La Rete per la Pace è un coordinamento nazionale costituito da importantissime associazioni, Ooss, vari movimenti (ne citiamo solo alcuni) come la Cgil l’Arci, Agesci le Acli e tantissimi altri. Nei giorni scorsi, dopo aver raccolto l’adesione di diverse centinaia di firme collettive di associazioni e gruppi locali e ulteriori strutture nazionali, ha inviato, con una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro degli esteri Luigi Di Maio, la formalizzato della richiesta non più differibile di: “L’Italia e l’Europa debbono schierarsi agire per la pace giusta tra Israele e Palestina, avendo come riferimenti insostituibili; il rispetto del diritto internazionale e delle risoluzioni delle Nazioni Unite; il riconoscimento dello stato di Palestina nei confini del 1967 con Gerusalemme capitale condivisa, in coesistenza con lo stato d’Israele”. “Coerentemente con la sua attività e con il proprio statuto anche l’Associazione Memoria in Movimento ha firmato tale richiesta – ha dichiarato il presidente Angelo Orientale – I preoccupanti passi che lo stato Israeliano sta facendo e le decisioni prese che stanno per attuare, “sorretti” dall’amministrazione americana di Trump e dal colpevole silenzio sia dell’Italia sia dell’Europa, Germania esclusa,, vanno nella direzione di prendere possesso di quei pochissimi territori che oggi costituiscono lo Stato Palestinese che è riconosciuto da diversi paesi e siede legittimamente nell’assemblea Onu”. L’associazione Memoria in Movimento sin da ora dichiara la propria disponibilità a partecipare fattivamente a qualsiasi iniziativa che vada ad organizzare una forte e incisiva mobilitazione nazionale, la più larga e unitaria possibile, affinchè non solo anche l’Italia riconosca ufficialmente lo stato Palestinese ma sia davvero un agente propositivo per costruire una pace lunga e duratura basata sul sacro diritto del popolo palestinese ad avere una propria autodeterminazione, una propria terra e la libertà.