Progetti e laboratori in presenza per alunni con esigenze speciali, la Deputata del MoVimento 5 Stelle Virginia Villani scrive al Ministro Lucia Azzolina, all’Ufficio Scolastico Regionale, al Presidente della Giunta Regionale della Campania Vincenzo De Luca, all’assessore regionale all’Istruzione Lucia Fortini, ai sindaci ed al Presidente della Provincia di Salerno per sensibilizzare le scuole su tale tema.
“A seguito delle numerose segnalazioni e richieste di intervento da parte dei genitori di bambini con bisogni educativi speciali, ho chiesto al Ministro Azzolina e agli Enti locali competenti di mettere in campo tutte le azioni volte alla difesa del diritto allo studio e alla promozione dell’inclusione sociale” dichiara la Deputata Virginia Villani “La sospensione delle attività didattiche in presenza prevista nell’Ordinanza 82/2020 della Regione Campania e riconfermata nell’Ordinanza 85/2020, crea un serio disagio agli alunni con disabilità che non riescono a seguire la Didattica a Distanza, e di conseguenza alle loro famiglie. Nell’ordinanza dello scorso 26 ottobre però, il Presidente della Regione Campania ha previsto la possibilità di svolgimento di attività didattiche in presenza destinate agli alunni affetti da disturbi dello spettro autistico o diversamente abili, previa valutazione, da parte dell’Istituto scolastico, delle specifiche condizioni di contesto. Questa possibilità va però incentivata e promossa. Per tali motivi ho chiesto alle Amministrazioni competenti di sensibilizzare le istituzioni scolastiche del territorio ad attivare Progetti educativi che prevedano attività laboratoriali in presenza per gli alunni con bisogni educativi speciali, fatto salvo il rispetto di tutte le misure di prevenzione e di tutela della salute pubblica – spiega la Deputata Villani – E’ opportuno rilevare che per questi alunni, la scuola in presenza, svolta negli edifici scolastici o in altri spazi, da identificarsi eventualmente anche in collaborazione con Enti, Istituzioni e organismi locali, è sicuramente l’unica via per garantire loro un dignitoso diritto allo studio. Al netto delle indubitabili esigenze sanitarie, delle quali si dovrà sempre tenere conto, non si può infatti negare che il percorso scolastico non sia fatto solo di nozioni, apprese con maggiore o minore efficacia, ma di esperienze e relazioni che mal si conciliano con la mediazione di un dispositivo tecnologico. L’ambiente scuola è imprescindibile per un vero percorso di inclusione e non possiamo negare ai nostri alunni, laddove sia possibile, questa occasione”.