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Attualità

Montecorvino Rovella, i successi del gruppo sportivo del “Glorioso”

di Stefania Maffeo

Un anno “glorioso” di nome e di fatto per il gruppo sportivo dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Gian Camillo Glorioso” di Montecorvino Rovella (SA) presieduto dalla professoressa Teresa Sorrentino.

Numerosi i successi ed il medagliere ottenuto dagli studenti in varie discipline.

Titolo nazionale conquistato dalle atlete Francesca Cannavò, Alessandra La Rocca, Erika Melella e Leocaria Olivieri al Campionato Nazionale Studentesco di Danza Sportiva, svoltosi dal 22 al 25 maggio a Roseto degli Abruzzi. Ad accompagnare le ragazze, preparate da Manuele Lupo, i docenti di Scienze Motorie Michele Apicella e Vincenzo Scocozza.

glorioso montecorvino rovella

Campioni provinciali studenteschi di pallavolo gli atleti di I e III C del Liceo Scientifico Gerardo Campione, Alessandro Cerrone, Alessandro D’Alessio, Mattia Foglia, Sante Immediata, Orlando Nappi, Donato Russo, Gabriele Sibilia. Questa rappresentativa ha ottenuto anche il terzo posto regionale, mentre ottimo piazzamento in seconda posizione per la rappresentativa femminile; strepitoso anche il beach volley con il primo posto maschile alle finali provinciali maschili e secondo posto per la compagine femminile.

glorioso montecorvino rovella

Lusinghieri i risultati conseguiti nel nuoto.

Due primi posti individuali al Campionato di nuoto provinciale in stile libero per Luca D’Alessio e stile farfalla per Giulia Carrafiello.

A tutti gli atleti è giunto anche il plauso del Sindaco di Montecorvino Rovella Martino D’Onofrio e dell’intera Amministrazione Comunale affidato alla pagina social dell’Ente.

I Campionati Studenteschi, oltre a rappresentare un percorso di avviamento alla pratica sportiva in diverse discipline e la finalizzazione delle attività sportive scolastiche, costituiscono un momento di aggregazione e socializzazione di alto profilo, evidenziando che una sana pratica dello sport si distingue anche come agenzia educativa determinante per la formazione dei giovani.

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Attualità Politica

Gerry Sica, a sostegno della coalizione del candidato sindaco Giuseppe Bisogno.

Elezioni amministrative 14/15 maggio 2023 a Pontecagnano Faiano (SA).

Intervista al candidato al consiglio comunale Gerry Sica, a sostegno della coalizione del candidato sindaco Giuseppe Bisogno.
Marketing territoriale, agricoltura e politiche sociali tra gli obiettivi primari dell’esponente di Forza Italia.

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Attualità

Piano Day 2023 al conservatorio Martucci di Salerno

Piano Day 2023 al conservatorio Martucci di Salerno.
Per la prima volta tre studentesse dell’istituto Amedeo Moscati di Pontecagnano Faiano.

Il Piano Day, la giornata mondiale dedicata al pianoforte, si tiene l’88° giorno dell’anno per celebrare e fare riferimento agli 88 tasti del pianoforte. Nasce da un’idea del pianista e compositore tedesco Nils Frahm nel 2015 per celebrare il pianoforte.

Lunedì 27 Marzo in occasione della giornata Pianoday il Liceo Musicale Alfano I di Salerno ha organizzato una Maratona pianistica che ha visto coinvolti gli alunni di pianoforte degli Istituti Comprensivi ad indirizzo musicale del territorio, gli allievi del Liceo Musicale Alfano I e gli allievi del Conservatorio Martucci di Salerno.

La manifestazione, diretta dalla Prof.ssa Dora Dorti si è svolta presso il Conservatorio di Salerno nell’Aula Concerti.
Presenti Il Direttore del Conservatorio M° Fulvio Maffia,” Oggi siamo orgogliosi di ospitare cosi tanti giovani ragazzi appassionati di musica la nostra è una delle più antiche istituzioni musicali presenti in Campania e come tale abbiamo il diritto di dar spazio ai musicisti che verranno, bene vengano iniziative come queste sperando di fare crescere sempre più nei giovani la passione per la musica.”

la responsabile del Dipartimento di pianoforte del Conservatorio M° Tiziana Silvestri, il Vicepreside del Liceo Musicale Alfano I Prof. Girolamo Collura, i docenti del Liceo Alfano I Romeo Mario Pepe e Monica Paciolla e i docenti degli I.C. Luigi Ciriaco, Anna Petroli, Veronica Rega, Tina Vicinanza, Alessandro Fusco, Paola Saprio, Michele Alessio, Aldo Pepere, Sabina Mauro, Luisiana De Chiara.

Per la prima volta si sono esibite tre giovani musiciste dell’I.C. Moscati di Pontecagnano Faiano
Sara Rata, Paola Carpentieri e Rita Marrazzo

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Attualità Eventi

Connessioni Sicure

di Stefania Maffeo

Si è svolto questa mattina presso l’aula consiliare Sandro Pertini del comune di Bellizzi l’interessante incontro denominato “Connessioni Sicure” nell’ambito della settimana di sensibilizzazione sul bullismo e cyberbullismo.

L’iniziativa è stata organizzata dall’istituto Comprensivo Statale di Bellizzi, diretto da Rosaria Papalino, in collaborazione con l’associazione sportello Rosa di Salerno.

Indirizzi di saluto a cura del sindaco di Bellizzi Domenico Volpe e dell’assessore alla pubblica istruzione Fabiana Siani.

Durante la mattinata di riflessione sulle importanti tematiche si sono susseguiti gli interventi della referente del progetto Giovanna Domini, dell’avvocato Gabriella Marotta e delle dottoresse Elena Fattorusso e Carolina D’Alessio.

Numerosi gli spunti emersi nel corso di una bella lezione sui valori fondanti per i ragazzi quali rispetto dell’altro e prevenzione di ogni atto di violenza e prevaricazione.

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Attualità Medicina

Salerno, trapianti di cornee a due 70enni effettuati dal dottor Annibale Del Re

di Stefania Maffeo

Tornano a vedere due settantenni, uno di Benevento, l’altro di Capaccio, grazie al trapianto di cornea effettuato a Salerno dal dottor Annibale Del Re.  Erano destinati alla cecità, ma grazie ai delicati interventi di trapianto di cornea, hanno potuto emergere dal “buio” a cui erano condannati dalle loro patologie. Il primo paziente soffriva di cheratopatia bollosa, il secondo di scompenso corneale. In pratica la cornea era quindi completamente opaca, cosa che non si verifica per altre malattie della vista, come per esempio il cheratocono, dove viene trapiantata solo la parte superficiale della cornea malata.

“Il trapianto di cornea è un intervento di microchirurgia, eseguito con l’aiuto di un microscopio operatorio ad altissima risoluzione. Il chirurgo rimuove la parte centrale della cornea malata e la sostituisce con la cornea sana di un donatore. Questi due interventi durano circa quaranta minuti in anestesia locale. Dopo una osservazione di circa un’ora il paziente può tornare a casa. A seguire vengono effettuati i dovuti controlli post intervento” illustra il dottor Annibale Del Re, titolare del COD, Centro Oculistico Del Re, che è tra le poche strutture specializzate di Salerno e provincia ad effettuare i trapianti di cornea, per i quali ci sono liste di attesa molto lunghe di quasi due anni.

“Il nostro Centro è registrato alla Banca della Cornea, avendo tutti i requisiti richiesti, compreso quello della specifica professionalità del personale. Siamo iscritti alla Banca di Lucca e di Mestre, che sono tra le migliori in Italia per il numero e la selezione delle cornee in dotazione. Ogni cornea ha la scheda tecnica del donatore e viene selezionata ed anche “lavorata” per adattarla al ricevente, perché oggi si può trapiantare anche una parte della cornea stessa, riducendo i rischi di rigetto. I donatori devono essere sani. Inoltre viene data una cura particolare anche per il trasporto di questi organi, in piena sicurezza ed in tempi rapidi, dalla richiesta alla consegna. Solo pochi anni fa il trapianto di cornea era sinonimo di “cheratoplastica perforante”, intervento in cui viene sostituito l’intero spessore della cornea. Oggi sono sempre più frequenti gli interventi di cheratoplastica lamellare anteriore o posteriore, che prevedono cioè la sostituzione solo della parte anteriore o posteriore della cornea, a seconda delle differenti patologie che colpiscono l’occhio e delle esigenze chirurgiche. Nel nostro Centro abbiamo trapiantato le cornee intere ai due riceventi che erano destinati alla cecità. L’intervento è durato circa 40 minuti ed i pazienti hanno fatto subito rientri a casa, felici di poter tornare, dopo un post operatorio in cui hanno effettuato una semplice terapia farmacologica, “a riveder le stelle”, ovvero recuperare uno dei sensi più importanti per ogni essere umano: la vista, il bene più prezioso” conclude Del Re.

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Attualità Medicina

Autismo, un progetto per sostenere le famiglie

di Stefania Maffeo

Venerdì 27 gennaio 2023, alle ore 11.00, presso la Sala Marcello Torre della Provincia di Salerno conferenza stampa di presentazione delle attività del progetto “Legami di prossimità per l’autismo”, finanziato nell’ambito del bando “Realizziamo il Cambiamento con il Sud” con il sostegno di Fondazione Realizza il Cambiamento, Fondazione Con il Sud e ActionAid International Italia ETS, figura tra le 9 proposte ammesse al finanziamento, su un totale di 92 pervenute, in risposta alla prima edizione del bando. Il progetto, patrocinato dalla Provincia di Salerno, sarà realizzato dalla Fondazione Casamica, soggetto capofila, in partenariato con le Associazioni Giovamente e L’invisibile Realtà.

L’obiettivo del percorso progettuale è tutelare i diritti delle famiglie con minori e adolescenti con disturbo dello spettro autistico o con sospetto autismo, mediante il miglioramento del processo
informativo e la creazione di un welfare di prossimità. L’intervento mirerà da un lato ad orientare e sostenere le famiglie sole di fronte ad una diagnosi di autismo; dall’altro a intercettare e raccordare le opportunità sociali presenti sul territorio di Salerno e provincia anche finalizzati all’accompagnamento nella transizione all’età adulta di adolescenti.

“Legami di prossimità per l’autismo” vuole offrire una risposta integrata alla problematica mappando e mettendo in rete i diversi servizi esistenti sul territorio.  All’incontro con la stampa, moderato dalla collega Luciana Mauro, parteciperanno i rappresentanti della Provincia (Presidente Francesco Alfieri), dei Comuni di Salerno (Assessore alle Politiche Sociali Paola De Roberto) e di Mercato S. Severino (sindaco Antonio Somma), del Dipartimento di Salute Mentale/Neuropsichiatria Infantile dell’ASL di Salerno (Giulio Corrivetti) e i rappresentanti legali del partenariato (Carmela Guarino, Luca Goffredo, Giovanna Apostolico).

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Attualità L'esperto risponde Medicina

La Pecora Nera

 Esploratrice di  Cammini di Liberazione!

Nella Tua famiglia c’è una pecora nera? Sei tu la pecora nera?

In tutte le famiglie c’è una pecora nera che spesso paga la propria “diversità” con l’esclusione emotiva !

L’esclusione è però affiancata paradossalmente dalla centralità di questa figura, in quanto è al centro di moltissime discussioni familiari.

I membri della famiglia della pecora nera sono soliti usare quest’ultima come capro espiatorio  e attribuiscono la sua diversità all’influenza di fattori esterni, quali amicizie sbagliate, fidanzati/e o addirittura ad un percorso psicoterapeutico effettuato.

In psicologia ci si riferisce a queste persone come “pazienti identificati”

e le cause che determinano la loro diversità sono dovute a complesse dinamiche familiari

Per capire il motivo per cui la famiglia e i gruppi intimi creano una pecora nera è necessario approfondire la teoria dell’identità sociale proposta dallo psicologo sociale Henri Tajfel. Questa teoria ci fa comprendere il fenomeno della discriminazione all’interno del gruppo. Partiamo col dire che tutti i gruppi ed i loro membri hanno alcuni punti in comune:

I gruppi si concentrano nelle caratteristiche negative di altri gruppi:

Quando i gruppi emettono giudizi su altri gruppi, di solito si tratta di giudizi negativi al fine d’influenzare le opinioni dei suoi membri e far percepire il proprio gruppo come “il migliore”. Si tratta di un bias(errore) cognitivo nel quale prima o poi cadiamo tutti. Per questa ragione tendiamo a dire per esempio che: la nostra squadra di calcio è la migliore, la nostra famiglia è la più felice o la nostra religione la più vera.

Il gruppo esercita grande pressione sui suoi membri:

 Il gruppo esige molto da ciascuno dei membri, esercitando una forte pressione che mira a mantenere la coesione e l’armonia interiore. Pertanto, un genitore può mostrarsi molto permissivo con i figli del vicino di casa, ma essere molto severo con i suoi.

L’effetto Pecora Nera si riferisce proprio a questa pressione e alla critica esercitata sui membri del gruppo. Infatti, il gruppo tende a valutare ognuno dei suoi membri in modo severo, massimizzando i suoi errori e applicando punizioni esemplari.

Il peso del giudizio e dell’esclusione spinge i membri del gruppo ad uniformarsi mantenendo così il gruppo unito e forte.

Si comprende così quanto risulti essere pericoloso per un gruppo la diversità di uno dei membri, e tale timore innesca meccanismi di denigrazione ed attacco che mirano a ricondurre la pecorella smarrita all’ovile.

Bert Hellinger, psicologo e studioso di pedagogia, a partire dal 1980 pone  le basi delle sue linee teoretiche e metodologiche riguardo alle Costellazioni Familiari Sistemiche, tecnica efficace che permette di agire sulla famiglia, ossia di “mettere in scena” le problematiche provenienti dalla situazione familiare. Accade, purtroppo, di frequente che sussistano delle disarmonie o degli irretimenti( legami che paralizzano il sistema) che, se non risolti,  portano in una via senza uscita che costringe a far quello che il sistema gli impone di fare: questa è la causa dell’infelicità, del disagio, dell’inquietudine, della malattia. Le Costellazioni Familiari agiscono proprio per captare le informazioni necessarie per comprendere cosa sia realmente successo e per sciogliere pesanti fardelli interiori.

Hellinger si esprime nei seguenti termini sul concetto di “pecora nera”:

“Coloro che sono chiamate “Pecore Nere” della famiglia, sono in realtà Cercatori di cammini di liberazione per l’albero genealogico.

Quei membri dell’albero che non si adattano alle norme o alle tradizioni del Sistema Familiare, coloro che fin da piccoli cercano costantemente di rivoluzionare le credenze, andando contromano ai cammini segnati dalle tradizioni familiari, quelli criticati, giudicati e anche rifiutati, loro, generalmente sono chiamati a liberare l’albero dalle storie che si ripetono e frustrano generazioni intere.

Le “Pecore Nere”, quelle che non si adattano, quelle che gridano ribellione, loro riparano, disintossicano e creano un nuovo e fiorente ramo nell’albero genealogico. Grazie a questi membri, i nostri alberi rinnovano le loro radici. La loro ribellione è terra fertile, la loro pazzia è acqua che nutre, la loro passione è fuoco che riaccende il cuore degli antenati. Irraccontabili sogni repressi, sogni non realizzati, talenti frustrati dei nostri antenati, si manifestano nella ribellione di tali pecore nere che cercano di realizzarli.

L’albero genealogico avrà la tendenza a mantenere il corso castrante e tossico del suo tronco, il quale rende difficile e conflittuale la vita di tali pecore.

Cura la tua “unicità” come il fiore più prezioso dell’albero.

Sei il sogno realizzato di tutti i tuoi antenati.”

Dottoressa Elena Fattorusso

Psicologa/Psicoterapeuta sistemico-relazionale

 

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Attualità Medicina

Nocera Inferiore, il 27 gennaio incontro sulle malattie croniche intestinali

di Stefania Maffeo

Malattie croniche intestinali. Sempre più giovani colpiti. All’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore il 27 gennaio l’incontro con esperti provenienti da tutta Italia “Hot Topics in Gastroenterologia”. Promotore dell’evento il direttore della struttura dipartimentale di gastroenterologia e endoscopia digestiva Antonio Cuomo.
Le malattie croniche intestinali, note anche come MICI, che comprendono la malattia di Crohn e la Rettocolite Ulcerosa, sono in aumento costante nel mondo occidentale. Causano dolori addominali, diarrea con sangue, febbre e perdita di peso. In Italia tali patologie interessano circa 250.000 pazienti e registrano il loro picco di prevalenza nella fascia di età giovane fra i 20 e i 30 anni, ma non è raro che il loro esordio avvenga anche sotto i 18 anni ed in età infantile o viceversa in individui sopra i 60 anni. L’impatto sulla qualità di vita di questi pazienti è notevole. La loro gestione è molto complessa e per questo motivo l’approccio verso il paziente deve essere multidisciplinare.

Durante la pandemia da Sars-Cov 2 , i centri dedicati alla diagnosi e alla cura di queste malattie hanno dovuto rivoluzionare l’organizzazione dei loro ambulatori e dei loro reparti e hanno dovuto indirizzare molte risorse alla gestione dell’epidemia. Anche i servizi di endoscopia hanno subito dei cambiamenti legati soprattutto a provvedimenti organizzativi e di protezione individuale del personale volti ad evitare il contagio del virus. Tutto questo ha rallentato se non del tutto sospeso i programmi di screening, per fortuna ora ripresi a pieno ritmo, screening che puntano ad individuare precocemente il cancro del colon. Di questo ed altro se ne parlerà nel corso che si svolgerà presso l’aula Colella dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore il 27 gennaio a partire dalle ore 8.30.

La struttura dipartimentale di gastroenterologia ed endoscopia digestiva del nosocomio di Nocera Inferiore è stata indicata dalla Regione Campania, con un’apposita delibera, fra i cinque centri d’eccellenza regionali per la cura e la diagnosi delle malattie croniche intestinali. Il corso e’ rivolto a 70 medici specialisti in gastroenterologia, chirurgia generale, medicina interna, medici di medicina generale, oncologia, radiodiagnostica e radioterapia. Verranno affrontate tutte le tematiche più importanti legate a tali malattie e si discuterà delle linee guida relative all’ottimizzazione del management dei pazienti affetti da Mici e degli standard dell’endoscopia.

nocera inferiore malattie intestinali

 

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Attualità

Salerno, Alda Merini in scena al Nuovo 28 e 29 gennaio

di Stefania Maffeo

Appuntamento da non perdere sabato 28 ore 21.00 e domenica 29 ore 18.00 al Teatro Nuovo di Salerno con “INDAGINE SU ALDA MERINI: Non fu mai una donna addomesticabile”. In scena Margherita Caravello e la straordinaria Giorgia Trasselli a dar corpo e voce alla poetessa dei Navigli, con la sua passione indomita e la tempra ironica e generosa. E poi ci sarà lei, Alda Merini, in una serie di proiezioni video anche inedite per raccontare le più diverse sfumature della verità di una donna, che si sa: non è mai una sola. Testi e Regia a cura del poeta Antonio Nobili. Organizzazione: Virginia Menendez.

Uno spettacolo che prima inchioda sulla sedia e poi sospinge ed accompagna, passo dopo passo, fuori dal sentiero battuto della convenzione, incontro a se stessi. Tratto dal libro omonimo, la performance teatrale fonde l’approfondimento storico artistico sulle tematiche che maggiormente hanno condizionato la vita e l’opera della poetessa con la narrazione autobiografica: generosa e libera, Alda Merini ha sovvertito le prassi del suo tempo rivendicando con forza la sua urgenza poetica nei confronti di una società che la voleva moglie e madre e basta. Con il coraggio di mostrarsi nuda ed intera, Alda Merini è andata incontro con tenace fiducia nell’essere umani alla stessa società che l’aveva fraintesa ed emarginata relegandola ad un decennio di internamento manicomiale.

Senza mai perdersi d’animo, volse a suo favore ogni più difficile situazione, cavalcando la curiosità mediatica che la espose come fenomeno nei salotti televisivi degli anni ’80 e ’90 ed arrivando a suscitare nel pubblico enorme affetto e ammirazione per la sua originale, affilata e schietta presenza scenica e d’altro canto per la sua universale capacità di cantare il sentimento, facendolo sentire forte sulla pelle di ogni persona del pubblico. La più celebre poetessa del Novecento italiano, grazie al suo linguaggio semplice ed universale, denso di emozioni, con i suoi fiumi di parole, i suoi flussi di coscienza, le sue battute di spirito, ancora ci conquista delineando contorni viscerali alle contraddizioni del nostro essere e del nostro tempo.

“Più bella della poesia è stata la mia vita”, diceva Alda Merini, ed è proprio dalla sua esperienza biografica che questa “Indagine su Alda Merini” ci accompagna attraverso l’esperienza del dolore ed il suo superamento, i conflitti e le pacificazioni col suo tempo. L’autrice, Margherita Caravello, conduce nell’indagine intima e pubblica di una donna che è diventata icona della femminilità più complessa e preziosa: un lungo internamento manicomiale, la difficoltà di conciliare il ruolo di moglie e madre con il desiderio di affermarsi come intellettuale in un tempo (non ancora esaurito) che fonda sul pregiudizio del normale le sue valutazioni di merito. Ma soprattutto si parla d’amore: che tutto può e che fa da motore ad ogni passo, soprattutto a quelli su strade nuove.

“In me tutti amano la follia e io la venero, straordinario balcone di canto. Ma nessuno ama la donna che si brucia allo specchio. Nessuno sa che cosa sia il piacere di reggere il lume della pazienza attraverso strade infeconde liberando momenti di solitudine. Paiono orrende torture ma intanto mangi e bevi e vai avanti. L’uomo è un essere duttile pieno di abbandoni. L’uomo deve perorare se stesso fin che può. L’uomo deve tradursi in musica e deve sapere perdonare quello che non conosce”.  Alda Merini

INFO e PRENOTAZIONI: 3204607314 – 3293550022
www.dioarriveraallalba.com/salerno

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Attualità

Ail Salerno, il 5 dicembre il talk show “Prendersi a cuore”

di Stefania Maffeo

Il prossimo 5 dicembre l’AIL Salerno celebra la Giornata Mondiale del volontariato con l’evento “Prendersi a cuore. La vita oltre le cure onco-ematologiche”, in programma al Grand Hotel Salerno dalle ore 17.30. Un talk show condotto dalla giornalista Barbara Albero in cui sarà ripercorsa la storia cittadina, quella di tante persone che, da protagoniste, hanno contribuito a scriverne pagina importanti. Da 25 anni al fianco di coloro che affrontano malattie ematologiche, medici e personale sanitario, pazienti e familiari, l’AIL Salerno è stata un riferimento nei percorsi di cura particolarmente complessi, ma soprattutto consentendo ai salernitani di potersi curare vicino casa, assicurando la qualità delle cure e dell’assistenza. Notevole è stato il contributo per la nascita dell’Ematologia nel salernitano, sostenendo le strutture di Pagani, Nocera e Salerno, affinché diventassero autonome.

“Un percorso ed una attività impegnativi, ma con la soddisfazione di avere realizzato tanti progetti grazie al sostegno di donatori che con fiducia ogni anno scelgono l’AIL, in occasione delle Stelle di Natale, delle Uova di Pasqua e per il 5×1000″ – dichiara il presidente Elvira Tulimieri – “Ogni donazione costituisce un impegno ed una responsabilità per trasformarla in azioni preziose per i pazienti, che non si potrebbero realizzare senza la preziosa presenza dei nostri carissimi volontari, degli ematologi, infermieri e di tutto il personale delle U.O.C. di Ematologia dell’A.O.U. di Salerno e del P.O. di Pagani. Con molta gioia e soddisfazione siamo orgogliosi di sperimentare giorno per giorno la loro passione, professionalità e dedizione per i pazienti ematologici e di questo vi ringraziamo”– aggiunge la presidente AIL Salerno, chiamando “a raccolta ”quanti hanno condiviso e continuano a condividere gli obiettivi dell’Associazione.

“Abbiamo pensato ad un talk show per incontrarci con le persone che ogni giorno sono impegnate ad affrontare la malattia ematologica e nel quale medici, pazienti, familiari, psicologi e volontari si possano raccontare per condividere esperienze ed emozioni con la certezza che solo stando insieme è possibile veramente “Prendersi a Cuore!”– conclude la presidente Tulimieri. Al talk show sono stati invitati il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, il Direttore Generale dell’ASL Salerno Gennaro Sosto, il Direttore Generale dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona di Salerno Vincenzo D’Amato ed il Consigliere Comunale di Salerno Vittoria Cosentino.

Dopo i saluti del prof. Alfonso D’Arco, già direttore dell’UOC Ematologia di Pagani e del prof. Carmine Selleri, direttore UOC Ematologia e Trapianti dell’AOU di Salerno, si parlerà ovviamente delle malattie ematologiche, attraverso tre momenti, dedicati rispettivamente: al Day Hospital tra diagnosi e terapia, ai reparti ematologici e le opportunità del trapianto ed ai progetti dell’AIL Salerno “Prendersi a cuore oltre le cure”. Interverranno il dottor Catello Califano, Dir. UOC Ematologia di Pagani, la dott.ssa Bianca Serio, responsabile clinico Trapianti UOC dell’AOU di Salerno e per AIL Salerno la presidente Elvira Tulimieri e la psicologa Giulia Tortora.