Prosegue la mobilitazione a favore di Alberto Massa. Il cittadino di Pontecagnano Faiano, dopo 25 anni, è stato, infatti, giudicato non idoneo alla guida a seguito della sua patologia, una tetraparesi spastica. Una decisione per molti inspiegabile considerato che le straordinarie abilità al volante di “Billone”, come l’uomo è affettuosamente conosciuto, sono ben note a tutti grazie all’uso esclusivo dei piedi.
A raccontare la storia è lo stesso Alberto, storico attivista politico, con un post su Facebook dove chiede il sostegno delle istituzioni. “Come periodicamente avviene per tutti – scrive sul suo profilo – ho dovuto fare il rinnovo della patente. Pensavo a qualcosa poco più di un fatto formale come lo è stato da circa 25 anni. Io sono sempre lo stesso, la mia patologia è sempre la stessa, E’ vero, nel certificato della neurologa dell’Asl era scritto impossibilità a compiere movimenti volontari, ma se si ha la capacità di leggere bene, è riferito agli arti superiori. C’è un punto. Quindi si chiude il periodo, per aprirne un altro, in cui si certifica movimenti attivi di ginocchi e caviglie.
Non avevo, insomma, alcun motivo di preoccupazione”. “Invece – aggiunge Alberto Massa – no. Il neurologo della commissione ha fatto la sua grande scoperta: hai una tetraparesi spastica con impossibilità a compiere movimenti volontari, quindi non idoneo alla guida. Cercavo di spiegare che era un rinnovo e che, quindi, già guidavo, cercavo anche di spiegare il sistema che ho per guidare, ma sono stato letteralmente messo fuori. Qualsiasi medico sa benissimo che una paralisi cerebrale infantile, che determina una tetraparesi spastica, non può mutare nel tempo, venisse anche Dio. Certo, nel tempo può fare danni secondari, ma di per sé essa rimane sempre la stessa”.
“Se è giusta la valutazione di non idoneità di questa commissione – prosegue ironicamente l’uomo – allora bisogna denunciare tutti i componenti delle commissioni che precedentemente hanno messo sulla strada una persona che, solo per fortuna, non ha ucciso un centinaio di persone, una decina di cani e 44 gatti. La mia storia con la patente di guida iniziò a Bolzano quando seppi che in quella città c’era l’unica scuola guida, in Italia, ad avere una macchina a controllo esclusivo con i piedi. Altra civiltà, altra cultura, dove le valutazioni avvengono, non sulla base di pregiudizi, ma, su basi empiriche. Quella storia finisce a Eboli (sede della commissione medica locale patenti ndr) dove Cristo non è mai arrivato. Al presidente De Luca e ai sindaci dico che fino a quando voi o i vostri collaboratori metterete nelle commissioni personale del genere, anche poco gentile, allora i problemi saranno sempre più gravi. Agli amici di Facebook dico che è il momento di manifestarmi la vostra solidarietà. Condividete il più possibile”. E davvero in tanti hanno risposto all’appello di “Billone”. Intanto, Alberto ha presentato ricorso ed è in attesa di un riscontro positivo per rimettersi subito alla guida. (redazione)