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A casa di Attualità

“A casa di…” Incontro con rinomati imprenditori per discutere della fase 2

di Stefania Maffeo

Nono appuntamento con “A casa di…”. nuovo format di approfondimento in diretta live Facebook e You Tube. Ai tempi di distanziamento sociale un’iniziativa periodica per un riavvicinamento social. In questa puntata un incontro a più voci per approfondire le conseguenze della pandemia di coronavirus sul tessuto economico ed imprenditoriale e gli scenari futuri percorribili. Se ne discute con il socio Organizzazione di Produttori Agricoli Altamura Giuseppe Altamura, il Presidente Fondazione Picentia Onlus e Amministratore delegato Edil Bisogno Giuseppe Bisogno ed il Presidente Gruppo Sada settore packaging innovativo Antonio Sada.

Ecco l’intervista.

https://www.facebook.com/WebTv360/videos/2856852597738839/

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Attualità L'esperto risponde

Dal Coronavirus alla normalità, risponde l’esperto, oculista dottor Luigi Conti

di Stefania Maffeo

Un nuovo appuntamento con l’informazione. “L’esperto risponde” per confrontarsi con il mondo medico e sanitario. Primo appuntamento con il dottor Luigi Conti, oculista presso il Poliambulatorio Specialistico del Centro CMM Diagnostica di Cava de’ Tirreni, con un interessante confronto denominato “Dal coronavirus alla normalità: proviamo a parlarne”.
Ecco l’intervista.

https://www.facebook.com/WebTv360/videos/906760566443262/

 

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A casa di Attualità

“A casa di…” Coronavirus, incontro con il sindaco di Salerno sulla fase 2

di Stefania Maffeo

Ottavo appuntamento con “A casa di…”. nuovo format di approfondimento in diretta live Facebook e You Tube. Ai tempi di distanziamento sociale un’iniziativa periodica per un riavvicinamento social. In questa puntata un’amabile chiacchierata con il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli per fare il punto sulla situazione coronavirus in vista della fase 2 di allentamento del lockdown.

Ecco l’intervista.

https://www.facebook.com/WebTv360/videos/855620748271677/

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A casa di Attualità

“A casa di…” Incontro con l’esperto sugli aiuti economici nazionali e regionali

di Stefania Maffeo

Settimo appuntamento con “A casa di…”. nuovo format di approfondimento in diretta live Facebook e You Tube. Ai tempi di distanziamento sociale un’iniziativa periodica per un riavvicinamento social. In questa puntata un’amabile chiacchierata con la commercialista Maria Rosalba De Vivo per fare il punto sulle modalità di accesso agli aiuti statali e regionali e le incombenze fiscali della fase 2 del Coronavirus.

Ecco l’intervista.  

https://www.facebook.com/WebTv360/videos/3446861452009504/

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Attualità

Indagine consumatori post Covid-19, a cura di Fondazione Saccone, Federalberghi e Confcommercio Salerno

Comprendere, attraverso una indagine, tra raccolta, analisi ed elaborazione di dati, le nuove abitudini di acquisto dei consumatori nella provincia di Salerno, generate dalla crisi sanitaria, economica e sociale determinata dalla diffusione del Covid-19.
È questo lobiettivo del progetto The Consumer after Covid-19”, promosso dallhub di competenze e saperi Fondazione Saccone, in collaborazione con i rappresentanti salernitani di Confcommercio Campania e Federalberghi. Liniziativa, nata da unintuizione di Giorgio Scala, Presidente della Fondazione Saccone, con Giuseppe Gagliano, Presidente di Federalberghi Salerno e Confcommercio Campania – sede di Salerno e Federico Del Grosso, consigliere di Federalberghi Salerno, si propone di fornire una panoramica degli orientamenti e modalità di acquisto dei consumatori del salernitano, così da favorire lattivazione di strategie di intervento più efficaci sul territorio, da parte di enti, istituzioni e associazioni di categoria. In una fase iniziale, il progetto prevede la somministrazione di un questionario ad un campione significativo di utenti, frutto della rete di associati Confcommercio e Federalberghi, in aggiunta ai contatti della Fondazione Saccone. La raccolta ed analisi dei dati sarà curata da Lucia Landolfi, studentessa in Sociologia e Politiche per il Territorio curriculum Digital Society dell’ Università degli Studi di Salerno, nell’ambito di un progetto di tirocinio curriculare con la Fondazione Saccone, sotto la supervisione della tutor Giuseppina Cersosimo, docente del DISPS Dipartimento di Studi Politici e Sociali dell’Unisa, alla facoltà di Sociologia, nonché titolare di diverse cattedre, tra le quali Sociologia del Web e degli Impatti Sociali. Il questionario sarà costruito in maniera tale che, dalle risposte degli utenti, dipenderanno le successive domande volte ad approfondire i diversi ambiti di consumo (beni e servizi ricreativi, beni e servizi per la mobilità, alberghi, pasti e consumazioni fuori casa, e così via). I dati ottenuti saranno, in seguito, analizzati e interpretati. Inoltre, gli stessi saranno propedeutici per ulteriori indagini statistiche di settori ben definiti, quale quello turistico, tra i più colpiti dallemergenza Coronavirus. La fase conclusiva del progetto prevede la stesura di una relazione che sarà presentata e commentata, tra fine maggio ed inizio giugno, nel corso di un webinar al quale prenderanno parte i referenti dell’indagine, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni e di associazioni, stakeholder rilevanti. Un momento di confronto e riflessione, al fine di proporre idee di rilancio e sviluppo per il territorio.
“Confcommercio ha stimato una riduzione dei consumi del 10,4%, in questo primo trimestre, rispetto allo stesso periodo dellanno scorso, dato che risente chiaramente della drastica riduzione di consumi avvenuta nel mese di marzo, pari al -31,7%.  È indubbio limpatto senza precedenti che la diffusione del Covid-19 sta avendo sulleconomia italiana. Il progetto prova a rispondere alla necessità di elaborare nuove strategie dimpresa, utili a mitigare gli attuali effetti del lockdown e a garantire la ripresa economica delle attività” – spiega Giorgio Scala, presidente della Fondazione Saccone, attiva in questi mesi con liniziativa #ImprenditoriResilienti”, ciclo di webinar gratuiti rivolti a imprenditori e professionisti su tematiche aziendali e di miglioramento personale. “Ci attende – sostiene Gagliano – una stagione difficilissima, caratterizzata da profondi cambiamenti, soprattutto per quelle attività che vendono esperienze. Le imprese devono domandarsi come i loro clienti affronteranno il post-emergenza ed adeguare la loro offerta, tenendo conto di bisogni ed abitudini di consumo che saranno differenti dal passato, di questo ne sono certo. L’analisi dei dati raccolti, attraverso questa indagine, ha precisamente lo scopo di fornire alle imprese il punto di vista del mercato, dando informazioni utili per una più efficace ripresa dell’attività.”

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A casa di Attualità

“A casa di…” Incontro con psicologi esperti per gestire lo stress da Coronavirus

di Stefania Maffeo

Sesto appuntamento con “A casa di…”. nuovo format di approfondimento in diretta live Facebook e You Tube. Ai tempi di distanziamento sociale un’iniziativa periodica per un riavvicinamento social. In questa puntata un incontro a più voci per approfondire gli approcci psicologici dello stress in minori e adulti e la socio didattica nel periodo di emergenza Coronavirus. Se ne è discusso con lo psicologo clinico Alfonso Caiazza esperto in gestione dell’ansia e tecniche di rilassamento, il pedagogista clinico Rossella Ciardi, volontaria presso il Comitato Operativo Comunale di Bellizzi e la psicologa Grazia Giugliano, presidente dell’Associazione di promozione sociale Iride, attiva nella socio didattica e nel sostegno psicologico.

Ecco l’intervista.

https://www.facebook.com/WebTv360/videos/571665656813405/

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Attualità

Giffoni Valle Piana: eseguiti i primi test rapidi da covid-19

 

IL SINDACO ANTONIO GIULIANO: “FORZA E DETERMINAZIONE PER GARANTIRE LA SALUTE DELLA CITTA’ “

Sono partiti nei giorni scorsi a Giffoni Valle Piana i test rapidi da Covid-19. Dopo l’annuncio dello scorso 26 marzo dell’acquisto dei dispositivi, il Sindaco di Giffoni Valle Piana Antonio Giuliano ha ricevuto i kit, dando il via così ad un primo screening. Nei pressi del Comitato Croce Rossa del comune picentino è stata allestita una tendostruttura per permettere di svolgere i test. Ai controlli sono stati sottoposti gli agenti della Polizia Locale, gli operatori delle Croce Rossa, una prima parte dei dipendenti comunali e tutti i volontari delle associazioni che quotidianamente collaborano e sostengono le persone in difficoltà.

Il kit rapido è di facile utilizzo, bastano poche gocce di sangue e il riscontro visivo arriva dopo pochi minuti consentendo ai medici di conoscere nell’immediatezza la presenza o meno del Covid-19. Si tratta di un prodotto attendibile e sicuro, iscritto nel registro del ministero della Salute.

Nei prossimi giorni i controlli verranno effettuati anche sulle Forze dell’Ordine, sui Vigili del Fuoco e gli operatori ecologici e le altre figure maggiormente esposto al pericolo di contagio.

“Ci siamo mossi con grande forza e determinazione per compiere questo determinato passo per la sicurezza della nostra Città – ha dichiarato il Sindaco Antonio Giuliano -. Oltre alle misure molto restrittive già attuate da settimane, la possibilità di poter effettuare questi test sulle persone maggiormente esposte permette di poter avere il polso della situazione ed arginare sul nascere possibili pericoli per la nostra Città. Ringrazio il Comitato della Croce Rossa che si è attivata dal primo istante per permettere di utilizzare questi dispositivi”.

 

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La comunità di Pontecagnano piange la prima vittima di Coronavirus

La comunità di Pontecagnano Faiano piange la prima vittima del Coronavirus. Lo ha annunciato, in mattinata, il sindaco Giuseppe Lanzara. Si tratta di Anna Maria Falcone, 67enne ricoverata al Ruggi a causa delle complicazioni del virus. Il Sindaco Giuseppe Lanzara esprime parole di sincero cordoglio per la prima vittima del Coronavirus a Pontecagnano Faiano.

La donna viveva  nel centro cittadino, ma ricoverata all’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona per le complicanze sopraggiunte a seguito del contagio da COVID-19. La signora presentava un quadro compromesso da patologie pregresse.

“Sono ore difficili. Mai avrei immaginato di dovere assolvere al compito di comunicare alla mia città la perdita di una sua componente, alla cui famiglia sono peraltro legato da un affetto fraterno. Non posso che stringermi in un abbraccio simbolico ai suoi cari e sollecitare la cittadinanza tutta a testimoniare il massimo rispetto per questa tragedia, anche assumendosi l’impegno di rispettare rigorosamente le regole imposte così che queste disgrazie non si ripetano più”.
Il Primo Cittadino ha dunque nuovamente esortato gli abitanti di Pontecagnano Faiano a restare in casa il più possibile e ad attenersi a tutte le ordinanze emesse nelle ultime settimane. Infine ha aggiunto:“Il caso drammatico della nostra amata concittadina deve indurci a capire che ognuno rischia, e non solo nelle città del Nord. Anche qui il Coronavirus può essere mortale.

Chiarito questo, per dovere di cronaca, mi sento anche di aggiornare sulle condizioni degli altri contagiati, che sono buone. Di questi, diciassette sono a casa in quarantena senza sintomi e in discrete condizioni; solo due sono ricoverati in Ospedale, ma nessuno in terapia intensiva.
Altre due persone fra quelle affette da COVID-19, sono già risultate negative al secondo test.
Da molti giorni, quindi, il numero dei contagi è lo stesso, nonostante il numero dei tamponi effettuati sia sempre molto elevato (15 solo ieri) e tutti con esito negativo dallo scorso 15 aprile.
Anche i dipendenti comunali che non lavorano in smart working e gli agenti della Polizia Municipale sono stati sottoposti al test e nessuno fra questi è risultato positivo.

Insomma, l’impegno è costante e l’attenzione altissima.
Con la collaborazione di ciascuno di noi, e nel ricordo di questa donna che sarà sempre nei nostri pensieri, potremo fronteggiare insieme questo momento delicato e triste della nostra storia”.

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Attualità

Coronavirus, il settore wedding italiano chiede sostegno economico per il futuro

di Stefania Maffeo

Indicazioni certe per il futuro e sostegno economico: queste in sintesi le richieste del settore wedding italiano al Governo ed alle istituzioni per fronteggiare la crisi economica legata alla pandemia da coronavirus. Per un comparto che basa il proprio lavoro sulla necessità di programmare 
con largo anticipo, l’attuale blocco e l’incertezza temporale stanno causando gravi danni economici che potrebbero diventare irreparabili. Infatti, tra le principali richieste dell’Associazione Wedding Industry italiana – un gruppo trasversale e spontaneo che sta raggruppando decine tra wedding planner, catering e altri operatori – vi sono indicazioni e tempi certi per la futura ripresa dei matrimoni e degli eventi in Italia, sospensione delle cartelle esattoriali e dei tributi per il 2020, accesso a finanziamenti a fondo perduto per le aziende ed indennità per i lavoratori autonomi.
L’appello, che intende richiamare l’attenzione del Governo sugli effetti devastanti derivati dalla chiusura delle attività a causa del Coronavirus e della non certa data di riavvio, stimata in ogni caso non prima del 2021, è stato anche condiviso on line con una petizione che ha già raccolto oltre 1.500 firme e il sostegno di molti nomi noti e autorevoli del settore. Il comitato, rappresentato da Serena Ranieri e Pasquale Mazzei, si rivolge alle istituzioni nazionali per accendere i riflettori su un settore che coinvolge migliaia di operatori, dai catering ai fioristi, dalle ville ai fotografi specializzati, dalle wedding planner ai service audio e luci, passando per DJ, musicisti, camerieri, parrucchiere, estetiste, tipografi, animatori e molti altri. Una vera e propria industria che, solo per quanto riguarda il settore dell’organizzazione di matrimoni per stranieri, conta oltre 50.000 aziende e almeno 70.000 famiglie che vivono di questo lavoro e che attualmente non sono neppure nominate in una Fase 3 di ripresa lavorativa.
Nello specifico, uno dei comparti che negli ultimi anni hanno visto un maggiore incremento e successo economico è quello del Destination Wedding, ovvero l’attività di organizzazione e coordinamento di un matrimonio (o di un evento privato) in Italia per cittadini stranieri non residenti. Questo comparto, strettamente connesso con il turismo, nel 2019 ha sviluppato in Italia un fatturato di 540 milioni di euro, in evidente crescita rispetto all’anno precedente (500 milioni di euro). Secondo uno studio del Centro Studi Turistici di Firenze, nel 2019 sono stati oltre 9.200 i matrimoni di stranieri in Italia (con una spesa media di 55mila euro per matrimonio), un fenomeno che ha generato oltre 473mila arrivi e oltre 1,5 milioni di presenze.
In questo settore prestano il loro servizio migliaia di piccole e medie aziende, tra cui oltre 8.500 location (hotel, ville, ristoranti), 2.000 catering, 8.000 studi fotografici, 2.500 floral designer, 6.500 gruppi musicali, 3.500 agenzie di wedding planners, per non parlare di tutto l’indotto. Ognuno di questi operatori ha basato la propria vita e la sussistenza della propria famiglia su un lavoro stimato in crescita prima dell’attuale emergenza, e quindi con sempre più investimenti. Sono migliaia infatti i corsi professionali attivati in Italia per formare operatori specializzati. E’ quindi fondamentale che questo importante settore del turismo, che è una delle principali leve dell’economia italiana, riceva da parte del Governo indicazioni e tempi certi per consentire, nel rispetto delle regole e delle normative che saranno in vigore, la possibilità di calendarizzare di nuovo gli eventi e riprendere il lavoro. Se il settore si dovesse fermare, il suo riavvio sarebbe molto più costoso dell’attuazione di queste misure e comporterebbe in ogni caso la chiusura di tante piccole imprese del settore turistico/ricettivo. 
Queste nel dettaglio le richieste avanzate dagli operatori:
1) Immediata sospensione delle cartelle esattoriali per il 2020. La ripresa del pagamento di tali cartelle avverrà non prima di gennaio 2022;
2) Annullamento di tutti i tributi e adempimenti inerenti all’anno 2020;
3) Immediata garanzia dello Stato per accesso ad un Finanziamento a fondo perduto per le aziende operanti nel settore, con un tetto massimo del 25% e comunque non superiore a 25.000 euro. Tali fondi copriranno in parte le utenze, i dipendenti, gli affitti dei locali e le spese fisse; 
4) Per i lavoratori autonomi introduzione di una indennità con tetto da definire;
5) Garanzia di una ripresa lavorativa in Fase 2 o al massimo in Fase 3 finalizzata al coordinamento e all’organizzazione degli eventi 2021, la possibilità di accedere in ogni regione d’Italia ai propri uffici (fatto salvo sempre il rispetto delle nuove regole di distanziamento e sanitarie) garantendo così la ripresa normale delle attività di coordinamento;
6) Apertura di un fondo perduto per la restituzione delle caparre e degli acconti finora versati inerenti a eventi 2020 annullati e non posticipabili.
Link alla petizione on line: 
https://www.petizioni.com/appello_per_il_settore_della_wedding_industry_in_itali 
 

 

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Attualità

Da Battipaglia a Milano per inseguire il sogno della ristorazione, Cosimo Mogavero: “Milano, città surreale ora”

di Erika Noschese

Da Battipaglia a Milano per inseguire il sogno della ristorazione. Ma, in piena emergenza Coronavirus anche la metropoli ha subito una battuta d’arresto. A raccontarlo Cosimo Mogavero, imprenditore battipagliese nonchè storico proprietario del “Victoria”, tra le pizzerie più conosciute della Piana del Sele. E Mogavero ci ha provato davvero a cambiare la sua città natale. E’ sua, infatti, l’idea de “La fabbrica dei Sapori”, all’epoca patron di Ciripizza.

“La fabbrica dei sapori” poteva essere la scommessa vincente per la Piana del Sele, con i suoi ventiduemila metri quadrati di cui circa tremila coperti. “Milano è tra le città più colpite, oggi, l’allarme resta alto e la gente ha paura. Adesso, ci siamo un po’ abituati ma vedere una trasformazione così radicale non è semplice, tutto chiuso, negozi vuoti – racconta Cosimo Mogavero – Le persone hanno paura perchè il tasso di mortalità è alto, ad oggi, almeno una persona in famiglia è direttamente colpita dal Coronavirus”.

Quella che sembrava essere un’emergenza sanitario oggi sembra essersi trasformata in una vera e propria crisi economica: “Fin dall’inizio, noi che siamo più esposti e abbiamo il polso della situazione, sapevamo bene che questa situazione avrebbe avuto conseguenze a livello economico e ripercussioni personali – ha poi aggiunto il ristoratore battipagliese – Noi abbiamo bisogno di una clientela vivace, allegra, con voglia di uscire e vivere ma in questo momento non è possibile, a cominciare proprio da noi. Aspettiamo solo questa luce in fondo al tunnel ma serve una cura subito perchè il numero di contagi è ancora altissimo.

Basti pensare a cosa accade nelle città del mondo maggiormente sviluppate, nessuno pensava sarebbe accaduto tutto questo. Cosimo, scoppiata l’epidemia, a dispetto di quanto fatto da molti non ha scelto di tornare nella sua città ma di restare a Milano, nonostante la situazione fosse già abbastanza seria e delicata. “Io vivo da anni qua, venire a Milano fu una mia scelta perchè il nostro territorio – per quello che mi riguarda – è fermo, appiattito. Basti pensare che l’aeroporto non è ancora partito, così come tutto ciò che poteva servire a sviluppare la nostra provincia”. E vivere in una grande città aiuta a far comprendere le differenze con la provincia di Salerno, una realtà che, forse, ha ancora tanto su cui lavorare: “Io lavoro a Milano ma ho rapporti lavorativi un po’ in tutta Italia, avendo colleghi e amici ovunque. Questo settore, ancor prima del Covid, vive un momento di difficoltà perchè tante persone, non avendo il lavoro, pensano di fare altro ma ogni settore ha le sue difficoltà e i suoi problemi.

 A Milano, ad esempio, c’è sofferenza perchè dall’Expo in poi c’è un eccessivo numero di locali ma questo vale in tutti i settori”. Ma Cosimo Mogavero è sicuro di una cosa: quest’emergenza, nel bene o nel male cambia un po’ tutti. E alla domanda da dove si riparte, non ha dubbi: “Tutti noi abbiamo fatto riflessioni profonde rispetto a ciò che eravamo, troppo presi dall’effimero, sempre insoddisfatti e credo che questa situazione ci aiuterà ad apprezzare la nostra vita, la nostra normalità anche se inevitabilmente tutto cambierà. Io sono fiducioso, il mondo potrebbe migliorare dopo questa brutta esperienza”. Ma il futuro dell’imprenditore è a Milano: “Non ho mai lavorato a Battipaglia, ho gestito dei locali, messo in piedi degli eventi e con La Fabbrica dei Sapori eravamo un riferimento regionale nel settore alimentare ma non mi interfacciavo mai con piccole realtà – ha aggiunto – Non è una critica, ho parte della famiglia e amici a Battipaglia ma il mio futuro è a Milano: ho un’età abbastanza matura e a breve, dopo l’emergenza, mi occuperò di formazione, di alta formazione: ho sempre provato a trasferire i segreti del mestiere ai miei ragazzi ma inizierò a farlo come lavoro, a tutti gli effetti”.