federazione, nata a Salerno durante il primo lockdown, per volontà di Raffaele Vitale (Salerno), Raffaele Sguazzo (Salerno), Enrico Landi (Mercato San Severino), Francesco Loria (Santa Maria Capua Vetere), Antonio Mirone (Sorrento), Domenico Miele (Nola), oggi conta sedi non solo in Campania ma anche in Sicilia, Puglia e Abruzzo. Fanno parte della Fedas tutti gli imprenditori che operano nel servizio audio luci per eventi e spettacoli.

 

Categorie
Attualità

Terzo giorno di mobilitazione per gli operai de “La Fabbrica”, con protesta davanti alle Cotoniere

Gli operai de “La Fabbrica” continuano a protestare chiedendo un incontro con il governatore Vincenzo De Luca. Resta occupato il centro commerciale questa mattina per il terzo giorno di mobilitazione delle maestranze. Con monte orario ridotto e stipendio al minimo, i lavoratori continuano a esporre uno striscione eloquente: «Vergogna». «Questa protesta non può passare nel silenzio generale. Nelle scorse settimane abbiamo incontrato il sindaco di Salerno, Enzo Napoli, che si era fatto da garante per mediare con la famiglia Lettieri – spiega Pietro Galdi, delegato Fiadel – Ci ha detto che avrebbe fatto lui da mediatore con il prefetto, invece nessuno si è più fatto sentire, nessuno ci ha chiamati. Intanto siamo stati messi di nuovo in cassa integrazione, nonostante abbiamo lavorato a maggio e giugno per delle ore non retribuite, per non parlare degli assegni familiari non saldati e della quattordicesima che ci sarebbe spettata a luglio. A questo punto invochiamo l’intervento dell’ex sindaco, ora governatore, Vincenzo De Luca, che meglio di tutti conosce la situazione». Angelo Rispoli, segretario provinciale della Fiadel, aggiunge: «Ma il prefetto di Salerno viene pagato con i soldi degli italiani per stare in vacanza tutto l’anno e non prende nemmeno una decisione per questi lavoratori? La situazione sta pesando sulle spalle di tutti gli operai. Il problema va risolto subito, interpellando la famiglia Lettieri che prima ha stretto accordi con il Comune di Salerno, con due varianti urbanistiche, e poi li ha dimenticati».