Il Comitato Territoriale Arcigay Salerno e Divercity comunicano che a fare data dal giorno lunedì 21 luglio non avranno più effetto gli accordi di collaborazione e dunque tutte le promozioni e scontistiche riservate ai propri socie e soci, nonché alla propria clientela, presso lo stabilimento balneare Rainbow Beach di Marina di Eboli (SA). La decisoone è stata assunta a seguito di reiterate difficoltà organizzative e di gestione con la proprietà. La scarsa attenzione alle questioni legate ai diritti civili, al mandato sociale e politico delle nostre organizzazioni ci hanno obbligato a riflettere sul senso ultimo di questo investinento per tutte e tutti noi, insieme ad una difficoltà oggettiva a pervenire ad accordi chiari anche a tutela delle persone frequentanti i nostri momenti presso lo spazio a seguito dell’emergenza sanitaria in corso. Una logica di profitto, una scarsa attenzione e tutela della clientela, una generale superficialità che ci è sembrato di vivere e cogliere in queste settimane, ci ha indotto a ripensare questa collaborazione anche alla luce di comportamenti poco rispettosi nei confronti delle nostre organizzazioni e della rappresentanza politica e sociale di cui ci sentiamo pienamente responsabili. Questo non limita l’azione delle nostre organizzazioni, che da un decennio e più, sono impegnate sul territorio con e accanto alle persone lgbti+ e non solo. Siamo persuasi che sia possibile, anche nelle nostre comunità, avere a che fare con una classe imprenditoriale non solo illuminata, sensibile e competente, ma anche genuinamente orientata alla crescita non solo economica dei nostri contesti.
“Siamo davvero delusi di questo epilogo – ha commentato Francesco Napoli presidente arcigay Salerno – che tuttavia era atteso. Non potevamo andare oltre, soprattutto dopo che la proprietà ha ritenuto che le nostre organizzazioni non portassero risultati. A più riprese abbiamo spiegato che i nostri risultati non sono e non possono essere di esclusiva natura economica. Ci è sembrato di percepire, forse in buona fede, una certa tensione all’esclusivo profitto, senza che però questa fosse accompagnata da un reale e concreto investimento sulle persone e sugli spazi. Come pure ci è sembrato di vedere una certa approssimazione nella gestione degli ingressi e nella gestione delle misure a tutela della salute delle persone presenti in particolar modo per quanto attiene la emergenza sanitaria in corso. Non possiamo entrare nel merito di scelte e responsabilità altrui – ha proseguito Francesco Napoli – ma abbiamo sentito il dovere di tutelare responsabilmente i nostri soci e socie come pure il mandato politico che abbiamo assunto. Non basta mettere un arcobaleno per dire che uno spazio sia friendly – ha concluso il Presidente di Arcigay Salerno – ma occorre una reale volontà inclusiva, rispettosa ed una vocazione a coniugare professionalità e impegno civile. In queste settimane, in cui Arcigay Salerno, si è mossa nel pieno rispetto delle parti, nella mediazione costante e nel tentativo di orientare l’azione comune al rispetto delle reciproche istanze, abbiamo avuto enormi difficoltà di comunicazione, di organizzazione e di gestione che avrebbero compromesso la nostra immagine. Sappiamo bene che episodi di questo tipo possono accadere, ma apriamo una riflessione anche su quanto queste contingenze ci inducano a riflettere sul ruolo della classe imprenditoriale nostrana. Siamo fiduciosi che non tutto e non tutti si riducano ad un mero calcolo di profitto, ma che si possa costruire un tessuto sociale ed economico orientato alla crescita complessiva delle nostre comunità “.
Dello stesso tenore le parole di Emanuele Avagliano che ha espresso la delusione del gruppo Divercity. “Ci siamo impegnati da decenni nella promozione di spazi ed occasioni di divertimento e di divulgazione intorno ai temi a noi cari e per la tutela delle persone lgbti+ e questa esperienza ci ha sicuramente segnati ma non fermati. Facciamo movida e quindi sappiamo quanto sia necessario anche il legittimo profitto, tuttavia non ci siamo mai piegati alla logica di pochi euro in più o in meno, soprattutto considerando l’importanza della causa che stiamo appoggiando – ha commentato Emanuele Avagliano. Anche in questo caso il nostro impegno è stato totale, riuscendo a valorizzare uno spazio dal nulla e portando centinaia di persone a divertirsi in spiaggia in allegria e serenità. Abbiamo certamente preteso correttezza e qualità per le persone che abbiamo ospitato ai nostri eventi, come pure siamo rimasti perplessi per quella che ci è sembrata una certa scarsità delle misure di sicurezza data l’emergenza sanitaria. Abbiamo chiesto, senza ottenere alcun risultato soddisfacente, che venissero rispettate le procedure di ingresso attraverso le liste e che fossero rispettate le agevolazioni previste. Questo ci ha preoccupato e non poco. Sapere poi che la proprietà si aspettava un profitto maggiore laddove in realtà l’obiettivo non poteva e non doveva essere solo quello di una esasperata logica del profitto, ci ha definitivamente indotti a sospendere la collaborazione. Ci saremmo invece aspettati – conclude Avagliano – una sana tensione alla crescita ed allo sviluppo di un progetto che nasceva ambizioso e che è stato ridotto a mero guadagno e ad un corto respiro a cui non siamo interessati”
Arcigay Salerno e Divercity comunicano allo stesso tempo il prosieguo della storica collaborazione tra le due organizzazioni e la continuità degli eventi previsti nelle prossime settimane e si preparano ad un grande evento all’inizio di settembre in occasione del decennale di ricostruzione del comitato salernitano.