hdi Erika Noschese
Attimi di tensione, questo pomeriggio, a Palazzo Sant’Agostino. Durante il vertice dei lavoratori del Consorzio di Bacino Salerno 2 con il presidente della Provincia Michele Strianese, i dipendenti e il segretario della Csa Fiadel Angelo Rispoli, un lavoratore ha tentato il suicidio, scavalcando la ringhiera del secondo piano di Palazzo Sant’Agostino.
La situazione è degenerata all’improvviso. Alle 16 di questo pomeriggio, infatti, l’ennesimo incontro tra i dipendenti del Corisa, il segretario della Csa Fiadel Angelo Rispoli e il presidente della Provincia Michele Strianese per fare il punto della situazione situazione rispetto alla vertenza di lavoratori che sono rimasti fuori da tutte le riorganizzazioni e la ricollocazione attuate per la liquidazione del consorzio.
L’incontro si è concluso con un nulla di fatto e gli animi si sono accesi, tanto che è stato necessario l’intervento degli uomini della digos per riportare il tutto alla normalità. Presente anche il commissario liquidatore del Consorzio Giuseppe Corona e una folta delegazione di lavoratori in mobilità. Grande assente l’Eda. Dall’incontro con il presidente Strianese e il commissario liquidatore è emerso che il progetto per la ricollocazione è ancora fermo.
Il sindacalista ha chiesto dunque di trasferire la vertenza a livello regionale, interfacciandosi con l’assessorato all’Ambiente o quello al Lavoro. Intanto, il numero uno di Palazzo Sant’Agostino si è impegnato a convocare un tavolo regionale entro le 10 di domani mattina. Intanto, i lavoratori sono sempre più disperati e chiedono risposte certe e garanzie da parte degli “addetti ai lavori”. Sono ormai nove mesi, inoltre, che i dipendenti del Consorzio di Bacino Salerno 2 non ricevono né lo stipendio né la busta paga. Ad oggi 39 dei 57 lavoratori intercantieri originari sono stati collocati e, attraverso lo svolgimento di selezioni/colloqui, si sta risolvendo la situazione di altri fra il personale restante ma, almeno fino ad oggi, la situazione sembra essere bloccata.
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