“La fase emergenziale sul nostro territorio richiede un confronto istituzionale immediato”. A dichiararlo Angelo Mazza, consigliere d’opposizione di Pontecagnano Faiano che chiede alla maggioranza del sindaco Lanzara un dibattito per varare nuove misure a favore dei commercianti e della cittadinanza in generale. Una discussione basata sui provvedimenti da adottare per garantire tutela e massimo sostegno alla nostra comunità in un momento di forte difficoltà.
“Ogni scelta, in una fase così delicata e cruciale, necessita, a nostro avviso, di un’ampia compartecipazione che recepisca pianamente le esigenze dei cittadini e l’apporto di tutte le forze politiche e rappresentative – ha dichiarato il consigliere – Per questo motivo, condividendo anche l’istanza di Fratelli d’Italia, chiediamo al sindaco la convocazione urgente di un incontro monotematico (Consiglio comunale o Conferenza dei capigruppo)”.
L’assemblea dovrà tenersi o a porte chiuse, in una sala di ampie dimensioni e nel rispetto delle distanze di sicurezza, o attraverso un collegamento via internet, garantendo, in ogni caso, la diretta streaming chiede ancora Mazza che, come Movimento Libero, ha avanzato alcune proposte: l’istituzione di un fondo comunale specifico per l’assistenza di famiglie disagiate e imprese in difficoltà, che comprenda anche indennità e gettoni devoluti dagli amministratori e le quote risparmiate dall’Ente a seguito della sospensione dei servizi di mensa e trasporto scolastico; il rafforzamento di un piano comunale per la Protezione civile e tutti i servizi socio-sanitari che sia pienamente adeguato alle criticità registrate; l’annullamento, e non il rinvio, del pagamento dei tributi comunali per il periodo di crisi fissato dai decreti governativi e dalle ordinanze regionali che hanno determinato la chiusura delle attivita produttive-commerciali e la quarantena nazionale; un piano di massima trasparenza sul tracciamento dei casi di Coronavirus accertati in città e dei relativi contatti, valutando anche l’eventuale diffusione delle generalità dei diretti interessati, su loro espressa autorizzazione, come già avviene in altri Comuni.