La Cipolla di Vatolla è stata ufficialmente inserita tra i prodotti che godono del marchio Slow Food. Un grande risultato che l’Associazione ha conseguito dopo anni di impegno sul territorio e che vuole presentare al grande pubblico. Lo farà nella sala conferenze di Palazzo Cagnano a Laureana Cilento durante l’incontro “Presidio Slow Food Cipolla di Vatolla: Una comunità per il rilancio delle aree interne del Cilento” previsto per giovedì 16 dicembre alle ore 17.00.
Dopo i saluti del presidente della Comunità Montana “Alento Monte Stella” Angelo Serra, del sindaco di Perdifumo Vincenzo Paolillo e della presidente dell’Associazione Angela Marzucca, si alterneranno vari nomi illustri della società civile cilentana, dell’associazionismo e della politica. Parteciperanno infatti Elisa Pettinati, presidente di Slow Food Cilento, che porterà la sua esperienza nel campo della promozione delle eccellenze enogastronomiche locali, così come Angelo Lo Conte, legale rappresentante di Slow Food Campania. Dopo gli interventi tecnici, sarà la volta della politica col senatore Agostino Santillo e con il presidente dell’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Tommaso Pellegrino che molto ha investito nel progetto. Concluderà l’incontro l’assessore all’agricoltura della Regione Campania Nicola Caputo. A moderare l’incontro sarà il giornalista Arturo Calabrese.
«È stato un lungo percorso – le parole della presidente Marzucca – non è stato facile, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Negli anni, la Cipolla di Vatolla si è affermata sempre più nel panorama gastronomico del Cilento e non solo. La recente partecipazione alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Capaccio Paestum – racconta – è stato per noi un successo di pubblico. Centinaia di persone si sono soffermate presso il nostro spazio per chiedere informazioni e per ascoltare la nostra storia. Con il presidio Slow Food – continua – la Cipolla acquista un ulteriore riconoscimento col quale poter essere commercializzata e diffusa sulle tavole nazionali ed internazionali. Sperando che la prossima estate si potranno tenere gli eventi – ragiona la presidente – siamo già a lavoro sull’edizione 2022 della Festa della Cipolla di Vatolla. Abbiamo tante sorprese e tante idee – conclude – e ce la metteremo tutta per concretizzarle».
red.cro
Autore: webtv360
di Stefania Maffeo
Il progetto Aiuoliamoci, realizzato da Forma Mentis Salerno, ha coinvolto i bambini in un percorso formativo sulla salvaguardia dell’ambiente, partendo dal verde pubblico e dalle zone maltenute per restituire decoro al quartiere ed alla città. La costruzione di una coscienza ambientale attiva e partecipativa, partendo dai bambini: questa la sua mission.
E’ stato patrocinato dalla Regione Campania, dal Comune di Salerno, dalla Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, da Salerno Solidale spa e dalla S.I.S. School of International Studies srl, e sostenuto dai soggetti del terzo settore Poldo Soc. Coop. Sociale, ASD Futura Salerno, Rafiki ODV e Salerno in Green ODV.
Tra momenti di gioco e formazione i bambini hanno appreso tecniche di intaglio, pittura, scultura e manipolazione che hanno messo in pratica creando oggetti con materiali da riciclo, toccando con mano l’importanza della sostenibilità e della salvaguardia della natura, per responsabilizzare e responsabilizzarsi verso il bene pubblico. Le realizzazioni dei giovani artisti sono state protagoniste dei due appuntamenti con i mercatini sociali itineranti che si sono tenuti a Fratte, presso la Villa Comunale, ed in via Achille Napoli.
I due appuntamenti con i Green Street Market hanno visto un grande coinvolgimento di pubblico che ha potuto “acquistare” con libere donazioni i lavori realizzati dai bambini durante i laboratori, contribuendo così al raggiungimento del budget necessario per la piantumazione delle aiuole. È stata anche un’occasione utile per rendere partecipe la comunità nelle attività di rispristino delle aree verdi urbane e nella sensibilizzazione per la loro tenuta e manutenzione.
Le aiuole sono state scelte proprio dai protagonisti del progetto che, passeggiando in città alla ricerca di spazi verdi urbani degradati, tra perlustrazioni e fotografie, hanno classificato le zone che necessitavano di una rigenerazione. Gli interventi di piantumazione sono stati eseguiti in via Michele Conforti ed in via Nicola Buonservizi, via Guido Vestuti, via Salvatore Calenda e via Manganario, mentre le operazioni di pulizia hanno riguardato Piazza Falcone e Borsellino, via Francesco Spirito (pulizia, rasatura aiuola), via Cristoforo Capone (pulizia, rasatura aiuola) e via Dei Greci.
Soddisfatto Sergio De Martino, Presidente di Forma Mentis ODV: “È stata una bellissima ed entusiasmante avventura che abbiamo concluso nel migliore dei modi. L’impatto sociale raggiunto è ragguardevole considerando che eravamo alla prima esperienza di realizzazione di un progetto così ampio che prevedeva degli step di attività legati alla salvaguardia ed al ripristino del bene pubblico. Siamo orgogliosi di aver realizzato il progetto avvertendo la vicinanza ed il sostegno delle famiglie e dei collaboratori (che non finirò mai di ringraziare) e di aver raggiunto l’obiettivo generale del progetto: far ritornare alla socialità i bambini ed i ragazzi dopo un periodo molto complicato per le relazioni umane. Ringraziamo tutte le organizzazioni del terzo settore che si sono lasciate coinvolgere e tutti i partner istituzionali, in special modo il Referente di progetto del Dipartimento delle Politiche della Famiglia, la dottoressa Sabrina Saccomandi. Naturalmente questo entusiasmo non sarà disperso, ma sarà anzi da stimolo per le prossime progettualità che abbiamo da offrire alla comunità.
Per il giorno dell’Immacolata i Segni Distinti, duo di poliziotti cantautori composto da Angelo Forni e Fabio Sgrò, regalano ai loro fans ed in particolare ai tifosi salernitani un nuovo brano dal titolo “Granata”, ovvero un inno per una “partitura” del sentimento Granata.
Sembra quasi banale comporre ancora una canzone sul sentimento dei Granata del Sud, quando chi ha voglia e intento per farlo, lo può fare sugli spalti dell’Arechi. Quello della curva Sud è solo il modo più vistoso, divertente, enfatico di essere Granata: le sciarpate, le bandiere, i fumogeni, le grandi creazioni delle coreografie, i capigruppo storici, i tamburi, i cori che accompagnano da sempre la squadra, ovvero da quando è nato il tifo organizzato. Se nella sua “Carta per musica” Enzo Siciliano scriveva “Ognuno ha il suo Trovatore in mente, e guai a chi glielo tocca”, ognuno è detentore di una sua propria idea di Salernitana, di un suo intimo modo di essere granata. I Segni Distintivi lo hanno espresso con il mezzo in cui eccellono e credono, la musica, incorniciandola anche in un intenso video che la lega alle bellezze della nostra città, al suo mare, che sa tingersi di granata nel tramonto, alle mollezze del lunato golfo, che vanno ben oltre l’esuberanza del tifo, gridato e vissuto, in curva. Ecco che la Salernitana, ultracentenaria, non invecchia, non mostra rughe, nonostante il dolore per quanti non ci sono più, immolatisi per i suoi colori, poiché sostenuta da questo incrollabile tappeto di emozioni e palpiti, che invita anche a chiedere a quanti ascolteranno questa canzone, ciò che questi colori significhino per ognuno di loro, sull’infinita onda sonora di quel Gooooooooool interminabile che da sempre fa cadere dalle labbra il sigaro portafortuna a Tommaso D’Angelo, che ha gentilmente concesso la sua voce per la conclusione del video realizzato, tra l’altro, con la collaborazione di alcuni tifosi della Salernitana per il coro e con le immagini fornite per gentile concessione dall’emittente televisiva OttoChannel.
Questo il link del nuovo brano https://www.youtube.com/watch?v=Z0XgiuEh2vM
La Fondazione “Luigi Gaeta” – Centro Studi Carlo Levi di Eboli ha promosso un progetto triennale rivolto alle scuole di ogni ordine e grado riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali. Il percorso è finalizzato all’innovazione dell’insegnamento della matematica in onore del professore Luigi Gaeta, già stimato docente di matematica nonché convinto meridionalista a cui è intitolata la suddetta Fondazione.
L’iniziativa, promossa e coordinata dal prof. Domenico Cariello, membro del Comitato Scientifico della Fondazione “Luigi Gaeta” di cui è responsabile scuola, si attuerà in collaborazione con il Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Perugia nell’ambito del ventennale progetto nazionale “Matematica&Realtà” ideato e coordinato dai docenti Anna Salvadori e Primo Brandi che saranno anche i formatori/coordinatori del corso di formazione per i docenti di matematica di 13 Istituti di varie regioni italiane che è iniziato in modalità “blended” il 23 novembre 2021.
L’obiettivo è quello di sviluppare le competenze matematiche degli studenti necessarie alla scoperta delle relazioni tra la matematica con il mondo reale, le capacità di cooperazione e collaborazione per migliorare le capacità di apprendimento attivo e creativo, stimolare l’impegno e la partecipazione degli alunni ad una o più gare nazionali di comprovata efficacia, riconosciute dal Ministero dell’Istruzione e gestite dal DMI dell’Università di Perugia nell’ambito del Progetto M&R. Per l’attuazione del progetto sono previste 3 fasi: FASE 1- Anno di attuazione 2021. Prevede la formazione dei docenti di matematica di 14 Istituti di ogni ordine e grado; FASE 2 – Anno di attuazione 2022. Prevede l’attivazione di “Laboratori di Sperimentazione/Innovazione” curriculari e/o extracurriculari; FASE 3 – Anno di attuazione 2023. Premio nazionale “Luigi Gaeta”.
La Fondazione “ Luigi Gaeta- Centro studi Carlo Levi” promuove la cultura in tutte le sue forme ed espressioni. Le finalità, perseguite sul terreno sociale e nei luoghi di produzione culturale, sono tese a formare ed educare cittadini, attraverso la cultura letteraria, scientifica ed artistica, in tutte le tipologie e modalità espressive; in particolare, promuovendo la diffusione del pensiero e dell’opera di Carlo Levi, che costituisce la primaria ragione di essere. Lo spettro degli interventi comprende dibattiti, mostre, convegni, concorsi e spettacoli. Idealmente, le attività della Fondazione sono dedicate al compianto Luigi Gaeta ed a noti personaggi del mondo socio culturale che, con la loro attività, hanno dato lustro al nostro territorio meridionale, in quanto il nuovo meridionalismo è la filosofia di fondo che ispira in toto l’itinerario delle iniziative.
di Stefania Maffeo
Un ricco programma, molto ampio e denso di spunti, quello organizzato per la “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne” a Pontecagnano Faiano grazie alla collaudata sinergia tra le associazioni Paesaggi Narranti, Artéclaté, Legambiente, il blog “I volti di Cassandra”, il Centro Commerciale Naturale – Pontecagnano C’entro, Ombra. Allo stesso tempo nuovi incontri, come quello con la squadra di donne della Fondazione Picentia, ampliano la rete di rapporti e competenze. Gli eventi si svolgeranno presso il Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano Gli Etruschi di frontiera. La scelta è ricaduta su uno spazio da sempre aperto alle iniziative delle associazioni del territorio. Gli spazi del MAP delineano consapevolmente l’identità, il contatto con le radici della propria storia. Inoltre la bellezza del luogo può curare le ferite e rendere liberi.
Il giorno 25 novembre alle ore 12,00 presso il Poliambulatorio di Pontecagnano Faiano in via Raffaello Sanzio si terrà lo scoprimento della targa dedicata a Trotula, prima medica attiva nell’ambiente della Scuola Medica Salernitana ed a tutte le donne della Scienza e della Medicina. Un gesto simbolico, ma di grande valore intrinseco, che richiama l’attenzione sulla tema dell’assenza di servizi pubblici di cura e di controllo economicamente accessibili alle donne sul territorio. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 17,00, all’interno delle sale del Museo, 20 artisti esporranno opere d’arte ispirate al tema della giornata, in un percorso emozionale ed immersivo. Attraverso le tecniche del racconto, curato dalle Compagnie Teatrali Mascheranova e Foroscenica, i partecipanti attraverseranno le emozioni, le sensazioni, i dolori, i silenzi, le sofferenze, le voci di tante donne, del tempo passato e del tempo presente.
Il 26 novembre alle ore 19,30 il Museo ospiterà la performance letteraria curata dalla Fondazione Salerno Contemporanea per la regia di Andrea Carraro, ed una performance di danza contemporanea a cura di Borderlinedanza e Déjà Donné.
Il 27 novembre alle ore 17,00 il Recital del poliedrico violinista Vito Mercurio travolgerà con i suoni e i ritmi di un gruppo eccezionale di voci e di strumentisti. Le loro musiche accompagneranno le letture di alcuni passi tratti dalle ultime pubblicazioni della scrittrice Carmela Forlenza curate dalle docenti Annamaria Petolicchio ed Antonella Mazzeo ispirate al tema del silenzio e della violenza contro le donne.
Il percorso, attraverso le emozioni che sanno suscitare la musica, l’arte, la danza, il teatro, si concluderà domenica 28 novembre alle ore 10,00, con un momento di riflessione sul tema “Violenza di genere: riconoscere i segni”, attraverso interventi di esperti e la partecipazione di associazioni del volontariato sociale che tutti i giorni si confrontano con il dolore delle donne, il dramma dei bambini ed i percorsi di rinascita.
La città di Pontecagnano Faiano ha risposto in modo propositivo alle iniziative, riconoscendone la validità. Dal 25 novembre al 2 dicembre si terrà la Galleria diffusa di sensibilizzazione tra le vetrine dei commercianti e nei locali della ristorazione che esporranno le T-shirt con il numero 1522, il numero gratuito che accoglie le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking. Dal 25 novembre al 2 dicembre (eccetto il venerdì ed il sabato) alcuni ristoratori (Al Trivio Granata, Il Salotto, Diretto 2.0, I Borboni, La Bascula, La Regina Scalza) praticheranno uno sconto del 10% sul menù alla carta a chi esibirà il biglietto del Museo. Un altro piccolo tassello per costruire quel rapporto di collaborazione reciproca tra realtà culturali e operatori del commercio, per costruire insieme un’idea di ospitalità necessaria allo sviluppo economico e culturale della città. Un’occasione per camminare insieme attraverso le emozioni, per rafforzare l’impegno in difesa dei diritti delle Donne.
Si sono svolti gli eventi targati Art Experience, con la seconda edizione di “Primavera Artistica 2021”, un evento che ha portato artisti nazionali e internazionali nella città di Salerno. Precisamente dal 16 al 26 ottobre 2021 si è svolto presso il Museo Diocesano “San Matteo” di Salerno, i curatori dell’evento Anna de Rosa e Angelo Lazzano, hanno allestito una mostra collettiva in cui coesistono opere di Pittura, Scultura, Fotografia e Disegno, diverse forme espressive e realizzate con varie tecniche e i più svariati materiali, ma quasi tutte accomunate dal tema del MARE , proprio per onorare la nostra bella città.
Tante anche le opere che presentano l’essere umano in progress, con le sue diverse sfaccettature, partendo dal concetto dell’infanzia e del gioco, fino a trattare momenti di vita quotidiana o i passaggi più profondi dell’emotività.
Nell’ambito della stessa rassegna anche l’expo delle Panchine d’Artista, posizionate nel Quadriportico del Museo e la sezione Mexico&Mare dedicata alle opere di otto soci messicani, esposte insieme a quelle provenienti da Brasile, Spagna, Portogallo, Perù, oltre che dall’Italia.
L’evento ha avuto come obbiettivo principale la didattica rivolta agli alunni della 4° e 5° della Scuola primaria e si svolge attraverso uno staff tecnico competente che guida le scolaresche in un percorso di Arte tra le opere del Passato offerte dal Museo e quelle di arte contemporanea donate da artisti del Presente. Queste ultime sono 64 opere 50×50 e sono esposte su Cavalletti arcobaleno, posizionate ad altezza visiva dei bambini che dopo avere avuto un primo impatto visivo con loro, elaborano una critica personale e poi si accomodano in un’ aula didattica per realizzare un disegno che riproduce l’opera che li ha più affascinati.
Il percorso artistico offerto ai piccoli visitatori-fruitori, ha messo a disposizione tutte le meraviglie esposte nelle sei sale del Museo. Ogni sala tratta le opere di un periodo storico ,tra cui le 60 tavolette di avorio che rappresentano la storia del nuovo e vecchio testamento risalenti al XII secolo (uniche al mondo)
Quindi la DIDATTICA si svolge attraverso l’arte Contemporanea in uno scrigno che custodisce opere Antiche di inestimabile valore artistico-storico-religioso, mentre il Futuro è rappresentato dai bambini, che conquistano il senso di appartenenza e il riconoscimento di una loro identità nel territorio attraverso la trasmissione del valore della tradizione, rappresentata dal nostro Patrimonio Storico Artistico e Culturale che dobbiamo tutelare, rivalutare e trasferire.
Per questo motivo Primavera Artistica 2021 prosegue nelle scuole, inizialmente presso l’I.C.I. Medaglie d’oro dove viene allestita una Expo con tutte le opere 50X50 esposte sui cavalletti arcobaleno, per continuare il progetto di didattica iniziato presso il Museo attraverso un primo incontro propedeutico con l’Arte.
Le coppie, spesso, vengono da me quando scoppia tra loro una crisi così forte che temono di perdersi, identificando il perdersi con il divorzio.
In realtà, alcune di loro si sono già perse anni prima, altre sono solo nella nebbia di una comunicazione poco chiara, altre ancora portano il peso di essere in troppe persone nella coppia, alcune non sono mai state coppia veramente e la loro storia non è ancora iniziata….
Un amore nasce lentamente o all’improvviso, esplode nel petto facendo cambiare la percezione del tempo, dello spazio, dei luoghi, delle persone.
La prima fase di un rapporto d’amore è caratterizzato da un processo di idealizzazione dell’altro, il che consente di passare dall’infatuazione iniziale ad un sentimento più profondo. In quest’arco di tempo vengono mostrati principalmente gli aspetti positivi, si indossa una maschera fatta di ciò che riteniamo piacevole e desiderabile dal partner.
L’idea che si sviluppa in questa fase è quella della completezza, la sensazione di aver trovato l’altra metà della mela.
Il partner rappresenta colui o colei da cui dipende la nostra felicità, finché non arriva il tempo della delusione o disinganno.
La delusione è una fase di svelamento, durante la quale si inizia a vedere l’altro per ciò che è nella sua interezza, con le sue fragilità e debolezze.
E’ fondamentale viversi la delusione per il superamento del desiderio di appagamento egoistico dei propri bisogni personali, che spesso è il fine principale in una relazione.
Se la relazione non va oltre il sentimento di bisogno e di necessità si può strutturare un legame di dipendenza, volto principalmente a riempire vuoti che ci si porta dentro dall’infanzia e per affermare sé stessi ed il proprio valore attraverso conferme e riconoscimento che provengono dall’altro.
Una coppia, i primi mesi, durante il corteggiamento, si incuriosisce dell’altro, lavora per sorprendere, per emozionare, per affascinare.
I ritmi dei primi tempi possono risultare accelerati, si può essere carichi di energie, si può tendere a tagliare il mondo fuori in una sorta di fusione con il partner, famelici di conoscersi e viversi profondamente.
Alla fusione, per lo sviluppo di una relazione sana, seguirà un allontanamento tale da consentire al mondo di ricircolare tra i due individui.
La coppia rallenterà i ritmi e troverà una routine che, se sfruttata bene, fornirà sicurezza e senso di protezione.
Uscire dalla fusione, dal “facciamo tutto insieme e stiamo sempre insieme, vicini vicini” è un passaggio fondamentale alla strutturazione di un “amore sano”, perché chi non può consentirsi di stare lontano forse non è realmente vicino.
“Se la nostra pelle è copertina di libro
Dopo aver ammirato titolo e fattura
Sfogliatelo famelici
Per averlo dentro anche se non è tra le mani”
Essere in relazione con l’altro vuol dire creare connessioni profonde che consentono non solo complicità, ma anche la capacità di conoscersi al punto tale da sapere come sostenersi.
Il sostegno reciproco nelle normali difficoltà quotidiane, la vicinanza empatica, la volontà di comunicare il proprio mondo interiore per fornire strumenti di comprensione all’altro, lo sforzo di costruire un mondo comune alle reciproche diversità e tanto altro ancora sono gli elementi fondamentali che alimentano un amore.
In terapia dico sempre che l’amore richiede tanto coraggio, in quanto è una perdita ….
Quando si ama si accetta di perdere il “controllo”, si è in due e si deve accettare anche di affidarsi, di fidarsi e di lasciarsi condurre, quando si ama si perdono parti di sé per andare incontro all’altro.
Perdere parti di sé non nell’accezione negativa del termine, bensì come processo indispensabile per cui si smette di essere esclusivamente un “io” ed un “te” per essere un “Noi”.
Il Noi è una terza entità che ha vita propria, fatta di un nuovo respiro, nuovo ritmi, nuovi equilibri e, come ogni neonato, ha necessità dei suoi tempi per imparare a crescere e camminare, a cadere e rialzarsi, ferirsi e scoprire che ci si può curare e guarire.
Il “Noi” non sempre nasce, in quanto l’imparare a camminare risulta faticoso e c’è la tendenza dei partner a lottare per tornare a “volare” come accadeva nei primi tempi della fase dell’innamoramento.
Ci si ritrova invischiati nella pericolosa illusione di poter cambiare l’altro, nella convinzione della necessità di ritornare allo stato fusionale iniziale in cui il partner appariva perfetto.
Le recriminazioni, gli scontenti, le minacce, le manipolazioni, i comportamenti ossessivi e persecutori potrebbero essere gli ingredienti che la coppia si trascina nel tempo alla ricerca di un amore impossibile ed immaturo, volto a colmare vuoti e dolori di un tempo passato che non esiste più.
Ed è così che ci si perde prima ancora di essersi veramente trovati, ci si impiglia nelle maglie della sfida, della lotta al potere, ci si infanga di tutto ciò che viene in eredità dal proprio sistema familiare, ci si ritrova a dipingere un quadro a quattro mani simile a quelli appesi nelle stanze della nostra infanzia che abbiamo così odiato.
Quando un paziente si accomoda, su quello che sarà il “nostro” divano, la prima cosa che mi chiede è di essere sua alleata/o e di aiutarla/o a cambiare il proprio partner, di trovare il modo di trascinare il partner in terapia per essere “aggiustato”.
L’altro è da aggiustare, modificare, cambiare perché così com’è non va bene, rende infelici, non capisce, non ci ama!
Incastrati in tale convinzione si è lacerati dal senso di impotenza e la vita diventa un incubo dal quale è possibile uscire con una parola: “corresponsabilità”.
La corresponsabilità apre un mondo di possibilità, un mondo in cui la relazione è fatta di un cinquanta e cinquanta ed io posso agire unicamente sul mio cinquanta.
Nella parola corresponsabilità si sposta il focus e, chi è seduto su quel divano, inizia a vedere finalmente se stesso.
Lentamente si interrompe la caccia alle streghe, alle pozioni magiche, si interrompono le cospirazioni e si rompe lo specchio delle mie brame, si comincia a riscoprire i bauli dei propri desideri, sogni, passioni, seppelliti troppo spesso lungo la strada della lotta al potere.
Quello che avviene nel paziente dopo “essersi visto” non ve lo racconterò, poiché ogni persona è un libro meravigliosamente unico e non vi è una storia uguale per tutti che possa essere raccontata.
Posso però scrivere che, vedere un uomo o una donna, un ragazzo o una ragazza, afferrare la propria clessidra interrotta o bloccata è scuoterla o rigirala, piangere e ridere per la sabbia che riprende a fluire, è l’emozione per cui vale la pena … proprio come capita in amore!
Dott.ssa Elena Fattorusso
Psicologa & Psicoterapeuta Sistemico-Relazionale
Il cancro al seno potrebbe avere un modello di crescita a spirale e un’importante connessione con l’influenza della gravità. E’ quanto sostiene il ricercatore salernitano Ersilio Trapanese in uno studio pubblicato sull’autorevole rivista scientifica internazionale Traslational Medicine Communications & Springer Nature.
La ricerca, che vanta la supervisione del professore Giulio Tarro, espone una nuova e rivoluzionaria teoria del cancro a spirale della mammella attraverso lo sviluppo di un modello teorico, un algoritmo predittivo dei tipi istologici e la percentuale di tumori rilevati nella sezione aurea (Golden Ratio Φ) e nella sequenza di Fibonacci.
Da due anni, infatti, il medico Ersilio Trapanese, direttore sanitario del centro Cmm Diagnostica di Cava de’ Tirreni, porta avanti uno studio per l’identificazione e la caratterizzazione di lesioni mammarie sospette utilizzando una nuova tecnica diagnostica applicata all’ecografia e alla mammografia denominata “PhiΦBreast” per l’identificazione di lesioni di categoria C4-C5 con alto Valore predittivo positivo (Ppv) nel rispetto dei criteri dell’American college of radiology (Acr) e Breast imaging reporting data system (Bi-Rads ). L’azione della gravità secondo l’intuizione del ricercatore, assumerebbe un ruolo importante sul movimento di crescita che produce la spirale neoplastica. La ghiandola mammaria, in tal senso, potrebbe rappresentare un interessante modello di geometria frattale umana dove le regole fillotattiche vengono ragionevolmente applicate e dove la deviazione dalla normalità darebbe luogo a disfunzioni.
Secondo la teoria del cancro a spirale, in tal senso, la lesione neoplastica mammaria seguirebbe lo stesso modello della fillotassi, della sezione Aurea e della sequenza di Fibonacci, traendo energia di crescita ed espansione dai capillari sanguigni e dallo squilibrio dell’attività bioelettrica delle cellule con influenza dalla gravità. La stessa gravità agisce come stress meccanico sui processi bioelettrici e genetici delle cellule e, insieme alla neoangiogenesi, spinge lo squilibrio strutturale verso la crescita del tumorale.
“La missione di questa ricerca scientifica – conferma il medico Ersilio Trapanese, docente di Ecografia Ecointerventistica – è di informare sia la comunità scientifica globale sia i pazienti affetti da cancro che, grazie allo sviluppo di una nuova tecnologia rivoluzionaria, siamo ora in grado di rilevare il cancro alla mammella in una fase sempre più precoce, aprendo la strada ad una nuova era nella diagnosi, terapia e risoluzione di questa malattia”.Per il ricercatore salernitano, membro della commissione scientifica De Beaumont Bonelli Foundation for cancer research, si tratta di un nuovo e prestigioso riconoscimento.
Leonardo Massa, Managing Director MSC Crociere: “Siamo stati i primi a ripartire nel mondo grazie anche alle autorità italiane, che sin dall’inizio hanno creduto nel nostro protocollo. Le crociere hanno ridato la serenità economica a centinaia di migliaia di famiglie”
Napoli, 26 ottobre 2021 – MSC Crociere ha ricevuto il Premio Buona Sanità patrocinato, tra gli altri, da Regione Campania, Comune di Napoli e Università degli Studi di Napoli Federico II, per aver messo in campo un protocollo di salute e sicurezza che è stato preso come modello in tutto il mondo e che ha contribuito alla ripartenza non solo del settore crocieristico, ma anche del turismo a livello globale.
Giunto alla sua 23esima edizione, il premio è andato alla Compagnia con la seguente motivazione:
“Alla MSC Crociere per aver istituito una task force interfunzionale, composta da esperti in house nei settori dei servizi medici e igienico sanitari, servizi alberghieri, sanità pubblica, HVAC (riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria), sistemi di ingegneria di bordo e tecnologia informatica e logistica, che ha lavorato alla progettazione e allo sviluppo di un primo nuovo protocollo operativo destinato a garantire la salute e la sicurezza dei passeggeri del settore crocieristico, dalla prenotazione all’imbarco, inclusa l’esperienza a bordo e fino al ritorno a casa, in un continuo confronto con le istituzioni pubbliche locali, regionali e nazionali e con le autorità sanitarie in Europa, Stati Uniti, Brasile e Cina, secondo modalità tali da garantire il costante aggiornamento delle procedure ai risultati scientifici e il miglioramento del livello delle linee guida internazionali esistenti, per la tempestiva ripresa del settore crocieristico in totale sicurezza”.
La consegna del premio è avvenuta a bordo dell’ammiraglia della compagnia MSC Seashore, ultima nata della flotta nonché la nave più grande e tecnologicamente avanzata mai costruita in Italia.
“Il riconoscimento di oggi è un’ulteriore testimonianza dell’impegno che MSC Crociere ha profuso per l’elaborazione del protocollo con l’obiettivo di offrire ai propri ospiti la vacanza più sicura possibile” ha affermato Leonardo Massa, Managing Director di MSC Crociere durante la cerimonia di premiazione. “Un protocollo che ha toccato tutti gli aspetti del viaggio in crociera e che, tuttavia, non ne ha snaturato l’esperienza. MSC Crociere è stata la prima compagnia al mondo a ripartire e oggi, grazie all’esperienza acquisita, ha guadagnato la fiducia dei viaggiatori che sempre più numerosi sono tornati a bordo delle nostre navi. Un ringraziamento speciale va alle autorità italiane con cui la Compagnia ha collaborato e che hanno creduto sin dall’inizio nel nostro protocollo. Con la ripartenza delle nostre navi centinaia di migliaia di famiglie sono tornate ad avere la sicurezza di uno stipendio e a guardare serenamente il futuro. Anche in questa occasione, quindi, le crociere si sono confermate un importante volano economico e occupazionale”.
MSC Crociere ad agosto 2020 è stata la prima compagnia a ripartire con le crociere. Da allora, grazie a 12 navi tornate all’operatività sulle 19 della flotta, ha portato in vacanza i propri crocieristi già in 21 Paesi in tutto il mondo. La Compagnia già è pronta a far ripartire anche le altre navi non appena le condizioni lo consentiranno. La previsione è di tornare alla piena operatività nell’estate 2022.
Nel corso dell’ultimo anno e mezzo sono stati diversi i riconoscimenti ottenuti da MSC Crociere sul fronte della salute e della sicurezza.
Nell’ottobre 2020 la Compagnia ha ottenuto la certificazione addizionale di classe Biosafe Ship assegnata dalla società di classificazione Rina alla nave ammiraglia MSC Grandiosa. La classe Biosafe Ship certifica che la nave è dotata di sistemi e procedure operative specifici, in grado di ridurre il rischio di contagio per i passeggeri e l’equipaggio.
In precedenza la società aveva verificato la conformità del protocollo di salute e sicurezza della compagnia di crociere alla Joint Guidance dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima (Emsa) e del Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (Ecdc), che incorpora ulteriori standard sanitari, tra cui quelli Eu Healthy Gateways. La verifica sulla conformità del protocollo con le linee guida delle due principali autorità europee è stata una parte cruciale del processo che ha consentito la ripresa delle operazioni nel Mediterraneo già a partire da agosto.
di Stefania Maffeo
Un laboratorio creativo con i Lego curato dall’Associazione Avalon, in collaborazione con Salerno Games, nell’ambito del progetto Narrative Urbane promosso dal Comune di Pontecagnano Faiano realizzato per promuovere la cultura ed ruolo centrale delle biblioteche sul territorio.
I quattro incontri di gioco intelligente e socialità si svolgono nella Biblioteca Comunale “Alfonso Gatto” presso il Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano “Gli Etruschi di frontiera”. I bambini, con la supervisione dei facilitatori, danno libero sfogo alla fantasia costruendo, mattoncino su mattoncino, e raccontando la propria città dei sogni con stazioni spaziali, immense spiagge, giardini e tanto colore.
L’Associazione Avalon sta lavorando alla creazione di un’Accademia delle arti visive, con particolare attenzione alla scuola del fumetto. Di recente il sodalizio ha avviato il riconoscimento come Università Popolare per consentire l’organizzazione di corsi professionalizzanti per i giovani.
Affidate all’Assessore alla Cultura Adele Triggiano ed al presidente di Avalon Michele D’Elia i dettagli dell’interessante iniziativa.