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Il ricordo di Paolo Rossi nel cortometraggio di Samuel Di Marzo con Francesco Foti

È l’estate del 1982 e la Spagna ospita il mondiale di calcio, il primo della storia in cui il numero delle squadre partecipanti passa da 16 a 24, l’unico ad aver impegnato ben diciassette stadi per la sua realizzazione.

Enzo Bearzot, CT della nazionale azzurra, non inizia sotto i migliori auspici, aspramente criticato dalla stampa per alcune scelte ritenute controverse, come la convocazione di Paolo Rossi, reduce dalla squalifica per lo scandalo del Totonero, e l’esclusione di Roberto Pruzzo, fresco capocannoniere della stagione 1981-1982. I modesti risultati nella prima fase inducono Bearzot e la squadra a introdurre la novità del silenzio stampa. Un silenzio che si dimostra essere il preludio di un’impresa che vede gli Azzurri affrontare e battere autentiche corazzate come il Brasile di Zico, l’Argentina di Maradona, la Polonia di Boniek e, in finale, la Germania di Rummenigge.

Chi trascina l’Italia ha un nome, un cognome, un volto… ha un soprannome: Pablito. Paolo Rossi segna una storica tripletta contro un più titolato Brasile, così convinto di vincere, da aver prenotato l’albergo per Madrid prima del tempo. È una disfatta per il popolo verde-oro, che ricorderà questa partita come la “tragedia del Sarriá“.

Ma Rossi non si accontenta e si replica, marcando una doppietta contro la Polonia, siglando cinque gol in appena due partite. Il resto è storia, come l’urlo di Tardelli, come l’efanfasi di Nando Martellini che ci proclama per tre volte campioni del mondo ai microfoni RAI.

È l’estate del 1982. Nella costiera amalfitana Gianfranco, Francesco e Leonardo trascorrono l’ennesima estate indimenticabile. Cavalcando l’entusiasmo del Mondiale e seguendo i successi degli Azzurri, i tre ragazzi vivono i loro anni migliori all’insegna della spensieratezza e dell’amicizia. Eppure, come in tutte le storie da sogno, arriva sempre il momento di svegliarsi.

Questo racconta Quelli che eravamo, cortometraggio di Samuel Di Marzo, con Francesco Foti. Una storia intrisa di ideali romantici, che in 20 minuti lega i suoi personaggi a doppio filo con la figura simbolo del Mondiale dell’82.

Paolo Rossi diventa pertanto un eroe dei due mondi, un Garibaldi dei sognatori, a cavallo tra la realtà e la fantasia disegnata su pellicola dal giovane regista campano. Una figurina lo rappresenta più volte durante l’opera, immortalando un’icona senza tempo, che emoziona chi lo ha visto gonfiare la rete allo stadio così come ne ascolta le prodezze solo anni dopo.

Francesco è un calciatore in erba dalla personalità esuberante, che vive un forte legame con la figura di Paolo Rossi. Per il ragazzo, Rossi non è solo un calciatore ma un modello: l’eroe del Mondiale, l’asso nella manica degli azzurri. Proprio come il suo idolo, Francesco trascina gli amici in quell’estate meravigliosa e più Paolo Rossi dà spettacolo sul campo da calcio, più la personalità di Francesco viene fuori.

Quelli che eravamo, produzione Irpiniart, opera fresca di post-produzione, è un cortometraggio che punta ai principali festival nazionali e non, con Francesco Foti e Gianmarco Fochetti nelle vesti del protagonista Gianfranco, rappresentato in età differenti, Carlo Palmeri nel ruolo di Francesco, e Alfonso Strumolo nel ruolo di Leonardo; Vitruvio Entertainment Media Partner. Un lavoro che omaggia un campione dentro e fuori dal campo.

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FESTIVAL CORTI SUL MARE, FINALISTA USURA DI VINCENZO PROCIDA

Tutto pronto dal 29 al 31 agosto 2019 per la prima edizione del Festival Corti sul Mare di Sant’Agnello organizzato dalla Elite Produzioni Tv Network ed il Comune di Sant’Agnello guidato dal Sindaco Piergiorgio Sagristani. Direttore artistico Ovidio Martucci, presentatore di numerosi programmi andati in onda su Rai 1 – Rai Sport ed attore protagonista di numerosi film di successo.

Presso la splendida località della Marinella di Sant’Agnello il 29 e 30 agosto saranno proiettati, su un maxischermo posizionato a strapiombo sul mare, i film finalisti ed il film Bolle Frenetiche fuori concorso, protagonista Ovidio Martucci.

Il 31 agosto presso Villa Crawford saranno effettuate le premiazioni del Vincitore Assoluto del FESTIVAL Premio CRITICA, Premio STAMPA, Premio SPECIALE COMUNALE – Premio GIURIA aventi tematiche SOCIALE – ECOLOGIA – MARE – THRILLER – HANDICAP – SPORT. Autorevole la giuria composta da registi, giornalisti, sceneggiatori ed attrici.

Tra i film finalisti USURA con la regia di Vincenzo Procida insieme a L’IDEA MALVAGIA, regia Pierfrancesco Campanella, protagonista Nadia Bengala con Elisabetta Pellini; BLOOD, regia Patrizia Fregonese de Filippo; IL CUSTODE, regia Alex Partexano; WINGS, regia Fabio Schifino; GIOIA L’ANGELO DEL GHIACCIO, regia Enzo Dino patrocinato dal CONI; LA GOCCIA E IL MARE, regia Daniele Falleri Vincitore Premio Giuria di Varietà al recente festival TULIPANI SETA NERA 2019 Rai 1; CIOCCOLATINO, regia Rosario Petix Protagonista Francesca Rettondini con Mariella Fenoglio patrocinato dalla Federazione Alzheimer Italia e fondi NUOVO IMAIE; ADDIO CLOCHARD, regia Michele Li Volsi Vincitore Assoluto del recente Festival TULIPANI SETA NERA 2019 Rai 1; AGGRAPPATI A ME, Regia Luca Arcidiacono; LATI OSCURI, regia Daniele Santamaria Maurizio; SOLO DIO CONOSCE LA MIA VERITA, regia Claudio Di Napoli svela con Protagoniste Moglie e Figlia di Emerson, titolato calciatore Roma Juve ivi Consigliere FIFA, un frammento doloroso di questa famiglia. In visione esclusiva sarà proiettato fuori concorso IL MIRACOLO DI SAN VITO, regia Fabio Brizi.

Esprime soddisfazione il direttore artistico Ovidio Martucci, in particolare per l’alta valenza sociale delle pellicole in concorso, diventato, nonostante la prima edizione, punto di riferimento per i film makers.