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Giffoni Valle Piana: eseguiti i primi test rapidi da covid-19

 

IL SINDACO ANTONIO GIULIANO: “FORZA E DETERMINAZIONE PER GARANTIRE LA SALUTE DELLA CITTA’ “

Sono partiti nei giorni scorsi a Giffoni Valle Piana i test rapidi da Covid-19. Dopo l’annuncio dello scorso 26 marzo dell’acquisto dei dispositivi, il Sindaco di Giffoni Valle Piana Antonio Giuliano ha ricevuto i kit, dando il via così ad un primo screening. Nei pressi del Comitato Croce Rossa del comune picentino è stata allestita una tendostruttura per permettere di svolgere i test. Ai controlli sono stati sottoposti gli agenti della Polizia Locale, gli operatori delle Croce Rossa, una prima parte dei dipendenti comunali e tutti i volontari delle associazioni che quotidianamente collaborano e sostengono le persone in difficoltà.

Il kit rapido è di facile utilizzo, bastano poche gocce di sangue e il riscontro visivo arriva dopo pochi minuti consentendo ai medici di conoscere nell’immediatezza la presenza o meno del Covid-19. Si tratta di un prodotto attendibile e sicuro, iscritto nel registro del ministero della Salute.

Nei prossimi giorni i controlli verranno effettuati anche sulle Forze dell’Ordine, sui Vigili del Fuoco e gli operatori ecologici e le altre figure maggiormente esposto al pericolo di contagio.

“Ci siamo mossi con grande forza e determinazione per compiere questo determinato passo per la sicurezza della nostra Città – ha dichiarato il Sindaco Antonio Giuliano -. Oltre alle misure molto restrittive già attuate da settimane, la possibilità di poter effettuare questi test sulle persone maggiormente esposte permette di poter avere il polso della situazione ed arginare sul nascere possibili pericoli per la nostra Città. Ringrazio il Comitato della Croce Rossa che si è attivata dal primo istante per permettere di utilizzare questi dispositivi”.

 

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La comunità di Pontecagnano piange la prima vittima di Coronavirus

La comunità di Pontecagnano Faiano piange la prima vittima del Coronavirus. Lo ha annunciato, in mattinata, il sindaco Giuseppe Lanzara. Si tratta di Anna Maria Falcone, 67enne ricoverata al Ruggi a causa delle complicazioni del virus. Il Sindaco Giuseppe Lanzara esprime parole di sincero cordoglio per la prima vittima del Coronavirus a Pontecagnano Faiano.

La donna viveva  nel centro cittadino, ma ricoverata all’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona per le complicanze sopraggiunte a seguito del contagio da COVID-19. La signora presentava un quadro compromesso da patologie pregresse.

“Sono ore difficili. Mai avrei immaginato di dovere assolvere al compito di comunicare alla mia città la perdita di una sua componente, alla cui famiglia sono peraltro legato da un affetto fraterno. Non posso che stringermi in un abbraccio simbolico ai suoi cari e sollecitare la cittadinanza tutta a testimoniare il massimo rispetto per questa tragedia, anche assumendosi l’impegno di rispettare rigorosamente le regole imposte così che queste disgrazie non si ripetano più”.
Il Primo Cittadino ha dunque nuovamente esortato gli abitanti di Pontecagnano Faiano a restare in casa il più possibile e ad attenersi a tutte le ordinanze emesse nelle ultime settimane. Infine ha aggiunto:“Il caso drammatico della nostra amata concittadina deve indurci a capire che ognuno rischia, e non solo nelle città del Nord. Anche qui il Coronavirus può essere mortale.

Chiarito questo, per dovere di cronaca, mi sento anche di aggiornare sulle condizioni degli altri contagiati, che sono buone. Di questi, diciassette sono a casa in quarantena senza sintomi e in discrete condizioni; solo due sono ricoverati in Ospedale, ma nessuno in terapia intensiva.
Altre due persone fra quelle affette da COVID-19, sono già risultate negative al secondo test.
Da molti giorni, quindi, il numero dei contagi è lo stesso, nonostante il numero dei tamponi effettuati sia sempre molto elevato (15 solo ieri) e tutti con esito negativo dallo scorso 15 aprile.
Anche i dipendenti comunali che non lavorano in smart working e gli agenti della Polizia Municipale sono stati sottoposti al test e nessuno fra questi è risultato positivo.

Insomma, l’impegno è costante e l’attenzione altissima.
Con la collaborazione di ciascuno di noi, e nel ricordo di questa donna che sarà sempre nei nostri pensieri, potremo fronteggiare insieme questo momento delicato e triste della nostra storia”.

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Attualità Politica

Zaia replica a De Luca: “Non tutti i veneti che vanno in vacanza in Campania sono contenti”

“Non penso che tutti i veneti che vanno in vacanza in Campania siano contenti. Non credo che il presidente De Luca stia facendo un grande servizio alla sua Regione”. Cosi’ il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia replica alle dichiarazioni del presidente della Campania Vincenzo De Luca sulla possibilita’ di chiusura dei confini della regione nei confronti di veneti e lombardi. “Sarebbe bello vedere i tamponi fatti da ogni Regione e il rapporto con i contagiati – aggiunge rispondendo alla domanda se ritiene possibile agli inizi della fase 2 che gli spostamenti siano solo in ambito di ogni singola regione – .Senza sapere il numero di tamponi effettuati, non ci sono elementi di confronto”

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Attualità

Coronavirus, il settore wedding italiano chiede sostegno economico per il futuro

di Stefania Maffeo

Indicazioni certe per il futuro e sostegno economico: queste in sintesi le richieste del settore wedding italiano al Governo ed alle istituzioni per fronteggiare la crisi economica legata alla pandemia da coronavirus. Per un comparto che basa il proprio lavoro sulla necessità di programmare 
con largo anticipo, l’attuale blocco e l’incertezza temporale stanno causando gravi danni economici che potrebbero diventare irreparabili. Infatti, tra le principali richieste dell’Associazione Wedding Industry italiana – un gruppo trasversale e spontaneo che sta raggruppando decine tra wedding planner, catering e altri operatori – vi sono indicazioni e tempi certi per la futura ripresa dei matrimoni e degli eventi in Italia, sospensione delle cartelle esattoriali e dei tributi per il 2020, accesso a finanziamenti a fondo perduto per le aziende ed indennità per i lavoratori autonomi.
L’appello, che intende richiamare l’attenzione del Governo sugli effetti devastanti derivati dalla chiusura delle attività a causa del Coronavirus e della non certa data di riavvio, stimata in ogni caso non prima del 2021, è stato anche condiviso on line con una petizione che ha già raccolto oltre 1.500 firme e il sostegno di molti nomi noti e autorevoli del settore. Il comitato, rappresentato da Serena Ranieri e Pasquale Mazzei, si rivolge alle istituzioni nazionali per accendere i riflettori su un settore che coinvolge migliaia di operatori, dai catering ai fioristi, dalle ville ai fotografi specializzati, dalle wedding planner ai service audio e luci, passando per DJ, musicisti, camerieri, parrucchiere, estetiste, tipografi, animatori e molti altri. Una vera e propria industria che, solo per quanto riguarda il settore dell’organizzazione di matrimoni per stranieri, conta oltre 50.000 aziende e almeno 70.000 famiglie che vivono di questo lavoro e che attualmente non sono neppure nominate in una Fase 3 di ripresa lavorativa.
Nello specifico, uno dei comparti che negli ultimi anni hanno visto un maggiore incremento e successo economico è quello del Destination Wedding, ovvero l’attività di organizzazione e coordinamento di un matrimonio (o di un evento privato) in Italia per cittadini stranieri non residenti. Questo comparto, strettamente connesso con il turismo, nel 2019 ha sviluppato in Italia un fatturato di 540 milioni di euro, in evidente crescita rispetto all’anno precedente (500 milioni di euro). Secondo uno studio del Centro Studi Turistici di Firenze, nel 2019 sono stati oltre 9.200 i matrimoni di stranieri in Italia (con una spesa media di 55mila euro per matrimonio), un fenomeno che ha generato oltre 473mila arrivi e oltre 1,5 milioni di presenze.
In questo settore prestano il loro servizio migliaia di piccole e medie aziende, tra cui oltre 8.500 location (hotel, ville, ristoranti), 2.000 catering, 8.000 studi fotografici, 2.500 floral designer, 6.500 gruppi musicali, 3.500 agenzie di wedding planners, per non parlare di tutto l’indotto. Ognuno di questi operatori ha basato la propria vita e la sussistenza della propria famiglia su un lavoro stimato in crescita prima dell’attuale emergenza, e quindi con sempre più investimenti. Sono migliaia infatti i corsi professionali attivati in Italia per formare operatori specializzati. E’ quindi fondamentale che questo importante settore del turismo, che è una delle principali leve dell’economia italiana, riceva da parte del Governo indicazioni e tempi certi per consentire, nel rispetto delle regole e delle normative che saranno in vigore, la possibilità di calendarizzare di nuovo gli eventi e riprendere il lavoro. Se il settore si dovesse fermare, il suo riavvio sarebbe molto più costoso dell’attuazione di queste misure e comporterebbe in ogni caso la chiusura di tante piccole imprese del settore turistico/ricettivo. 
Queste nel dettaglio le richieste avanzate dagli operatori:
1) Immediata sospensione delle cartelle esattoriali per il 2020. La ripresa del pagamento di tali cartelle avverrà non prima di gennaio 2022;
2) Annullamento di tutti i tributi e adempimenti inerenti all’anno 2020;
3) Immediata garanzia dello Stato per accesso ad un Finanziamento a fondo perduto per le aziende operanti nel settore, con un tetto massimo del 25% e comunque non superiore a 25.000 euro. Tali fondi copriranno in parte le utenze, i dipendenti, gli affitti dei locali e le spese fisse; 
4) Per i lavoratori autonomi introduzione di una indennità con tetto da definire;
5) Garanzia di una ripresa lavorativa in Fase 2 o al massimo in Fase 3 finalizzata al coordinamento e all’organizzazione degli eventi 2021, la possibilità di accedere in ogni regione d’Italia ai propri uffici (fatto salvo sempre il rispetto delle nuove regole di distanziamento e sanitarie) garantendo così la ripresa normale delle attività di coordinamento;
6) Apertura di un fondo perduto per la restituzione delle caparre e degli acconti finora versati inerenti a eventi 2020 annullati e non posticipabili.
Link alla petizione on line: 
https://www.petizioni.com/appello_per_il_settore_della_wedding_industry_in_itali 
 

 

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Salerno, neonato positivo al Coronavirus

Nuovo caso di Coronavirus a Salerno città. Si tratta di un neonato di meno di un anno di Salerno, in via Ugo Foscolo. Si presume che a trasmettere il contagio al piccolo sia stato il nonno già Covid positivo. Il piccolo sta bene ed è stato portato dalla madre a casa dove resterà in quarantena insieme agli altri membri della famiglia.

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Coronavirus, in Campania numero di contagi più basso di sempre

Solo 36 persone contagiate. La Campania registra oggi il numero più basso di sempre dall’inizio dell’emergenza. L’Unità di Crisi della Regione Campania comunica che sono pervenuti i seguenti dati: Ospedale Cotugno di Napoli sono stati esaminati 967 tamponi di cui 15 risultati positivi; Ospedale Ruggi di Salerno sono stati esaminati 310 tamponi di cui 5 positivi; Asl di Caserta presidi di Aversa-Marcianise sono stati esaminati 99 tamponi di cui 3 positivi; Ospedale Moscati di Avellino sono stati esaminati 161 tamponi di cui nessuno positivo; Ospedale San Paolo di Napoli sono stati esaminati 83 tamponi di cui 1 positivo; Azienda Universitaria Federico II sono stati esaminati 44 tamponi di cui 1 positivo; Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno sono stati esaminati 675 tamponi di cui 9 positivi; Ospedale di Nola sono stati esaminati 78 tamponi, di cui nessuno positivo; Ospedale San Pio di Benevento sono stati esaminati 80 tamponi, 1 positivo; Ospedale di Eboli sono stati esaminati 100 tamponi di cui 2 positivi. Su 2.597 tamponi analizzati 37 sono risultati positivi. Intanto, un nuovo caso di contagio si è verificato a Battipaglia, uno a San Valentino Torio, uno a Sala Consilina e uno a Sant’Arsenio

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Da Battipaglia a Milano per inseguire il sogno della ristorazione, Cosimo Mogavero: “Milano, città surreale ora”

di Erika Noschese

Da Battipaglia a Milano per inseguire il sogno della ristorazione. Ma, in piena emergenza Coronavirus anche la metropoli ha subito una battuta d’arresto. A raccontarlo Cosimo Mogavero, imprenditore battipagliese nonchè storico proprietario del “Victoria”, tra le pizzerie più conosciute della Piana del Sele. E Mogavero ci ha provato davvero a cambiare la sua città natale. E’ sua, infatti, l’idea de “La fabbrica dei Sapori”, all’epoca patron di Ciripizza.

“La fabbrica dei sapori” poteva essere la scommessa vincente per la Piana del Sele, con i suoi ventiduemila metri quadrati di cui circa tremila coperti. “Milano è tra le città più colpite, oggi, l’allarme resta alto e la gente ha paura. Adesso, ci siamo un po’ abituati ma vedere una trasformazione così radicale non è semplice, tutto chiuso, negozi vuoti – racconta Cosimo Mogavero – Le persone hanno paura perchè il tasso di mortalità è alto, ad oggi, almeno una persona in famiglia è direttamente colpita dal Coronavirus”.

Quella che sembrava essere un’emergenza sanitario oggi sembra essersi trasformata in una vera e propria crisi economica: “Fin dall’inizio, noi che siamo più esposti e abbiamo il polso della situazione, sapevamo bene che questa situazione avrebbe avuto conseguenze a livello economico e ripercussioni personali – ha poi aggiunto il ristoratore battipagliese – Noi abbiamo bisogno di una clientela vivace, allegra, con voglia di uscire e vivere ma in questo momento non è possibile, a cominciare proprio da noi. Aspettiamo solo questa luce in fondo al tunnel ma serve una cura subito perchè il numero di contagi è ancora altissimo.

Basti pensare a cosa accade nelle città del mondo maggiormente sviluppate, nessuno pensava sarebbe accaduto tutto questo. Cosimo, scoppiata l’epidemia, a dispetto di quanto fatto da molti non ha scelto di tornare nella sua città ma di restare a Milano, nonostante la situazione fosse già abbastanza seria e delicata. “Io vivo da anni qua, venire a Milano fu una mia scelta perchè il nostro territorio – per quello che mi riguarda – è fermo, appiattito. Basti pensare che l’aeroporto non è ancora partito, così come tutto ciò che poteva servire a sviluppare la nostra provincia”. E vivere in una grande città aiuta a far comprendere le differenze con la provincia di Salerno, una realtà che, forse, ha ancora tanto su cui lavorare: “Io lavoro a Milano ma ho rapporti lavorativi un po’ in tutta Italia, avendo colleghi e amici ovunque. Questo settore, ancor prima del Covid, vive un momento di difficoltà perchè tante persone, non avendo il lavoro, pensano di fare altro ma ogni settore ha le sue difficoltà e i suoi problemi.

 A Milano, ad esempio, c’è sofferenza perchè dall’Expo in poi c’è un eccessivo numero di locali ma questo vale in tutti i settori”. Ma Cosimo Mogavero è sicuro di una cosa: quest’emergenza, nel bene o nel male cambia un po’ tutti. E alla domanda da dove si riparte, non ha dubbi: “Tutti noi abbiamo fatto riflessioni profonde rispetto a ciò che eravamo, troppo presi dall’effimero, sempre insoddisfatti e credo che questa situazione ci aiuterà ad apprezzare la nostra vita, la nostra normalità anche se inevitabilmente tutto cambierà. Io sono fiducioso, il mondo potrebbe migliorare dopo questa brutta esperienza”. Ma il futuro dell’imprenditore è a Milano: “Non ho mai lavorato a Battipaglia, ho gestito dei locali, messo in piedi degli eventi e con La Fabbrica dei Sapori eravamo un riferimento regionale nel settore alimentare ma non mi interfacciavo mai con piccole realtà – ha aggiunto – Non è una critica, ho parte della famiglia e amici a Battipaglia ma il mio futuro è a Milano: ho un’età abbastanza matura e a breve, dopo l’emergenza, mi occuperò di formazione, di alta formazione: ho sempre provato a trasferire i segreti del mestiere ai miei ragazzi ma inizierò a farlo come lavoro, a tutti gli effetti”.

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Montecorvino Pugliano: Il Sindaco Chiola in visita ad una casa di riposo per anziani

di Stefania Maffeo

Una giornata di sole che inizia con la visita del Sindaco, Cav. Alessandro Chiola, alla casa di riposo per anziani Sica di Montecorvino Pugliano. Un gesto importante e significativo che testimonia il rispetto e la vicinanza dell’Amministrazione Comunale a tutti i nonni, anzi ai nonni di tutti, una fascia d’età patrimonio sociale e fondamentale di ogni comunità.

“In ogni anziano si nasconde una parte importante delle nostre storie. Ho sempre mantenuto un riserbo verso le case di cura, un misto tra rispetto della dignità e dolcezza umana, ma, tenendo dentro di me l’emozione, ho deciso di essere presente presso “quella” casa di riposo per anziani che fa parte del mio quotidiano perché adiacente la sede comunale. Ho sempre amato nelle persone anziane la semplicità che hanno, che ricorda quella dei bambini unitamente alla loro esperienza di vita, un qualcosa che vale più di mille enciclopedie messe insieme. Ringrazio personalmente per il grande lavoro svolto e la disponibilità i Dottori Roberto Verrioli e Nicola Trotta che hanno effettuato i test rapidi per il Covid19 agli ospiti della casa di riposo Sica, fortunatamente tutti con esito negativo. Questa volta non ho potuto abbracciare tutti i nostri nonni, ma solo fargli sentire che non sono soli. Trascorso questo periodo tornerò nuovamente e lo farò! . Così si è espresso il Primo Cittadino Alessandro Chiola, sempre in prima linea in questo periodo complesso di emergenza legata alla pandemia di coronavirus.

 

 

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Solo 64 nuovi casi in Campania, i dati della Regione Campania

 

L’Unità di Crisi della Regione Campania comunica che sono pervenuti i seguenti dati:  Ospedale Cotugno di Napoli: sono stati esaminati 822 tamponi di cui 32 risultati positivi;  Ospedale Ruggi di Salerno: sono stati esaminati 315 tamponi di cui 5 positivi;
– Ospedale Sant’Anna di Caserta: sono stati esaminati 46 tamponi, di cui nessuno positivo;  Asl di Caserta presidi di Aversa-Marcianise: sono stati esaminati 215 tamponi di cui uno positivo; Ospedale Moscati di Avellino: sono stati esaminati 143 tamponi di cui 1 positivo;
– Ospedale San Paolo di Napoli: sono stati esaminati 55 tamponi di cui 1 positivo; Azienda Universitaria Federico II: sono stati esaminati 85 tamponi di cui 5 positivi; Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno: sono stati esaminati 441 tamponi di cui 14 positivi; Ospedale di Nola: sono stati esaminati 138 tamponi, di cui 5 positivi;  Ospedale San Pio di Benevento: sono stati esaminati 80 tamponi, nessuno positivo; Ospedale di Eboli: sono stati esaminati 61 tamponi di cui nessuno positivo. Oggi, dunque, si 2.401 tamponi analizzati solo 64 sono risultati positivi per un totale complessivo di 3.951 casi di Covid19 in tutta la regione.

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Presidio Ospedaliero “Umberto I” di Nocera Inferiore Nessun nuovo caso positivo e nessuna chiusura

La Direzione Sanitaria del presidio ospedaliero “Umberto I” di Nocera Inferiore precisa che a tutt’oggi non ci sono altri casi positivi per COVID-19 tra il personale sanitario e i pazienti.

In merito ai casi che si sono registrati precedentemente, si assicura che, per gli adempimenti di relativa competenza, è stata attivato tutto quanto previsto dai protocolli ( screening tramite tampone naso faringeo per SAFLS-CoV2,segnalazione al Servizio d Prevenzione dell’Asl Salerno, segnalazione all’Unità Operativa di Prevenzione Collettiva territorialmente competente ed alla Regione Campana), nonché la gestione dei contatti stretti.

Si precisa, inoltre, che il trasferimento dei pazienti afferenti alla U.O.C. di Chirurgia d’Urgenza, è nato dalla necessità di contenere il focolaio attraverso la sanificazione degli ambienti del reparto stesso, nonché per l’assenza di alcuni operatori risultati positivi.

A tutt’oggi sono ancora ricoverati al P.O.di Nocera Inferiore i pazienti chirurgici , in attesa del terzo tampone dopo i primi due negativi, per il completo trasferimento presso la Chirurgia del presidio ospedaliero di Sarno.

Tali pazienti sono stati ricoverati in urgenza contestualmente alla chiusura dell’ U.O.0 di Chirurgia d’Urgenza e attualmente sono degenti presso altro reparto (ex U.O.C. Malattie Infettive).

Allo stesso modo si é deciso di procedere per la U.O.C. di Ortopedia e Traumatologia. La decisione di trasferire i pazienti e parte del personale medico è dipesa dalla scelta di completare la Sorveglianza Sanitaria dei contatti stretti, nonché l’indagine epidemiologica, precisando che nell’U.O.0 di Ortopedia e Traumatologia non c’è mai stato focolaio di COVID19 né tra i pazienti né tra gli operatori sanitari.

La presente comunicazione si è resa necessaria al fine di evitare la diffusione di notizie mendaci, relative alla chiusura di alcune UU.00. all’interno del P.O. “Umberto I”       di Nocera inferiore, e per scongiurare dannosi allarmismi nell’utenza e negli operatori tutti.