Si è tenuta stamattina presso il Comune di Salerno (Salone del Gonfalone) la conferenza stampa di presentazione del Festival Internazionale del Cinema di Salerno, giunto alla sua 73esima edizione. Sono intervenuti: Antonia Willburger (Assessore alla cultura);
Mariarita Giordano (Assessore alle Politiche giovanili);
Paola De Cesare (Direttore artistico FICS);
Tullio Benissone (critico cinematografico);
Mario De Cesare (Presidente FICS).
L’ Assessore Willburger ha espresso la sua ammirazione per il Festival con “un plauso a chi da tanti anni porta avanti un evento che dà lustro alla città di Salerno, perché ricco di contenuti di qualità. Il cinema è anche cultura, nella sua espressione più alta”.
L’ Assessore Mariarita Giordano, da sempre vicina al Festival, ha ricordato che “il cinema permette di far sognare anche i più grandi e, nel caso del FICS, diventa anche un’occasione per creare nuove dinamiche culturali cittadine”.
Il Presidente Mario De Cesare ha concluso snocciolando il tema scelto quest’anno, ossia il lavoro: “Il cinema e tutto ciò che gli gira intorno, è un grande indotto lavorativo che non deve e non può essere fermato” ha dichiarato il Presidente. Come Patron del FICS e come imprenditore ha ringraziato il Comune fi Salerno per il sostegno alla kermesse
Stanotte i militanti del Partito Comunista hanno attaccato alcuni striscioni, nella città di Pontecagnano, per protestare contro la decisione del Sindaco Lanzara di dare il via al progetto dell’Ecodistretto, un progetto che, così come concepito, permetterebbe la costruzione di un impianto di compostaggio anaerobico che, venendo costruito in zone agricole dove sono ubicate aziende agroalimentari, aumenterebbe l’inquinamento a causa dei gas metano e di scarico che verranno prodotti, porterà immondizia da altri comuni e dunque aumenterà anche il traffico dei tir con conseguente innalzamento delle polveri sottili, potrebbe aumentare gli odori sgradevoli in città.
D’altra parte il Partito Comunista ritiene l’iniziativa del Referendum consultivo sull’ecodistretto, avanzata da alcuni gruppi politici, interessante ma limitativa se non accompagnata da un’azione più battagliera e radicale della lotta contro questa imposizione della regione a guida Partito Democratico. E’ necessaria un’azione costante di informazione dei cittadini riguardo questo problema: è necessario dire che il nemico è il sindaco Lanzara e il Partito Democratico e che bisogna porre la questione su una vera partecipazione al dibattito da parte dei cittadini dunque non limitandosi alle sole azioni “istituzionali” che potrebbero rivelarsi poi insufficienti (infatti il referendum sarebbe solo consultivo e non abrogativo).
Il Partito Comunista è dalla parte di coloro che si battono per il diritto all’ambiente e alla salute e sosterrà questa lotta fino in fondo, per questo invita coloro che sono contro il “progetto Lanzara/PD” a organizzarsi nei quartieri, nei condomini, nelle aziende agroalimentari al fine di informare quante più persone possibili della nocività di questo assurdo progetto teso a favorire gli interessi politici di una determinata parte.
NO ALL’ECODISTRETTO DELL’ASSE “LANZARA/PD” ! NO A NUOVI RIFIUTI E A UN IMPIANTO INQUINANTE ! SI ALLA BONIFICA DEL TERRITORIO DI PONTECAGNANO !
Stipsi e diarrea: conoscere, prevenire e curare i disturbi. Con questa rubrica cercheremo di descrivere come conoscere il proprio Colon e come fare prevenzione e cura, osservare i disturbi di motilità e le patologie del Colon e Retto. Dopo 20 anni di studio e di esperienza, tenterò di essere comprensibile in un linguaggio semplice e diretto. Parliamo di una porzione dell’organo dell’intestino da conoscere bene per comprendere come e quando agire per noi stessi e il nostro benessere psico-fisico e sociale. Di solito pensiamo che colon e retto siano solo sede di gravi patologie, o per lo più, che siano impiegati solo alla cruciale funzione di escretori delle parti di “scarto” del cibo, che ingeriamo ogni giorno e che per nostro equilibrio psicofisico “devono” essere eliminate “quando vogliamo e non quando possiamo”. Trascuriamo o banalizziamo senza accorgerci di alcuni livelli di infiammazione iniziale, prima che diventi cronica. Supponiamo di non aver mai sofferto di patologia emorroidaria, poiché non ne abbiamo mai notato l’escrescenza in regione anale, ma quando avviene, mostra un grado di patologia già cronico ( IV grado). Oggi cercheremo di conoscere meglio il colon e il retto per prevenire e curare i principali disturbi infiammatori e le sue conseguenze. Spiegheremo come è costituito questo organo e perché può indurre a stipsi sin dalla giovane età . Vale bene definire la parola stipsi. Per stipsi (o stitichezza) si intende un numero ridotto di evacuazioni o la difficoltà ad espellere le feci. Quindi è una classificazione di un intervallo di funzioni giornaliere che giornaliere non sono. Correttamente si valuta stipsi quando questo intervallo si verifica con circa 48h ore o 72h da ultima volta che si è evacuato ( 1 o 2 volte a settimana) . Diversamente si classifica un alvo tendenzialmente stiptico quando un paziente talvolta e non sempre per uno o due giorni massimo non riesce ad evacuare, ma solitamente non incontra problemi. Come accade la stipsi o diarrea? Bisogna cominciare a comprendere che l’ultima parte dell’intestino, come il resto dell’organo, ha principalmente particolari funzioni metaboliche. Infatti dall’intestino cieco che è la prima porzione dell’intestino crasso, il cibo arriva al colon ormai quasi completamente digerito ed è qui che si completa il processo di assorbimento delle sostanze nutritive affinché passino nel sangue. Il colon ha innanzitutto il compito di assimilare i nutrienti restanti e l’acqua, e di “passare” lo scarto, ovvero, le nostre feci al retto, affinché possano essere espulse. Ma come avviene quest’operazione? Quando siamo in salute, parte di cibo predigerito viene spostato dall’intestino tenue al colon in modo che le diverse parti di quest’ultimo, attraverso movimenti involontari alternati di contrazione e distensione (movimenti peristaltici), permettano il passaggio delle sostanze di scarto nel retto che da qui vengono espulse. Tali movimenti sono definiti peristalsi e funzioni dell’alvo. Poiché la funzione principale dell’intestino crasso (colon) è quella di riassorbire l’acqua presente al suo interno, un rallentato transito del cibo digerito lungo il colon determina un maggior riassorbimento d’acqua con indurimento delle feci e di conseguenza minor numero di evacuazioni, cioè stitichezza. Se trascorrono più di 2-3 giorni senza defecare, il contenuto intestinale può indurirsi al punto che una persona non solo ha difficoltà ma ha anche dolore all’espulsione del materiale fecale. Può essere considerata stipsi anche il forte sforzo necessario ad evacuare nonché la sensazione di svuotamento incompleto del retto (tenesmo). Anche se può essere estremamente fastidiosa, la stitichezza di per sé non è un problema serio. Comunque, se essa si manifesta improvvisamente, può essere il campanello di allarme e l’unico sintomo di un problema importante quale il cancro del colon-retto. La stipsi nel tempo può essere all’origine di complicanze come le emorroidi (dovute a sforzo eccessivo) o a ragadi (dovute al passaggio di feci dure che stirano gli sfinteri anali). Ambedue queste situazioni causano sanguinamento anale con emissione di sangue rosso vivo che tinge le feci. Dunque per noi l’espulsione delle feci è determinante per la valutazione di un’alterazione dell’alvo, ossia unica valutazione obiettiva per capire un nostro stato di malessere o morbosità. Prevenire e farlo bene, in questo caso, significa anticipare questo momento di obiettività. Seguire bene il proprio colon e giungere in tempi adeguati per terapia è possibile solo dietro opportuni consulti con specialisti in campagne di prevenzione o intenzionalmente, già se si notano piccole o trascurabili (per il paziente) sintomatologie. Questo accade solitamente per alcuni stati di infiammazione del colon retto: coliti, diverticolosi, stati di gonfiore dell’addome spesso ingiustificati, e delle sindromi emorroidarie anche se di minore entità. Diventa dunque cruciale e fondamentale per noi questa funzione fisiologica cioè le abitudini dell’alvo.
Patologie infiammatorie del colon e microbiota. Le varie patologie infiammatorie saranno argomenti di un nuovo paragrafo che affronteremo nei prossimi articoli. In questa valutazione in breve analizzeremo, in linee generali, quali possono essere gli elementi microbiologici che sono preposti al corretto funzionamento dell’organo e che possono alterarsi e farne conseguire lo stato infiammatorio. Entrando nel dettaglio, bisogna tener presente, innanzitutto, l’assorbimento e l’importanza di un’adeguata flora batterica, importante nella funzione peristaltica. Bisogna dire che quando il cibo è ancora nel colon, entrano in gioco i batteri cosiddetti “buoni”. La loro azione in un corretto equilibrio con quelli (cattivi) di fermentazione ne costituisce l’azione della microflora (microbiota), ne favorisce inoltre la peristalsi e la scissione delle sostanze nutritive, in componenti sempre più piccole. Tutto questo accade mentre lo strato più interno della mucosa (l’epitelio) ne assorbe l’acqua e le sostanze nutritive utili. Residua una sorta di scarto liquido che durante il suo passaggio deve compattarsi fino a trasformarsi in composti semi solidi (le feci), che vengono spinte verso il retto attraverso i movimenti di peristalsi e l’azione dei muscoli sfinteri anali. Inoltre tale operazione resa più agevole da una proporzionata escrezione di muco che viene prodotto dalla mucosa al fine di far scivolare via i nostri escrementi senza difficoltà, quando tale secrezione di muco è eccessiva bisogna già valutare presenza di infiammazione della mucosa. Il retto lo potremmo definire come il luogo di raccolta delle feci ma anche la porta della nostra conoscenza dello stato fisico. La stipsi e la diarrea è uno stato che è conseguenziale ad alterazione di equilibrio di almento una delle componenti descritte, sia per la motilità e sia per la fisiologia e il metabolismo dei tessuti o degli organi, delle sue mucose o dei vasi. Tutto ciò che è stato descritto sia per motilità e sia per condizione fisiologica può essere suscettibile a cambiamenti morfologici imposti da diverse patologie infiammatorie o dai 40 anni in poi da patologie neoplastiche. Soffrire di stipsi o di diarrea si è visto quindi che ha una incidenza ed impone assolutamente una valutazione anche se di prevenzione con il proctologo o colonproctologo che studia le problematiche della motilità, poiché “l’alterazione dell’alvo” è la principale manifestazione di tutti i disturbi del colon, e spesso non sono semplici disturbi. Si valutano molteplici cause e conseguenze di morbosità infiammatorie e non solo della principale patologia del nostro secolo, per la quale è assolutamente indispensabile attivarsi in corretta prevenzione. In giovane età l’alterazione della motilità intestinale va di pari passo con 1) l’involuzione delle abitudini socio alimentari e lavorative; 2) alterazioni della microflora (disbiosi intestinale); 3) disturbi vascolari emorroidari ; 4) patologie del metabolismo; 5)lunga assunzione di determinati farmaci per altre patologie. Fondamentale si pone anche l’aspetto emotivo, ansiogeno e psicosomatico di un soggetto che è affetto da tali condizioni, per cui affronteremo anche la valutazione in chiave psicosomatica – fisiologica. Questo è un elemento che non deve e non andrà assolutamente trascurato nella nostra rubrica. Analizzare, infatti, le ragioni dei disturbi funzionali di un organo come il nostro intestino, impone anche l’analisi di motivazioni emotive e sensoriali per un sistema nervoso periferico molto suscettibile ad alterazioni , le stesse che contribuiranno ad accelerare o inibire le funzioni peristaltiche che abbiamo inizialmente spiegato . Dai 40 anni di età non dimentichiamo mai di rivolgerci al medico per seguire corretti consigli anche di prevenzione poiché, oltre ai tanti aspetti microbiologici e metabolici, neuologici e psicoemotivi di alterazioni del corretto funzionamento della peristalsi , la funzione di buona motilità del nostro Colon retto va ben analizzata al fine di escludere patologie morfo funzionali o addirittura neolplastiche in età adulta. Iniziamo dunque ad abolire il fai da te da internet e l’autoprescrizione ed adozione di ingiustificabili tisane o di sostanze lassative o alle erbe, oppure, in caso di diarrea, di inibitori della peristalsi o di strategiche ed improprie correzioni della dieta senza ausilio di un nutrizionista; sin dalla giovane età parliamo, confrontiamoci con il medico o con lo specialista e cerchiamo di capire cosa ci crea tali disturbi.
Facciamo insomma prevenzione, in modo da conoscerci meglio, permettendoci di gestire i nostri disturbi o addirittura anticipare una terapia opportuna, anziché praticarne una in tempi oramai cronici di una sofferenza. La prevenzione va fatta, spesso per vivere con una migliore qualità di vita e con meno calvari. Prevenire bene, per vivere bene.
a cura del Dott. Carmelo Pellegrino.
Proctologo e Pelviperineologo presso: CMM Diagnostica, via XXV Luglio 160, 089462434 Cava de Tirreni. Centro D’Arena ( Centro di analisi e medicina specialistica, strada Garibaldi ,25 C/F 097479861) Vallo della Lucania
Anche quest’anno in occasione dell’ undicesima giornata nazionale AVO, i volontari ospedalieri rinnovano il proprio impegno verso l’associazione e la società. In tutta Italia, nelle principali piazze, i volontari saranno a disposizione dei cittadini per divulgare i valori di solidarietà e di altruismo che da sempre contraddistinguono l’AVO. A Salerno i gazebo dedicati saranno in via Velia (Salerno); piazza Caduti di Brescia (rione Pastena); piazza F.Sabbato (Pontecagnano Faiano). Il presidente Giuseppe Andreotta (AVO Salerno) ha spiegato che l’intento è non solo quello di avvicinare l’uomo al nobile senso del volontariato, ma di creare anche uno scambio diretto di umanità tra le persone che visitando i gazebo incontreranno gli operatori. Inoltre il prossimo 28 ottobre dalle ore 17,00 nel teatro Oggi le Coliche sito presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria-San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona, l’AVO accoglierà tutta la cittadinanza in un incontro aperto, dal titolo “Vivi Social: diventa Volontario”.
Montecorvino Rovella, intervista al Sindaco Martino D’Onofrio ed al nuovo Comandante della Polizia Locale Massimiliano Falcone per fare il punto su sicurezza urbana e viabilità, tematiche di particolare rilievo per l’Amministrazione Comunale in un territorio vasto come quello del comune picentino. La presenza della Polizia Locale rappresenta, ancor più che altrove, un presidio di legalità ed un punto di riferimento per i cittadini.
Massimiliano Falcone è tra i più giovani comandanti d’Italia a soli 34 anni: il suo primo incarico gli è stato conferito nel 2010 ad Ascesa. Nel 2016 è diventato comandante della polizia locale di Castellabate. Tante le tematiche affrontate nel corso dell’intervista a cura della giornalista Stefania Maffeo: sicurezza integrata, segnaletica stradale, organizzazione del Comando, prossimi interventi pianificati in linea con gli obiettivi peculiari di sicurezza e viabilità.
A Cava de’ Tirreni un centro all’avanguardia nell’utilizzo della nuova tecnologia
Nuove frontiere per la chirurgia della cataratta anche in provincia di Salerno con la tecnologia Femtolaser. La conferma nel corso di un interessante convegno presso il Cmm Diagnostica di Cava de’ Tirreni, che figura tra le strutture italiane all’avanguardia nell’utilizzo della nuova tecnologia. A discuterne il direttore sanitario del centro metelliano Rossella Lamberti, il chirurgo oculista Luigi Conti, responsabile Cmm, il direttore commerciale Matteo Ursino e gli ingegneri Christian Ricci e Francesco Capalbo della Johnson Vision, l’amministratore della Ellegi Medical Optics Luigi Buono. Non solo confronto, ma anche chirurgia live con un’esperienza di sala operatoria eseguita con l’ultima evoluzione dell’intervento della cataratta e condivisa nel corso dell’importante appuntamento.
Il Femtolaser o laser a Femtosecondi è un laser chirurgo per uso oftalmico prodotto dalla Johnson & Johnson in grado di produrre piccolissime resezioni corneali. Viene denominato “femto” perché la durata dell’impulso è dell’ordine dei femtosecondi.
«Con orgoglio – le parole del direttore Rossella Lamberti – possiamo affermare che il nostro centro, fondato da mio padre Pasquale Lamberti e attivo da oltre venti anni, è sempre più all’avanguardia e polo di eccellenza grazie al contributo di medici professionisti altamente qualificati, che operano nel campo della diagnostica per immagini, chirurgia estetica e oculistica, e grazie all’uso di apparecchiature altamente tecnologiche. Al Cmm, infatti, la tecnologia è al servizio del medico per il bene del paziente. Un concetto condiviso col dottor Luigi Buono che ci consente di portare avanti questo nuovo progetto insieme alla Ellegi Medical Optics e alla Johnson Vision».
Soddisfazione ribadita dal chirurgo oculista del Cmm Luigi Conti per il quale «ci troviamo di fronte a una vera e propria chirurgia robotica della cataratta, un valore sicuramente aggiunto per i medici e per i pazienti in quanto trattasi di tecnologia più efficace che garantisce precisione e ripetitività non raggiungibili dalla mano umana così come più sicurezza, comfort e tranquillità».
Il direttore commerciale della Johnson Vision Matteo Ursino ha, quindi, testimoniato l’impegno dell’azienda nell’ambito della chirurgia oculistica «all’insegna di una tradizione volta alla risoluzione delle problematiche delle persone per un miglioramento complessivo della qualità della vita attraverso una ricerca intensa e uno sforzo costante».
L’ingegnere Christian Ricci si è, dunque, soffermato su un sostegno da parte di Johnson Vision ai centri privati «a 360 gradi con una programmazione fortemente incentrata sull’informazione tecnologica e sulla formazione periodica del personale medico e del paziente anche con l’ausilio di materiale digitale».
A fargli eco l’ingegnere Francesco Capalbo che parla di «pazienti molto più informati, di una positiva condivisione delle esperienze, di strutture private sempre meglio organizzate e di una percezione di qualità e sicurezza decisamente maggiori».
“In un momento storico importante per la ricerca e le vicende oculistiche nel nostro Paese – ha concluso l’amministratore della Ellegi Medical Optics Luigi Buono – puntiamo su una macchina dal contenuto tecnologico davvero elevato per aumentare il tasso qualitativo delle prestazioni. In tal senso differenziamo la qualità dell’offerta al paziente e riusciamo sempre più ad abbinare alle capacità strumentali l’efficienza dei prodotti”.
Italian Driver prodotto da Cineframe è un reality che approderà domenica 6 ottobre sul canale 60 di Sportitalia, alle h 18,00. Protagonista una giovane studentessa pilota di auto da drift: Elena Zaniol. Il team di Cineframe è tutto salernitano a partire dai registi e produttori: Simone Braca e Bagher Rahati Nover; gli autori: Tina Galano e Aniello Nigro; le presentatrici: Emanuela Carrafiello (TV) e Manuela Lucchini (Social). Un gruppo affiatato e ben assortito composto da veri professionisti. 360 Web TV li ha incontrati per voi.
Per la terza edizione di “Piazza in festa” a Bivio Pratole, Piazza Giovanni Paolo II, il 24 agosto si è esibito in un Dj Set Ntò, da noi già intervistato per la rubrica Contest Music Magazine. Il rapper italiano Antonio Riccardi, noto come Ntò (Napoli, 25 agosto 1982), è nipote di Enzo Avitabile.
Negli anni ’90 fonda i CoSang con lui Luchè, noto collettivo hip hop campano. Nel 2005 esordiscono con l’album Chi More Pe’ Mme nel quale affrontano temi ricorrenti nella vita delle periferie napoletane. L’album riscuote successo a livello di critica, tant’è che alcuni dei versi vennero ripubblicati su importanti testate giornalistiche italiane. Nel 2009 Ntò ha la sua prima esperienza da attore sul piccolo schermo, interpretando il ruolo di Nino, il luogotenente di un potente esponente di un clan campano, nella puntata Anomalia 21 della serie televisiva “L’ispettore Coliandro”, trasmessa per la prima volta su Rai 2 nel marzo 2010. Nel 2011 partecipa con i CoSang al fianco di Enzo Avitabile & Bottari al Concerto del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma. Nel 2012 i CoSang si sciolgono, Ntò inizia la sua carriera da solista e dopo l’esperienza maturata in dieci anni di autoproduzione crea un nuovo collettivo che porta il nome di “Stirpe Nova”, la sua crew. Incassa successi come la sigla di “Gomorra”, che incide proprio per la serie insieme a Lucariello che lo ha voluto fortemente con lui. Live e come già avvenuto in passato le collaborazioni non mancano, negli ultimi tempi lo abbiamo visto cantare con artisti come Guè Pegueno, Palú, Vincenzo Bles, Don Rafaelo, Cristiana Dell’Anna e Lucariello, per poi finire a Nicola Siciliano con il quale incide la sua ultima Hit dell’estate, disponibile su YouTube dal titolo “Famoso” con il quale ancora una volta attira l’attenzione della critica. Questo ultimo brano esce per Sony Music Italia, il singolo segna il ritorno di Ntò. Primo progetto ad uscire dopo la firma del nuovo contratto con Sony Music Italia. Grande traguardo dopo 15 anni di carriera da
indipendente. Non voglio spoilerarvi troppo, guarda la video intervista completa quí sotto.
“E’ particolarmente duro l’attacco che il consigliere provinciale della Lega Ernesto Sica muove al Presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese e ad alcuni consiglieri di opposizione per l’approvazione di un provvedimento, oggi in consiglio provinciale, destinato solo ad allungare i tempi per la soluzione della vertenza rifiuti a Battipaglia.
“La Provincia di Salerno, su proposta del presidente Michele Strianese, approva la costituzione di un comitato tecnico per la redazione di un censimento degli impianti di trattamento rifiuti presenti sul nostro territorio.” Ecco quanto dichiara il consigliere provinciale della Lega Ernesto Sica.
Un provvedimento assunto in piena sinergia con la Regione Campania.
La Lega, con il mio voto contrario in Consiglio provinciale, dice No.
No all’ennesima perdita di tempo a danno delle Comunità, in particolare quella di Battipaglia.
No alla demagogia.
La Piana del Sele ha già dato e continua a pagare, più di tutti, un prezzo altissimo in termini di vivibilità e qualità ambientale.
La Piana del Sele pretende rispetto, interventi e soluzioni.
Basta attese inutili e dannose, basta prese in giro.
“Difendiamo la nostra città dalla munnezza”. Con questo slogan dei comitati, ieri mattina, tanti cittadini sono scesi in piazza Sabbato a Pontecagnano Faiano per dire no ai miasmi provenienti dagli impianti dei rifiuti limitrofi e no al progetto del compostaggio in città. Una partecipazione nutrita che ha poi sfilato fino alla casa comunale, per protestare contro la scelta del sindaco Giuseppe Lanzara sull’ecodistretto in accordo con il sindaco di Giffoni Valle Piana Antonio Giuliano. Tra le accuse dei manifestanti, la vicinanza e condivisione di Lanzara col governatore De Luca, che inciderebbe sulle scelte del territorio senza una reale valutazione degli impatti su ambiente e salute pubblica e senza una vera informazione.
“Un progetto – racconta un attivista dei movimenti – non previsto nemmeno nel programma elettorale di Lanzara”.
A sostegno dei manifestanti anche gruppi dalla Piana del Sele con la scritta; “Battipaglia dice no”. E, ancora, erano presenti i comitati contro le Fonderie Pisano, il comitato tutelambiente e il comitato bonifica amianto ex Tabacchificio Ati. Tra le rappresentanze politiche e istituzionali, c’erano Dante Santoro, consigliere provinciale dei Dema, Ernesto Sica, consigliere provinciale della Lega e consigliere di minoranza del comune di Pontecagnano Faiano, Anna Bilotti, deputata del Movimento 5 Stelle, rappresentanti del Partito Comunista e di Sinistra Italiana. Inoltre Angelo Mazza, consigliere di minoranza di Pontecagnano Faiano e capogruppo di Movimento Libero, Francesco Pastore e Gianfranco Ferro, consiglieri di minoranza dei Moderati. Al termine dell’incontro la proposta, appellandosi all’art. 30 dello statuto comunale, di un referendum cittadino.
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