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Cava de’ Tirreni, rievocazione storia della Pergamena Bianca

di Stefania Maffeo

Il coraggio di Cava de’ Tirreni rivive nella rievocazione storica della Pergamena Bianca. La città, ricca di storia e tradizione, ha celebrato una delle pagine più valorose del suo passato. Con la direzione artistica di Gaetano Stella, ha rievocato gli eventi che portarono alla concessione della Pergamena Bianca e degli antichi privilegi da parte di Ferrante I d’Aragona. Questo riconoscimento fu il premio per la lealtà ed il coraggio con cui i cavesi, guidati dal sindaco Onofrio Scannapieco, resistettero alle lusinghe degli angioini e si mantennero fedeli alla corona aragonese, nonostante il caro prezzo pagato.

L’evento, organizzato dall’Associazione Trombonieri Sbandieratori e Cavalieri di Cava de’ Tirreni in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, ha trasformato la storia in un’esperienza teatrale coinvolgente. La rievocazione, ambientata in un suggestivo Chiostro di Santa Maria al Rifugio rinato per l’occasione, ha visto alternarsi momenti artistici su tre diversi palchi. La regia di Stella, già veterano di diverse edizioni della Rievocazione Storica, ha saputo mescolare sapientemente elementi artistici e storici, offrendo al pubblico una narrazione ricca di emozioni e contaminazioni. L’atmosfera della serata è stata ulteriormente arricchita dalla musica del quartetto d’archi Ars Musica e dalla voce del talentuoso Michele Ceruso, che hanno accompagnato i momenti narrativi rappresentati dalla Compagnia Animazione 90. La narrazione ha fatto rivivere al pubblico le vicende di una delle tante famiglie cavesi dell’epoca, mostrando il sacrificio di coloro che, con coraggio, difesero la loro terra intrecciando così le loro storie con la Grande Storia.

cava de'tirreni pergamena bianca

La serata è stata impreziosita dalla partecipazione straordinaria di Claudia D’Antonio e Stanislao Capissi, Étoile e Primo Ballerino del Teatro di San Carlo di Napoli. Sotto il coordinamento artistico del Maestro Stefano Angelini, la loro performance ha rappresentato un vero gioiello per la città di Cava de’ Tirreni, onorata di ospitare artisti di tale calibro. L’evento ha beneficiato della supervisione scientifica del Centro Studi per la Storia di Cava de’ Tirreni e del patrocinio di numerose istituzioni: Regione Campania, Provincia di Salerno, ENIT-Agenzia Nazionale del Turismo e RAI Campania. Questi patrocini testimoniano l’importanza e il valore culturale della manifestazione, che ha saputo unire istituzioni e cittadini in una celebrazione della storia e delle tradizioni cavesi.

cava de'tirreni pergamena bianca

La rievocazione storica della Pergamena Bianca ha saputo suscitare profonde emozioni nel pubblico presente, che ha potuto immergersi nella storia e rivivere un momento cruciale per la città di Cava de’ Tirreni. L’evento non solo ha celebrato il coraggio e la fedeltà dei cavesi, ma ha anche rafforzato il senso di appartenenza e identità della comunità locale, dimostrando ancora una volta come il passato possa illuminare il presente ed ispirare il futuro.

 

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Ordine Ingegneri Salerno, si discute del comparto marittimo

di Stefania Maffeo

‘Ammodernamento dei sistemi portuali per la transizione energetica’. Questo la denominazione dell’interessante tema convegno del 2 luglio 2024, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Salerno presso il Grand Hotel alle ore 15.00. Un parterre d’eccezione, per discutere su un aspetto strategico per il comparto marittimo, chiamato a trovare risposte efficaci per affrontare la sfida della transizione energetica. Fra gli invitati dall’Ordine, presieduto dall’Ingegnere Raffaele Tarateta, il Presidente della Giunta delle Regione Campania, Vincenzo De Luca, che aprirà i lavori, e Nello Musumeci, Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, a cui saranno affidate le conclusioni. Inoltre saranno presenti numerosi esperti e rappresentanti di enti ed istituzioni che renderanno l’appuntamento un vero e proprio master, che aspira ad essere indicato come apripista alla linea dello sviluppo della transizione energetica dei porti italiani e dei trasporti navali.

ordine ingegneri salerno

“Il settore marittimo rappresenta da sempre un fattore importante per il progresso e lo sviluppo della nostra penisola e delle civiltà che in essa si sono sviluppate. Nella top ten dei porti italiani due sono campani e primeggiano sia per il trasporto merci che per quello passeggeri. Una di queste attuali realtà portuali è la città di Salerno, il cui scalo iniziò a strutturarsi dal 1300, seguendo l’esempio della vicina Amalfi, tra le quattro Repubbliche Marinare che, insieme a Gaeta, primeggiava sul Mediterraneo già dalla fine del IX secolo. Lo scalo salernitano ebbe nuova vita negli anni ’50, quando si decise forse non optando per la migliore e più congeniale soluzione, di realizzare il nuovo porto sull’area nord della città. Un porto che oggi lega Salerno al mondo intero, sede di scambi commerciali che proiettano la nostra città su scenari internazionali. Di qui l’importanza del convegno, che affronta un tema fondamentale per l’ammodernamento del sistema portuale italiano e del trasporto navale, nell’ottica della transizione energetica, che colloca la città di Salerno ed il suo scalo al centro del Paese e del Mediterraneo” afferma l’ingegnere Raffaele Tarateta.

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Book crossing a Salerno, progetto della Fondazione Copernico “Salerno Legge”

di Stefania Maffeo

Presentato al Comune di Salerno, nel Salone del Gonfalone, “Salerno legge”, progetto di biblioteca civica ideato da Rosanna Belladonna e Rosaria Chechile e promosso dalla Fondazione Copernico, con il patrocinio del Comune di Salerno. Alla presentazione, oltre alle due ideatrici, hanno presenziato anche l’avvocato Nicola Scarpa, vice presidente della Fondazione Copernico, ed il consigliere comunale e presidente della Commissione Cultura, Arturo Iannelli.

“L’iniziativa ha come obiettivo quello di offrire spazi di sviluppo e di crescita culturale e sociale creando una rete di punti di lettura pubblici e gratuiti diffusi sul territorio cittadino integrati anche con spazi privati, come ambulatori, sale d’attesa, bar, negozi e altre strutture sociali, che, insieme vanno a formare il tessuto della cosiddetta “biblioteca civica diffusa”. Un progetto che vuole aprire un dialogo con il territorio per raggiungere i lettori – in particolare famiglie con bambini – e per promuovere momenti di partecipazione e di confronto culturale. Finalità principale è accrescere la partecipazione e condivisione nella comunità e tra le generazioni. Salerno legge, dunque, intende favorire la diffusione e la condivisione del patrimonio librario di privati cittadini, associazioni, organizzazioni ed altre istituzioni, pubbliche e private, portando la filosofia della cittadinanza partecipata direttamente nei luoghi della comunità. E’ gratuito, aperto, inclusivo ed intende contribuire alla salvaguardia dell’ambiente anche mediante il recupero e riutilizzo di vecchie cabine telefoniche, l’utilizzo di scaffalature in cartone o plastica riciclata creando in tal modo veri e propri “punti della cultura” che sono possibili grazie all’incontro di attori diversi, nonché la condivisione di risorse e capacità per contribuire allo sviluppo socio-culturale della comunità cittadina” ha spiegato l’ideatrice Rosanna Belladonna, consigliere della Fondazione Copernico

Il modello di riferimento del progetto è la Biblioteca civica sociale che permette alle istituzioni di entrare in rapporto più stretto con il territorio favorendo uno scambio virtuoso di esperienze e competenze. La biblioteca non viene più concepita solo come un luogo di conservazione e studio, ma come centri diffusi di condivisione della cultura. La Comunità può così trovare luoghi dove esprimere le proprie competenze e bisogni, altrimenti non esprimibili, per sviluppare progettualità in collaborazione con le istituzioni ed il mondo dell’associazionismo. La Biblioteca civica diffusa, che si può definire anche partecipata, prende corpo attraverso la realizzazione progressiva di più reti in relazione tra loro, favorendo la condivisione del patrimonio librario di cittadini, associazioni, organizzazioni ed altre istituzioni, pubbliche e private, portando la filosofia della partecipazione attiva direttamente nei luoghi della comunità.

Tutti coloro che vorranno diventare partner di “SALERNO LEGGE” potranno contattare la Fondazione Copernico, presso la sede di via Romualdo II Guarna 11, a Salerno a Salerno, oppure al numero 334 7137397, per mettere a disposizione i loro spazi, grandi o piccoli che siano, dove realizzare la biblioteca. Le donazioni di libri costituiranno una fonte importante di approvvigionamento per la rete, la Fondazione Copernico in collaborazione con il Comune e con tutti i partner, organizzerà, nel mese di luglio, la selezione e la distribuzione dei libri in luoghi fisici che saranno comunicati nei prossimi giorni, anche attraverso un’app associata al progetto, che verrà sviluppata da uno dei partner e che sarà attiva dalla metà del mese.
La biblioteca pubblica diffusa “SALERNO LEGGE” può e deve diventare un luogo dal forte valore sociale che, promuovendo l’incontro tra le persone e diffondendo il valore della lettura cresce e, grazie alla partecipazione di tutti i cittadini e i soggetti che contribuiranno ad alimentarla e a donare cultura, trasforma il territorio.

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Eboli, “Gli opposti” è il nuovo album della band Iride e Marte

di Stefania Maffeo
In uscita oggi, 27 giugno 2024, su tutte le piattaforme digitali “Gli opposti“, nuovo album della band ebolitana IRIDE E MARTE. Attraverso nuove sonorità e testi carichi di simbologie, il gruppo musicale racconta il contrasto dei sentimenti e le dualità che caratterizzano il quotidiano. “Gli Opposti” sono espressione anche di una nuova veste grafica dove tutto si ricongiunge e trova equilibrio tra elementi delicati e al tempo stesso potenti. Il concept del progetto – in cui è evidente la forte componente cantautorale – è la ricerca di un punto di congiunzione tra parti diverse.
Secondo la filosofia buddista l’unica costante della vita è il cambiamento. Per il gruppo la trasformazione rappresenta il punto di partenza, l’alba di un nuovo giorno.
La band è formata da quattro ragazzi: Raffaelle Scocozza alla voce, Andrea Scocozza alla tastiera, Gabriele Scarpa alla chitarra e Giuseppe D’Ambrosio alla batteria.
Quattro personalità diverse, quattro entità opposte, legate da una profonda amicizia a soprattutto da una grande passione per la musica.
Il disco si compone di otto brani che trattano tematiche diverse ma legati da una sonorità comune e riconoscibile: PIOVE L’INFERNO, MI DARA’ ALLA TESTA,  IO MI AMO, MEDUSA, FIAMME NELL’IRIDE, NON HO FIATO, DOMENICA, A LUCI SPENTE.
“L’album si presenta come un viaggio intenso il cui traguardo è l’evoluzione artistica di tutti noi. Ci auguriamo che ascoltandolo le persone che ci seguono possano trovare risposte ai tanti interrogativi che attanagliano il nostro presente. I brani inizialmente sono nati solo come piano e voce e con il tempo sono stati arricchiti di nuove sonorità. Abbiamo riscritto la nostra storia in opposizione a ciò che eravamo pima. La contrapposizione è la nostra scoperta, una nuova frontiera da cui partire” spiega Raffaele Scocozzafrontman della band.
eboli album band
Nuove sonorità che si ispirano al pop e che al tempo stesso strizzano l’occhio alla musica elettronica, richiamando alla memoria i gruppi anni 80: uno sguardo al passato dunque ma interpretato in chiave moderna.
Il nuovo progetto musicale verrà presentato domenica 30 Giugno alle 22:00 presso il ristorante Porta Dogana di Eboli, alla presenza del produttore discografico Francesco Rizzo e del musicista Massimino Goza che ha curato le sonorità di alcuni brani contenuti nell’album.
Ho conservato un respiro
Per correre veloce
Tra sguardi diffidenti ora tocca al sole
Imparando che cadere non fa poi male
Se col tempo impari che si può volare.
da IO MI AMO
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Sud 20/40, il ricordo di Massimo Troisi al Ke’e beach

di Stefania Maffeo

Grande successo per l’omaggio all’indimenticato attore partenopeo Massimo Troisi a trent’anni dalla sua scomparsa presso il Ke’e Beach in litoranea Magazzeno a Pontecagnano Faiano. 

Nell’ambito della rassegna “Onde di Cinema” organizzata dall’associazione Sud 20/40 un intenso incontro con Anna Pavignano, storica autrice dei suoi film, e Gerardo Ferrara, controfigura dell’attore nel film “Il Postino” condotto dalla presidente Rita Petolicchio e dal regista Andrea D’Ambrosio. 

La Pavignano, anche compagna di vita di Troisi, in particolare è stata coautrice di capolavori cinematografici quali “Scusate il ritardo”, “Le vie del Signore sono finite”, “Il Postino” e “Ricomincio da tre” che è stato proiettato sulla spiaggia alla fine del dibattito, creando un’atmosfera magica sotto le stelle, che ha unito nostalgia e celebrazione in un unico, indimenticabile omaggio. 

Un pubblico numeroso ed emozionato ha partecipato all’evento, rendendo omaggio ad un’icona del cinema italiano che ha saputo raccontare con sensibilità ed umorismo le sfumature della vita partenopea. L’incontro ha offerto un’opportunità unica per ascoltare aneddoti e retroscena sulla vita e la carriera di Troisi, con la Pavignano e Ferrara che hanno condiviso storie personali e professionali, suscitando applausi e momenti di commozione. 

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“Liberi. Finalmente.”, il nuovo album dei Segni Distintivi

di Stefania Maffeo

“Liberi. Finalmente.” Esce oggi, 21 giugno 2024, il secondo album dei Segni Distintivi.

Amore, mafia, femminicidio, omofobia e tradimento i temi trattati negli otto brani, dalle sonorità rock, del duo di poliziotti cantautori, composto dal salernitano Angelo Forni e dal romano Fabio Sgrò. Tornano sulla scena musicale a 4 anni di distanza dall’uscita del loro primo album “Verso un porto migliore”. L’album è disponibile su tutte le piattaforme per lo streaming e da dove è possibile scaricare tutti i brani.

album segni distintivi

In tutto otto i brani contenuti nell’album. Si parte dall’inedito “Ho visto te”, brano dedicato ad un amore ritrovato e finalmente riconquistato, per poi passare “Al cacciatore di telline”, pezzo satirico dedicato all’uomo medio che si lascia stregare dal “capitano” di turno. Terzo brano dell’album, “Desdemona non torna”, vuole essere un inno alle donne, troppe volte vittime di una mentalità ottusa e maschilista che, purtroppo, non è cambiata con gli anni. Si passa poi a “Luce dall’abisso”, canzone romantica che racconta di una notte d’amore con la donna che si sogna essere la compagna della vita, il per sempre che dirà. Si arriva poi all’unico brano edito, “Ci vorrebbe un reggae”, lanciato come singolo, nell’estate del 2021, quando finalmente l’incubo Covid iniziava a  diventare solo un ricordo. Richiamando il genere musicale giamaicano, il brano cerca di raccontare, in pieno stile dei Segni Distintivi, ciò che è stato vissuto e visto. E così si passa dagli assembramenti vietati alla nuova resistenza, che ha visto per una volta, uniti nel dolore e nella speranza, il Nord ed il Sud del Belpaese, passando per l’uso o non delle mascherine e la mancanza di respiro dovuta al troppo caldo o forse al ginocchio di “uno stronzo” sul collo, fino ad arrivare al distanziamento fisico e a quello sociale.

Sesto brano “La voce fuori dal coro”, un rock politico, un inno alla libertà, al sentirsi liberi per cambiare il futuro, dedicato, senza mai citare i loro nomi, ad uomini e donne che hanno lottato contro i tanti mali che affliggono la società, dedicato a tutti coloro che pur “sapendo di essere solo un morto che cammina ha continuato a combattere morendo una volta sola”, a coloro che “sono solo vittime del dovere”, e a chi “è stato perseguitato per le sue idee”. Penultimo brano dell’album “Tappeto rosso e pugnale”, dal testo ermetico, con chiari riferimenti all’omofobia ed alla pedofilia e, in particolare, a coloro che ti stendono davanti un tappeto rosso, ma poi sono pronti a pugnalarti alle spalle. Chiude l’album “Sfruttando il brivido”, brano orchestrale, che parla di un amore proibito nel quale i protagonisti sono “liberi finalmente” di vivere solo nei sogni.

Tutti i brani sono stati scritti e cantati da Angelo Forni, con le musiche di Fabio Sgrò (al basso), hanno collaborato alle percussioni Davide Cantarella, alla chitarra elettrica Carlo Fimiani, alle tastiere e all’arrangiamento Pasquale Faggiano, al sassofono Jerry Popolo, Carlo Salentino alla batteria, ai cori Ivana Giugliano.

 

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“Il penultimo dono”, presentato il libro di Maurizio Pintore

di Stefania Maffeo

Una serata di cultura, letteratura, emozioni e suggestioni quella organizzata al Ke’e Beach in litoranea Magazzeno a Pontecagnano Faiano dall’associazione Sud 20/40 nell’ambito della terza edizione della rassegna culturale “Onde di Cinema”. Il dottor Maurizio Pintore ha presentato il suo libro “Il penultimo dono”, circondato da amici, colleghi, giornalisti ed altri autori.
Una sorta di “thriller emotivo” che riprende la vita dello scrittore ungherese Sándor Márai fra Salerno e San Diego. Nello stile della “ucronia” regala ai protagonisti un’alternativa di vita ed al lettore un finale imprevisto.
Sándor Márai trascorre il periodo finale della sua vita da “esule volontario” in America, a San Diego. L’autore di capolavori letterari unici, dal carattere riservato, vive nel più profondo anonimato, in condizioni fisiche sempre più precarie per l’età, quasi cieco. Il destino gli ha negato “L’ultimo dono” (titolo di una sua opera), ossia morire con la compagna di vita Lola. La triste sopravvivenza, fatta di serate pensose sulla spiaggia del Pacifico, subisce un giro di boa, rotta alternativa al naufragio esistenziale. Incontri, legami empatici con personaggi inattesi. Il ritorno della presenza dell’Italia, Salerno, tappa del suo esilio dal 1968 al 1980, dove con Lola è stato felice.
Si ricompongono i pezzi di un puzzle. Scoperte inedite produrranno un’“implosione emotiva” nella vita dello scrittore magiaro, con il coinvolgimento silenzioso di comparse, protagonisti aggiunti, sulla scena teatrale che dal Pacifico naviga verso il Tirreno, Salerno, a tutti gli effetti, rovescio della medaglia del romanzo. L’autore è partito dall’ultimo dono che il destino non gli ha concesso per immaginare una “Terza via”, quella che cercano le “Displaced persons”, per usare una sua espressione.

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Onde di cinema, Anna Pavignano al Ke’e beach il 23 giugno

di Stefania Maffeo
È tempo di “Onde di Cinema”. Questa la denominazione della terza edizione della rassegna culturale organizzata dall’associazione Sud 20/40 presso il Ke’e Beach in litoranea Magazzeno a Pontecagnano Faiano. Due gli appuntamenti di grande successo con Maurizio De Giovanni, Premio Sud 20/40 consegnatogli da Marco Zurzolo, e Maurizio Pintore, che ha presentato il suo libro “Il penultimo dono”.
Ne abbiamo parlato con la presidente del sodalizio Rita Petolicchio, la responsabile organizzativa Barbara Esposito ed il regista Andrea D’Ambrosio, che hanno illustrato l’evento in programma per domenica 23 giugno alle ore 19.30 con un omaggio all’indimenticato ed indimenticabile Massimo Troisi, a 30 anni dalla sua scomparsa, alla presenza di Anna Pavignano, storica autrice dei suoi film, e di Gerardo Ferrara, controfigura dell’attore nel film “Il Postino”. Dopo l’incontro verrà proiettato sulla spiaggia “Ricomincio da tre”.

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Salerno, set per una web serie sulla salute

di Stefania Maffeo

Salerno diviene il set d’eccezione per una nuova web serie che parla di salute. Il format MEDICOM sceglie la città rima d’eterno come cornice della sua nuova serie di divulgazione scientifica per sensibilizzare alle patologie respiratorie. Saranno le ampie vie del Corso Vittorio Emanuele, le forme sinuose della Stazione Marittima, gli spazi geometrici di Crescent e Piazza della Libertà e la passeggiata del Lungomare a far da cornice a “Dammi il LA”.

Tutto è ancora avvolto nel mistero, ma ciò che è certo è il ritorno della nostra città sul piccolo schermo come sfondo di un progetto cinematografico educazionale che intende informare su rischi e prevenzione delle patologie respiratorie e della broncopneumopatia cronica ostruttiva – BPCO, che si manifesta con sintomi comuni come tosse e dispnea, ma che, invece, rappresenta a livello mondiale la terza causa di mortalità.

In “Dammi il La” si racconta l’universo del canto attingendo dal nostro territorio non solo scorci e suggestioni paesaggistiche, ma anche eccellenze artistiche e professionali: una su tutte, Ciro Caravano, fondatore e voce storica dei “Neri Per Caso” nonché direttore del Coro Pop di Salerno. Caravano sarà ospite della serie con un cameo per ricordare quanto il canto possa, oltre ai già noti benefici psicologici e sociali, aiutare a tenere sotto controllo la salute dei polmoni. “Dammi il LA” è un nuovo progetto MEDICOM, collaudato format di divulgazione scientifica che supporta i messaggi del mondo pharma raccontandoli attraverso i linguaggi del cinema, della televisione e dei serial più amati dal grande pubblico. Il format – anch’esso di origine nostrana e già adottato da numerose case farmaceutiche per sensibilizzare a specifiche patologie – nasce dall’autore salernitano Dario Nuzzo, patron del fortunato format tv locale “Mukko Pallino” ed autore Mediaset di programmi come “Mistero Adventure”, “Wild” e “Dalla parte degli animali”.

salerno set salute

Non è la prima volta che Nuzzo sceglie di tornare Salerno per un set d’eccezione del format MEDICOM: “Le atmosfere salernitane sono capaci di offrire un imprinting davvero unico perché raccontano una comunità bella da vedere ma anche attenta alla qualità della vita. Ad esempio Palazzo Fruscione è stato il Condominio dei “Vicini di Colesterolo”, personaggi che avevano da migliorare le cure dell’ipercolesterolemia, mentre per “Notti In Bianco” il contesto della zona orientale ha fatto da sfondo alla serie sui disturbi del ritmo circadiano e gestione del ciclo sonno-veglia” racconta l’autore. Entrambe le serie sono disponibili su Prime Video. “Sono felice di avvalermi stavolta anche del prezioso contributo dei migliori artisti della nostra città ed arricchire i messaggi di salute e prevenzione con una voce fuori dal coro come quella del Maestro Ciro Caravano” conclude Nuzzo.

salerno set salute

La web serie “Dammi il La”, produzione in branded content realizzata con il contributo non condizionato dell’azienda farmaceutica Menarini, sarà presto disponibile anche su Amazon Prime Video Italia.

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Salerno, da Neurochirurgia del Ruggi la bella storia di Antonella

di Stefania Maffeo

Una bella storia arriva dall’Unità Operativa Complessa Clinica Neurochirurgica Universitaria dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, diretta dal Professore Giorgio Iaconetta. Inizia proprio da qui la nuova vita della signora Antonella Guidi di Foggia, protagonista di una vicenda intrisa di coraggio, di determinazione e di speranza. Ad Antonella nel 2019 viene diagnosticato un meningioma inoperabile e, per anni, non riuscendo ad imboccare la strada giusta, tra mille difficoltà e diverse terapie, ha brancolato nel buio. Ha affrontato, senza risultati soddisfacenti, una malattia che, nonostante tanti tentativi e continue visite mediche in luoghi disparati, non accennava a regredire o a migliorare. Ma la risolutezza, la forza di volontà, il suo grande attaccamento alla vita, hanno permesso ad Antonella di guardare altrove e non rassegnarsi, così il buio dell’incertezza che la accompagnava da anni, è stato squarciato dalla luce della speranza.

In seguito ad una segnalazione fortuita durante una manifestazione pubblica nel suo paese, le è stato indicato il nome del Neurochirurgo Professore Matteo De Notaris, in forze alla UOC Clinica Neurochirurgica Universitaria dell’ospedale Ruffi di Salerno che, in maniera tempestiva, una volta contattato, ha accettato di visitarla. “Grazie a questo incontro ho avuto una seconda possibilità,  al Ruggi mi è stato regalato del tempo in più da condividere con i miei cari. Mi ritengo una donna fortunata, in grado di poter dire con certezza che non bisogna arrendersi davanti alle difficoltà,  la speranza va sempre nutrita ed alimentata” racconta la signora Antonella.

La paziente si è totalmente affidata al Professore Iaconetta e al Professore De Notaris che, insieme  l’hanno sottoposta ad un intervento molto impegnativo con l’ausilio di tecnologie di ultima generazione, presenti nel Reparto in questione. “Abbiamo introdotto attraverso la palpebra un endoscopio di quattro millimetri che ha raggiunto le regioni più profonde dell’encefalo, preservando le funzioni celebrali e rimuovendo la lesione senza intaccare i nervi e senza compromettere le zone limitrofe a rischio, di quella determinata area celebrale. L’esame istologico ha dato finalmente un nome alla patologia della signora, si trattava di un neurinoma e non di un meningioma, così come le era stato diagnosticato in precedenza” spiega il Prof De Notaris.

“La nostra paziente sta finalmente bene ed è portavoce di una storia di buona sanità. Nella nostra Clinica Neurochirurgica abbiamo la possibilità di trattare le più disparate patologie e di svolgere anche gli interventi più tecnologicamente avanzati come quelli mininvasivi. Nel caso specifico, conclude, siamo ben lieti di aver potuto aiutare Antonella, anche grazie al supporto della Direzione Strategica che ci ha sempre fornito i mezzi idonei per agire ed operare con competenza e con metodiche all’avanguardia” dichiara il Professore Iaconetta.