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4G al collasso?: rischio down per chi ha TIM, WindTre, Vodafone ed Iliad

 

Anche le rete 4G ha i suoi limiti. Nel corso di queste settimane la pandemia mondiale che ha costretto tutti gli italiani alla quarantena sta gravando sulle performance e la stabilità del network.

Sono sempre di più le persone che accedono ad Internet da telefono, tablet ed altri dispositivi. Nella maggior parte dei casi non ci si limita a semplici messaggini ma si usano soluzioni come Netflix, Amazon Prime Video ed Infinity per passare il tempo con Film, Serie TV ed altri contenuti digitali.

Massimo sfruttamento della rete anche per WhatsApp ed altre applicazioni di messaggistica. Cresce il numero di video chiamate di gruppo, ora unico modo per stabilire un contatto sicuro a distanza. Tutto il sistema rischia il collasso a causa del numero sempre crescente di connessioni.

In questo difficile periodo i gestori di telefonia mobile hanno rispettato gli accordi definiti nel cosiddetto Decreto Cura Italia. Nonostante i patti ci si trova nelle condizioni di un incremento di traffico importante. La rete 4G potrebbe non resistere a lungo dopo i picchi di utilizzo degli ultimi giorni.

La ministra per l’Innovazione Digitale, Paola Pisano, ha però placato gli animi di tutti gli italiani ai microfoni di Sky TG24Nel corso di una sua recente intervista ha rassicurato tutti dicendo che:

“Non dovrebbe accadere, è molto difficile… tecnicamente ci sono tutti i mezzi per non far collassare la rete”.

 

 

 

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Coronavirus, Tullio Solenghi: i tedeschi si sentono ancora una razza superiore

 

In un video pubblicato sui vari social, l’attore ligure Tullio Solenghi ha espresso tutto il suo disappunto per la bocciatura al Consiglio Europeo degli Eurobond che avrebbero aiutato i paesi colpiti dal coronavirus. Ecco le sue parole: “Oggi non voglio essere ironico. Sono incazz*** e basta. Ieri sera l’Eurogruppo non è riuscito a varare gli Eurobond. Un prestito garantito da tutti i paesi della comunità europea. Hanno detto ‘no’ paesi del nord e dell’est Europa”.

Poi ha aggiunto: “E anche i tedeschi. Vorrei ricordare come i Tedeschi hanno inciso negli ultimi 100 anni di storia. Hanno provocato la prima guerra mondiale, la seconda guerra mondiale, sterminato 6 milioni di ebrei nelle camere a gas e ancora oggi hanno un’arroganza spietata, ancora oggi si sentono superiori. Se poi il paziente zero fosse davvero tedesco, i cogl*** ti girano ancora di più”.

E conclude: “Vorrei ricordare ai tedeschi che se dopo la seconda guerra mondiale la comunità internazionale avesse ragionato con la loro arroganza, facendo risarcire loro tutti i danni di guerra, adesso vivrebbero nelle bidonville. Noi italiani saremo dei cialtroni ma empatici. Grazie a Dio siamo italiani”.

 

 

 

 

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Emergenza Covid-19, l’Associazione “Rione Podestà” in campo per la Comunità di Pontecagnano Faiano

 

In un momento di grande difficoltà per l’intero Paese, l’Associazione “Rione Podestà” scende di nuovo in campo.

Al via a Pontecagnano Faiano una raccolta di generi di prima necessità che verranno consegnati, grazie alla collaborazione degli operatori di Protezione Civile dell’Asad Pegaso, alle famiglie del territorio che vivono situazioni di particolare disagio.

A tal proposito, di concerto con le altre realtà associative, sono stati attivati diversi punti per la donazione dei beni presso esercizi commerciali e supermercati della zona.

Il “Rione Podestà”, inoltre, nell’ambito di una grande rete solidale costituitasi in Città, sta provvedendo alla distribuzione delle mascherine di base, donate dalla società Natana.doc, alle categorie maggiormente esposte al rischio contagio da Coronavirus.

E massimo sostegno verrà, come sempre, garantito a tutte le iniziative promosse da enti, imprenditori, commercianti e cittadini in queste ore drammatiche.

Per adesioni e informazioni è possibile contattare il numero 348.0616294 (Presidente Antonio Anastasio) o inviare una mail all’indirizzo rionepodesta@gmail.com.

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Montecorvino Pugliano: Il Sindaco Chiola annuncia l’acquisto di 50 “Rapid Test Cassette”

di Stefania Maffeo

Montecorvino Pugliano avrà i suoi kit rapidi da Covid19”. L’annuncio arriva direttamente dal Sindaco Alessandro Chiola. In un video pubblicato sui propri canali social, il primo cittadino ha confermato l’acquisto di 50 “Rapid Test Cassette” dopo un incontro con il dottor Nicola Trotta, responsabile del centro che effettuerà lo screening.La fornitura arriva a Montecorvino Pugliano grazie alla collaborazione con il locale polo medico “Vitruvio Medic Center”.

Il “rapid test” è di facile utilizzo, bastano poche gocce di sangue e il riscontro visivo arriva dopo pochi minuti consentendo ai medici di conoscere subito la presenza del Covid 19 nel paziente da avviare successivamente a tampone definitivo. Si tratta di un prodotto attendibile e sicuro che è stato iscritto al registro del ministero della Salute.  Il test, effettuato in armonia con il vigente protocollo sanitario nazionale e regionale, verrà fatto a quei cittadini che presentano i sintomi del Coronavirus, a cui l’Asl non ha ancora provveduto ad effettuarlo. L’esame avverrà dopo il parere favorevole del medico di base che rimane punto naturale di raccordo per tutte le operazioni di controllo.

“Attualmente per fortuna sul territorio di Montecorvino Pugliano non sono presenti cittadini positivi al Covid-19” – spiega il Sindaco Alessandro Chiola. “Attraverso questo test rapido vogliamo tranquillizzare tutte quelle persone che sono in attesa di sottoporsi al tampone, ma che non hanno ancora ricevuto riscontro da parte degli organi sanitari. L’esame potrà essere eseguito solo e soltanto dopo il via libera da parte dell’Asl Salerno e non potrà essere effettuato da tutta la popolazione. Si tratta di un controllo di prevenzione e contenimento della pandemia. Un importante passo avanti che supporta sul territorio le misure di prevenzione alla lotta alla diffusione del Covid19” conclude il Primo Cittadino Chiola.

 

 

 

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Gara di solidarietà a Pontecagnano: la Natana.doc Spa dona 1500 mascherine

 

Gara di solidarietà, a Pontecagnano Faiano, per i dispositivi di sicurezza. Ieri, la Natana doc Spa ha donato 1500 mascherine alla città guidata dal sindaco Giuseppe Lanzara. “Un gesto eccezionale da parte della società, che ha sede a Pontecagnano Faiano, da sempre vicina all’ambito sociale e al mondo dello sport – ha dichiarato il consigliere d’opposizione Angelo Mazza – Una scelta che merita un ringraziamento di vero cuore e rafforza il nostro impegno per la Comunità in questa fase emergenziale”.

Intanto, con l’associazione socio-culturale Ombra, l’Asd Sporting Pontecagnano, Renovatio, Asd Polisportiva Etruria, Semplicittà, Club Granata Rione Podestà e Associazione Freedom, grazie all’intenso e fondamentale coordinamento della Fondazione Picentia – CreaSud e alla proficua collaborazione della Confcommercio Pontecagnano Faiano, è stato possibile istituire una grande rete a sostegno del territorio. “Un progetto che vuole fortemente supportare ogni iniziativa solidale e istituzionale in questo periodo così difficile che, nonostante le criticità, vede sempre in prima linea tanti cittadini, imprenditori e commercianti nelle raccolte di fondi, generi di prima necessità e dispositivi di sicurezza”, ha poi aggiunto Mazza.

Intanto, le associazioni stanno già provvedendo alla distribuzione delle protezioni presso le strutture attive nei servizi di assistenza socio-sanitaria e Protezione Civile, in particolare Pubblica Assistenza Vopi e Asad Pegaso – Protezione Civile – Pubblica Assistenza. Questa mattina, invece, la Fondazione Picentia – CreaSud, in linea con la campagna di solidarietà già avviata, consegnerà le mascherine ai medici di base della nostra Città e al Comune di Pontecagnano Faiano, che potrà così metterle anche a disposizione degli operatori del terzo settore.

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Al sud c’è il pericolo di rivolte e ribellioni, si temono assalti a banche e supermercati

 

Valentino Di Giacomo per “il Mattino”

L’INTELLIGENCE AVVERTE CONTE SULLA POSSIBILITÀ, MOLTO CONCRETA, CHE LE SERRATE E LA CRISI SCATENINO DISORDINI SOCIALI, MAGARI PREPARATI DALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA – QUANTO POTRANNO TIRARE AVANTI I 4 MILIONI CHE LAVORANO IN NERO? SE IL LOCKDOWN VIENE PROROGATO, COSA SUCCEDERÀ?

«Potenziale pericolo di rivolte e ribellioni, spontanee o organizzate, soprattutto nel Mezzogiorno d’ Italia dove l’ economia sommersa e la capillare presenza della criminalità organizzata sono due dei principali fattori di rischio». L’ intelligence con un report riservato indirizzato alla Presidenza del Consiglio ha messo in guardia il Governo sulla possibilità che la crisi economica e le serrate di diverse attività commerciali a causa dell’ epidemia del Coronavirus possano scatenare disordini sociali.

Per ora, più che un allarme, si tratta di uno scenario ipotetico, tra i tanti stilati periodicamente dagli analisti dagli 007. Alla base le informazioni raccolte ogni giorno dalle forze dell’ ordine sul territorio e che confluiscono nei rapporti quotidiani e settimanali che i vertici delle forze di polizia inviano per prassi ai capi-centro dell’ intelligence. Un lavoro di raccolta di dati e informazioni portato avanti da uomini che nel gergo delle spie sono definiti «antenne». E all’ interno del dossier messo sul tavolo dello staff del premier Giuseppe Conte, c’ è finito anche un caso di cronaca avvenuto a Napoli appena una settimana fa quando un uomo dei Quartieri Spagnoli ha scippato la busta della spesa dalle mani di una signora anziana. Piccoli segnali di disagio in tutto il meridione, per ora sporadici, da non sottovalutare.

IL SOMMERSO

Parcheggiatori abusivi, contrabbandieri, spacciatori solo per quanto riguarda l’ economia illegale. Ma c’ è un’ altra enorme fetta formata da lavoratori in nero (cassieri, garzoni, baristi, camerieri) impiegati negli esercizi commerciali ora costretti alla serrata, che a breve non sapranno più come sbarcare il lunario.

Solo i lavoratori irregolari nell’ ultimo anno sono stati censiti in 3,7 milioni dall’ ultimo rapporto Istat, con quasi l’ 80% del fenomeno concentrato proprio al meridione. L’ Italia e ancora di più il Sud regge tanta parte della propria economia grazie ad attività in nero. Lo scorso anno l’ Istat ha certificato che almeno 200 miliardi del Pil sono stati prodotti dall’ economia sommersa. Cifre che rappresentano appena un quarto dello stanziamento ipotizzato dal Governo di 50 miliardi per il piano di aiuti contro la crisi da Coronavirus.

La domanda che ora si pongono gli analisti del Comparto intelligence è quanto possano tirare avanti senza guadagnare questi 4 milioni di cittadini? E, soprattutto, cosa succederà se il Covid-19 rendesse indispensabile di prorogare ancora a lungo le misure di distanziamento sociale già in atto? A questa variabile va poi aggiunta la presenza della criminalità organizzata sul territorio.

 È per questo che le forze dell’ ordine nel corso di questi giorni non si stanno solo concentrando nel far rispettare le misure per il contenimento del contagio, ma si lavora anche per monitorare attraverso servizi di sicurezza dedicati il comportamento dei clan nell’ affrontare l’ emergenza. Il timore, non sottaciuto da parte dei comparti sicurezza, è che la capacità di controllo sul territorio in alcune zone del Sud possa indurre i boss a determinare disordini e facendo leva sul sentimento di insofferenza dei cittadini.

RISCHI

Non è un caso che il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, abbia già lanciato nei giorni scorsi l’ allarme sulla necessità di reperire risorse per aiutare anche i lavoratori in nero. Molto dipenderà dalla durata del periodo in cui si riuscirà ad arginare i contagi da Covid-19, più tempo passerà e maggiori saranno i rischi.

 Per ora la situazione è sotto il livello di guardia visto che non sono stati registrati casi di saccheggi nei supermercati, proteste o altri fenomeni correlati al disagio. In tal caso il primo organismo ad intervenire sarebbe il Cnosp il Comitato nazionale dell’ ordine e della sicurezza pubblica organo ausiliario di consulenza del ministro dell’ Interno, che non si riunisce dallo scorso gennaio, di cui fanno parte i vertici delle forze di polizia e, generalmente, i Capi di Stato Maggiore dell’ Esercito e della Difesa.

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Didattica a distanza per il coronavirus? Sì, ma con il grembiule

di Stefania Maffeo

Da Nord a Sud gli studenti della scuola primaria scelgono sempre più di seguire le lezioni a distanza indossando il grembiule. Da Novara a Napoli, da Trento a Messina anche gli alunni si adeguano ed esprimono il loro bisogno di normalità attraverso la scelta della “divisa” per seguire le lezioni on line ormai sospese dal weekend di Carnevale (22/25 febbraio).

Secondo la maggior parte dei genitori mettere il grembiule favorisce anche la concentrazione durante le attività scolastiche a distanza e per fare i compiti a casa. Dopo aver considerato lo “stop forzato” come una vacanza, in particolar modo gli alunni della scuola primaria (anni formativi e di apprendimento importanti), sopportano sempre più con fatica la lontananza dai maestri e dai compagni e manifestano sintomi di aumento dello stato di ansia.

In un’aula virtuale, con tanto di grembiule dal colletto bianco ben stirato, i piccoli studenti si posizionano davanti allo schermo del pc di casa, in attesa delle lezioni in remoto alla ricerca della normalità, divenuta oggi una vera e propria virtù civile. Più aumentano le caselle azzerate sul calendario dei giorni del tempo sospeso per la reclusione forzata collettiva, più si aspira alle ritualità rassicuranti di un quotidiano di cui solo in assenza si valuta appieno il valore.

Quella vita quotidiana da recuperare a qualunque costo, whatever it takes  ascoltando la lezione del docente di inglese…

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Giffoni Valle Piana: Il Sindaco Giuliano annuncia l’acquisto di 500 “Rapid Test Cassette”

“Giffoni Valle Piana avrà i suoi kit rapidi da Covid-19”. L’annuncio arriva direttamente dal Sindaco di Giffoni Valle Piana Antonio Giuliano. In un video pubblicato sui propri canali social, il primo cittadino ha confermato l’acquisto di 500 “Rapid Test Cassette”, in arrivo nella prossima settimana da un’azienda di diagnostica del Nord Italia. Il dispositivo non è da intendersi né per uso “point of care” né per uso autodiagnostico ma servirà per poter intervenire immediatamente e valutare casi sospetti da Covid-19.

“Come massima autorità sanitaria ho deciso di accelerare per l’acquisto di questi test perché fondamentali per prevenire ed isolare in tempi brevissimi i casi sospetti da Covid-19 – ha dichiarato il Sindaco Antonio Giuliano -. Dopo una lunga attività di ricerca di azienda diagnostiche italiane, abbiamo ricevuto la conferma dell’ordine. Si tratta di un grande risultato per tutta l’Amministrazione ma soprattutto permetterà maggiore tranquillità all’intera comunità giffonese”.

I test, come sottolineato dal Sindaco Antonio Giuliano, verranno gestiti dalla massima autorità sanitaria di concerto con i medici di base, pediatri e farmacia. Verranno sottoposte al test inizialmente le forze dell’ordine, i volontari della Croce Rossa e gli operatori sanitari presenti sul territorio, così come i cittadini che, previa autorizzazione dei medici di base, potranno sottoporsi alla verifica se considerati caso sospetto.

 

 

 

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Emergenza Covid19, Angelo Mazza chiede un confronto con la maggioranza del sindaco Lanzara

“La fase emergenziale sul nostro territorio richiede un confronto istituzionale immediato”. A dichiararlo Angelo Mazza, consigliere d’opposizione di Pontecagnano Faiano che chiede alla maggioranza del sindaco Lanzara un dibattito per varare nuove misure a favore dei commercianti e della cittadinanza in generale. Una discussione basata sui provvedimenti da adottare per garantire tutela e massimo sostegno alla nostra comunità in un momento di forte difficoltà.

“Ogni scelta, in una fase così delicata e cruciale, necessita, a nostro avviso, di un’ampia compartecipazione che recepisca pianamente le esigenze dei cittadini e l’apporto di tutte le forze politiche e rappresentative – ha dichiarato il consigliere – Per questo motivo, condividendo anche l’istanza di Fratelli d’Italia, chiediamo al sindaco la convocazione urgente di un incontro monotematico (Consiglio comunale o Conferenza dei capigruppo)”.

L’assemblea dovrà tenersi o a porte chiuse, in una sala di ampie dimensioni e nel rispetto delle distanze di sicurezza, o attraverso un collegamento via internet, garantendo, in ogni caso, la diretta streaming chiede ancora Mazza che, come Movimento Libero, ha avanzato alcune proposte: l’istituzione di un fondo comunale specifico per l’assistenza di famiglie disagiate e imprese in difficoltà, che comprenda anche indennità e gettoni devoluti dagli amministratori e le quote risparmiate dall’Ente a seguito della sospensione dei servizi di mensa e trasporto scolastico; il rafforzamento di un piano comunale per la Protezione civile e tutti i servizi socio-sanitari che sia pienamente adeguato alle criticità registrate; l’annullamento, e non il rinvio, del pagamento dei tributi comunali per il periodo di crisi fissato dai decreti governativi e dalle ordinanze regionali che hanno determinato la chiusura delle attivita produttive-commerciali e la quarantena nazionale; un piano di massima trasparenza sul tracciamento dei casi di Coronavirus accertati in città e dei relativi contatti, valutando anche l’eventuale diffusione delle generalità dei diretti interessati, su loro espressa autorizzazione, come già avviene in altri Comuni.

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Coronavirus, le iniziative culturali del comune di Salerno

di Stefania Maffeo

La cultura ci salverà e ci aiuterà a battere il Covid19. Due interessanti iniziative fortemente volute dal Sindaco Vincenzo Napoli e dall’Assessore alla Cultura del Comune di Salerno Antonia Willburger: le stagioni liriche del Verdi in tv ed un’opera d’arte al giorno.

E’ iniziato oggi alle ore 15.00, con l’opera “Sul terrazzo”, sulla pagina Facebook istituzionale dell’Assessore, una sorta di “caffè con l’arte”, un appuntamento alla scoperta delle opere che arricchiscono Palazzo di Città. L’hashtag #arteincomune consentirà agli utenti di potersi nutrire del bello che la  città capoluogo ha da mostrare. Le foto saranno scattate direttamente dall’Assessore Willburger, mentre le informazioni saranno attinte dal catalogo donatole dal responsabile dei beni storici e culturali del Comune di Salerno Antonio D’Angelo. La prima opera scelta, nella quale si intravede il campanile dell’Annunziata ed uno scorcio dei Monti Lattari, è un olio su tela della salernitana Antonietta Casella Beraglia, classe 1889, figlia d’arte. Suo padre  fu scenografo del Teatro Verdi.

Proprio il Massimo Cittadino è protagonista di un’altra lodevole iniziativa a favore del rilancio della cultura. Le stagioni liriche in televisione, in attesa che si possa presto rialzare il sipario del Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno. LIRA TV ha dato la disponibilità a programmare, senza onere alcuno a carico del Comune e del Verdi, la messa in onda di alcune opere liriche che l’emittente negli anni passati aveva ripreso ed ha disponibili nei propri archivi.

L’intento dell’Amministrazione Comunale, unitamente al direttore artistico Daniel Oren ed al Segretario Artistico Antonio Marzullo, è quello di poter offrire ai concittadini ed a tutti gli amanti dell’opera un’occasione di svago culturale ed artistico che possa contribuire ad affrontare meglio i disagi e le limitazioni necessarie per contenere e sconfiggere il Coronavirus. Sarà così possibile rivedere e riascoltare alcune delle produzioni più belle andate in scena nel Verdi di Salerno. Il debutto è in programma sabato 28 marzo alle ore 22.30 e replica domenica 29 marzo alle ore 18.00 con la storica edizione de La Traviata nel 2008. Uno spettacolo di grande bellezza con l’inimitabile regia di Franco Zeffirelli, diretta da Daniel Oren con un cast internazionali d’interpreti: Annik Massis (Violetta), Nicoletta Curiel (Flora), Stefana Kubalova ( Annina), Alexey Dolgov ( Alfredo), Renato Bruson (Giorgio Germont), Max Renè Cosotti (Gastone). Questo il ciclo di programmazione sempre in onda il sabato alle ore 22.30 e replica la domenica alle ore 18.00: 4 e 5 aprile Tosca 2015; 11 e 12 aprile Cavalleria e Pagliacci 2011; 18 e 19 aprile Barbiere di Siviglia 2010; 25 e 26 aprile Carmen 2010.