di Stefania Maffeo
Una bella storia arriva dall’Unità Operativa Complessa Clinica Neurochirurgica Universitaria dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, diretta dal Professore Giorgio Iaconetta. Inizia proprio da qui la nuova vita della signora Antonella Guidi di Foggia, protagonista di una vicenda intrisa di coraggio, di determinazione e di speranza. Ad Antonella nel 2019 viene diagnosticato un meningioma inoperabile e, per anni, non riuscendo ad imboccare la strada giusta, tra mille difficoltà e diverse terapie, ha brancolato nel buio. Ha affrontato, senza risultati soddisfacenti, una malattia che, nonostante tanti tentativi e continue visite mediche in luoghi disparati, non accennava a regredire o a migliorare. Ma la risolutezza, la forza di volontà, il suo grande attaccamento alla vita, hanno permesso ad Antonella di guardare altrove e non rassegnarsi, così il buio dell’incertezza che la accompagnava da anni, è stato squarciato dalla luce della speranza.
In seguito ad una segnalazione fortuita durante una manifestazione pubblica nel suo paese, le è stato indicato il nome del Neurochirurgo Professore Matteo De Notaris, in forze alla UOC Clinica Neurochirurgica Universitaria dell’ospedale Ruffi di Salerno che, in maniera tempestiva, una volta contattato, ha accettato di visitarla. “Grazie a questo incontro ho avuto una seconda possibilità, al Ruggi mi è stato regalato del tempo in più da condividere con i miei cari. Mi ritengo una donna fortunata, in grado di poter dire con certezza che non bisogna arrendersi davanti alle difficoltà, la speranza va sempre nutrita ed alimentata” racconta la signora Antonella.
La paziente si è totalmente affidata al Professore Iaconetta e al Professore De Notaris che, insieme l’hanno sottoposta ad un intervento molto impegnativo con l’ausilio di tecnologie di ultima generazione, presenti nel Reparto in questione. “Abbiamo introdotto attraverso la palpebra un endoscopio di quattro millimetri che ha raggiunto le regioni più profonde dell’encefalo, preservando le funzioni celebrali e rimuovendo la lesione senza intaccare i nervi e senza compromettere le zone limitrofe a rischio, di quella determinata area celebrale. L’esame istologico ha dato finalmente un nome alla patologia della signora, si trattava di un neurinoma e non di un meningioma, così come le era stato diagnosticato in precedenza” spiega il Prof De Notaris.
“La nostra paziente sta finalmente bene ed è portavoce di una storia di buona sanità. Nella nostra Clinica Neurochirurgica abbiamo la possibilità di trattare le più disparate patologie e di svolgere anche gli interventi più tecnologicamente avanzati come quelli mininvasivi. Nel caso specifico, conclude, siamo ben lieti di aver potuto aiutare Antonella, anche grazie al supporto della Direzione Strategica che ci ha sempre fornito i mezzi idonei per agire ed operare con competenza e con metodiche all’avanguardia” dichiara il Professore Iaconetta.