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La Befana solidale di Villa Alba di Cava de’ Tirreni

 

Come ogni anno si rinnova la tradizione solidale della famiglia Di Giura, titolari ed amministratori tramite il dottore Giovanni Di Giura di Villa Alba di Cava de’ Tirreni, centro medico per la riabilitazione neuromotoria. ll dottore Di Giura attento al coinvolgimento ed all’inserimento sociale dei ragazzi ospiti del centro anche quest’anno ha riproposto la duplice iniziativa de “la Befana solidale” e come da tradizione la festa dell’Epifania all’interno del centro metelliano.

Nello specifico “la Befana solidale” vede coinvolti diversi ospiti del centro, accompagnati da operatori altamente specializzati, che recandosi presso altre residenze sanitarie assistite, portano in dono calze e dolciumi per festeggiare la fine delle festività natalizie. Non è solo un momento di festa, infatti queste iniziative consolidate portano con se un alto valore riabilitativo in quanto, come spiega la psicologa del centro Ida Faiella: “Questa giornata di condivisione rappresenta per i ragazzi un’esperienza ad alto impatto emotivo, un momento, un punto cardine dei nostri progetti riabilitativi che consiste nell’uscita all’esterno del centro, facendo in modo che prendano contatto e, relazioni, con la società esterno favorendo il loro reinserimento.

Per quanto riguarda invece la festa dell’Epifania che ormai è diventata una tradizione attesa della struttura, il suo scopo è quello di accogliere all’interno di Villa Alba ospiti di altre strutture, bambini delle scuole elementari e medie,  familiari, istituzioni, affinchè i nostri ragazzi possano vivere dei momenti di socializzazione e di scambio emotivo, affettivo, relazionale. Interagendo con i più piccoli i nostri ospiti relativizzano la diversità, sono felici e per noi operatori la loro felicità è la nostra”.

Soddisfazione per quanto realizzato viene espressa anche dal collaboratore amministrativo Mario Sorrentino: “Con tanto impegno, la struttura riesce sempre ad ottenere grandi risultati grazie all’impegno di ciascun operatore e dipendente. Riusciamo ad essere vicino alle esigenze delle famiglie e dei ragazzi alla luce di una spiccata sensibilità di fondo del dottor Giovanni di Giura che ci sostiene e supporta nelle iniziative. L’auspicio che è tutta la comunità di Cava de’ Tirreni e le sue istituzioni siano sempre più vicine e presenti alla realtà della nostra struttura”.

di Adriano Rescigno

 

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Cava dè Tirreni: Frazione di Nocera Inferiore

 

 

Un recente post, simboleggiante un cartello dal Titolo ” CAVA FRAZIONE DI NOCERA INFERIORE”, ha suscitato molte reazioni e polemiche. Ovviamente l’autore,  lungi dal voler dileggiare Cava, lo ha fatto con chiaro intento provocatorio, amplificato dall’accostamento agli auguri natalizi.

Ora se il personaggio è, notoriamente,  critico ed a volte sopra le righe,  non gli si può negare di conoscerela città e  le dinamiche di Palazzo, dicendo cose  che possono non piacere ma che hanno, sovente,  un fondo di verita’. 

Beninteso Cava de’Tirreni per storia, tradizioni e dimensioni,  non sarà mai subalterna a nessun territorio limitrofo ma, di certo, non possiamo negare che rispetto ai Comuni vicini,  segnatamente Nocera Inferiore, oltre ad un tessuto produttivo diverso ma oggettivamente meno strutturato e diffuso,       sconta,  in termini di servizi ed infrastrutture,  un divario che negli anni, per scelte politiche sovracomunali ma anche per mancata lungimiranza delle Amministrazioni cittadine e finanche a causa di un certo disinteresse della citta’,  si è amplificato fino a relegarla ad un ruolo secondario se non  marginale.

Su tutti l’Ospedale, sempre piu’ ridimensionato  in termini di reparti attivi e di personale di servizio,  con una prospettiva che,  al netto delle rassicurazioni fornite o delle ECCELLENZE che ancora vi operano, sono tutt’altro che rosee.

E poi il Tribunale oramai assente e delocalizzato altrove.

Strutture che un tempo Cava de’Tirreni aveva ma che le sono state, progressivamente,

sottratte o ridotte a funzionalità residuale.

Poi vi sono le strutture incomplete e quelle divenute non agibili.

Penso al Palasport inesistente, o ancora allo  Stadio comunale, un tempo vanto della citta’ e scenario di gesta epiche di una Cavese che faceva sognare l”intera provincia. Uno stadio oggi vetusto,  a parer mio sovradimensionato per l’uso presente e futuro ed  inadeguato per ubicazione, da tempo  interdetto alle gare della Cavese in attesa dei lavori di adeguamento alle prescrizioni della Lega  Pro.

E che dire del Teatro?.

La sua assenza, in una città culturalmente vivace e attrattiva e che ambisce a candidarsi a capitale della cultura,  è l’emblema dell’ambiguità che – da troppo tempo-  ci caratterizza.

Confidare solo sui portici e sui contenitori rigenerati ma che, comunque,   sfuggono ad una gestione unitaria  in grado di offrire una molteplicità di eventi da inserire in una programmazione  di rilievo almeno regionale, non credo sia sufficiente per offrire soluzioni valide e variegate; tale circostanza pone dubbi sulla possibilita’  di  attrarre investimenti e artisti di richiamo. Insomma mancano gli elementi per la elaborazione di un cartellone di eventi  adeguato.

In tale contesto credo che Cava debba uscire dall’ambiguita’ e puntare su una serie di direttrici importanti in grado di rilanciarla in vari settori  per acquisire la fisionomia che le è più consona.

Provo ad elencare i principali senza avere la presunzione della esaustività.

Valorizzare il centro ed i suoi portici ma anche pensare ad una apertura alla Costiera realizzando la Galleria Cava Maiori per una gestione in forma associata di servizi ricettivi, ricreativi , sanitari e produttivi che vedano Cava capofila. La logica comprensoriale potra’ rilanciare la  possibilità di pensare ad un Ospedale moderno ed efficiente,  al Potenziamento e non alla rinuncia  dell’ufficio del giudice di pace, in considerazione delle nuove funzioni attribuire per legge Ed ancora ad  un distretto sanitario nuovo e non dislocato, come oggi,  in un prefabbricato pesante.

Migliorare la qualità ambientale della citta’,  attraverso il completamento del sottovia; condizione necessaria ed indifferibile per  potenziare la viabilità extraurbana e   sopperire ai danni e disagi arrecati da  una autostrada sempre piu costosa e sempre meno utilizzabile perché servita da viadotti non a norma.

Rilanciare il concetto della metropolitana leggera unendo Cava con Salerno e da questa alla valle dell’Irno, sviluppando nel contempo una intermodalita’ sostenibile mediante il potenziamento dell’area mercatale e contestuale delocalizzazione dei parcheggi urbani ( Piazza Lentini e Piazza San Francesco su tutti)

Puntare su uno stadio nuovo e moderno,  da delocalizzare a Pregiato,  ove creare una cittadella dello sport, rinunciando a quel mostro del Palaeventi che,  per come realizzato,  non vedrà mai  il suo completamento ed utilizzo  nei termini e modalita’ concepiti  dall’amministrazione Servalli.

Un grande piano di rigenerazione urbana che interessi tutta l’area nord della citta,  ricomprendendo l’ area di sedime dello stadio comunale  ma anche le varie aree industriali dimesse poste nei paraggi: su tutti la ex COFIMA oggi di proprietà comunale e spesa infruttifera per il Comune ed i cittadini. Pensare insomma, dopo aver risolto la questione con l’ASI e integrato la pianificazione del PUC, ad un comparto in cui prevedere , anche  mediante la partecipazione di privati,   un’ area sostenibile attrezzata in cui convivono  edilizia residenziale, servizi,  aree a verde.

In attesa della risoluzione della vertenza MALC per poter finalmente riacquisire a patrimonio comunale la sede storica della Manifattura di viale Crispi ove ipotizzzare la realizzazione dell’attuale  sede comunale per  riconvertire l’attuale sede a Struttura di rappresentanza polifunzionale,   ipotizzare la realizzazione  del teatro nel suo luogo di elezione: alle spalle della Mediateca per costituire un unicum con il complesso di San Giovanni. In tal senso la  piazzetta in fase di realizzazione, per le  somme investite, va intesa sono come momentanea sistemazione in attesa di sviluppare un progettualita adeguata e reperire le necessarie risorse finanziarie.

Ed ancora puntare con decisione sulla ultimazione di  Villa rende per creare una Accademia musicale che dia opportunità e visibilità alle tante acclarate  professionalità e consolidate realtà musicali cittadine.

Questi alcuni punti che,  si spera, vengano contemplati nel programma di chi intenda proprorsi alternativo a questa Amministrazione.

Un programma concreto che offra  alla citta”

non sogni o illusioni ma una  prospettiva ed una visione che vada oltre l’ordinario o una visione  di breve termine.

Credo che questo la citta’ di Cava  si aspetti  per potersi, in un futuro non lontano, augurarsi buon NATALE, senza arrabbiarsi o mestamente prendere atto di affermazioni, oggi provocatorie ma non infondate,  e si spera domani superate dalla laboriosità lungimiranza   e volonta di riscatto  di quanti amano Cava al di là delle sue indiscutibili bellezze che restano tali ma, per ora,  frutto di  una eredita’  passata che sta ad Amministratori capaci volorizzare e  rilanciare ed ai cittadini sostenere con la loro fiducia.

ing. Massimo Mariconda

 

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Primo Premio Giornalistico “Nadia Toffa” : cinque giornalisti salernitani premiati

 

 

Dopo la conferenza stampa di presentazione del Primo Premio Giornalistico “Nadia Toffa”, lunedì 16 dicembre 2019 nella Casa Comunale di Eboli, vengono svelati i 5 giovani giornalisti vincitori del premio che porta il nome della giornalista Nadia Toffa, prematuramente scomparsa e che lascia un vuoto incolmabile nel panorama giornalistico italiano.

Sabato 21 dicembre 2019 al Palasele di Eboli dalle ore 19.00 dunque prenderà il via l’assegnazione del Primo Premio Giornalistico “Nadia Toffa” organizzato dall’associazione “SospasItalia” di Antonino Petrillo con il patrocinio del Comune di Eboli guidato dal primo cittadino Massimo Cariello. Sono 5 i giornalisti salernitani premiati che riceveranno dal presidente Petrillo e dal sindaco Cariello il premio.

Si tratta di Andrea Pellegrino, direttore responsabile de L’Ora di Cronache, vicedirettore di leCronache e corrispondente per La Repubblica; Adriano Rescigno, direttore responsabile di ArtesTv, redattore per il quotidiano leCronache e corrispondente per Il Corriere del Mezzogiorno; Emiliano Amato, direttore responsabile de Il Vescovado; Salvatore De Napoli e Domenico Barbato, rispettivamente giornalista per La Città di Salerno e redattore per Il Mattino.

Tutti e 5 distintisi per l’operato giornalistico a favore delle comunità che vivono in particolar modo battutisi nel corso dell’anno per la legalità, contro i reati ambientali e per la risoluzione delle problematiche dei territori che vivono, facendole proprie e non approcciandosi ad esse come meri argomenti di cronaca. Il Primo Premio Giornalistico “Nadia Toffa” non si esaurisce con la premiazione di sabato sera, ma si nutrirà di un corpo di incontri e dibattiti sul tema della legalità, giustizia e medicina, dando voce anche agli “inascoltati” dalle 15.00 alle 24.00 della giornata del 20 dicembre 2019, sempre all’interno del Palasele di Eboli, per poi continuare dalle 10.00 del 21 dicembre alle 24.00, con anche spettacoli musicali di diversi artisti di respiro nazionale. Per la cerimonia di consegna dei premi, in ultimo, l’appuntamento è alle 19.00 del 21 dicembre 2019.

La Redazione

 

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“Napoli spara”: Il video con OYOSHE e DOPE ONE

 

 

“Rull’ ‘e tambur” per l’uscita del  video di “Napoli spara”, il primo singolo di Oyoshe e Dope One estratto dall’album  Hip Hop “Iceolator”, disponibile su tutti i digital stores e in copia fisica su www.oyoshe.com.
Il primo videoclip prodotto dall’etichetta indipendente “4Raw City Sound” con la direzione esecutiva di Marco Iappelli (general manager 4Raw City Sound) e di Real Baloo, racconta  il doloroso contrasto tra l’innocenza e la violenza che prende forma negli occhi  di un bambino che  punta una pistola giocattolo, pronto a premere il grilletto.  L’infanzia e la morte sono elementi che si alternano e si mescolano,  camminano per mano fra le difficili  strade di  Napoli, Capitale di un  “Sud associato a surici e spari”. Attraverso queste immagini , ben organizzate dalla sapiente regia della “Black Diamond Agency”, fronteggiate da Oyoshe e Dope One ,  si vuole sottolineare che il Rap può ancora essere  denuncia sociale  e simbolo di resistenza, attraverso rime forti, cariche di quella rabbia che è figlia dell’ingiustizia.
Nonostante tutto, la forza di denunciare viene dalla speranza del cambiamento  rappresentato dalla purezza dei più giovani che è l’unico vero argine che impedisce alla criminalità di invadere le nostre anime, l’unico timone in grado  di invertire la rotta. Ed è per questo che una volta Paolo Borsellino disse: “Se la gioventù le negherà il consenso anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo”. 
Oyoshe & Dope One: il connubio tra due affermati Mc’s Napoletani, celebri Freestylers ed entrambi con un bagaglio discografico personale significativo alle spalle, danno vita a quello che è il loro primo album ufficiale insieme: ICEOLATOR dal 29 aprile disponibile su tutti i digital stores e in copia fisica su http://oyoshe.com/ 
Pre-ordinalo su Itunes !

𝗟’𝗮𝗹𝗯𝘂𝗺 𝗱𝗲𝗹 𝗥𝗔𝗣 𝗗𝗨𝗢 𝗡𝗔𝗣𝗢𝗟𝗘𝗧𝗔𝗡𝗢 𝗔𝗥𝗥𝗜𝗩𝗔 𝗜𝗠𝗣𝗥𝗢𝗩𝗩𝗜𝗦𝗔𝗠𝗘𝗡𝗧𝗘 𝗣𝗥𝗘𝗦𝗘𝗡𝗧𝗔𝗡𝗗𝗢 𝗨𝗡𝗔 𝗧𝗥𝗔𝗖𝗞𝗟𝗜𝗦𝗧 𝗖𝗛𝗘 𝗩𝗘𝗗𝗘 𝗟𝗔 𝗣𝗔𝗥𝗧𝗘𝗖𝗜𝗣𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗗𝗜 𝗗𝗝 𝗦𝗞𝗜𝗭𝗢, 𝗘𝗦𝗔, 𝗘𝗚𝗥𝗘𝗘𝗡,’𝗢 𝗭𝗨𝗟𝗨, 𝗟𝗢𝗢𝗣 𝗟𝗢𝗢𝗡𝗔, 𝗜𝗡𝗢𝗞𝗜,𝗩𝗔𝗟𝗘𝗥𝗜𝗢 𝗝𝗢𝗩𝗜𝗡𝗘, 𝗞𝗜𝗔𝗩𝗘,𝗕𝗟𝗔𝗤 𝗣𝗢𝗘𝗧, 𝗚𝗗𝗢𝗧&𝗕𝗢𝗥𝗡 𝗘 𝗧𝗔𝗡𝗧𝗜 𝗔𝗟𝗧𝗥𝗜 𝗔𝗡𝗖𝗢𝗥𝗔!

Il disco arriva a culmine di un profondo percorso artistico di rilevanza internazionale per entrambi gli artisti. A coronamento di esperienze e collaborazioni ai vertici dell’Ambiente. Oyoshe & Dope One, infatti, vantano già importanti collaborazioni con artisti affermati di tutto il mondo tra cui Clementino, Reks (USA), Ghemon Science, Ensi, Gdot & Born e molti altri, produzioni di tracce remix da producers Australiani come KID TSU , oltre a partecipazioni in compilation estere come in veste di rappresentanti italiani e Tour con 99 Posse e Clementino sui palchi di importanti festival in Europa come l’Hip Hop Kemp.


Il progetto vanta le collaborazioni di KIAVE, EGREEN, ESA,BLAQ POET (USA), ‘O ZULU & JRM (99 POSSE), DJ SKIZO, INOKI, DJ UNCINO, VALERIO JOVINE, GDOT & BORN (USA) e tanti altri. I brani si alternano come esplosioni su un campo minato di fat-beats, boom-bap e neologismi Trap; con il silenzioso spettro
dell’Old School che resta il marchio di fabbrica dei due rapper e producer. Tra testi di riflessione e potenziali club-hits, in un lavoro che, alla fine dell’ascolto, lascia con la voglia di pensare e di farlo senza limiti. Tornano i temi della dimensione urbana, della rabbia della periferia, del Rap, e della vera radice della cultura Hip Hop. E tornano, mai come in questo progetto, con sonorità potenti e adatte all’orecchio del mercato contemporaneo. Un disco che, in sostanza, promette una sicura longevità data la corposità dei brani e l’alta percentuale di potenziali singoli presenti. Produzione Esecutiva: Vincenzo Musto, Ivan Rovati De Vita, Marco Iappelli General Manager progetto: Marco Iappelli Label: 4Raw City Sound (Napoli).

Non vogliamo svelarvi altro il resto lo racconteranno loro di seguito nella video intervista.

𝙂𝙞𝙤𝙫𝙖𝙣𝙣𝙞 𝙈𝙤𝙧𝙧𝙖

 

 

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Roccapiemonte dice no ai forni crematori

 

 

Tutti uniti contro la costruzione dei due forni crematori a Roccapiemonte per difendere insieme la salute e l’ambiente

“Un Comitato cittadino per contrastare la sciagurata decisione della giunta comunale”- si legge così sui volantini ed i manifesti fatti affiggere in paese dai consiglieri comunali di opposizione che chiamano la popolazione a raccolta in una assemblea pubblica nella quale discutere di una scelta che ha provocato dissensi e soprattutto preoccupazione.

Non accennano dunque a placarsi le polemiche sorte in paese all’indomani della notizia, data da Rtalive, circa la decisione della giunta comunale e quindi della maggioranza guidata da Carmine Pagano di costruire due forni crematori nel cimitero della piccola cittadina dell’Agro.

Il progetto approvato dalla giunta comunale con la delibera n.145 del 27 novembre 2019, prevede infatti la privatizzazione del cimitero cittadino che sarà affidato a due società, le stesse che hanno presentato al Comune il progetto per la realizzazione di due forni crematori, uno per salme ed uno per animali di affezione e di grossa taglia.

Dopo le prime polemiche scoppiate su fb e nelle piazze la popolazione inizia ad organizzarsi. Mercoledì 18 dicembre alle ore 18 presso l’Antico Caffè di Piazza Zanardelli ci sarà un’assemblea pubblica convocata dai consiglieri comunali di minoranza Raffaele Polichetti, Gerardo Adinolfi e Senise Califano per sensibilizzare la cittadinanza e per dare vita ad un Comitato No Forni Crematori a Roccapiemonte.

“Un impianto per la cremazione delle salme è già esistente a Cava dei Tirreni ove è possibile usufruire di tale servizio,- si legge ancora nel manifesto- gli impianti presenti in regione sono sufficienti a far fronte all’intere esigenze dei cittadini campani e lucani. Tali impianti previsti per legge ad una distanza minima di 200 m dalle abitazioni producono aumento di inquinamento ambientale ed atmosferico con emissioni maleodoranti e soprattutto danni alla salute dei cittadini. Roccapiemonte non è un comune in cui sono presenti allevamenti intensivi di bestiame e con la proposta approvata, che prevede un bacino di utenza sia provinciale che regionale, il nostro comune diventerà la fabbrica delle cremazioni animali regionali. È possibile sacrificare la salute dei cittadini e dell’ambiente circostante con alcune opere che il privato andrà a realizzare?”

Una scelta ritenuta scellerata

Tutti uniti contro la costruzione dei due forni crematori a Roccapiemonte difendiamo insieme la salute e l’ambiente del nostro territorio.

La giunta comunale con delibera n.145 del 27 novembre 2019 approvato la proposta avanzata in data 20 giugno 2019 protocollo numero 10427 dall’Ati associazione temporanea d’impresa costituita da edile Vispin e Felco costruzioni generali Srl per la realizzazione di due impianti crematori: uno per salme ed un altro per animali di piccola e grossa taglia da realizzarsi all’interno del cimitero comunale. La delibera approvata prevede anche la concessione della manutenzione della gestione dell’intero cimitero al privato per i prossimi 25 anni con possibilità di aumento dei prezzi dei servizi a carico degli utenti del 20%. In virtù di tutto ciò i consiglieri comunali di opposizione Raffaele Polichetti, Gerardo Adinolfi e Senise Califano in data 10 dicembre hanno comunicato al sindaco, alla giunta e all’intero consiglio comunale le proprie preoccupazioni e contrarietà alla realizzazione di tale opera di cui il paese non ha assolutamente bisogno. L’ Assemblea pubblica si terrà mercoledì 18 dicembre alle ore 18:00 al bar Antico caffè in piazza Zanardelli per contrastare insieme questa sciagurata decisione della giunta comunale e aderendo al costituendo il comitato.

di Adriano Rescigno 

 

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Attualità Dillo a Noi Eventi

Ducati Streetfighter: Arriva in Provincia di Salerno

 

E’ stata scoperta sabato mattina 14 dicembre 2019 la prima Ducati Streetfighter arrivata in provincia di Salerno. L’evento si è tenuto ad Angri, presso il salone espositivo della Mario Manzo Moto che per l’occasione – visto che la motocicletta in questione era attesa da anni dagli amanti della casa motociclistica di Borgo Panigale, messa fuori produzione allo scadere della prima decade del 2000 -ha organizzato un test drive per le strade cittadine.

Il tempio dei Ducatisti per il meridione d’Italia, visto che la Mario Manzo Moto è concessionaria esclusivista Ducati per diverse province e regioni, ha registrato il tutto esaurito sin dalle prime ore della mattinata con i titolari, la famiglia Manzo, “costretti” dagli appassionati a “scoprire” la motocicletta alle 8.30. Il nome Streetfighter deriva da una tipologia di motociclette special nata nei primi anni 80.

Queste venivano modificate dai preparatori che, partendo da motociclette da pista, le trasformavano in naked stradali sportive. Questa motocicletta è stata prodotta inizialmente in due varianti: Streetfighter e Streetfighter S, entrambe dotate del motore 1098 Testastretta Evoluzione. La versione S ha le seguenti caratteristiche: cerchi Marchesini in alluminio forgiato con disegno a y a 5 razze, sospensioni Ohlins con riporto al tin sulla forcella, controllo di trazione DTC Ducati Traction Control, sistema acquisizione dati DDA, componenti in carbonio sulle sovrastrutture, peso ridotto a 167 kg a secco.

A partire dal 2011, Ducati ha introdotto la Streetfighter 848, che si distingue per il propulsore 848 Testastretta 11°. È uscita dal listino Ducati nel 2015 senza un’erede diretta. Dal recente passato a dicembre 2019, ma la motocicletta sarà possibile acquistarla solo da marzo 2020, nel frattempo però è possibile far visita al salone della Mario Manzo Moto per salirci in sella o sentire il rombo del motore. 

L’obiettivo della Mario Manzo è stato raggiunto, ovvero mettere a disposizione del cliente ben 2 versioni della tanto attesa e ritornata Streetfighter V4: una versione con base rossa ed una versione V4S disponibile in rosso o in grigio. La differenza più importante tra le versioni, spiegano i due pesi massimi della Mario Manzo, Giancarlo Manzo e Domenico Ferraioli: «Sono le sospensioni Ohlins ed i cerchi Marchesini che rendono la moto più performante. I fari full led rimandano all’espressione folle di Joker, che di base è stata l’ispirazione del progetto Streetfighter V4.

Con una cilindrata 1100 e 208 cavalli, Telaio e motore Desmosedici stradale a vista, sarà un’esperienza unica condurle su strada o pista». «Alle 2 versioni – concludono – è possibile aggiungere lo scarico completo Akrapovic che porta i cavalli a 220 rendendo la moto più leggera di 6 chilogrammi. Tocco di classe e di ingegneria sono le ali biplano installate sulla moto, progettate dal Team Ducati Corse con a capo Gigi Dall’Igna che consentono una maggiore stabilità durante ogni performance».

di Adriano Rescigno 

 

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Pagani: polemiche sul cambio di denominazione di via Marconi

 

Durante il consiglio comunale del giorno 11 dicembre si inasprisce il dibattito in merito al cambio di denominazione di un tratto di strada di via Marconi  in via De Vivo. Preoccupazioni in merito a tale cambiamento da parte del consigliere Cesarano in quanto lo stesso possa causare problematiche logistiche ai residenti ed ai commercianti.

Non ritarda la risposta da parte del consigliere di Direzione Pagani Alfonso Picaro, il quale sostiene che questa variazione non crei disagi ai commercianti ma bensì se il commercio a Pagani non decolla è solo ed esclusivamente colpa dei tali . “Mi sento di esprimere la mia più affettuosa solidarietà a tutti i commercianti di Pagani, non solo quelli di Via Marconi, poiché le forti dichiarazioni del consigliere Picaro hanno toccato l’intera categoria della città.

Non entro nel merito della scelta dell’amministrazione del cambio di denominazione della strada, ma quello che preoccupava era strettamente legato a problemi organizzativi e non lavorativi, mentre di risposta è arrivato l’attacco diretto alla qualità degli imprenditori della nostra città. Credo che come amministratori dobbiamo renderci portavoci di queste difficoltà e non attaccare ed offendere se qualcuno non è d’accordo con qualche scelta politica.

Mi aspetto che le associazioni di categoria prendano le difese dei nostri commercianti e si apra un tavolo di confronto per rilanciare il commercio in città e renderli partecipi anche per scelte importanti come quelle della ZTL. Inoltre attendo anche le scuse pubbliche del consigliere Picaro nei confronti dei nostri commercianti”.

di Adriano Rescigno 

 

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Attualità Dillo a Noi Eventi

Pontecagnano: al via Natale 3.0 terza edizione

 

Ai nastri di partenza per la III edizione di Natale 3.0. Sabato 14 dicembre, nel pomeriggio dalle ore 17:00 in poi, con partenza da Piazza Risorgimento, Babbo Natale ed altri 2 personaggi natalizi, passeggeranno per la città, distribuendo gratuitamente gadgets per grandi e piccini. Non mancheranno occasioni di scattare fotografie ed intrattenersi con Babbo Natale, grazie al Photobooth. Protagonista anche quest’anno il connubio comunicazione on line ed offline. E’ già attivo, infatti, un gruppo dedicato all’iniziativa dove potersi iscrivere, inviando un messaggio al numero 3472907980, per ricevere info, dettagli e promozioni attive. Sul sito web www.nataletrepuntozero.it è presente l’elenco delle attività aderenti con relative schede ed elenco dei servizi/prodotti offerti, gallery fotografica e geolocalizzazione. Promozioni ed offerte delle attività aderenti alla III edizione, saranno  diffuse e promosse sul sito web www.shoppingapontecagnanofaiano.it e si susseguiranno per tutto il 2020.

Tra le novità di quest’anno, il power bank table personalizzato: una mini postazione da tavolo, comoda per ricaricare i propri dispositivi mobile, durante una pausa caffè al bar, a tavola durante una cena, o anche dal parrucchiere. La basetta tecnologica che presenta 4 ingressi, dotata di cavetti diversificati per tipologia di device, presenta un espositore A5 dove inserire sotto forma di volantino, informazioni inerenti l’attività come un menù o elenco servizi, offerte e promozioni di attività inerenti, accuratamente illuminato da piccoli led sottostanti. Durante la passeggiata in Città, Babbo Natale sarà dotato del dispositivo per mostrarlo a quanti vogliono avere dettagli e informazioni in merito. E’ possibile sia richiedere di ospitare (uno o più)  power bank table nella propria attività, sia prenotare il volantino da esporre per promuoversi. Da Gennaio 2020 sarà disponibili nelle attività commerciali che hanno già mostrato interesse e in tutte quelle che ne faranno richiesta. Per info e dettagli è possibile consultare il sito web www.okcomunicare.it

Entusiasta Angela Casale, titolare della web agency Ok Comunicare e ideatrice dell’iniziativa che afferma: “Siamo giunti alla III edizione, scommettendo su un’iniziativa non facile da realizzare, proprio per il connubio comunicazione tradizionale e digitale. Mai come oggi, vale il detto ‘La pubblicità è l’anima del commercio- dichiara- Occorre adesso più che mai essere competitivi, ma soprattutto vivere la Città e favorire il commercio locale, privilegiando il contatto umano, lo scambio di idee e il riporre fiducia nel negoziante che imparando a conoscerci, comincia a consigliarci sugli acquisti e non solo, diventando un punto di riferimento”. E continua “Quest’anno abbiamo deciso di puntare sui power bank table, coniugando la classicità del volantino con la necessità di essere sempre connessi, avendo a disposizione un carico di energia h24 ovunque”.

Queste le attività aderenti alla III edizione: A.G.Consulting; Apicella Acconciatori; Articoli Sportivi di Maria Primicerio; Bellebora; Cavallaro Calzature; Costiera da Vivere; Dream House Immobiliare; Fasulo Pet Food; Gera Web Tv; Gibba Group; Giffoniello; Golden Event; Golden Goal; Golden Graphic; Golden Graphic Salerno; Hotel Europa Minori; Idea Clima; I Piaceri della Carne; Inspire; Intimo Giannattasio; La Compagnia del Concord; La Jewelleria; La Lider Lepore; Marcello Massa, Medico Veterinario Esperto in Comportamento; Ok Comunicare; Parafarmacia Cafaro; Pasticceria Carmen; Pennasilico Car Service; Pizza, Amore & Fantasia; Red&White; Salerno da Vivere; Shopping a Pontecagnano Faiano; Speciale Natale; Stardust Vape Lounge; Todonet; Vini Palo.

 

 

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Capaccio – in mostra le opere del maestro Giuseppe Acone

 

Al via la Mostra di arte contemporanea denominata “Cromie del Cilento. L’albero, il mare, la maschera” del Maestro Giuseppe Acone presso la sede di Capaccio Capoluogo del Comune. L’esposizione, visitabile fino al 16 gennaio 2020 durante il regolare orario di apertura al pubblico degli uffici comunali, ha ricevuto il patrocinio del Comune di Capaccio Paestum ed il sostegno della Regione Campania.

All’inaugurazione erano presenti il Sindaco Franco Alfieri ed il consigliere delegato alla Cultura ed ai Beni Culturali Francesco Crispino, il critico d’arte Antonella Nigro. L’evento rientra in un progetto di esposizioni itineranti che l’Associazione Culturale “L’Ossimoro”, di cui il Maestro Acone è presidente, sta realizzando attraverso delle tappe in altri Comuni, tra cui anche Agropoli, dove nei prossimi mesi sarà allestita una nuova mostra negli spazi della cosiddetta “Fornace”. Pittore, regista, scrittore ed attore, Giuseppe Acone è titolare di un Laboratorio Artistico sito nel centro storico di Capaccio Capoluogo.

Ha realizzato numerose esposizioni personali e collettive, sia in ambito regionale che nazionale, ricevendo anche diversi premi. Lo stesso Acone evidenzia come i colori delle sue pitture abbiano una parentela piuttosto stretta con le tonalità naturali del Cilento. “Ciò mi pare si colga sia nei paesaggi che nelle maschere… nelle figure. Per quanto ci si allontani dalla nostra cultura territoriale, essa non mancherà di saltar fuori nelle nostre rappresentazioni artistiche. Volente o nolente. A quanto pare le radici non si (s)piegano”. “Una pittura semiastratta, colori brillanti, distorsione della figura, mescolanza di resa cromatica ed effetto materico, evidenziano l’interesse che Giuseppe Acone dimostra per la libera sperimentazione, l’anelito ad un’arte naturale, diretta, intuitiva opposta ad una tradizione imprigionata in canoni” afferma il critico d’arte Antonella Nigro, che definisce i dipinti come “animati da uno spirito ribelle impermeabile alle norme collettive, sociali ed estetiche. Tali lavori, liberi dalle influenze della tradizione artistica, presentano la potenza di un gesto creativo risolto in un neoespressionismo esasperato e materico, che non è interessato al mimetismo ma che trae ispirazione, forme, contenuti e tematiche dal profondo. L’artista è creatore quasi inconsapevole, che dipinge per trovare un luogo, l’opera d’arte, dove davvero sia possibile dire tutto e, in questo viaggio, costruisce e disorganizza lo spazio, dispone e accenna fisionomie cariche di pathos e spontaneità”.

Una produzione che va assolutamente ammirata per la forte dimensione spirituale che traspare: i paesaggi dell’artista hanno mari confusi con l’orizzonte, prati sposi a campi di grano sconfinati che per mirare e comprendere appieno, necessitano di una vista diversa, che nasce dopo l’abbandono di quella retinica. I suoi soggetti sono spesso pervasi da sottili e vivaci inquietudini, da silenzi palesati dalla mano sulla bocca, da paure e trepidazioni svelate dagli occhi grandi e sgranati sul mondo. I temi religiosi, comunque cari all’artista, posseggono una sincerità che li riporta al loro primigenio messaggio: l’amore indiscusso ed incondizionato. Un amore da riscoprire nelle festività anche attraverso l’arte contemporanea.

di Stefania Maffeo

 

 

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Sant’Egidio calcio: Tutti allo stadio

Il Sant’Egidio Calcio sembra aver perso la verve dell’anno scorso e nonostante le aspettative altissime per quest’anno il tabellino dei punti parla chiaro. Tanti nuovi innesti ma pochi frutti tanto da portare a scelte drastiche, via alcuni pezzi della rosa e via con i nuovi arrivi a disposizione di mister Aniello Forino, ma anche la città deve mettere del suo in questa avventura a caccia della prima categoria che non sembra poi alla fine così distante.

Non perde il solito coraggio il presidente Francesco Pepe che: “Qualcosa all’interno dello spogliatoio non andava ed allora d’accordo con mister Aniello Forino abbiamo provveduto a nuovi innesti sostituendo pedine sì buone ma non rispondendi perfettamente alla nostra causa”.

Presidente, dunque per lei mister Forino continua ad essere intoccabile?

” Il mister non è mai stato in discussione. É un uomo esperto della categoria, sa gestire i ragazzi. Ripeto, avevamo bisogno di limarci ulteriormente e la risposta è arrivata contro la prima in classifica con la quale abbiamo pareggiato 1-1. Abbiamo bisogno di calore intorno a noi, e per questo chiedo alla città che rappresentiamo uno sforzo.

Tutti allo stadio, questo è quello che chiedo. Lo stadio Antonio Spirito deve essere una bolgia. Tutti i ragazzi, tutti gli appassionati, devono seguirci. Siamo l’espressione di una città che merita tanto e merita di più. Noi ci siamo e ci impegnamo, ma senza un coro univoco, senza una tifoseria compatta, è dura creare quel fattore ambiente tanto determinante per le gare. Siamo i leoni di Sant’Egidio e il nostro ruggito nella giungla deve partire e farsi sentire soprattutto dallo Spirito. Forza Sant’Egidio, è il momento di dimostrare davvero chi siamo”.

Il presidente del Sant’Egidio Calcio, Francesco Pepe, chiede uno sforzo alla città: ” Dallo Spirito deve partire il nostro ruggito nella giungla. Tutti allo stadio”.

di Adriano Rescigno