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“Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”. L’omaggio di Antonella Valitutti e della sua classe nel giorno del Dantedì.

Il Consiglio dei ministri, più di un anno fa, ha istituito la giornata nazionale dedicata al poeta della Divina Commedia nella data in cui, secondo gli studiosi, iniziò il suo viaggio negli inferi. Nel giorno denominato “Dantedì”, sono tante le associazioni culturali e gli enti preposti, che si adoperano al fine di poter commemorare il sommo poeta. “Dante è l’unità del Paese” afferma Franceschini “Dante è la lingua italiana, Dante è l’idea stessa di Italia”. In un paese martoriato dall’epidemia e dal sacrificio immenso, e solo, del reparto Cultura, queste parole sembrano risuonare in maniera beffarda. Come beffardo è il silenzio di una società che non ha battuto ciglio sulla chiusura insensata ed irrazionale del reparto cultura tutto. Questo lo sanno bene gli allievi e i docenti di Scena Teatro, che si sono ritrovati, da un anno ormai, a far i conti con le illogiche chiusure dei luoghi di cultura.

Ma le attività, se pur in maniera “diversa” hanno proseguito il loro corso. È il caso della sezione di dizione ed articolazione della parola, curato dall’attrice Antonella Valitutti.  La docente ha voluto, insieme alla sua classe di dizione omaggiare il sommo poeta attraverso la voce dei suoi allievi. Un reading sul XXVI canto dell’Inferno, dove la virtù e conoscenza vengono decantati. Il canto di Ulisse è ambientato nell’ 8° cerchio, il girone infernale dove sono puniti i consiglieri di frode. Tra questi, Ulisse è il più rappresentativo tra coloro che se ne sono macchiati. “Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”. La conoscenza e la virtù che sembrano essere state ombrate da questa epidemia e che, nel giorno del “Dantedì” vengono messe in scena, “differentemente” da Attilio Matarazzo, Cristiano Candurro, Gennaro Rosa, Franca Guarino, Ginevra Luca, Giulia Cipullo, Maria Mazziotti, Renato Rescigno, Sabrina Fiore, Giuseppina Iovine e Cosimo Ragone.  A tutti i discenti è stata affidata una terzina del canto. A concludere sarà proprio l’attrice, Antonella Valitutti. “Abbiamo voluto donare senso a questo giorno” dice la Valitutti “un giorno in cui il sommo poeta, ci ricorda l’importanza della conoscenza e della virtù. Un vero omaggio alla cultura realizzata con i mezzi, che oggi possiamo offrire, il video”. Da giovedì per tutto il giorno sarà visibile l’omaggio per il “Dantedì”, sulle piattaforme on line e sulle pagine di Scena Teatro e Circuito Totale, che ha curato il progetto.

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Scena Teatro, attesa per il gran finale

Gran finale, giovedì 16 e venerdì 17, per la quarta edizione di “Aspettando i Barbuti”. Un doppio appuntamento da non perdere, con Rino Di Martino in “Omaggio a Ruccello” ed Antonello De Rosa in “Jennifer”, dalle ore 21 sul palco stellato di Largo Santa Maria dei Barbuti nel cuore del centro storico di Salerno. Per un affascinante ed emozionante mese di luglio  voluto fortemente dall’Accademia Scena Teatro e dalla Bottega San Lazzaro di Chiara Natella. “E’ stato un Aspettando i Barbuti molto particolare – ha commentato il Direttore artistico della manifestazione, Antonello De Rosa – otto date coraggiose e non per la paura di ritornare sul palco o alla normalità, ma per la paura di come il pubblico avrebbe potuto reagire a questa ripresa. Da 400 posti disponibili siamo arrivati a 103 però per un inizio va bene così. Piano piano ci riprenderemo le nostre passioni ed il nostro spazio. Sono altamente soddisfatto del lavoro svolto, dei testi scelti, degli attori, dei registi, degli autori. Un ringraziamento particolare è esteso a tutte le compagnie che hanno aderito all’invito di Scena Teatro con grandissimo entusiasmo. Un grazie a tutta l’organizzazione, in particolare all’instancabile Pasquale Petrosino, ed a tutti quelli che mi sono stati vicino con amore e passione”. Successo di pubblico e di critica per i sei precedenti appuntamenti, a partire dallo scorso 4 luglio, con protagonisti Lalla Esposito in “Concerto Blu” omaggiando Modugno, Teatro Novanta in “Napoli that’s amore” con alla regia Gaetano Stella, Arcoscenico in “Nu surdato Sbruffone” diretto da Rodolfo Fornario, gli allievi dell’Accademia di Scena Teatro in “Na mmesca francesca”, Giò Di Sarno in “Napoli… e non solo” e Pino Strabioli in “Caro Camilleri”.
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Scena Teatro, al via la quarta edizione di “Aspettando i Barbuti”: doppio appuntamento sabato e domenica

Si alza il sipario della quarta edizione di “Aspettando i Barbuti”. In scena, nel suggestivo scenario di Largo Santa Maria dei Barbuti nel cuore del centro storico di Salerno, un doppio ed affascinante appuntamento: Lalla Esposito in “Concerto Blu” e Teatro Novanta con “Napoli That’s Amore”, rispettivamente sabato 4 e domenica 5 luglio alle ore 21. La rassegna teatrale, voluta e curata dal Direttore artistico Antonello De Rosa e dalla Bottega San Lazzaro guidata da Chiara Natella, è pronta a regalare all’affezionato pubblico otto emozionanti serate sino al giorno 17. Gli onori di casa, come anticipato in precedenza, spettano domani sabato 4 a Lalla Esposito. L’attrice e cantante, in “Concerto Blu”, omaggerà Domenico Modugno. Ad accompagnarla, al piano, Antonio Ottaviano. Lo spettacolo alternerà musica, teatro e canzoni a pagine del diario del cantautore pugliese. Dalla nascita, nella bellissima ma provinciale e stretta Polignano a Mare, dove prese il via il suo sogno, il suo “volare”, portandolo e proiettandolo su palcoscenici di importanza nazionale ed internazionale sino ad arrivare negli Stati Uniti. Domenica 5 luglio, sempre alle 21, Teatro Novanta presenta “Napoli That’s Amore” per la regia di Gaetano Stella. Un vero e proprio percorso della memoria attraverso le più belle melodie, versi famosi, note pagine di teatro e divertenti varietà della Napoli del primo novecento. Si compone di una serie di quadri che animandosi rievocano un’atmosfera marinara a Santa Lucia, un colorato e chiassoso mercato, una magica notte d’amore, le serenate a Posillipo, la sfolgorante allegria della festa di Piedigrotta e tanto altro da scoprire. Il costo del tagliando, da prenotare esclusivamente sul portale www.postoriservato.it così come per le successive sei serate della quarta edizione di “Aspettando i Barbuti”, è di 10 euro. Giovedì 9 luglio è la volta di Arcoscenico  con “Nu Surdato Sbruffone” da Plauto e diretto da Rodolfo Fornario. Scena Teatro Laboratorio, venerdì 10 luglio, presenta “Na Mmesca Frangesca di Antonio Petito per la regia di Antonello De Rosa. Sabato 11 luglio, con l’Associazione Albea e diretta da Giovanna Di Sarno, Giò Di Sarno in “Napoli e… non solo”. Il gran finale, con alla regia Antonello De Rosa, è firmato Scena Teatro. Domenica 12 Pino Strabioli racconta “Caro Camilleri…”, giovedì 16 Rino Di Martino in “Omaggio a Ruccello” e venerdì 17 Antonello De Rosa interpreta “Jennifer”.

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Scena Teatro, presentata stamane la quarta edizione di “Aspettando i barbuti”

 

L’Accademia Scena Teatro  e la Bottega San Lazzaro hanno presentato questa mattina, rigorosamente all’esterno dell’ex Chiesa di Sant’Apollonia a Salenro, la quarta edizione di “Aspettando i Barbuti”: il primo evento post covid19. Otto le serate (costo del biglietto 10 euro, www.postoriservato.it) che prenderanno vita, alle ore 21 nel cuore della città vecchia, sul palco di Largo Santa Maria dei Barbuti. Gli onori di casa spetteranno, sabato 4 luglio, a Lalla Esposito. L’attrice e cantante, in “Concerto Blu”, omaggerà Domenico Modugno. Ad accompagnarla, al piano, Antonio Ottaviano. Alla conferenza, seguita da migliaia di appassionati su facebook, hanno preso parte l’Assessore alle politiche giovanili e all’innovazione del comune di Salerno , Mariarita Giordano, il Direttore artistico di Scena Teatro, Antonello De Rosa, Chiara Natella, Bottega San Lazzaro, e il Direttore organizzativo, Pasquale Petrosino. “Siamo felici di ritornare a respirare teatro – afferma l’attore e regista Antonello De Rosa – dopo un periodo così lungo e complicato.

A dire il vero, non abbiamo mai smesso ma farlo con la gente e tra la gente è una cosa completamente diversa rispetto ai social ed i cellulari. Sarà una quarta edizione di grande spessore e ricca di emozioni per noi tutti ed il pubblico. Un vero e proprio omaggio alla cultura ed al teatro con in primo piano lo straordinario maestro, Andrea Camilleri”. Ritornando agli appuntamenti della quarta edizione, domenica 5 luglio Teatro Novanta presenta “Napoli That’s Amore” per la regia di Gaetano Stella. Giovedì 9 luglio è la volta di Arcoscenico  con “Nu Surdato Sbruffone” da Plauto e diretto da Rodolfo Fornario. Scena Teatro Laboratorio, venerdì 10 luglio, presenta “Na Mmesca Frangesca di Antonio Petito per la regia di Antonello De Rosa. Sabato 11 luglio, con l’Associazione Albea e diretta da Giovanna Di Sarno, Giò Di Sarno in “Napoli e… non solo”. Il gran finale, con alla regia Antonello De Rosa, è firmato Scena Teatro. Domenica 12 Pino Strabioli racconta “Caro Camilleri…”, giovedì 16 Rino Di Martino in “Omaggio a Ruccello” e venerdì 17 Antonello De Rosa interpreta “Jennifer”. 

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Scena Teatro, il direttore artistico De Rosa: “La ripresa? Uno spiraglio tra laboratori online e il ritorno in accademia dal 1 settembre

Ripresa e spiraglio accompagnano la nuova vita dell’Accademia Scena Teatro, diretta dall’attore e regista Antonello De Rosa, dopo gli oltre due mesi di chiusura forzata determinati dall’emergenza sanitaria da covid19. Obiettivi presenti e futuri? I saggi online, con tanto di vero e proprio cortometraggio final,e e l’inizio delle attività dal prossimo primo settembre. “Abbiamo pensato di riprendere le nostre attività dal primo settembre. In questo modo – afferma Antonello De Rosa – riparte l’accademia con oltre duecento allievi. I nostri impegni, però, proseguono attraverso i saggi online. In pratica, abbiamo trasformato i testi teatrali su cui stavamo lavorando prima della sosta forzata in una piccola sceneggiatura da cortometraggio. In questo modo, sino al mese di luglio, la didattica proseguirà. Certo, una didattica tra mille virgolette ma così facendo ci garantiamo una continuità indispensabile per il lavoro che svolgiamo tutti insieme. Poi, una volta riavviata la macchina da settembre teatralmente parlando, riprenderemo da dove ci siamo fermati a marzo. Durante i mesi appena trascorsi ho iniziato un laboratorio teatrale online – prosegue De Rosa – cosa che non avrei mai pensato di fare. Tanti colleghi, invece, sono caduti in depressione ed anche il sottoscritto ha sentito la grande mancanza del teatro. Le lezioni online mi hanno assolutamente salvato. Voglio ringraziare tutti gli allievi ed ovviamente la mia colonna portante Pasquale Petrosino per il sostegno quotidiano. Per chi vive solo di teatro e nel teatro, diventa davvero complicato. Parlare di ripresa è uno spiraglio, iniziamo almeno a progettare. Una cosa è certa, adesso dobbiamo combattere la paura di vivere gli spazi vitali così tanto cari in passato”.

 

Antonello De Rosa
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Antonello De Rosa: “Riaprite i teatri, noi artisti abbiamo bisogno dei nostri spazi”

“Un professionista che vive di teatro non può essere dimenticato, dateci l’opportunità di lavorare”: a lanciare un appello alle istituzioni affinchè si riaprano i teatri è Antonello De Rosa, regista e direttore artistico di “Scena Teatro”, ospite di “A tu X tu”, il format di approfondimento targato 360Webtv. Nel corso dell’intervista, il maestro De Rosa ha posto l’attenzione anche sugli aiuti che il governo centrale avrebbe dovuto mettere in campo per i liberi professionisti: “Solo chiacchiere”, ha dichiarato chiedendosi il perchè, ad oggi, si possono riaprire le chiese e non i teatri. Da qui l’appello a concedere spazi aperti non solo per mantenere vivo il contatto con il pubblico ma anche per permettere agli artisti salernitani di prepararsi in vista dei prossimi appuntamenti che, si spera, dovrebbero riprendere presto.

Rivedi la puntata:

https://www.facebook.com/WebTv360/videos/842156509595460/

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Antonello De Rosa lancia l’appello: “Riaprite i teatri”

E’ tempo di riaprire i teatri. Potremmo sintetizzare in questo modo, a circa due mesi dallo stop delle attività legato all’emergenza sanitaria da covid-19, la nota di Antonello De Rosa: direttore artistico dell’Associazione Scena Teatro di Salerno. “Bisogna riaprire i teatri – commenta il regista ed attore teatrale salernitano –  almeno per progettare i lavori futuri. I laboratori sono linfa vitale per tutte le tipologie di realtà. Adesso siamo tutti in ginocchio ed a dirla tutta, pensandoci bene, il teatro è sempre stato in ginocchio ma rispetto all’attuale realtà con una sostanziale differenza: i teatri erano aperti”.

Ecco la nota integrale del direttore artistico:

La sofferenza del Teatro, in questo momento, è immensa. Fare il teatro in televisione, su facebook, su Instagram, sulle piattaforme: in questo momento va tutto bene (Visto che i Teatri sono chiusi). Ma il TEATRO si fa in TEATRO. E’ lì che nasce la magia. E’ lì che tutto è possibile. Si, tutto è possibile. Ma in questo preciso momento chi ci pensa agli Attori? Registi? Costumisti? Scenografi? Coreografi? Autori? Tecnici? Direttori, Maestranze e tantissimi altri operatori teatrali? Milioni di persone. Persone che avete sempre trovato vicino nei momenti più belli e anche più brutti della vostra vita. Come in questo momento. Ma chi ci pensa? Chi ha scelto di VIVERE di teatro è perché ha creduto, crede e crederà che l’arte sia una delle poche vie per salvarci da questo marciume. Chi ha scelto di VIVERE Solo di Teatro è un CORAGGIOSO, un POETA, un SOGNATORE. Si, un sognatore che pensa che le cose possano cambiare. DEVONO cambiare. Fare TEATRO significa sacrificare la propria VITA. Si, la propria Vita, proprio così. Fare TEATRO è SACRO. Sacra come la VITA stessa. Apriamo i Teatri. Aprite i Teatri. Dateci la possibilità di far ripartire almeno la progettistica. Far ripartire i tantissimi laboratori, linfa vitale di tantissime realtà su tutto il territorio (se 50 persone possono stare in un piccolo supermercato, anche il teatro può accoglierle, almeno per progettare la nostra ripresa)..
Non metteteci ancor di più in ginocchio, ancor più di quanto NON abbiate fatto nei tempi passati. Perché l’avete fatto, lo state continuando a fare. Fateci fare quello per cui siamo Nati. Non siamo figli di un Dio minore. Anche noi abbiamo il DIRITTO di VIVERE. Non di Sopravvivere. NON dimenticatevi di NOI. Non dimenticatevi degli ARTISTI”. 

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Uniti in nome della cultura, nasce Sant’Apollonia Studio: vertici a confronto per offrire teatro e cultura in città

Rassegna teatrale con nomi importanti del panorama teatrale italiano, percorsi teatrali e culturali in occasione della Fiera del Crocifisso, teatro e cultura per turisti, rassegne primaverili, estive, caffè culturali, tutto a cura di protagonisti eccellenti del panorama teatrale e culturale “made” in Salerno.

I protagonisti Chiara Natella, Antonello De Rosa, Antonella Valitutti, Raffaele Sguazzo, Rossella Natella, Adriana Pagano, Andrea Pastore e Lucia Pelle, esponenti di spicco di una Salerno che vuole donare cultura e spettacolo, attraverso eventi culturali e teatrali che vanno ad interessare anche i turisti presenti in città. Questa mattina una riunione di confronto ed elaborazione degli eventi si è tenuta a casa Natella, novità che convergono in un unico progetto denominato “Studio Sant’Apollonia” che riprende l’idea dell’indimenticabile Peppe Natella. Sant’Apollonia rivivrà a 360° e rappresenterà il salotto culturale all’interno del cuore del centro storico cittadino. Una rassegna teatrale ancora tutta da scoprire che partirà a Sant’Apollonia da Aprile fino a Maggio, presentazione di libri con autori di fama internazionale, storie e narrazioni che guideranno i turisti alla scoperta della nostra amata città e costiera ed ancora stage teatrali, rassegne teatrali estive e caffè culturali, faranno di sant’Apollonia un polo d’eccellenza.

La tenacia e la professionalità dei protagonisti è altissima, la voglia di offrire cultura in un tessuto, ormai, incancrenito dal parassitismo clientelare, fa ancora sperare che sarà la vera Arte a salvare il mondo.