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Attualità L'intervista

Agropoli, il primo candidato Sindaco è Massimo La Porta

Per le elezioni amministrative di Agropoli c’è il primo candidato a Sindaco.

E’ Massimo La Porta, dimissionario Presidente del Consiglio in quota Agropoli Oltre dell’attuale giunta Coppola.

Il centro-sinistra che governa la Città sembra optare per le primarie per decidere il candidato alla massima carica.

Le motivazioni della scelta di La Porta affidate ai microfoni della giornalista Stefania Maffeo.

 

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Attualità

Il porto turistico di Agropoli si rifà il look. In corso gli interventi di restyling.

Hanno preso il via da alcuni giorni i lavori di restyling del porto di Agropoli. Alcuni mesi fa venne pubblicato il bando di gara, per un importo complessivo di circa 630.000 euro, per la realizzazione di una serie di interventi della struttura portuale agropolese, che consentiranno di rendere la stessa ancora più efficiente ed accogliente.

Gli interventi previsti in sintesi sono i seguenti: rifacimento dell’asfalto esistente; ammodernamento del muro di sopraflutto relativamente ad intonaco e illuminazione; ammodernamento della banchina, in merito a pavimentazione, asfalto e segnaletica; adeguamento e realizzazione ex novo di impianti: idrico, elettrico, antincendio e sicurezza; integrazione arredi banchina.

I lavori sono finanziati interamente con fondi del Programma Operativo Feamp Campania 2014/2020, misura 1.43 Porti, Luoghi di Sbarco.
«Dovevano iniziare agli inizi di marzo scorso, i lavori di restyling del porto – afferma il sindaco Adamo Coppola – ma furono rinviati a causa del Covid-19. Gli interventi, iniziati qualche giorno fa, consisteranno nella messa in opera della pavimentazione dei marciapiedi, ad oggi cementati e in un totale restyling di arredo urbano attraverso l’installazione, tra l’altro, di nuove panchine “intelligenti” con possibilità di ricarica per i dispositivi mobili, il miglioramento dell’illuminazione e un’area giochi per bambini. Previsti 6 impianti di videocontrollo e 7 colonnine antincendio. Il cantiere procederà per lotti funzionali, o micro lotti, in modo da non comportare disagi all’attività del porto stesso».

«L’Ente cilentano – dichiarano Franco Di Biasi, consigliere delegato ai Lavori pubblici – è risultato beneficiario, oltre all’intervento in corso, anche di un ulteriore finanziamento regionale per l’esecuzione dei lavori di ripristino dei fondali del porto di Agropoli, per un importo di 2,8 milioni di euro. Quello in corso e l’altro consentiranno di migliorarlo e renderlo maggiormente funzionale alle esigenze dei diportisti e degli altri fruitori».

«Sono felice di annunciare, dopo questo, fortunatamente breve, periodo di fermo – afferma Giuseppe Di Filippo, consigliere delegato al Porto e Demanio – l’inizio dei lavori presso il porto della nostra città. Tali lavori, intesi a migliorare l’offerta di servizi sia ai turisti che agli operatori portuali, sono finanziati dalla Regione Campania. Sono previste opere puntuali che miglioreranno la vivibilità del nostro porto che auspichiamo diventi, sempre di più, punto di riferimento della costiera cilentana».

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Attualità

Il parco Archeologico di Paestum e il sito di Velia riaprono al pubblico

di Erika Noschese

Grande emozione, stamattina, per la riapertura del parco archeologico di Paestum e il sito di Velia che hanno finalmente riaperto le porte al pubblico dopo la chiusura forzata, a causa dell’emergenza Coronavirus. Presente alla riapertura anche il sindaco di Capaccio Paestum Franco Alfieri. “Oggi a Paestum e Velia riapriamo, siamo tra i primi a riaprire in Italia – ha dichiarato il direttore Gabriel Zuchtriegel – Abbiamo l’area archeologica di Paestum e Velia, il museo di Paestum con un numero contingentato e un percorso fisso”. Tra le novità di questa riapertura l’app, scaricabile gratuitamente da smartphone, grazie alla quale si può navigare attraverso il sito.

“Abbiamo cercato di fare il massimo per la sicurezza, garantendo l’offerta culturale accattivante e ricca che vale la pena seguire – ha dichiarato ancora il direttore dei due siti archeologici della provincia di Salerno – E’ un parco dedicato anche ai piccoli, con un’area giochi a tema archeologico dove i bambini che hanno più di due mesi e sono stati a casa, chiusi, possono imparare qualcosa sulla storia e l’archeologia, giocando». Tra le iniziative che hanno riaccompagnato la riapertura “Un tuffo nel blu”, con le famiglie di ragazzi autistici, grazie alla collaborazione con l’associazione Cilento4all Il Tulipano, presieduta da Giovanni Minucci. “Cerchiamo di ripartire dalla mission sociale del Museo, lavorando molto con il territorio. Abbiamo l’abbonamento con il territorio già da diversi anni e adesso vale per tutti i siti, Paestum, Velia e il museo, per un anno dal primo accesso e cerchiamo di lavorare molto sulla qualità e sul turismo di prossimità”, ha poi detto Zuchtriegel. L’app Paestum è uno strumento già in dotazione al parco Archeologico di Paestum e ora è stato rimodulato “perché da un lato aiuta i visitatori a fare un’esperienza bella, nel parco seguendo i percorsi; ci sono 7 lingue, il Lis, immagini, testi che una persona può ascoltare ed è tutto gratuito – ha spiegato poi il direttore – In più aiuta a rispettare le distanze di sicurezza”.

L’app contiene poi una sorta di alert: quando una persona si avvicina ad un’area con un’alta densità di persone lo segnala, permettendo al personale di intervenire nel caso ci siano delle problematiche. “Un monitoraggio continuo, una sperimentazione, un tentativo di ripartire che possiamo poi valutare e modificare; sarà un’esperienza molto importante in questa fase”, ha detto ancora Zuchtriegel. Tra le novità anche il biglietto cumulativo Paestum-Velia e il biglietto annuale perché – ha aggiunto il direttore del parco archeologico di Paestum – “crediamo sia importante avvicinare le persone del territorio al patrimonio, dando la possibilità di vivere i siti tutto l’anno con uno specifico abbonamento. Adesso, abbiamo incluso anche Velia: hanno un unico biglietto e abbonamento; chi ha l’abbonamento di Paestum potrà visitare anche Velia, chi lo compra adesso costa 20 euro, una specie di promozione; può visitare i due siti, partecipare alle nostre attività e avere un rapporto quotidiano con queste due realtà”.

 

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Capaccio – in mostra le opere del maestro Giuseppe Acone

 

Al via la Mostra di arte contemporanea denominata “Cromie del Cilento. L’albero, il mare, la maschera” del Maestro Giuseppe Acone presso la sede di Capaccio Capoluogo del Comune. L’esposizione, visitabile fino al 16 gennaio 2020 durante il regolare orario di apertura al pubblico degli uffici comunali, ha ricevuto il patrocinio del Comune di Capaccio Paestum ed il sostegno della Regione Campania.

All’inaugurazione erano presenti il Sindaco Franco Alfieri ed il consigliere delegato alla Cultura ed ai Beni Culturali Francesco Crispino, il critico d’arte Antonella Nigro. L’evento rientra in un progetto di esposizioni itineranti che l’Associazione Culturale “L’Ossimoro”, di cui il Maestro Acone è presidente, sta realizzando attraverso delle tappe in altri Comuni, tra cui anche Agropoli, dove nei prossimi mesi sarà allestita una nuova mostra negli spazi della cosiddetta “Fornace”. Pittore, regista, scrittore ed attore, Giuseppe Acone è titolare di un Laboratorio Artistico sito nel centro storico di Capaccio Capoluogo.

Ha realizzato numerose esposizioni personali e collettive, sia in ambito regionale che nazionale, ricevendo anche diversi premi. Lo stesso Acone evidenzia come i colori delle sue pitture abbiano una parentela piuttosto stretta con le tonalità naturali del Cilento. “Ciò mi pare si colga sia nei paesaggi che nelle maschere… nelle figure. Per quanto ci si allontani dalla nostra cultura territoriale, essa non mancherà di saltar fuori nelle nostre rappresentazioni artistiche. Volente o nolente. A quanto pare le radici non si (s)piegano”. “Una pittura semiastratta, colori brillanti, distorsione della figura, mescolanza di resa cromatica ed effetto materico, evidenziano l’interesse che Giuseppe Acone dimostra per la libera sperimentazione, l’anelito ad un’arte naturale, diretta, intuitiva opposta ad una tradizione imprigionata in canoni” afferma il critico d’arte Antonella Nigro, che definisce i dipinti come “animati da uno spirito ribelle impermeabile alle norme collettive, sociali ed estetiche. Tali lavori, liberi dalle influenze della tradizione artistica, presentano la potenza di un gesto creativo risolto in un neoespressionismo esasperato e materico, che non è interessato al mimetismo ma che trae ispirazione, forme, contenuti e tematiche dal profondo. L’artista è creatore quasi inconsapevole, che dipinge per trovare un luogo, l’opera d’arte, dove davvero sia possibile dire tutto e, in questo viaggio, costruisce e disorganizza lo spazio, dispone e accenna fisionomie cariche di pathos e spontaneità”.

Una produzione che va assolutamente ammirata per la forte dimensione spirituale che traspare: i paesaggi dell’artista hanno mari confusi con l’orizzonte, prati sposi a campi di grano sconfinati che per mirare e comprendere appieno, necessitano di una vista diversa, che nasce dopo l’abbandono di quella retinica. I suoi soggetti sono spesso pervasi da sottili e vivaci inquietudini, da silenzi palesati dalla mano sulla bocca, da paure e trepidazioni svelate dagli occhi grandi e sgranati sul mondo. I temi religiosi, comunque cari all’artista, posseggono una sincerità che li riporta al loro primigenio messaggio: l’amore indiscusso ed incondizionato. Un amore da riscoprire nelle festività anche attraverso l’arte contemporanea.

di Stefania Maffeo