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Premio Charlot, dai Neri per Caso ad Arturo Brachetti, passandp per Emilio Solfrizzi e Christian de Sica: torna l’Arena del Mare

Musica, teatro, cinema, libri e soprattutto giovani cabarettisti emergenti. Sono questi gli ingredienti dell’edizione 2021 del Premio Charlot, la kermesse dedicata al più grande attore di tutti i tempi, giunta alla sua XXXIII edizione. Presentato questa mattina, nel Salone dei Marmi, del Comune di Salerno, dal direttore artistico Claudio Tortora, alla presenza del sindaco Vincenzo Napoli e del presidente dell’autorità portuale Andrea Annunziata, il programma completo degli appuntamenti. Il via domani 26 giugno, al Teatro delle Arti, con la due giorni dedicata alle selezioni per Sanremo Rock&Trend Festival.

Si prosegue poi, sempre al Teatro delle Arti dal 12 al 18 luglio con la sezione “Charlot Cinema”, proiezioni di grandi capolavori cinematografici in collaborazione con la Cineteca di Bologna.

Spazio ai giovani comici emergenti dal 12 al 19 luglio con due appuntamenti molto importanti. Il primo dal 16 al 18 luglio al Teatro Charlot di Pellezzano dove si terrà un workshop gratuito, che si terrà di mattina, dal tema “Percezioni comiche” a cura di Alessio Tagliento. Il secondo previsto per il 18 luglio, ore 21,15, all’Arena del Mare di Salerno, dove presentati dal duo comico Gigi e Ros si sfideranno 8 giovani cabarettisti, a suon di battute per conquistare lo Charlot Giovani, ospite della serata Angelo Di Gennaro.

Ma il sipario dell’Arena del Mare di Salerno si alzerà, il giorno prima, ovvero il 17 luglio (ore 21,15), con il concerto dei Neri per Caso, presentato da Gianmaurizio Foderaro, in collaborazione con il Sea Sun festa del Mare, promosso dall’Autorità Portuale di Salerno. Il sestetto vocale festeggia così nella propria città i 25 anni di carriera.

Il 19 luglio (ore 21,15), sempre all’Arena del Mare, spazio al Campania Blues Festival, con protagonista Kirk Fletcher.

Il 20 luglio (ore 21,15), ancora nella struttura che sarà costruita nei pressi di Piazza della Concordia, invece si ride davvero con una storica coppia del cabaret Toti & Tata, ovvero Antonio Stornaiuolo ed Emilio Solfrizzi in «Tutto il mondo è palcoscenico».

Comicità e musica saranno invece i protagonisti della serata del 21 luglio quando sul palco dell’Arena del Mare saliranno i Villa Perbene e Gigi Finizio.

Il 22 luglio (ore 21,15) è la volta dello Charlot Monello, serata dedicata ai più piccoli e non solo, con la Compagnia dell’Arte che presenta «La magica storia della pizza».

Il crescendo finale vede il 23 luglio (ore 21.15) protagonista Christian De Sica e la sua orchestra in «Una serata tra amici», mentre il 24 luglio (ore 21,15) Arturo Brachetti, il più grande trasformista al mondo, sarà in scena con il suo «Pierino, il lupo e l’altro» accompagnato da un’orchestra di 30 elementi.

Tutti gli appuntamenti del Premio Charlot sono gratuiti ma con obbligo di prenotazione.

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“Alessandro Basso dettò”: a Pontecagnano Faiano scoppia la polemica per l’epigrafe commemorativa al fondatore Moscati

Una epigrafe commemorativa per ricordare il primo sindaco della città con chiaro riferimento ad una persona fisica, autrice del “ricordo”. È polemica a Pontecagnano Faiano dopo che, lo scorso 18 giugno 2021, si sono tenute le celebrazioni del 110° anniversario della fondazione del Comune: di fatti, per celebrare la storia cittadina, l’amministrazione Lanzara ha disposto l’apposizione nell’atrio di ingresso del Palazzo Municipale di una “targa” su cui è stata apposta una epigrafe commemorativa in memoria del Fondatore e primo Sindaco della Città, l’avvocato Amedeo Moscati.

Nell’epigrafe vi è un rigo che recita “…Alessandro Basso dettò…” ed è su questa frase che i consiglieri di minoranza di Forza Italia, Giovanni Francesco Ferro, Francesco Pastore e Raffaele Silvestri, hanno presentato un’interrogazione al primo cittadino  per conoscere chi è la persona fisica citata come “Alessandro Basso” nell’epigrafe commemorativa, l’indicazione delle generalità di quest’ultimo, titoli accademici conseguiti e professione svolta. Si tratta, hanno detto i consiglieri forzisti, “di un chiaro ed inequivocabile riferimento ad una persona fisica che è citata in qualità di esecutore del “dettato” dei versi iscritti sulla targa commemorativa”.

Qui Interrogazione di Forza Italia Pontecagnano Faiano

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“I Pellerossa che liberarono l’Italia”, una storia vera mai raccontata prima che passa anche da Salerno

Discriminati e confinati nelle riserve, migliaia di nativi nord americani si arruolarono come volontari nell’esercito canadese e statunitense per combattere il nazifascismo in Europa e in Italia. Giunto alla sua quarta  ristampa e finalista del Premio Nazionale di Storia “Monte Carmignano per l’Europa” , “I pellerossa che liberarono in Italia” scritto dal giornalista e scrittore Matteo Incerti verrà presentato a Salerno venerdì 25 giugno alle 21 presso la Pinacoteca grazie ad una iniziativa promossa da Anpi.

Quella dei soldati nativi che lottarono per la Liberazione d’Italia è una storia sconosciuta, mai raccontata prima, che riguarda anche Salerno e la sua terra.

Tra i  “pellerossa” che si batterono per diritti e libertà di cui neanche loro godevano al tempo ci furono infatti diversi nativi inquadrati nella 45th US Infantry che conquistarono a Oliveto Citra la prima Medal of Honour che il Congresso degli Stati Uniti concesse ad un indigeno Ernest ‘Aquila Rossa’ Childers, altri invece combatterono a Persano e purtroppo alcuni di loro persero anche la vita.

LA STORIA

Sbarcati in Sicilia il 10 luglio 1943, battaglia dopo battaglia, da Agira a Salerno, da Ortona ad Anzio, dal fronte della Valle dei Liri e Cassino, la Liberazione di Roma, fino allo sfondamento della Linea Gotica orientale in Romagna, centinaia di pellerossa cree, mohawk, ojibwa, ‘piedi neri’, pawnee, creek, cherokee solo per citare alcune tribù, contribuirono a liberare l’Italia dal fascismo.

Eroi dimenticati per settantacinque lunghi anni, oltre cinquanta di loro sacrificarono la vita sul suolo italiano e sono sepolti nei cimiteri di guerra britannici e americani sparsi per l’Italia: Da Agira (Catania), Ortona (Chieti), Cassino (Frosinone), Roma, Nettuno, Gradara (Pesaro), Ancona, Coriano (Rimini), Cesena, Ravenna, Villanova di Bagnocavallo (Ravenna).

I PELLEROSSA DI SALERNO – Coloro che ritornarono dal fronte, diventati capo tribù, artista o attore in film e telefilm (come accadde a Ernest ‘Aquila Rossa’ Childers eroe a Oliveto Citra)  continuarono a lottare per conquistare quei diritti civili che avevano già donato agli italiani e gli europei. Tra loro c’ere anche il pawnee dell’Oklahoma Brummet “Guerriero Fantasioso”  Echohawk che tratteggiò le sue azioni e quelle dei suoi commilitoni in Italia con la 45a Divisione USA in decine di bellissimi disegni a matita (divesi sono riprodotti nel libro). Dalla penna di ‘Guerriero Fantasioso’ vennero tratteggiati così gli scontri di Persano e l’azione spericolata dove a settembre 1943 Ernest ‘Aquila Rossa’ Childers a Oliveto Citra sgominò da solo diverse postazioni tedesche. Una azione di coraggio che gli valse , primo nella storia statunitense, una Medal of Honour concessa ad un indigeno.

A Persano morirono anche due indigeni della 45th e Echohawk “Guerriero Fantasioso” che parteciò a quegli scontri tremendi nell’abitato tratteggiò i loro corpi violentati dalla guerra.

STORIA DI DIRITTI E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI: Terminata la seconda guerra mondiale i nativi canadesi conquistarono solo nel 1962 il pieno diritto di voto incondizionato alle elezioni federali, e qualche anno più tardi riuscirono a mettere fine all’esperienza traumatica e razzista delle ‘scuole residenziali’ confessionali dove migliaia di piccoli indigeni (inclusi i veterani della campagna d’Italia come Wilmer Nadjiwon che venne violentato da bambino o Henry Beaudry e Len Bailey che subirono pesanti violenze) venivano rinchiusi, subendo anche violenze sessuali indicibili come capitato all’allora giovanissimo ojibwa Wilmer Nadjiwon.

Il dramma delle ‘scuole residenziali’ è emerso ancora una volta poche settimane fa dopo la scoperta di 272 corpi nel giardino dell’istituto di Kaamloops in British Columbia, lo stesso frequentato da Len Bailey uno dei protagonisti di questa storia.

Negli ultimi anni sono stati prima Papa Benedetto XVI e poi Papa Francesco a chiedere scusa a nome della Chiesa Cattolica per gli abusi e violenze perpetrate nelle ‘scuole residenziali’. Episodi anche questi narrati nel libro, che ripercorre anche il percorso di diversi veterani inclusi gli eroi “pellerossa” di Salerno.

VETERANI IN DIFESA DELL’AMBIENTE

Quei pellerossa che avevano liberato l’Italia dal fascismo, dopo il secondo conflitto mondiale, continuarono le loro battaglie, in modo pacifico difendendo anche la propria terra sacra dagli scempi ambientali. Come accadde nel 2010 con capo Nadjiwon, ultraottantenne, che ‘schierò’ in una pacifica battaglia ambientalista ojibwa, mohawk e i fratelli americani Sioux e Cheyenne, per impedire la costruzione della più grande discarica del Canada, ‘Dump 41’ in Ontario, che minacciava una delle falde acquifere considerate tra le più pure della Terra.

STORIE D’AMORE E FIGLI DI GUERRA

Il libro narra anche diverse storie d’amore e di “figli di guerra” pellerossa. Come quella incredibile a lieto fine del cecchino meticcio Len Bailey, military medal a Pofi (Frosinone) che ebbe una figlia in una notte d’amore alla fine del conflitto e quella di Orville Johnston, oijbwa di Cape Croker, Ontario che combatté in Sicilia, ad Ortona dove venne leggermente ferito e poi in Romagna ed ebbe un figlio in Italia. Un figlio che lo cercò invano tutta la vita, ma il padre povero e in preda all’alcol negli anni Settanta si negò come ricordano le figlie. E forse questo libro potrà servire a ritrovarlo.

RICERCHE DI DUE ANNI, ORA LIBRO TRADOTTO E PUBBLICATO IN INGLESE

Una storia vera, frutto di due anni di ricerche da parte dell’autore Matteo Incerti tra archivi militari canadesi, statunitensi e testimonianze dirette raccolte nelle varie tribù indigene del Canada e degli Stati Uniti dove i figli di quei veterani (l’ultimo Wilmer Nadjiwon è morto a 96 anni nel 2018) hanno aperto il cuore delle loro memorie e messo a disposizione lettere inviate dal fronte dal 1943 al 1945. Il libro edito da Corsiero Editore 398 pagine e con 120 foto, riporta anche tutti i luoghi di sepoltura dei 57 “pellerossa” arruolati nell’esercito canadese (51) e statunitense (6) di cui l’autore narra le gesta e anche le biografie di oltre un centinaio di loro che ritornarono a casa dal fronte della seconda guerra mondiale. Il libro che ha ricevuto l’attestato di interesse storico nazionale per il Canada, è stato tradotto in inglese grazie all’aiuto dell’ambasciata canadese e presto verrà pubblicato anche in questa lingua.

L’OMAGGIO DELLA TRIBU’ CREE ‘MOSQUITO GRIZLY BEAR’ ALL’AUTORE DEL LIBRO:

BATTEZZATO ‘AQUILA SVETTANTE’

Diverse tribù indigene del Canada hanno deciso di omaggiare Matteo Incerti per il lavoro svolto per ricordare per la prima volta le gesta in Italia dei loro padri e nonni. Così gli Ojibwa di Cape Croker hanno invitato l’autore nella loro tribù e gli hanno dedicato un intero numero della rivista storica bismestrale della comunità.

La tribù dei cree delle pianure della Prima Nazione Mosquito Grizly Bear Head lean man’ ha fatto ancora di più. Per ringraziare Incerti, su proposta del figlio del veterano Henry Beaudry, della capo tribù Tania Aguilar Anti-Man e consultata la senatrice delle prime Nazioni e guardiana della conoscenza Jenny Spyglass, ha battezzato il giornalista e scrittore emiliano con il nome spirituale: “Pa pa mi sut ki hiw – Soaring Eagle”. In italiano: Aquila Svettante.

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Premio Charlot, al via la XXXIII edizione con le selezioni per Sanremo Rock

Tutto pronto per la XXXIII edizione del Premio Charlot, che sarà presentata ufficialmente alla stampa il prossimo 25 giugno 2021, alle ore 10,30, nel Salone dei Marmi del Comune di Salerno. Tutto pronto per un’edizione che come sempre sarà ricca di ospiti, sorprese e tanto, tantissimo divertimento.

Il sipario sulla kermesse ideata e diretta da Claudio Tortora e dedicata al più grande attore di tutti i tempi, si alzerà, con un’anteprima musicale, il prossimo 26 giugno, al Teatro Delle Arti, quando in collaborazione con Arte Cioffi, Nove Eventi s.r.l. e Sanremo Rock, si darà il via alla due giorni di selezione dei finalisti campani della 34° edizione del festival Sanremo Rock&Trend.

Diciotto le band per la categoria rock e 16 quelle per la categoria trend, che sono state selezionate e che si alterneranno, in queste due giornate (26 e 27 giugno) sul palco del teatro di via Guerino Grimaldi a partire dalle ore 16.

La giuria, presieduta da professionisti del settore musicale, decreterà, tra le due categorie, sei finalisti per la sezione rock e sei per la sezione trend, proiettando sul palco del Teatro Ariston di Sanremo dal 6 al 12 settembre ’21 le bands selezionate per la Regione Campania.

In l’occasione, di questa due giorni, sarà invitata a salire sul palco del Teatro delle Arti la Pietro Vitale Ensemble nella figura del leader Pietro Vitale e della vocalist Roberta Tondelli che sono già convocati alle finali al Teatro Ariston di Sanremo in quanto partecipanti alla passata edizione del festival.

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Salerno riparte dalla cultura: già sold out i biglietti per il grande concerto all’area Archeologica di Paestum

Salerno riparte dalla cultura, dallo spettacolo, da uno dei settori più martoriati, dimenticati da questa pandemia. E lo fa con il primo evento covid free, nel magico scenario del tempio di Cerere e in una data non casuale: la Festa della musica. E’ ormai tutto pronto per l’evento in programma lunedì 21 giugno, alle ore 20.15, organizzato da Cgil, Cisl, Uil, la FedAs e l’associazione Iperion.

I biglietti sono andati sold out in 10 minuti, tutta la provincia ha voluto rispondere a quello che è a tutti gli effetti un segno di speranza, una vera e propria ripartenza e in totale sicurezza: all’ingresso basterà infatti presentare il certificato di avvenuta vaccinazione, la documentazione che attesta di aver contratto il covid o semplicemente sottoporsi a tampone, per garantire a tutti la massima sicurezza all’interno dell’area archeologica di Paestum. “Ripariamo da Paestum e rilanciamo tutto ciò che serve per il benessere sociale, per la vita di tutti i cittadini e i lavoratori salernitani”, ha dichiarato Gerardo Pirone, segretario generale della Uil Salerno.

Un evento immaginato quando la Campania era ancora in zona arancione, come confermato invece da Gerardo Ceres, segretario generale della Cisl Salerno con un’iniziativa “che avesse al centro il mondo della cultura, dello spettacolo, della musica, un settore condizionato per un anno e più e farlo ripartire in sicurezza con procedure e abbiamo immaginato questa location, il 21 giugno, quando si festeggia la festa europea della musica, per dare un segno di speranza alla nostra provincia e alla nostra società”.

Un’iniziativa per sostenere i lavoratori del settore, per riaffermare la centralità della cultura, delle arti visive, della musica, dei musei, delle aree archeologiche. “Non a casa abbiamo scelto Paestum e credo che debba essere un comune sentire che queste attività che hanno sono state massacrate sotto il profilo economico e lavorativo, devono avere i giusti ristori, le giuste provvidenze, unitamente agli imprenditori che hanno sofferto, insieme ai lavoratori”, ha dichiarato Arturo Sessa, segretario generale della Cgil Salerno.

Tra i promotori dell’evento l’associazione Iperion, rappresentata da Vittorio Cicalese che punta l’attenzione proprio sulle difficoltà che oggi vive il settore della cultura, “tra i più martoriati, soprattutto tra i più dimenticati di questa pandemia. Lo abbiamo notato, purtroppo, sulle spalle di persone che, pur avendo rappresentanze sindacali, che abbiamo tirato in ballo con le segreterie generali e hanno accolto con molto favore la nostra proposta, preferiscono – per il livello culturale a cui devono adempiere, anche lavorativamente – portare avanti le loro istanze, continuando a lavorare in silenzio, intervenendo nei luoghi che sono stati principalmente martoriati dalla pandemia – ha dichiarato Cicalese – Noi con questa iniziativa vogliamo lanciare l’opportunità di seguire una legge regionale, già proposta al tavolo regionale, e che speriamo possa essere accolta nel minor tempo possibile, per favorire un controllo costante di tutti i luoghi della cultura: musei, biblioteche, aree archeologiche, cinema, teatri.

Così come accade in altri posti d’Europa, anche la Campania può vivere di turismo culturale e deve fare in modo che la cultura sia volano di sicurezza e di turismo, per l’intero territorio. Grazie alla nostra proposta, questo potrà essere possibile e il 21 giugno Paestum sarà la capitale di questa nostra proposta”. A salire sul palco un cast d’eccezione “che guarda al territorio e tiene insieme le radici del territorio e il futuro: innovazione musicale, ricerca e futuro”, ha dichiarato Flavio Giordano, membro della Compagnia Daltrocanto che sarà accompagnata dal Coropop diretto dal maestro Ciro Caravano e La Maschera, un gruppo di ragazzi napoletani che tiene insieme le radici della loro terra con un discorso musicale raffinato, elegante.

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AL VIA LA PRIMA EDIZIONE DEL PREMIO PICENTIARTE

L’iniziativa della Fondazione Picentia che valorizza i giovani artisti del territorio

Al via la prima edizione del Premio PicentiArte, rassegna d’arte contemporanea promossa dalla Fondazione Picentia che punta a promuovere gli artisti del territorio della Provincia di Salerno e contemporaneamente a diffondere la cultura dell’arte nella città di Pontecagnano Faiano.

L’intento della Fondazione è quello di favorire la creazione di un evento che punti a valorizzare e riscattare il mondo della cultura, tra i più colpiti dalla crisi Covid-19. Allo stesso tempo si vuole promuovere gli artisti che operano sul territorio al fine di permettere loro di investire sul proprio talento e sulle proprie capacità.

A tal fine la Fondazione Picentia promuove un bando di selezione per gli artisti di età compresa tra i 18 e i 40 anni. Gli artisti potranno presentare domanda a partire dal 10 giugno e fino alle ore 12 del 10 luglio 2021. Conclusa la presentazione delle domande, la giuria qualificata selezionerà le opere più meritevoli che confluiranno nella mostra d’arte che si terrà a settembre. Nel giorno dell’inaugurazione si terrà anche la premiazione dei tre vincitori, ai quali sarà erogato un buono spesa da utilizzare nei negozi d’arte affiliati all’iniziativa.

A giudicare le opere la giuria composta da: Franco Anfuso, artista e direttore artistico dell’iniziativa PicentiArte; Luigina Tomay, direttrice del Museo Archeologico Nazionale “Gli Etruschi di Frontiera”; Casimiro Forte, artista; Giovanni Fattorusso, architetto; Giuseppe Bisogno, presidente della Fondazione Picentia.

“Il progetto PicentiArte si pone in piena coerenza con la mission della Fondazione Picentia, che punta a valorizzare i giovani del territorio e a creare per loro delle opportunità – ha dichiarato il presidente della Fondazione Picentia, Giuseppe Bisogno – il progetto rappresenta l’occasione per dare la possibilità ai giovani di esprimersi e tornare alla vita attiva dopo il lungo periodo pandemico che abbiamo attraversato: un obiettivo che la Fondazione Picentia si è posta anche con altre iniziative promosse in passato e che continuerà a perseguire per favorire ogni giorno lo sviluppo del territorio”.

“Ringrazio la Fondazione Picentia per avermi dato l’opportunità di prendere parte a questa kermesse artistica che punta a dare ai giovani la possibilità di esprimersi attraverso la loro arte – ha aggiunto Franco Anfuso, presidente della giuria e direttore artistico dell’iniziativa – l’arte è l’anima più profonda e pura del mondo e ogni uomo, dentro di sé, è un artista: dobbiamo solo scavare per portare fuori il sentimento dell’arte. E questo è proprio quello che abbiamo voluto realizzare attraverso questo progetto, creando un’occasione importante per i giovani del nostro territorio”.

“Un’iniziativa encomiabile, che si realizza in una città che è sempre in grande fermento culturale e in continua evoluzione – ha detto Casimiro Forte, membro della giuria – ci sono tanti giovani che hanno grandi qualità timidamente nascoste che devono solo essere messe all’attenzione del pubblico: è ciò che il progetto PicentiArte punta a realizzare attraverso la promozione di questa kermesse”.

“L’arte deve stimolare le coscienze e offrire delle prospettive per il futuro, aiutandoci a riflettere – ha concluso Giovanni Fattorusso, membro della giuria – PicentiArte deve diventare negli anni un punto di riferimento: abbiamo bisogno di iniziative del genere in cui i giovani possano dare il proprio contributo”.

 

Sul sito della Fondazione Picentia e sui suoi canali social sono disponibili tutte le informazioni per prendere parte all’iniziativa:

https://fondazionepicentia.it/picentiarte/

 

 

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Anpi, nasce la nuova sezione nel Cilento intitolata a Claudio Pavone

Giovedì 10 giugno 2021, alle ore 18.00, presso l’aula consiliare del Comune di Vallo della Lucania, verrà inaugurata la nuova sezione, dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, ANPI Gelbison – Cilento.  La sezione verrà intitolata allo storico e partigiano cilentano Claudio Pavone, originario di Torchiara. L’evento inaugurale è stato organizzato in collaborazione con la CGIL di SalernoLegambiente Campania e il Presidio di LIBERA ad Agropoli. All’inaugurazione parteciperanno: Antonio Aloia Sindaco di Vallo della Lucania, Massimo Farro Sindaco di Torchiara, Rosa Amatucci Presidio di LIBERA ad Agropoli “Marco Pittoni”, Arturo Sessa Segretario Generale CGIL SalernoLuigi Rossi già Preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Salerno e Ubaldo Baldi Presidente Provinciale ANPI Salerno. Introdurrà l’evento Andrea Rinaldi Responsabile sezione ANPI Gelbison – Cilento. Modererà l’incontro Adriano Maria Guida Membro del Consiglio Direttivo di Legambiente Campania.

“La sezione ANPI Gelbison-Cilento – spiega Andrea Rinaldi Responsabile della nuova sezione ANPI – nasce come presidio di libertà in un territorio che da troppi anni vive una forma di apatia civica e politica molto acuta. L’antifascismo, valore su cui è fondata la nostra Costituzione, è come un fuoco che va costantemente alimentato, non lasciando che si spenga o che perda di intensità, perché da ciò deriverebbero gravi rischi per la nostra democrazia. È fascismo ogni forma di oppressione, di limitazione delle idee altrui, di discriminazione e di odio del diverso, ed in quanto tale va combattuto con tutti i mezzi a nostra disposizione. Crediamo fermamente – conclude il Responsabile della sezione ANPI Gelbison – Cilento – che siano le nuove generazioni a dover alimentare il fuoco dell’antifascismo, ed è nostra volontà, attraverso la fondazione della sezione, grazie ai momenti di aggregazione, discussione e confronto fornire a chiunque vorrà gli strumenti necessari affinché ciò possa avvenire.”                                                                                                                                                                             

La nuova sezione avrà sede a Vallo della Lucania.

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Premio Charlot, il grande ritorno di Toti e Tata a Salerno

Ad un mese dall’inizio della XXXIII edizione del Premio Charlot, che si svolgerà tra il Teatro delle Arti e l’Arena del Mare di Salerno, il patron Claudio Tortora annuncia i primi due ospiti della kermesse. Il 20 luglio, con inizio alle ore 21,15 saliranno sul palcoscenico Emilio Solfrizzi ed Antonio Stornaiolo, due bravissimi attori, stimati ed amati da critica e pubblico. Il primo noto per le sue interpretazioni in film e serie tv come El Alamein – La linea del fuoco, Selvaggi, Un matrimonio da favola, Fratelli coltelli, Sei forte maestro e Tutti pazzi per amore etc, il secondo per le sue interpretazioni in film e serie tv come Io non ci casco, Buona giornata, Distretto di Polizia, Il commissario Zagaria ed altri. Ma dire Emilio Solfrizzi ed Antonio Stornaiolo vuol dire anche Toti e Tata, un duo comico, che ha debuttato nel 1985 per poi sciogliersi nel 1998 e riunitosi nel 2011. Nei panni di Toti e Tata, la coppia Solfrizzi – Stornaiolo ha raggiunto una notevole popolarità in Puglia, Basilicata e Campania. Il grande successo ottenuto sulle reti locali Telebari, Telenorba, Teledue e Telecolore, è dovuto alla loro satira irriverente, in gran parte legata alla collaborazione con l’autore e regista Gennaro Nunziante. Tra le interpretazioni più apprezzate del duo non possiamo non ricordare il poeta Mino Pausa ed il Duo Novembre; ed ancora Kiavik l’improbabile emulo di Superman; Mazza e Panella, con il presentatore di finte televendite Mazza (Stornaiolo) e il suo aiutante Ciro Ciuffino (Solfrizzi); il giornalista Lino Linguetta; il cantante neomelodico barese Piero Scamarcio, supportato dallo “Scippatore d’emozioni”: in questa veste, i due pubblicano nel 1993 un Lp di cover parodistico-demenziali dal titolo Ricover, la coppia di Mormoni e gli Oesàis (parodia molfettese del famoso gruppo degli Oasis).

“Tutto il mondo è un palcoscenico” è il titolo dello spettacolo che il duo, presenterà al pubblico del Premio Charlot, dove sono stati ospiti, lo ricordiamo nel 1996, per poi tornarci ancora Stornaiolo come presentatore di diverse edizioni e Solfrizzi premiato per il teatro durante la XIX edizione. Il titolo trae spunto da una commedia di Shakespeare e indaga con ironia e leggerezza, ma anche con la capacità di divagazione che appartiene ai due attori, le scene e le controscene del nostro quotidiano. Torna, dunque, la comicità della coppia artistica più amata dai pugliesi, ma anche dai salernitani che non hanno mai dimenticato le avventure di Toti e Tata, ed ora grazie al Premio Charlot, potranno rivederli nuovamente insieme e riapplaudirli in una serata dove l’unica parola d’ordine sarà: ridere.

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Panico sul viadotto Gatto: tir in fiamme

di Erika Noschese

Attimi di panico oggi, verso le 13,  sul Viadotto Gatto. Per cause ancora da accertare un Tir è stato coinvolto in un incendio. Stando a quanto emerso fino ad ora, l’autoarticolato si stava recando al porto commerciale, ma ha dovuto fermare la sua corsa a causa dell’incendio che sarebbe stato provocato da un corto circuito. Illeso il conducente che è riuscito a mettersi in salvo, ingenti i danni. Sul posto sono giunte le squadre della centrale e del distaccamento città con il supporto di due autobotti. Le squadre intervenute hanno avuto ragione dell’incendio in pochissimo tempo, ma per ripristinare la viabilità ordinario si è reso necessario l’intervento di pale meccaniche.

Nell’incendio non ci sono stata persone coinvolte e/o ferite.  Intanto, a lanciare l’allarme sulle vetustà del parco mezzi di alcune aziende salernitane, le organizzazioni sindacali di Filt Cgil e Uiltrasporti, attraverso i segretari generali Gerardo Arpino e Antonello Guerrazzi che parlano di “ennesimo episodio grave e preoccupante che ci troviamo a registrare sull’unica arteria che collega l’autostrada al porto salernitano, riducendo al minimo i livelli di sicurezza per tutti”. I sindacati, infatti, da tempo denunciano le condizioni in cui versa il parco mezzi di innumerevoli aziende di trasporto che tutti i giorni circolano sulle strade della provincia di Salerno. “C’è la necessità di un cambio di marcia, bisogna investire in sicurezza acquistando nuovi mezzi – hanno dichiarato ancora Arpino e Guerrazzi – La sicurezza non va considerata solo come un costo, ma deve essere l’obiettivo primario di tutti, nessuno escluso, ed un’assoluta necessita”.

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Ecosider, impianto di compostaggio a Pontecagnano Faiano: la sentenza del Consiglio di Stato

L’impianto di compostaggio Ecosider sorgerà nel Comune di Pontecagnano Faiano. Lo ha deciso il Consiglio di Stato che, di fatti, ha respinto il ricorso presentato dai Comuni di Pontecagnano Faiano, Giffoni Valle Piana, la società Caffè Santa Cruz di Salerno e la società D&d Italia Spa. Oggetto di discussione portato dinanzi ai giudici del Consiglio di Stato l’autorizzazione ambientale, cosiddetta Via, concessa dalla Regione Campania per la realizzazione dell’impianto di recupero e smaltimento dei materiali ferrosi e non da realizzarsi nel comune di Pontecagnano Faiano. Soddisfatti gli avvocati Dario Gioia e Federico Maggio, difensori della Eco Sider Ricicla: la sentenza del Consiglio di Stato consente infatti la realizzazione dell’impianto dei rifiuti, sancendo la piena legittimità delle autorizzazioni ambientali.