L’associazione e circolo Arci Marea ha, finalmente, riaperto i battenti lo scorso 6 ottobre, nel pieno delle proprie funzioni dopo tanti mesi. Tante le attività che ripartiranno, tra vecchie e nuove, e che saranno inserite in un calendario completo dell’anno sociale, pubblico tra qualche giorno. giorno. “Abbiamo, però, deciso di ripartire dall’arte e dai giovani – dichiara il Presidente, Giuseppe Criscito – Luca Matano e Marco Calabrese sono due ragazzi 25enni che persistono nel ricercare l’arte , nonostante le difficoltà e la precarietà della loro età che li spinge, per forza di cose, ad uscire fuori dalla città per ricercare stimoli ed opportunità”. Il primo evento ufficiale di Marea alla ripartenza si terrà domani pomeriggio, alle 18.30, in via Davide Galdi, nel quartiere di Mercatello. “E’ emozionante poter tornare ad invitare cittadini e cittadine nel nostro spazio, dopo le difficoltà di questi mesi che, oltre a vederci impegnati con attività di solidarietà durante il locdown, ci hanno spinto a portare avanti iniziative di raccolta fondi fuori dal circolo e in virtuale per fronteggiare la crisi economica – continua Criscito – Marea è un luogo aperto e vive di partecipazione ed agregazione, per chiunque abbia necessità e voglia di esprimersi e comunicare un messaggio”. Si chiama “Senso” il primo evento, una mostra di Luca Matano accompagnata da una performance musicale di Marco Calabrese, che inizierà alle 18 e si concluderà alle 24, nel rispetto dell’ordinanza e con prenotazione obbligatoria con ingressi contingentati anti-Covid19.
Il programma e la descrizione degli artisti: Senso, Una mostra di Luca Matano; live set Nahual Boykòt aka Theleius Project; ore 18 inaugurazione con introduzione a voce dell’artista.
Luca Matano è nato e crescuti a Salerno, vive e studia a Napoli da sei anni, dove sta per chiudere la laurea magistrale in filosofia. Nel frattempo cerca l’espressione estetica, con forte attenzione alla classicità, in grafite e penna a sfera. Nahual Boykòt nasce quando Marco Calabrese posa per la prima volta le mani sui piatti del cdj, tra i ritmi violenti, oscuri e mistici nel panorama della Tekno spagnola, all’ombra di potenti soundsystems. L’interesse per le modulazioni d’onda ed i loop ipnotici, per le melodie oniriche e i campionamenti distorti, lo porta a ricercare una nuova veste, un nuovo mantello con cui esplorare gli infiniti orizzonti elettronici della produzione digitale. Prende forma così l’avatar Thelenius Project, uno sguardo dilettantistico, spontaneo e sperimentale di approcciarsi alla musica ambient. Theleius Project x Senso: Propagandosi tra le risonanze e gli inviluppi, cavalcando delay e tuffandosi in ampi riverberi, Nahual Boykòt veste nuovamente i panni di Theleius Project per avventurarsi alla ricerca del Senso, quello che accompagna la mente nei suoi luoghi più intimi, nei quali i ricordi, le visioni e le immagini si rifugiano per trovare riparo dalla ragione e dalle morse del tempo. Il risultato di questa avventura è un’atmosfera, un ambiente nel quale sembra propagarsi la necessità di concentrarsi e seguire le linee e le forme della mostra di Luca Matano.