Pino Strabioli racconta la divina, attraverso un libro curato da lui e Simone Folco, assistente della Pravo, mentre Antonello De Rosa e Mariarita Giordano lavorano per ospitarli a Salerno
“Nicoletta Strambelli è una persona, Patty Pravo un’opera d’arte” così Pino Strabioli, chiude la prefazione del libro Minaccia Bionda a cui ha lavorato insieme a Simone Folco, assistente della Strambelli, durante il periodo delle restrizioni risalenti alla prima emergenza sanitaria. Il conduttore, attore, regista dal cuore grande ci racconta del libro fotografico, dallo stesso curato, che raccoglie l’anima della divina Nicoletta Strambelli, Patty Pravo. “L’idea come ha dichiarato la stessa Patty Pravo, è arrivata durante il lockdown” chiarisce Strabioli. Una ricerca fotografica che conta 200 scatti attraverso cui si costruisce la vita della diva. Non è stato facile reperire le foto dell’artista poiché la stessa non detiene nulla che parli di sé. E’ toccato a Simone Folco, l’assistente di Patty Pravo, ricercare foto che ritraessero l’artista, poiché “sembra incredibile” dice Pino “ma Nicoletta non è una collezionista di Patty Pravo, di se stessa! non detiene foto, dischi d’oro, manifesti, libri che le sono stati dedicati, non tiene nulla”. Foto che sono state scelte con la supervisione della stessa. Sono di Pino Strabioli le didascalie, la prefazione e la postfazione del libro Minaccia Bionda. Titolo interessante che appartiene ad un progetto della cantante, così come ci spiega il conduttore – “Il titolo è assolutamente suo. Pensiamo al titolo e pensiamo alla minaccia di questo tempo, totalmente differente dalla Minaccia bionda. Una minaccia nera e brutta qual è quella del virus. Allora ci è sembrato bello scegliere questo titolo nella speranza di avere una minaccia buona, bionda, una di quelle minacce che scuotono le coscienze, così come lei ha fatto! Una minaccia che è segno di libertà, una minaccia buona.” Patty Pravo è stata e continua ad essere una minaccia simbolo di libertà. “Ha dato scandalo, è stata controcorrente anticipando i tempi e questo l’ha resa minaccia ma sempre in maniera involontaria – spiega Strabioli- io Nicoletta la conosco da tanti anni, segue se stessa, il suo spirito libero, come io stesso dico nella prefazione, lei è un opera d’arte e come tale vive in continuo cambiamento e continua costruzione.”
Non c’è costruzione di marketing dietro il divismo dell’artista, così come sottolinea lo stesso Strabioli, “lei arriva a tutte le generazioni, nell’ essere considerata una diva, non c’è calcolo, nulla è costruito. Lei è semplicemente libera e ci racconta questa libertà, vissuta sin da bambina, quando giocava con i maschi, preferendo loro alle femmine. Quando in un punto della sua Venezia si metteva a disegnare, a pensare, quando ama la pioggia, il silenzio! Lei è fuori dal tempo…si! Nicoletta è una donna fuori dal tempo. Ai suoi concerti, ne abbiamo fatti tanti insieme, anche per Rai3 quando facemmo il programma In Arte Patty Pravo, girando per Venezia, Londra e Roma, mi resi conto di quanti giovani la amino. E’ un icona e come tutte le icone è situata fuori dal tempo, ha questa genialità.”
Un’icona fuori dal tempo che ha attraversato tutti i generi “è stata rock, sofisticata, ha cantato tutto il repertorio francese, Léo Ferré, Jacques Brel. Pazza idea è stata scandalosa ma anche romanticissima e questo suo rapporto con il tempo la rende eterna ed il tempo non la consuma”.
Ed è proprio quando chiedo di descrivermi Patty Pravo che, dopo qualche secondo di silenzio afferma con non poca emozione “Rappresenta una persona! Nicoletta Strambelli, è un’amica! La nostra- prosegue- è un’amicizia fatta di frequentazione ma anche di lunghe distanze, distanze in cui non ci sentiamo e né ci vediamo ma poi ci rincontriamo. Lei rappresenta uno degli incontri fortunati della mia vita. Ero emozionato la prima volta che ebbi modo di incontrarla quando abitava in una casa bellissima, la prima volta la vidi con il suo cavallo, in un quartiere fuori Roma, in una villa straordinaria. Ricordo 101 gradini che portavano su un tetto di Roma e da dove ci si affacciava sul cuore della città. Patty è la bellezza, è il non giudizio! Lei non ti giudica puoi parlare di tutto. Per concludere, posso dire che rappresenta uno degli incontri felici della mia vita, uno di quelli fortunati. Quando stai con lei dimentichi chi è! Dimentichi che è la storia della musica! Dimentichi che è una signora che ha venduto 120 milioni di dischi, che ha cantato in tutto il mondo…poi è una donna con cui vai a cena, parli, ti confronti…è straordinaria”. Un viaggio straordinario quello che abbiamo fatto grazie al racconto di un grande amico della donna più diva che possa esserci, Patty Pravo. Un viaggio che attraversa la mente e la libertà di un’anima unica e libera. Una “minaccia” che vorremmo ci travolgesse per la sua unicità nel raccontarci il mondo con gli occhi di chi il mondo lo vive nella libertà vera dell’essere. Prima di chiudere, il caro Pino mi confida “ti anticipo che stiamo preparando una sorpresa con lei, Minaccia Bionda” e noi attendiamo in ansia in questo momento in cui abbiamo vogli di nutrirci di bellezza.
Una Minaccia Bionda che forse, grazie al lavoro sinergico fra il regista Antonello De Rosa e l’Assessorato alle Politiche Giovanili e dell’Innovazione del Comune di Salerno, arriverà a Salerno. Nell’attesa corriamo in libreria per goderci la vita di una vera diva, Patty Pravo.