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Coronavirus, l’augurio “Andrà tutto bene” arriva da tre gemellini nati a Treviso

di Stefania Maffeo

E’ la vita a battere il Covid19. La scritta “Andrà tutto bene” ed un arcobaleno disegnati sulla copertina che li avvolge. Lo splendido augurio affinché tutto si risolva nel migliore dei modi, attraverso lo slogan per eccellenza dell’emergenza Coronavirus, arriva questa volta da tre gemellini nati all’Unità Operativa di Ostetricia dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso e attualmente ricoverati in Patologia Neonatale. La foto è stata pubblicata sulla pagina Facebook “Ulss 2 Marca trevigiana”.

La gioia e la speranza del parto trigemellare è espressa chiaramente da Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2: “Questi bimbi sono un inno alla vita, al mondo che va avanti pur con le difficoltà che in questo momento drammatico e complesso tutti noi ci troviamo ad affrontare. Cerchiamo, accogliendo l’invito di questi bellissimi bimbi, di guardare avanti e pensare positivo: rispettando tutti le regole ce la faremo a uscire, il più in fretta possibile, da questa tragica pandemia”.

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Coronavirus, fuga dal Nord in treno verso la Campania: viaggiatori fermati e denunciati

Qualcuno ha anche pianto alla stazione Centrale di Milano quando si è visto respingere alla partenza dei treni diretti a Salerno e Napoli perché non ha passato i controlli diventati più stringenti dopo le recenti direttive che limitano gli spostamenti. I passeggeri, non molti alle partenze questa mattina dopo il nuovo decreto del governo, sono stati sottoposti a rigorose e approfondite verifiche dell’autocertificazione e dei documenti e anche a quelli della temperatura corporea.

Una decina, complessivamente, quelli che non avevano i requisiti sono stati fermati e denunciati. In mattinata c’era stata anche la telefonata tra il premier Conte e il governatore Vincenzo De Luca, durante la quale il presidente della giunta regionale della Campania aveva chiesto una stretta sui controlli per evitare l’esodo verso la Campania che potrebbe causare ulteriori forme di contagio. Nelle stesse ore, il ministro dell’Interno aveva firmato un decreto che impediva di lasciare i Comuni di residenza senza motivi urgenti.

Controlli straordinari sono in corso alla stazione ferroviaria di Napoli Centrale sui passeggeri in arrivo dal Nord. Tre, in particolare, i convogli all’attenzione degli agenti di polizia ferroviaria che si avvalgono dell’assistenza di RFI (Rete Ferroviaria Italiana), della Protezione Civile Regionale e della Federazione dei medici di medicina generale.

Si tratta dei treni ad altra velocità Torino-Napoli arrivato alle 15,03; del Venezia-Napoli giunto in stazione alle 15,48 e del Milano-Salerno in arrivo nel capoluogo partenopeo alle 22,12. Il personale della Polfer si è occupato di verificare la sussistenza dei motivi che giustificano lo spostamento dei singoli passeggeri e la rispondenza delle certificazioni presentate.

Personale di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) si è occupato della misurazione della temperatura corporea dei passeggeri mediante termoscanner dirottando verso i medici presenti in stazione quelli che hanno fatto registrare una temperatura corporea superiore ai 37,3 gradi.

Fonte: ANSA

 

 

 

 

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Vero o Falso?. Coronavirus, dal Giappone il farmaco salvavita. “Avigan”

Abbiamo parlato del fantomatico farmaco russo Abidol (o Arbidol), ora spunta un’altra “verità nascosta”: la notizia giunge nelle case degli italiani attraverso l’ennesimo video pubblicato sui social sul coronavirus. Questa volta si parla del farmaco antinfluenzale Avigan e a “farlo conoscere” è un farmacista in visita in Giappone, Cristiano Aresu, attraverso il suo profilo Facebook. Del farmaco antivirale Avigan, o meglio di Favipiravir, se ne parla da diverso tempo e non risulta essere affatto una novità neanche in Italia. Infatti, tale farmaco era stato utilizzato nel 2015 presso lo Spallanzani di Roma come trattamento sperimentale contro l’Ebola, vista l’emergenza, ma pur sempre raccomandando all’epoca ulteriori ricerche.

Avigan, o Favipiravir o Favilavir, è noto nel trattamento contro il Covid-19 già da settimane anche in Italia, come possiamo leggere in un articolo de Il Fatto Quotidiano dal titolo “Coronavirus, l’oncologo: Subito protocollo nazionale per usare Tocilizumab. È efficace contro la polmonite da Covid 19″. Ma quali sono al momento i medicinali con le carte in regola per fare la differenza nel trattamento dei pazienti affetti da Covid-19? Favilavir è stato il primo farmaco approvato dalla National Medical Products Administration of China ed è un antivirale che ha mostrato una buona efficacia con minimi effetti collaterali, in un trial clinico su 70 pazienti a Shenzhen.

 

https://www.facebook.com/100012864362565/videos/895258160912988/

 

La novità è che di recente – se ne parla il 18 marzo 2020 sul The Guardian – le autorità mediche cinesi visto nel farmaco giapponese, prodotto dalla Toyama Chemical (Fujifilm group), un’efficacia contro il nuovo coronavirus. Secondo Zhang Xinmin, funzionario del Ministero cinese della Scienza e della Tecnologia, il farmaco avrebbe un alto grado di sicurezza e sarebbe efficace nel trattamento. Una novità che ha fatto alzare le azioni della Fujifilm Toyama Chemical, l’azienda produttrice del farmaco. Perché non viene usato in Italia? Se volete parlare di burocrazia siete liberi di farlo, ma il problema riguarda la salute dei cittadini e la scienza da tempo opera con rigore per evitare che un farmaco venga usato in malo modo e possa portare a complicanze o rischi ulteriori.

 

 

Affinché un farmaco possa entrare in commercio in Italia, e in Europa, deve essere sottoposto ad adeguati controlli e studi. In questo caso, in via eccezionale, si vuole accelerare il passo. Tornando al video, secondo Cristiano Aresu in Giappone sembrerebbe che il coronavirus sia quasi un lontano ricordo. Ma dal sito del Ministero della Salute giapponese che dai casi positivi giornalieri riscontrati, l’emergenza non pare affatto conclusa.

 

 

Insomma, contrariamente a quanto affermato nel video di Cristiano Aresu, da parte dell’Aifa non c’è alcun disprezzo nell’utilizzo del farmaco. Come al solito parla la scienza e per ora non si hanno studi certi che confermino un’efficacia dell’Avigan tale da ritenerlo “definitivo” contro il coronavirus. Potrebbe essere uno dei farmaci papabili nell’impedire il peggioramento dello stato dei pazienti Covid-19, ma dovremmo attendere che le ricerche facciano il loro corso. Tuttavia vi basti pensare che in noto virolgo Burioni ha definito la notizia una “scemenza”.

Fonte Open

 

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Torna da Bergamo e contagia il padre, ancora un caso di Covid19 a Salerno

Caso positivo di Covid19 in via Zoccola, zona orientale della città di Salerno. A risultare positivo al Coronavirus è un uomo, la cui figlia sarebbe tornata proprio in questi giorni da Bergamo, uno dei principali focolai d’Italia. L’uomo si è sentito male ed è stato trasportato prima all’ospedale Ruggi d’Aragona e poi trasferito – per assenza di posti letto –  a bordo dell’ambulanza ad alto contenimento dell’Humanitas, all’ospedale di San Severino.

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Coronavirus, primo caso a Vietri sul Mare

Primo caso di Coronavirus a Vietri sul Mare. Ad annunciarlo il sindaco Giovanni De Simone. Si tratta di una persona di Molina, deceduta ieri sera. In serata  è giunta la comunicazione ufficiale da parte dell’autorità sanitaria, circa la positività del test. È il momento di mantenere la calma. Ora più che mai rivolgo alla popolazione l’appello di restare a casa e di rispettare tutte le misure che sono state predisposte. Come amministrazione comunale manteniamo alta l’attenzione e intraprenderemo tutte le azioni necessarie”, ha dichiarato il primo cittadino.

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Elicottero sorvola il territorio e scaccia passanti in strada

Un elicottero del 7° Elinucleo Carabinieri di Pontecagnano questa mattina ha effettuato un controllo del litorale Salernitano (cittadino), allontanando persone dalla spiaggia.

L’accertamento è poi proseguito lungo le vie di allontanamento.

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Pontecagnano Faiano tra sanzioni e restrizioni

Oltre 5mila sanzioni in pochi giorni, in ottemperanza al decreto firmato da Conte. Lo ha annunciato il sindaco di Pontecagnano Faiano Giuseppe Lanzara attraverso un video pubblicato sui social in cui ringrazia le forze dell’ordine per il lavoro capillare sul territorio e i medici dell’ospedale.

“Grazie alle forze dell’ordine e grazie ai medici”, ha infatti dichiarato il primo cittadino di Pontecagnano.

Guarda il video e ascolta le sue dichiarazioni

 

 

 

 

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Coronavirus, Caggiano piange la scomparsa di don Alessandro Brignone

Non ce l’ha fatta don Alessandro Brignone, storico sacerdote di Caggiano risultato positivo al Coronavirus. Il prete aveva partecipato al raduno dello scorso 4 marzo a Sala Consilina. Subito dopo i risultati del tampone le sue condizioni di salute si erano aggravate tanto da rendere necessario il ricovero presso la terapia intensiva dell’ospedale Curto di Polla.

A dare la notizia dell’annuncio il sindaco Modesto Lamattina, attraverso la pagina social del Comune: “Il nostro quarto giorno di quarantena inizia nel peggiore dei modi. Questa notte, presso l’ospedale di Polla, non ce l’ha fatta il nostro Don Alessandro. Questo nemico invisibile colpisce la nostra comunità in modo violento e drammatico – ha scritto il primo cittadino – Ci stringiamo nel dolore a tutta la sua famiglia, in questo giorno della festa del papà ad un padre che perde un figlio. A tutta la famiglia vanno le nostre sentite condoglianze.

Una perdita enorme per la nostra comunità, che non è solo un numero a livello nazionale. Che sia da monito, se non vogliamo continuare a piangere vittime, a quanti ancora irresponsabilmente continuano ad uscire malgrado gli ormai infiniti appelli di restare a casa”. Anche l’arcivescovo di Salerno Andrea Bellandi ha ricordato il sacerdote di Caggiano: «Carissimi, nella solennità del Suo padre putativo Giuseppe, misteriosamente il Signore ha chiamato a Sè il nostro caro don Alessandro. Ricoverato nell’ospedale di Polla, egli non ha superato la notte. Con grande dolore, ma nella fede suscitata da Colui che è risorto, lo ricorderemo tutti oggi particolarmente nella S. Messa. Non sono ancora noti i particolari delle esequie, che ovviamente dovranno avvenire, come sempre in questo tempo, in forma strettamente privata. Coraggio: il Signore, la Madonna e San Giuseppe ci aiuteranno a vivere e superare questa drammatica e misteriosa circostanza di prova». Don Alessandro, 46 anni di cui 13 di sacerdozio era originario di Salerno.

Era stato ordinato sacerdote il primo luglio del 2006. Dopo la consacrazione presbiterale, fu dapprima nominato Vicario parrocchiale della Parrocchia Cuore Immacolato di Maria (Salerno), sua parrocchia di origine. Nel dicembre 2009 divenne Vicario parrocchiale della Parrocchia Santi Martino, Leone e Nicola in S. Maria a Vico di Giffoni Valle Piana. Dal 1° settembre 2011 fu mandato come amministratore parrocchiale della Parrocchia S. Spirito in Salvitelle per poi diventare, nell’agosto 2011, Parroco delle Parrocchie S. Maria dei Greci in S. Antonio e SS. Salvatore e S. Caterina ambedue nel Comune di Caggiano. A dare la notizia del decesso di don Alessandro è stato il sindaco di Caggiano Modesto Lamattina, a. Al momento ancora non si conosce la data del funerale che, come ha ricordato anche Bellandi, sarà in forma privata, come le direttive del governo nazionale impongono, in questo periodo di forte emergenza.

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Covid19, dopo le richieste di De Luca in città torna l’esercito

Tutto secondo i piani, quelli di De Luca. Presto anche a Salerno potrebbe infatti arrivare l’esercito per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.

Il presidente Vincenzo De Luca ha avuto un colloquio telefonico con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Vi sarà il contributo delle Forze Armate nei controlli per il rispetto delle ordinanze che hanno l’obiettivo del contenimento del contagio da Covid-19, e ciò avverrà nelle aree che di volta in volta verranno individuate e segnalate nella nostra regione. “Sarà un contributo importante, con grande misura ed equilibrio – ha dichiarato De Luca – ma anche con determinazione. Non è possibile estendere il servizio all’intero territorio italiano, ma vi sono aree in cui è necessario dare un segnale di fermezza e anche di repressione rispetto a comportamenti irresponsabili”.

 

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Covid19, tre nuovi casi in città: positivi due medico

Ci sono anche due medici, marito e moglie, tra le persone positiva al Covid19 a Salerno città. Nel pomeriggio di oggi infatti si sono verificati tre nuovi casi di contagio. Si tratta di una coppia di medici, marito e moglie, di circa 45 anni residenti a via Memoli. Per entrambi è stato necessario l’intervento del 118. L’altro caso si è invece verificato nella zona orientale della città, in via Angrisani a Pastena. In quest’ultimo caso dovrebbe trattarsi di un uomo e le sue condizioni salute non desterebbero particolari preoccupazioni.