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Salerno, set per una web serie sulla salute

di Stefania Maffeo

Salerno diviene il set d’eccezione per una nuova web serie che parla di salute. Il format MEDICOM sceglie la città rima d’eterno come cornice della sua nuova serie di divulgazione scientifica per sensibilizzare alle patologie respiratorie. Saranno le ampie vie del Corso Vittorio Emanuele, le forme sinuose della Stazione Marittima, gli spazi geometrici di Crescent e Piazza della Libertà e la passeggiata del Lungomare a far da cornice a “Dammi il LA”.

Tutto è ancora avvolto nel mistero, ma ciò che è certo è il ritorno della nostra città sul piccolo schermo come sfondo di un progetto cinematografico educazionale che intende informare su rischi e prevenzione delle patologie respiratorie e della broncopneumopatia cronica ostruttiva – BPCO, che si manifesta con sintomi comuni come tosse e dispnea, ma che, invece, rappresenta a livello mondiale la terza causa di mortalità.

In “Dammi il La” si racconta l’universo del canto attingendo dal nostro territorio non solo scorci e suggestioni paesaggistiche, ma anche eccellenze artistiche e professionali: una su tutte, Ciro Caravano, fondatore e voce storica dei “Neri Per Caso” nonché direttore del Coro Pop di Salerno. Caravano sarà ospite della serie con un cameo per ricordare quanto il canto possa, oltre ai già noti benefici psicologici e sociali, aiutare a tenere sotto controllo la salute dei polmoni. “Dammi il LA” è un nuovo progetto MEDICOM, collaudato format di divulgazione scientifica che supporta i messaggi del mondo pharma raccontandoli attraverso i linguaggi del cinema, della televisione e dei serial più amati dal grande pubblico. Il format – anch’esso di origine nostrana e già adottato da numerose case farmaceutiche per sensibilizzare a specifiche patologie – nasce dall’autore salernitano Dario Nuzzo, patron del fortunato format tv locale “Mukko Pallino” ed autore Mediaset di programmi come “Mistero Adventure”, “Wild” e “Dalla parte degli animali”.

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Non è la prima volta che Nuzzo sceglie di tornare Salerno per un set d’eccezione del format MEDICOM: “Le atmosfere salernitane sono capaci di offrire un imprinting davvero unico perché raccontano una comunità bella da vedere ma anche attenta alla qualità della vita. Ad esempio Palazzo Fruscione è stato il Condominio dei “Vicini di Colesterolo”, personaggi che avevano da migliorare le cure dell’ipercolesterolemia, mentre per “Notti In Bianco” il contesto della zona orientale ha fatto da sfondo alla serie sui disturbi del ritmo circadiano e gestione del ciclo sonno-veglia” racconta l’autore. Entrambe le serie sono disponibili su Prime Video. “Sono felice di avvalermi stavolta anche del prezioso contributo dei migliori artisti della nostra città ed arricchire i messaggi di salute e prevenzione con una voce fuori dal coro come quella del Maestro Ciro Caravano” conclude Nuzzo.

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La web serie “Dammi il La”, produzione in branded content realizzata con il contributo non condizionato dell’azienda farmaceutica Menarini, sarà presto disponibile anche su Amazon Prime Video Italia.

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Menarini investe 150 milioni di euro per un nuovo stabilimento in Italia avrà un nome legato al rilancio del Paese

Menarini sceglie l’Italia per il suo nuovo stabilimento da 150 milioni di euro. Non sarà soltanto un bellissimo stabilimento, anche se sarà il più moderno e uno dei più grandi del Gruppo nato nel 1886 in una farmacia napoletana, la Farmacia Internazionale Menarini,   ma marcherà la voglia dell’Italia di ricominciare a correre.

La scelta di interrompere la ricerca della localizzazione internazionale economicamente più attrattiva, e la decisione di privilegiare l’Italia, è infatti maturata durante i giorni drammatici del lockdown, quando hanno cominciato ad essere evidenti le conseguenze tragiche della pandemia sull’economia italiana: “Abbiamo preso una decisione di cuore, condivisa con il CdA: privilegiare il nostro Paese, e  farlo subito, con un investimento di 150 milioni che dia immediatamente un contributo all’economia e all’occupazione”, hanno commentato Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, azionisti e membri del Board di Menarini. “Siamo un’azienda italiana e siamo orgogliosi di esserlo. Qui produrremo farmaci che sono l’essenza del Gruppo Menarini, utilizzati ogni giorno da decine di milioni di pazienti in Italia e all’estero”.

Il sito sarà realizzato nell’area fiorentina, occuperà 40.000 mq e darà lavoro a 250 persone dirette e ad altrettante nell’indotto. Sarà uno stabilimento di smart manufacturing, con tecnologie produttive innovative e sistemi di automazione e digitalizzazione in linea con il programma Industry 4.0 con importanti obiettivi di sostenibilità ambientale. Lo stabilimento avrà una capacità produttiva annua di circa 100 milioni di confezioni corrispondenti a circa 3 miliardi di compresse e porterà impressa la voglia di rilancio che gli ha dato vita, grazie ad un’iniziativa particolare: “Questo stabilimento avrà un nome, un po’ come un bambino – continuano Lucia e Alberto Giovanni Aleotti – Saranno i nostri dipendenti a sceglierlo. Un nome che riassuma il coraggio, la volontà e il cuore dell’Italia che vuole rialzarsi e fare squadra nei momenti più difficili”.

Il Gruppo Menarini, che ha da poco annunciato l’offerta di acquisto sulla biotech statunitense Stemline, ha chiuso il 2019 con conti in crescita rispetto al 2018. Il fatturato sfiora i 3 miliardi e 800 milioni di euro (3.793 milioni), in crescita del 3,2% rispetto al 2018, e l’ebitda è di 492 milioni. La crescita è stata trainata dai mercati internazionali nonostante la scadenza di brevetto di Adenuric (febuxostat), farmaco per l’iperuricemia. “L’anno che si è chiuso non risentiva ovviamente della crisi Covid, e ha visto Menarini aumentare la sua presenza all’estero e rafforzare la sua governance con la nomina, a settembre, del CEO del Gruppo, Elcin Barker Ergun. Oggi il fatturato internazionale è il 77% del totale grazie alla dedizione e impegno dei nostri dipendenti che portano la qualità dei farmaci Menarini nel mondo”, ha commentato Eric Cornut, presidente del Gruppo Menarini.