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Eventi

Angelo Nairod presenta il suo ultimo capolavoro: “Uova in camicia”

È disponibile, in tutte le librerie e in rete, la seconda opera di Angelo Nairod “Uova in camicia …e altre storie di (stra)ordinario coraggio” per le Edizioni Dialoghi. Dopo aver trattato con successo il tema della diversità con “Quando i Diversi siamo Noi” (LFA Publisher -2018) con il quale si è aggiudicato l’alloro nel prestigioso concorso “Caterina Martinelli”, nonché il Premio speciale Maralunga, nella VI edizione della Biennale Internazionale di Poesia e Narrativa – Percorsi Letterari … “Dal Golfo dei Poeti Shelley e Byron, alla Val di Vara”, Angelo Nairod si è riproposto di scavare più a fondo nel tema del diverso. “Uova in Camicia” che sarà presentato a Pontecagnano, domenica 20 marzo ore 10,30 Libreria Mondadori bookstore, via Marconi 45, nel corso di un evento che sarà introdotto dal Sindaco della cittadina Giuseppe Lanzara, a cura delle Associazioni culturali Emiolia, presieduta da Pasquale Auricchio e I Volti di Cassandra guidata da Lucia Zoccoli, con reading musicali di Maria Robertazzi, Giada Campione e dello stesso Auricchio, affronta, infatti, temi forti e di grande attualità: dalla violenza sulle donne all’ omogenitorialità, dalla surrogazione all’emancipazione femminile, con un occhio di riguardo ai diritti LGBTQ+. Il tema del coraggio è il collante di tutti i racconti. L’autore ritiene che “È nell’ordinario che ciascuno di noi deve trovare un coraggio straordinario. Nelle sfide di tutti i giorni, nelle avversità che si presentano in ogni istante. Così, con (stra)ordinario coraggio, i protagonisti della raccolta combatto con una dignità intoccabile, a testa alta e senza mai piegarsi.

L’originalità di queste storie risiede nella sorprendente umanità che condensano, scevra da futili retoriche.” Altrettanto sorprendente lo scavo psicologico nei personaggi, i quali – ciascuno dalla propria prospettiva – offrono il loro sguardo sulla realtà contingente, dura e complessa. Quella di Teresa di fronte al figlio in coma; quella della madre-pittrice affetta dalla sindrome di Tourette; quella di Andy, che riesce a diventare il più giovane presidente gay del suo Paese. Andy, che molto ha in comune col giovane Paolo, cresciuto come Paola, in un intreccio che man mano si dispiega e offre acqua fresca tanto al vorace lettore assetato – che cerca il ritmo e il dinamismo – quanto a quello più introspettivo, che nell’oggetto-libro vuole trovare le risposte, le domande… e perché no: il dubbio.

Le storie di (stra)ordinario coraggio che compongono Uova in camicia sono anzitutto un ‘caleidoscopio di sentimenti’. Si può affermare con certezza, infatti, che, uno per uno, questi racconti avviluppino il lettore in un pulviscolo inafferrabile di sensazioni. Non a caso, i riferimenti a fenomeni atmosferici o in genere alla volta celeste, al firmamento, si snodano a più riprese tra le pagine, ma il senso di esse è offerto da un elemento solo apparentemente banale, all’interno del racconto che dà il titolo alla raccolta, una sorta di ‘correlativo oggettivo’ a cui non si può non badare.

Angelo Nairod delinea una serie di vicende tutt’altro che bidimensionali. Niente è bianco o nero, ma i suoi personaggi brillano della luce di un arcobaleno inafferrabile. Così Gianna e Pierpaolo, intrappolati ciascuno in una solitudine inasprita dal contesto storico; oppure Elettra, più che mai figlia del suo tempo, alle prese con le contraddizioni che gravano sulla famiglia. Ognuno di questi ‘caratteri’ vive al meglio delle sue possibilità, un giorno dopo l’altro sfiorando o conoscendo l’abisso per poi risalirlo. E tutto ciò l’autore sa condurlo con tocco leggero e poetico, sensuale e romantico, in alcuni momenti, nel senso meno deteriore del termine. Come nella storia di Claudio e suo marito. Lo stile è piano, necessario, essenziale. Sa andare a colpire dove serve con poche parole, periodi scarni ed efficaci, intervallati ad altri di più ampio respiro, che danno spazio ad apprezzabili considerazioni e approfondimenti di cui le storie sono il pretesto. Un’intelligenza che concorre all’empatia anche – per esempio – sul piano linguistico, strizzando l’occhio a espressioni colloquiali (caratterizzate quanto basta) che ci permettono di superare la nostra identità di singoli, laddove è proprio l’identità – problematizzata ma al tempo stesso desiderosa di affermarsi – uno dei temi principali della raccolta. Anzi, a ben guardare ne costituisce proprio l’essenza e l’intera struttura.

Biografia: Angelo Nairod, nato a Napoli, vive in provincia di Salerno dove lavora come biologo nutrizionista nel suo studio privato. Accanto alla sua carriera di , da oltre quindici anni si occupa di fotografia. Le sue immagini sono state esposte in vari paesi del mondo e pubblicate su svariate testate di cultura e fotografia, sia in Italia (Foto Cult, Pride Magazine, Ziguline ) che all’estero (edizione russa del The Printed Blog, Noisy Rain Magazine, Maariv edizione Israeliana, Wilde Magazine, He said Magazine), riscuotendo particolari attenzioni sui social media: il suo account Instagram supera i 45 mila followers, mentre il suo account Flickr – ad oggi – ha collezionato ben 7 milioni di visualizzazioni. Fra le ultime esposizioni ricordiamo la sua personale presso la galleria Artifact di New York e la partecipazione alla Biennale di Salerno, dove è stato selezionato sia nell’edizione del 2018 che nel 2020. Il suo primo libro “Quando i Diversi siamo Noi”, pubblicato nel 2018 dalla Lfa Publisher, affronta in 12 racconti brevi il delicato e attuale tema della diversità, partendo da quella genetica fino ad arrivare a quella sociale e culturale. Il libro si è aggiudicato il primo premio nella sezione racconti del prestigioso concorso “Caterina Martinelli”, indetto in onore della stessa, uccisa dalla violenza fascista nel 1944. È inoltre vincitore del Premio speciale Maralunga, nella 6^ edizione della Biennale Internazionale di Poesia e Narrativa – Percorsi Letterari … “Dal Golfo dei Poeti Shelley e Byron, alla Val di Vara”.

 

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Attualità Politica

Bisogno esce allo scoperto, pronto alla campagna elettorale

Ora più che mai la città di Pontecagnano Faiano ha bisogno di un progetto alternativo che possa ridisegnare l’orizzonte futuro e fornire una nuova prospettiva ai cittadini, che hanno bisogno di ritrovare dei punti fermi in una Città che per troppo tempo ha vissuto in balia di altrui decisioni e di una politica poco propensa a ragionare sul lungo periodo.

È finito il tempo dell’attesa, è arrivato il momento della concretezza, della competenza, della passione.

È arrivato il momento di riprenderci il nostro futuro, ripartendo da due parole chiave che per troppo tempo abbiamo tenuto nascoste: identità e appartenenza.

La nostra Città ha bisogno di una ritrovata passione civica, in cui ognuno con orgoglio può sentirsi parte attiva dei processi decisionali che riguardano la Comunità, in cui tutti coloro che hanno scelto di creare qui la propria famiglia, di viverci, lavorare e divertirsi, si chiedano non solo “cosa può fare per noi la Città”, ma anche “cosa possiamo fare noi per la nostra Comunità”.

Il nostro percorso inizia proprio da qui, una lunga strada che guarda avanti, verso una Città proiettata al futuro ma senza dimenticare chi siamo, la nostra identità, il nostro vissuto, la nostra esperienza.

Una città ambiziosa, votata all’innovazione e creata a misura di cittadino, dove investire in progetti concreti di rigenerazione urbana, potenziando le infrastrutture e i trasporti, che non abbia paura di spingersi oltre e diventare parte attiva e volano dello sviluppo territoriale, riscoprendo la sua vocazione e valorizzando le tante eccellenze della nostra terra.

Una Città Pubblica, capace di rispondere alle sfide del presente senza aver paura della partecipazione attiva, del confronto e del dialogo fra le parti. Una città che sia capace di riscoprire la propria identità profonda partendo dall’attenzione nei confronti degli spazi pubblici e dei quartieri che la compongono, da riscoprire e valorizzare.

E quindi partiamo da qui, da una nostra idea che diventerà idea di tutti, con un solo scopo, quello di realizzare una Pontecagnano Faiano più bella, accessibile e funzionale, per tutti.

Insieme si può fare.

#ambiziosa

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Attualità Eventi

Salerno città da gustare con “Chocoland, la terra dei golosi”

Salerno città da gustare grazie a “Chocoland, la terra dei golosi”. Maestri del cioccolato e pasticcieri italiani si ritroveranno nel capoluogo di provincia per “sfidarsi” a suon di cioccolato, in ogni sua forma e di ogni tipo. Sicuramente non mancheranno dolci siciliani, ciambelle, dolci della tradizione napoletana croccante, liquirizia calabra e il cioccolato di Modica tra le prelibatezze previste, sono solo alcuni esempi di ciò che si potrà gustare. Ma non è tutto. Sono infatti previsti showcooking che man mano saranno svelati. Da non perdere l’appuntamento con il maestro Vanacore: giovedì 17 e venerdì 18 marzo, il maestro pasticcere terrà, dalle 10 alle 13, piccole ma importanti nozioni sul cioccolato, l’Abc per chi vuole destreggiarsi in questo settore tanto particolare quanto goloso, sia per le scuole sia per i visitatori, spiegando come nasce la tavoletta di cioccolato a partire dal favo di cacao. La prima edizione della golosa manifestazione è in programma dal 17 al 20 marzo, presso il molo Manfredi della stazione Marittima. L’iniziativa gode del patrocinio del Comune di Salerno, grazie all’impegno dell’assessore alle Attività Produttive e Turismo, Alessandro Ferrara in collaborazione con la stazione Marittima. A diversi giorni dall’inizio della manifestazione sono già tanti i bus turistici previsti a Salerno, nel villaggio di Chocoland durante i quattro giorni. Ospite d’eccezione Lino D’Angiò, in diretta TV durante le giornate di giovedì e domenica. Spazio anche ai bambini con attività organizzate dalla società di animazione Nientedimeno di Salerno e il teatrino dei burattini di Mario Ferraioli. I turisti avranno la possibilità di avere pacchetti turistici ad hoc, oltre a godere di una serie di iniziative a loro dedicate per far conoscere le bellezze della città di Salerno.

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Attualità L'intervista

Agropoli, il primo candidato Sindaco è Massimo La Porta

Per le elezioni amministrative di Agropoli c’è il primo candidato a Sindaco.

E’ Massimo La Porta, dimissionario Presidente del Consiglio in quota Agropoli Oltre dell’attuale giunta Coppola.

Il centro-sinistra che governa la Città sembra optare per le primarie per decidere il candidato alla massima carica.

Le motivazioni della scelta di La Porta affidate ai microfoni della giornalista Stefania Maffeo.

 

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Attualità

Pontecagnano Faiano, presentazione del progetto “Cucire per volare”

di Stefania Maffeo

Domenica 6 febbraio alle ore 10.30 presso il Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano la presentazione di “Cucire per volare”, raccolta fondi per sostenere il progetto di una sartoria creativa per le detenute del carcere di Salerno “Antonio Caputo”. Si accede al Museo con greenpass rafforzato, mascherina e nel rispetto della normativa Anti – Covid.

L’iniziativa, in collaborazione con il Ministero della Cultura ed il Museo Archeologico Nazionale Pontecagnano “Etruschi di Frontiera”, parte dall’esperienza della docente di arte tessile Roberta Mastrogiovanni immediatamente sposata dal blog “I Volti di Cassandra” di Lucia Zoccoli e Stefania Maffeo (moderatrice dell’incontro) e da circa una settantina di artisti con l’associazione Artéclaté, che hanno realizzato opere d’arte raffiguranti una farfalla per finanziare il progetto. Le opere sono esposte presso Intimo Maria Giannattasio e Mondadori Bookstore Pontecagnano Faiano, mentre le box disegnate da Anita Santimone per raccogliere fondi sono ospiti in numerosi esercizi commerciali della Città.

 

 

sartoria detenute salerno

L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con la Fondazione della Comunità Salernitana e le associazioni Legambiente, Ombra, Paesaggi Narranti, Centro Commerciale Naturale Pontecagnano C’Entro e Manden.

L’evento inizierà con i saluti istituzionali della Direttrice del Museo Ilaria Menale, del Sindaco di Pontecagnano Faiano Giuseppe Lanzara e dell’Assessora alle Politiche Sociali del Comune di Salerno Paola De Roberto per poi proseguire con il racconto nei dettagli della rete che si è immediatamente attivata per sostenere una sartoria per le detenute. Ne parleranno Lucia Zoccoli, Roberta Mastrogiovanni, Daniela Sibilio, Antonia Autuori e Grazia Biondi.

Conclusioni affidate a Rita Romano, direttrice dell’istituto penitenziario di Salerno a cui è destinato il progetto, che ha subito considerato il laboratorio di cucito come una concreta opportunità per far ritrovare alle donne con percorsi accidentati un interesse che sa di riscatto.

Cresciute, consapevoli e con una nuova abilità manuale. Si può “volare” oltre le mura del carcere ed avere la possibilità di scoprire la dignità di un’arte che un giorno potrebbe trasformarsi in lavoro.

 

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Attualità

Pontecagnano Faiano, si attiva la rete per sostenere una sartoria per detenute

di Stefania Maffeo

“Cucire per volare”: al via la raccolta fondi per sostenere il progetto di una sartoria creativa per le detenute del carcere di Salerno “Antonio Caputo”. Una nuova opportunità per le detenute, un modo per scoprire le loro abilità e per ritrovare un interesse che sa di riscatto. 

Un’iniziativa della docente di arte tessile Roberta Mastrogiovanni immediatamente sposata dal blog “I Volti di Cassandra” di Lucia Zoccoli e Stefania Maffeo, in collaborazione con una fattiva rete di associazioni e di imprenditori che si sono subito attivati per trovare tessuti, piccoli accessori, macchinari e per collocare delle “scatole” per raccogliere fondi nelle attività commerciali di Pontecagnano Faiano.

In particolare gli artisti dell’associazione Artéclaté realizzeranno delle opere d’arte raffiguranti una farfalla, simbolo di questo progetto, perché queste donne possano, attraverso una fase di evoluzione, trasformarsi da crisalidi in meravigliose farfalle.  Cresciute, consapevoli e con una nuova abilità manuale. Si può “volare” oltre le mura del carcere ed avere la possibilità di scoprire la dignità di un’arte che un giorno potrebbe trasformarsi in lavoro.

sartoria detenute salerno

“Un’immediata intesa quella con Roberta Mastrogiovanni”. A dirlo Lucia Zoccoli: “Il suo progetto è in linea con il nostro impegno a favore dei diritti negati. Siamo consapevoli che il sistema carcerario non agevola il recupero di coloro che devono scontare una pena. L’umanità, il rispetto, l’amore per le regole di convivenza ed il recupero alla vita civile di tanti uomini e donne richiede impegno e lavoro da parte di chi crede che tutti meritano una seconda occasione”. 

sartoria detenute salerno

sartoria detenute salerno

Roberta Mastrogiovanni ha già tenuto con sei detenute un progetto di arte sartoriale creativa, che l’ha molto toccata dal punto di vista emotivo. “Tutto è partito dall’incontro con la capo area delle educatrici della struttura circondariale di Salerno che ha apprezzato sia il mio modo di insegnare che i miei lavori, proponendomi un piccolo progetto. Entusiasta, ho accettato subito la sua proposta. Il lato più complesso di questa esperienza, iniziata nell’ottobre scorso, è stato quello di riuscire ad instaurare un rapporto di fiducia con le detenute e le agenti del carcere. Oggi mi accolgono con affetto e sono contente di trascorrere del tempo con me”.

Da qui è partito il laboratorio tessile creativo destinato a creare borse e accessori realizzati con pezzi di scarto come: tessuti, cerniere, nastri, ecc. I lavori finora sono stati venduti nei mercatini parrocchiali. Forte è l’impegno per ripetere questo progetto rendendolo di più ampio respiro con la creazione di una collezione che possa rientrare nella vetrina web del Ministero della Giustizia. Pertanto la volontaria salernitana ha creato una raccolta fondi sulla piattaforma Gofoundme.com. 

 

 

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Attualità

Anpi, Ubaldo Baldi confermato presidente del comitato provinciale di Salerno

Ubaldo Baldi confermato presidente del comitato provinciale Anpi Salerno. Il direttivo provinciale, riunitosi ieri mattina in modalità telematica, ha riconfermato il presidente uscente all’unanimità. “Questa riconferma mi lusinga, segno che in questi anni l’Anpi provinciale ha lavorato bene – ha dichiarato il presidente Baldi – Sono stati due anni difficili, caratterizzati dalla pandemia che non ci ha permesso di tenere tutti gli eventi in programma, in presenza, nel rispetto delle norme anti covid ma siamo pronti a continuare a dare il nostro contributo e a lavorare, seguendo ancora il percorso tracciato da Luigi Giannattasio che mi ha fortemente voluto al suo fianco e che ancora oggi ricordiamo con immensa stima e affetto”. Il comitato provinciale e già al lavoro per i prossimi eventi e per radicarsi ancora di più sul territorio, avvicinando sempre di più i giovani al mondo dell’antifascismo e della resistenza. “Colgo l’occasione per rilanciare all’amministrazione comunale la proposta di intitolare il largo da noi individuato, con l’apposizione simbolica della targa, al XXV aprile, oggi più che mai necessaria, anche alla luce dei recenti avvenimenti”, ha poi dichiarato il presidente Ubaldo Baldi.

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Attualità

Vallo della Lucania, conclusa scuola di formazione in Senologia

di Stefania Maffeo

Si è conclusa nell’Aula Consiliare di Vallo della Lucania la prima edizione della Scuola di Formazione Operatori in Senologia, promossa dal direttore scientifico dott. Antonio Santoriello, dalla Casa di Cura Luigi Cobellis e dalla FOSAPA, provider per la segreteria organizzativa.
“Diagnosi e terapia del carcinoma della mammella alla luce dei nuovi protocolli”: questo il tema dell’evento finale del percorso formativo per medici e personale sanitario che si occupano di senologia, con l’obiettivo di fornire le conoscenze e le innovazioni in questo campo per una sempre più idonea valutazione terapeutica, medica e chirurgica.
“La scuola è nata proprio dall’esigenza di creare un polo formativo per tutte le figure professionali che ruotano insieme intorno al pianeta della senologia”– dichiara il dottor Santoriello, responsabile dell’Unità di Senologia della Casa di Cura Cobellis – quale componente, insieme a quello assistenziale e terapeutico, del polo oncologico che vogliamo realizzare nell’area del Cilento, che sarà il riferimento per sostenere e promuovere tutte le attività legate alla senologia in particolare ed a tutte le malattie oncologiche in generale e per fermare i cosiddetti viaggi della speranza”.

formazione senologia

La Casa di Cura Luigi Cobellis, oltre ad avere attivato una Breast Unit, diretta dallo stesso Santoriello, ha subito “sposato” anche la sua “spinta” della formazione, sostenendo la Scuola che, nonostante le difficoltà organizzative causate dalla pandemia, è stata articolata in tre incontri che si sono svolti presso la Clinica stessa e hanno coinvolto tecnici di radiologia, infermieri, medici, chirurghi, assistenti sanitari, biologi e tecnici di laboratorio biomedico. “Abbiamo avviato un percorso col dottore Santoriello che rappresenta un punto di riferimento importante per l’intero territorio ed ora si implementa l’ attività con la formazione, nella consapevolezza che per far crescere la qualità chirurgica e clinica, bisogna far crescere tutte le competenze. Questa è una sinergia indispensabile perché il sapere accompagna il saper fare”- ha sottolineato il dottor Luigi Cobellis, Direttore del Dipartimento Chirurgico.

formazione senologia

La formazione continua di medici e personale di senologia, le idonee risposte cliniche e terapeutiche ai bisogni dei pazienti sono una vera necessità, ma anche un modus operandi della Casa di Cura Luigi Cobellis che è anche partner del progetto del Polo oncologico, lanciato dal sindaco di Sessa Cilento, prof. Gerardo Botti, già Direttore Scientifico dell’Istituto Tumori Pascale di Napoli e che coinvolge tutti i sindaci dell’area del Cilento.

formazione senologia

“Il polo oncologico non è più un miraggio, pian piano sta diventando realtà” : ha annunciato Santoriello nell’ambito dell’evento conclusivo della Scuola, che è stato una qualificante occasione per fare il punto sulle novità in campo senologico, grazie agli autorevoli partecipanti, come la dottoressa Maria Grazia Daidone, già direttrice dell’Istituto Tumori di Milano che, nella sua Lectio Magistralis, ha sottolineato la necessità di finanziamenti e di fare rete per condividere appunto studi ed esperienze ed ha promosso a pieni voti la Scuola stessa.
Dall’evento finale, oltre alla rappresentazione dell’attuale realtà diagnostica, strumentale, terapeutica e chirurgica in ambito senologico, è stata rilanciata con forza la volontà di guardare al futuro con rosee prospettive, grazie alla ricerca, agli studi clinici, ai nuovi farmaci molecolari, alla medicina di precisione: obiettivi conseguibili anche grazie alla formazione che la Scuola intende continuare ed infatti è già pronta la prossima edizione, articolata in 10 corsi dal 28 gennaio al dicembre 2022, tra Salerno, Cava dei Tirreni e Vallo della Lucania con sessioni teoriche e pratiche.
“La nostra intenzione è di far partire appena possibile anche un master. La realizzazione del polo oncologico, che si occuperà di formazione, ma soprattutto di ricerca, è il sogno di una vita, ed insieme alla Cobellis ed agli altri colleghi, lo coroneremo ”– ha concluso il dottor Santoriello.

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Attualità

Salvati da un suicidio: avevano un finanziamento di 1.200.000,00 euro

L’Azienda di famiglia è stata dichiarata fallita ma loro non ricordavano di aver stipulato a garanzia della azienda stessa un importante finanziamento  di  € 1.200.000,00 . Erano disperati tanto – che in più occasioni mi avevano paventato l’idea del suicidio – sia perché avevano già subito un fallimento sia perché non avevano una liquidità tale da poter onorare un debito così cospicuo per cui si vedevano sfumare anni di sacrifici perché avevano terreni e abitazioni conquistati con il sudore del proprio lavoro. Questa è la triste storia di una famiglia salernitana ma che spesso capita a migliaia di italiani perché costretti a subire un periodo di crisi economica – come quello attuale – tale che l’azienda di famiglia è costretta al fallimento e di conseguenza la banca ad aggredire il patrimonio dei fideiussori. Fortunatamente  non sempre tutto e perduto  e nonostante la pandemia attuale che non aiuta milioni di italiani  questa volta la legge ha aiutato chi è in difficolta , perché il Tribunale di Napoli, con sentenza del 9 dicembre 2021, N. 10787– a firma dell’avv. Mario Manzo del foro di Salerno , ha dichiarato  la nullità parziale del contratto di finanziamento  relativamente  alle clausole  in cui vincolava i  garanti a onorare il debito qualora l’Azienda  non fosse stata in grado di pagare il finanziamento  assunto con il noto e famoso  Istituto di credito , liberando definitivamente gli  assistiti dal  proprio debito .

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Attualità Eventi

“Nasce una stella”, serata di beneficenza con la fondazione Copernico

La fondazione Copernico e l’istituto Virtuoso insieme all’insegna della beneficenza. “Nasce una stella” è infatti, l’iniziativa in programma il prossimo 16 dicembre, presso la chiesa dell’Addolorata in piazza Abate Conforti. Una serata di beneficenza che vedrà ai fornelli gli chef più conosciuti: Pasquale Palamaro del ristorante Indaco Regina Isabella di Ischia, Giuseppe Aversa del ristorante Il Buco a Sorrento, Lino Scarallo del ristorante Palazzo Petrucci di Napoli, Gianni Vanacore del ristorante Palazzo Avino di Ravello, Vincenzo Guarino, consulting di un albergo e chef presso il Castello di Spaltenna e Benedetta Somma, pastry chef del Papavero, ad Eboli. “La Fondazione Copernico e l’Ipsia Virtuoso hanno organizzato, insieme all’associazione Arcobaleno di Marco Iaculli che si occupa di bambini oncologici, una serata all’insegna della beneficenza: il ricavato verrà devoluto a studenti meritevoli dell’istituto alberghiero che avranno così la possibilità di collaborare con i sei chef stellati”, ha dichiarato il presidente Antonio Piluso. Un’iniziativa che nasce dalla volontà di dare un impulso alla comunità salernitana, utilizzando le eccellenze del territorio, rispettando le sue tradizioni. “In questo progetto abbiamo inserito le eccellenze del territorio, noi vogliamo che da questa serata i ragazzi abbiano la possibilità di diventare chef stellati e magari non hanno la possibilità economica di sostenere stage – ha aggiunto Piluso – Vogliamo dare maggiore impulso ai ragazzi dopo l’impegno della scuola”.  Durante la serata, parte del ricavato sarà devoluto all’associazione Arcobaleno, attraverso doni realizzati dalle volontarie. Saranno circa 150 le persone che parteciperanno alla serata, nel rispetto delle norme anti covid e, dopo l’antipasto sarà servita la cena. Una serata unica nel suo genere, grazie all’impegno della Fondazione Copernico: non sarà una serata unica ma con Vincenzo Onorato, organizzatore dell’evento, e l’istituto Virtuoso inizierà una importante collaborazione che vedrà protagonista di Nasce una Stella la famiglia D’Amico e In Cibum, scuola di Alta formazione gastronomica. Dodici gli studenti dell’istituto Virtuoso che parteciperanno alla serata, selezionati e scelti dai docenti di cucina che affiancheranno gli chef stellati, “cercando di rubare i segreti del mestiere e i più bravi o più brave vinceranno questa borsa di studio, una grande occasione di crescita”, ha spiegato la preside Pellegrino Ornella.
Durante la serata verrà presentato, in anteprima, il libro di Paolo Lubrano “Portandomi dentro questa magia. Omaggio ai 70 anni di carriera di Sofia Loren” e parte del ricavato della vendita sarà devoluto alla serata.
Il Menù:
Aperitivo Finger preparato dai sei chef; antipasto “aculei di mare” su salsa di mozzarella di bufala preparata dallo chef Pasquale Palamara; Primi: “Genovese partenopea”, ovvero Candele con riduzione di genovese, tartare di spigola e fonduta di provola e limone dello chef Lino Scarano; Risotto Amalfitano con riso acquerello  con cicale di mare, agrumi e pistilli di zafferano dello chef Gianni Vanacore; Secondi “Il mio totano e patate”, ovvero totano con patate, pomodorini e salsa di latte di bufala dello chef Vincenzo Guarino; “La mia carne”, ovvero guancia di manzo al taurasi con patate affumicate e fuso di fiordilatte dello chef Peppe Aversa. Dessert: Latte e Miele della pastry chef Benedetta Somma; parteciperà la dolceria Pantalone e chiuderà il brindisi con il panettone di Helga Liberto, vincitrice a Milano per la sezione Panettone Innovativo.