di Erika Noschese
Villa dei Fiori rischia la chiusura a causa del comportamento del Distretto 60 dell’Asl. A denunciarlo la Rsa aziendale e le sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil della struttura dell’agro nocerino sarnese che, ieri mattina, hanno tenuto una manifestazione pacifica per contestare la situazione che va avanti ormai da diversi mesi. Villa dei Fiori è, oggi, una struttura d’eccellenza con 200 lavoratori, 400 pazienti e 60 anni di storia. Ad oggi, infatti, sono 120 i pazienti, minori e anziani, a cui è stata negata da mesi l’autorizzazione per iniziare le terapie ambulatoriali e domiciliari riabilitative presso Villa dei Fiori, prescritte dagli specialisti della Asl. Inoltre, da gennaio sono state ritardate le autorizzazioni alle terapie impedendo di fatto la continuità terapeutica presso Villa dei Fiori. Di conseguenza il personale è fortemente sottoutilizzato e i consulenti lavorano al minimo. Tutto questo «determina le condizioni per cui la struttura già oggi è enormemente al di sotto del budget assegnato dalla Asl» e «mette in condizione la struttura a ridurre la capacità operativa e temiamo che nel prossimo futuro verrà ridotto definitivamente il personale», hanno dichiarato le organizzazioni sindacali che hanno proclamato lo stato di agitazione a tempo indeterminato. I pazienti, infatti, sono costretti a fare causa per ottenere le terapie presso Villa dei Fiori. «Tutto questo significa: portare sul lastrico 200 famiglie, lasciare senza assistenza centinaia di pazienti, danneggiare la sanità del territorio», hanno aggiunto chiedendo al direttore generale dell’Asl di Salerno di istituire una speciale commissione di inchiesta per accertare e valutare il comportamento assunto dal Distretto 60. Lo stato di agitazione proseguirà fino a quando il direttore generale non avrà dato assicurazioni in merito all’accoglimento della richiesta.