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Farm Management 4.0

In arrivo, nelle colture della provincia di Salerno, partendo da Battipaglia, la coltivazione tecnologica ed innovativa grazie all’impegno di Confagricolura Salerno e dell’azienda leader del settore “Abd – Advanced Barcode Distribution”.

L’azienda, apre il suo campo d’azione dunque anche all’agroalimentare grazie all’identificazione automatica, tracciabilità e logistica di magazzino, e lo fa venerdì 5 dicembre a Battipaglia, città capofila della Piana del Sele e caratterizzata dall’esportazione di numerosi prodotti agroalimentari di eccellenza. L’incontro si terrà dunque alle 17.00 presso la sede della Confagricoltura Salerno di Battipaglia.

Azienda presente a livello nazionale, la Abd, che dopo successi in numerosi campi di applicazione ha deciso di spostare la sua attenzione sul settore agricolo e ortofrutta. Emanuele Cometto, amministratore delegato: “La filosofia aziendale è proporre soluzioni innovative, costruite sulla base delle peculiarità di ogni nostro cliente.

Non manca nella nostra azienda una formazione costante sulle nuove tecnologie, con semplicità e linearità. Un settore particolarmente interessante per noi – continua Cometto – è l’agroalimentare al quale fornire un sistema di monitoraggio dati in tempo reale al fine di fornire alle aziende uno strumento di miglioramento dei processi produttivi e di controllo”.

Temperatura, umidità del terreno, ed altri dati soprattutto per le coltivazioni intensive e sotto serra, è il materiale che verrà analizzato per le aziende con un sistema totalmente digitale, con dispositivi bluetooth connessi ai vari apparati produttivi. Batterie di sistema che durano vent’anni, dati rilevati fino a 200 metri in open space e consultati in qualsiasi device, insomma un piccolo investimento per un rendimento altissimo dunque che  parte dalla Piana del Sele e dalle sue eccellenze, coniugando innovazione e tradizione produttiva. L’appuntamento con il “Farm management 4.0” è il 5 dicembre a Battipaglia alle 17.00.

La Redazione

 

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Il Prefetto di Salerno in visita a Castel San Giorgio colpito dall’ordine e dall’operosità della comunità cittadina.

Il prefetto mancava a Castel San Giorgio da parecchi anni. Qual è stata la prima impressione di questo comune?

«Un Comune molto ordinato in cui si nota subito l’operosità della popolazione e la buona gestione. Ho ricevuto un’accoglienza molto positiva e ho avuto occasione di rimarcarlo nel mio intervento in municipio. Ho sottolineato la collaborazione che spesso c’è tra la prefettura e il Comune di Castel San Giorgio sia per ragioni viabilistiche sia per ragioni di sicurezza, proprio per la posizione di cerniera di questo Comune tra più zone della nostra provincia. Durante i diversi incontri in prefettura, ho sempre avuto un’ottima impressione sulla capacità di risolvere i problemi».

L’operosità dei cittadini si è dimostrata anche in occasione dei recenti smottamenti dove nel giro di 3 giorni tutto è stato risistemato.

«Anche io ho sottolineato la positività della comunità a cui evidentemente deve corrispondere un impegno da parte delle istituzioni, ma l’operosità e la partecipazione dei cittadini alla risoluzione dei problemi è un aspetto fondamentale. Ormai tutte le nostre realtà sono realtà molto complesse che hanno bisogno della partecipazione di tutti. Quei comuni in cui c’è un atteggiamento non lamentoso o soltanto recriminatorio da parte delle comunità, bensì un atteggiamento propositivo sono i comuni migliori. Questo atteggiamento propositivo non diminuisce le responsabilità delle istituzioni anzi gliene conferisce ancora di maggiori, quindi io lo ritengo un fatto estremamente positivo e di impulso».

Proprio in quanto ruolo di cerniera tra Irno ed Agro, cosa le ha chiesto il sindaco?

«Abbiamo ragionato molto tranquillamente e il sindaco mi ha prospettato la situazione positiva del comune anche con le sue criticità. Mi ha chiesto aiuto nel consentire la realizzazione dei vari progetti che il comune ha sia sul fronte della sicurezza sia su tutti gli altri fronti e noi in questo siamo fortemente impegnati attraverso un colloquio costante anche con le altre istituzioni».

Che impressione le ha dato Villa Calvanese?

«Molto bella. Ho dato uno sguardo al giardino, che ora è chiuso in quanto ancora in ristrutturazione, ma mi è sembrato un unicum anche per questa zona. È sicuramente un bel recupero ed è un punto attorno al quale la vita storica e la cultura di questa cittadina potrà sicuramente avere un punto di riferimento certo».

Le due ville, simbolo della cittadina cerniera tra la Valle dell’Irno e l’Agro nocerino sarnese, presenti nel cronoprogramma della visita del prefetto. La storia di Villa Calvanese e di Villa Soglia hanno letteralmente rapito il prefetto, scortato dal vicesindaco Alfano a far lui da cicerone. «E’ una grande soddisfazione osservare – dice il vicesindaco Alfano – che sua eccellenza il prefetto di Salerno, il governo, che viene a fare visita sul territorio degli enti locali. Motivo di soddisfazione e di onore, ma anche di maggiore responsabilità proprio per gli enti locali affinchè i propri Comuni siano amministrati sempre con grande dedizio e spirito di sacrificio».

«Dopo l’ultima visita di un prefetto a Castel San Giorgio, dal 2010 – dice il sindaco Paola Lanzara – siamo stati onorati della visita del prefetto Francesco Russo. Prima delle visite abbiamo avuto un incontro ufficiale dove abbiamo parlato di sicurezza, viabilità, rischio idrogeologico e abbiamo avuto la rassicurazione che ci sarà sempre vicino». Il prefetto Russo questa mattina durante il corso della visita a Castel San Giorgio, dopo aver visitato Villa Calvanese di Lanzara, ha visitato anche il pastificio Vicidomini. L’opificio sangiorgese che esporta pasta in tutto il mondo ma che ha scelto di rimanere nella cittadina di origina dando lavoro ai cittadini della zona, soprattutto ragazzi. Scortato dall’assessore De Caro e dal vicesindaco Alfano, memoria storica della città, il prefetto ha visitato i locali nei quali oltre ad essere omaggiato di alcuni prodotti è stato protagonista di una vera e propria lezione sulla pasta, tenuta dinanzi ad ogni macchinario dai titolari del pastificio. 

La Redazione

 

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Bellandi a Castel San Giorgio: “Non barate col vostro cuore”

Monsignor Andrea Bellandi, vescovo di Salerno, ha incontrato i giovani della “Forania” Castel San Giorgio, Mercato San Severino, Siano, Bracigliano, Calvanico. L’evento si è tenuto nei locali pastorali della parrocchia San Biagio in Lanzara.

Circa cinquecento i giovani ospiti del parroco don Rocco Aliberti e del suo vice don Bartolomeo de Filippis, coordinatore della pastorale giovanile. I giovani presenti, oltre ad animare la serata con canti e balli, hanno sottoposto alcune domande al Pastore della Arcidiocesi Salerno Campagna Acerno, Andrea Bellandi.

Sua Eccellenza ha voluto concludere l’incontro con un messaggio chiave a tutti i giovani presenti: “Non barate col vostro cuore! Cristo è vivo e ci vuole vivi”. Un incontro attuale che ha abbracciato i temi ed i tempi più stringenti e contingenti al quotidiano che ogni giorno vede sempre più giovani allontanarsi dalle parrocchie, perdendo quello che è lo spirito di gruppo e di comunità, con una fede che va scemando, ma solo ed unicamente da questi tre fattori è possibile ripartire per lasciare un futuro meno complicato e tempi meno armati, tendenti al prossimo, non elidendo il più debole, applicando quel principio di comunità che non lascia nessuno indietro. Ecco, infine, il senso ultimo dell’incontro.

La Redazione

 

 

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Ernesto Sica: Incontro a Napoli con Nicola Molteni il neo commissario regionale della lega in Campania

Ernesto Sica, consigliere provinciale della Lega chiamato a Napoli in via del Carretto, dove ha sede la segreteria regionale del Carroccio, per fare il punto della situazione con il neo commissario regionale Nicola Molteni.

Tanti i temi affrontati sul tavolo e linee programmatiche da tracciare in vista delle prossime regionali in provincia di Salerno. Nel tardo pomeriggio a fare capolino in via Del Carretto anche l’ex rettore dell’Unisa Aurelio Tommasetti in corsa per un posto alle regionali della prossima primavera. Anche Tiziano Sica, consigliere comunale leghista di Pellezzano era presente per fare il punto della situazione riguardante i settori giovanili.

Troppo presto, questo quanto trapela dalla segreteria regionale della Lega, per avere una quadra su nomi e ruoli della prossima campagna elettorale campana. Rimane il dato certo di un confronto durato circa 2 ore con Ernesto Sica dal quale Molteni e lo stesso Sica sono usciti soddisfatti. Sica, contattato, non ha svelato il contenuto dell’incontro di certo non generalista, lasciando aperti tutti gli interrogativi sul suo ruolo, ormai chiave, nella Lega su Salerno e provincia.

La Redazione

 

 

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Castel San Giorgio: Una panchina rossa per dire no ad ogni forma di violenza

Una panchina rossa per dire no ad ogni forma di violenza. Tre monumenti tinti di rosso in serata per non dimenticare. Queste le iniziative del Comune di Castel San Giorgio a difesa del diritto delle donne di vivere incolumi lontane da offese fisiche e verbali da parte di compagni, mariti orchi o semplicemente sconosciuti che nella violenza trovano l’ultimo sbocca di una esistenza meschina.

L’ amministrazione Lanzara in gran completo, le scuole, tanti cittadini e ragazzi per dire semplicemente “no”. Un messaggio forte, proprio dinanzi la Casa comunale, per un Comune schierato contro ogni forma di violenza. Una panchina a memoria delle donne, madri, ragazze vittime di abusi e violenze. Un microfono dalle parole infuocate intrise di voglia di giustizia e con tanto desiderio di non elencare più vittime, di non essere costretto più all’ennesima conta di quello che ogni anno é un massacro. Una panchina per dire basta.

Una panchina per non dimenticare. Una panchina come futuro simbolo di vittoria contro la barbarie alla quale giornaliermente donne di ogni età e da ogni angolo della Repubblica e della provincia sono costrette a vivere. Notevole la presenza di cittadini e ragazzi, encomiabile l’iniziativa dell’amministrazione e del primo cittadino Paola Lanzara, scortata dall’assessore Giustina Galluzzo e dal vice sindaco Alfano di ribadire la propria posizione e di renderla vetrina proprio dinanzi quella che é la casa di ogni cittadino onesto e non violento.

 

 

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Le Deva tornano con un nuovo brano che racconta il mondo delle fragilità dell’anima

Le Deva tornano con un nuovo brano che racconta il mondo delle fragilità dell’anima: il titolo “A.I.U.T.O.” è sarà disponibile con il videoclip a partire da venerdì 29 novembre.

 La scelta dell’acronimo A.I.U.T.O. ha l’obiettivo di far soffermare l’attenzione su ogni singola lettera: il testo, infatti, racconta 5 emozioni, 5 stati d’animo: Angoscia, Inquietudine, Umiliazione, Tormento, Ostacolo quelli che fanno stare male. Una richiesta di aiuto “urlata” di tutte quelle persone che si sentono in difetto nei confronti della loro felicità, della loro serenità, della loro vita stessa.

Le Deva, che già in passato con il brano “L’amore merita” (che racconta dell’amore omosessuale) e con “L’Origine” (anche questo dedicato all’universo femminile) hanno mostrato la loro attenzione per il sociale ed il mondo interiore delle persone, ancora una volta si concentrano su questi argomenti in cui sono direttamente coinvolte e che sentono particolarmente vicini, come spiegano Le Deva:Ho sofferto di attacchi di panico per anni – rivela Laura Bonoed è stata dura convivere con l’ansia di affrontare le giornate, una semplice uscita tra amici, ma anche un concerto, con la paura di rimanere pietrificata da quel senso di soffocamento, di dolore al petto… è proprio paura di avere paura. Un loop sconvolgente, invisibile alla vista dei più e quindi è difficile chiedere aiuto”.

La U di umiliazione è forte perché si parla di umiliazione dell’anima – spiega Verdianaper l’incapacità degli altri di comprendere un malessere invisibile. E questo spiega anche la A di angoscia e la I di inquietudine”.

La T di tormento racchiude tutte queste sensazioni che non ti permettono di affrontare serenamente la situazione senza chiedere AIUTO esternocontinua ancora Roberta Pompal’aiuto di un familiare o un amico, certamente, ma anche di esperti che possano davvero essere la medicina giusta al dolore che si sente dentro”. 

Il videoclip, realizzato dal regista Mauro Russo, già ideatore di diversi loro precedenti video, descrive tutte queste sensazioni che le ragazze vogliono evidenziare con la canzone: “Il finale del video, così come della canzone, vuole però dare un messaggio di speranzaprecisa Greta Manuzi e la lettera O, che sta per ostacolo desidera essere la capacità di rimuovere quell’ostacolo che non permette all’anima di sorridere alla vita e alla spensieratezza”. 

La canzone, scritta da Marco Rettani e composta da Alessandro Manzo, Manuela Zero e lo stesso Rettani anticipa il prossimo album de LE DEVA. Si tratterà del loro secondo album, che segue a “4” disco d’esordio che ha ottenuto il disco d’oro grazie a successi come L’amore Merita, L’origine, Semplicemente io e te

FACEBOOK LE DEVA: https://www.facebook.com/ledevaofficial/

Ufficio Stampa: Gabriele Lo Piccolo

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Congresso regionale Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani

DA SALERNO LE NUOVE FRONTIERE DELLA CHIRURGIA D’URGENZA

Due giorni con istituzioni e professionisti per fare il punto sulla chirurgia d’urgenza con il Congresso Regionale dell’Acoi (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani) denominato “Chirurgia d’urgenza 2019 tra linee guida e real life”, fortemente voluto dal dottor Mariano Fortunato Armellino, Coordinatore Gruppo Campania, Direttore Unità Operativa Complessa di Chirurgia d’Urgenza e delle Urgenze Differite presso Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.

 Formazione e nuove tecnologie: queste le sfide per la chirurgia d’urgenza del futuro emerse dal convegno. Negli ultimi venti anni, l’evoluzione tecnologica ha determinato importanti cambiamenti in tutte le branche chirurgiche, consentendo approcci meno invasivi a tutto vantaggio del paziente. Anche la chirurgia d’urgenza ha subito modifiche che si sono tradotte nell’avvento della laparoscopia e dei trattamenti non operativi nei traumi, delle tecniche di addome aperto con pressione negativa nei traumi e nelle sepsi severe.

 “Numerose sono le Linee Guida e Consensus Conference, nazionali e internazionali, che hanno sancito il timing e le procedure, operative e non, da attuare nelle principali patologie chirurgiche d’urgenza e nei traumi – spiega Mariano Fortunato Armellino.  Per contro, però, la vita reale dei nostri reparti d’emergenza è spesso diversa da quella che vi si legge. Questo è da imputare non solo alle croniche carenze di organico, ma soprattutto a due fattori: l’inadeguata, spesso obsoleta, dotazione tecnologica dei nostri presidi ospedalieri e la carenza di formazione sul campo”.

“Non si può pensare” – aggiunge – “di implementare la chirurgia mininvasiva in urgenza se non si consente al chirurgo di formarsi in modo adeguato, ogni giorno, alla laparoscopia avanzata in regime non d’urgenza o se si utilizzano, in maniera impropria, i chirurghi a coprire turni nei vari Pronto Soccorso, sottraendoli alla sala operatoria”. Nel corso delle giornate studio si è discusso di quanto c’è di nuovo nel loro ambito di intervento e dello stato dell’arte negli ospedali campani. “Proprio in Campania il blocco delle assunzioni e le inadeguate strutture sanitarie hanno a lungo ostacolato il cambio di passo necessario, incentivando la migrazione dei giovani chirurghi.

Negli ultimi anni, però, si assiste a un’inversione di tendenza con concorsi, stabilizzazioni e i primi segnali di rientro dei “cervelli in fuga” che favorisce anche l’abbattimento dell’età media dei chirurghi negli ospedali regionali. Anche per quanto riguarda la dotazione tecnologica” – evidenzia Armellino – “assistiamo alla realizzazione di strutture nuove con investimenti in tecnologie, che affiancano strutture storiche, emblema della storia della sanità campana. Dall’Ospedale del Mare al nuovo Ruggi, il territorio si sta dotando di edifici adeguati ai tempi, capaci di offrire accoglienza e risposte innovative e concrete ai cittadini”.

 In particolar modo Salerno si pone all’avanguardia con l’Unità Complessa di Chirurgia d’Urgenza. Un reparto che funge da esempio: disciplina, professionalità e competenza garantiscono al paziente cure adeguate ed una degenza meno greve. Ci si accorge da subito dell’ordine che regna incontrastato, di come tutto funzioni nel rispetto di una oculata pianificazione degli incarichi e delle risorse lungo i corridoi del reparto. Il personale medico e paramedico, nel rispetto delle reciproche turnazioni, accudisce solerte i pazienti, senza sosta, con puntualità e garbo provvedono alle cure mediche senza mancare di umanità anche nei casi più estremi. Il costante e puntuale restyling degli ambienti, la razionalizzazione degli spazi, la dotazione di macchinari e nuove attrezzature, dimostrano che qui nulla è lasciato al caso.

di Stefania Maffeo

 

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Conosciamo TYLER B ecco la sua video intervista

Tyler B, artista del quartiere San Carlo all’Arena di Napoli, anni 24. I suoi primi esordi li fa al teatro Totò, dove comincia a rendersi conto che la musica è ciò che lo fa stare bene e quindi inizia a produrre testi, associandoli a dei beat.

Negli anni Tyler fa tante esperienze prima di divenire un’artista della scena musicale con la sua prima uscita ufficiale su YouTube con “amici amici ” brano non piú visibile per scelta stilistica. Lo scorso agosto vediamo Tyler B in collaborazione con  un’artista molto affermato nella scena italiana, Laioung , un brano che vede Napoli arrivare a Milano a fare la sua figura. Dopo poco lo vediamo in collaborazione con un suo conterraneo, Ha Youngster collega e suo stimato amico, prodotto dal bravissimo Mario Nasti, beatmaker e amico dei due con “Stasera Balliamo” disponibile su YouTube e Spotify.

MOMENTO FEAT. Presto fuori. Inoltre ci saranno due collaborazioni, l’ennesima nel territorio milanese ed una nella capitale, per poi lavorare a dei singoli, dove si pronostica che siano molto “potenti “, per far si che possa girare sempre di più il suo nome e la sua musica.

Raggiunti traguardi importanti si penserà ad un album ufficiale, il primo spera Tyler B di una lunga serie. Dunque un ragazzo allo sbando dall’età di 15, ha trasformato le sue esperienze in musica.

Non voglio spolierrarvi altro, godetevi la sua video intervista dove trovate anche Hal che parla della loro collaborazione. Io fossi in voi non la perderei, clicca e guarda la video intervista.

di Giovanni Morra

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Associazione chirurghi ospedalieri italiani in convegno a Salerno

DUE GIORNI DEDICATI ALLA CHIRURGIA D’URGENZA

A Salerno il convegno regionale dell’Acoi (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani) “Chirurgia d’urgenza 2019 tra linee guida e real life” in programma oggi e domani (14 e 15 novembre) al Grand Hotel Salerno, fortemente voluto dal dottor Mariano Fortunato Armellino, Direttore Unità Operativa Complessa di Chirurgia d’Urgenza e delle Urgenze Differite presso Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.

L’evoluzione tecnologica ha determinato negli ultimi vent’anni notevoli cambiamenti in tutte le branche chirurgiche, consentendo approcci meno invasivi a tutto vantaggio del paziente. Anche la chirurgia d’urgenza ha visto modificare tecniche storiche e consolidate, passando dal “grande taglio – grande chirurgo” alla chirurgia laparoscopica d’urgenza, dalla laparotomie esplorative ai trattamenti non operativi nei traumi. Una vera e propria rivoluzione culturale che ha coinvolto anche altri specialisti (radiologi interventisti, endoscopisti, rianimatori, etc.) nella costituzione di un reale team multidisciplinare, consentendo di sviluppare opzioni terapeutiche diverse in relazione alla gravità ed alla complessità dell’urgenza chirurgica.

Si discuterà, proprio nella due giorni salernitana, delle numerose Linee Guida e Consensus Conference, sia nazionali che internazionali, con un illustre panel di esperti, per evidenziare il timing e le procedure, operative e non, da attuare nelle principali patologie chirurgiche d’urgenza e nei traumi. Si valuteranno anche le casistiche della “real life”, ossia della vita reale dei reparti d’emergenza, spesso diversa da quella delle Linee Guida: inadeguate ed obsolete dotazioni tecnologiche dei presidi ospedalieri e carenza di formazione sul campo spesso contribuiscono a non far decollare alcune procedure e tecniche nel patrimonio culturale del chirurgo d’urgenza.

“Non si può pensare, infatti, di implementare la chirurgia mininvasiva se non si consente al chirurgo di formarsi adeguatamente e quotidianamente alla laparoscopia avanzata in regime non d’urgenza o se si utilizzano, in maniera impropria, i chirurghi a coprire i turni nei vari pronto soccorso sottraendoli alla sala operatoria” spiega il direttor Armellino.

Salerno si pone all’avanguardia in tal senso e lo dimostra discutendo, nel convegno regionale, di quanto c’è di nuovo nel loro ambito di intervento e dello stato dell’arte negli ospedali campani.

Scarica il programma completo 

di Stefania Maffeo

 

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“L’altro Ersilio Trapanese”: Hobby e manie, fra passato, presente e futuro.

Il suo gruppo preferito sono gli ⚡AC/DC⚡
Attraverso le canzoni del grande gruppo hard-rock, scopriremo il dottor Ersilio Trapanese, durante la trasmissione “I am…I”, andata in onda su Radio Play Tag.
Un percorso sorprendente in cui conosceremo l’uomo, il medico, il ragazzo con dei sogni, speranze e certezze.
Verrà fuori “l’altro” Ersilio Trapanese, quello che pubblicamente non vi aspettereste mai. Hobby e “manie”, fra passato, presente e futuro.
Guarda Ora…