di Stefania Maffeo
La lotta contro il cancro all’utero vede il presidio ospedaliero “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia in prima linea con l’attivazione dell’indagine molecolare HPV DNA per rilevare la presenza del papilloma virus su campioni cervico-vaginali.
Unico in tutta la Asl Salerno, finalmente un servizio pubblico (da erogare previo pagamento di ticket – se dovuto) a disposizione di tutti gli altri presidi ospedali, dei consultori, delle utenti ambulatoriali esterne, che potranno così evitare di dover ricorrere a laboratori privati che effettuano il test a costi maggiori.
Fortemente voluto dal direttore dell’Unità Operativa Complessa di Anatomia Patologica, dott. prof. Michele Verrioli, che, con un incessante e sinergico lavoro insieme alla biologa, dottoressa Elena Valiante, ed alla Responsabile del Servizio Economato del nosocomio battipagliese, dottoressa Francesca Caiola, acquistando l’apparecchiatura idonea alla metodica di biologia molecolare, ha realizzato uno straordinario passo avanti nello screening per la prevenzione dei tumori del collo dell’utero, riducendone la mortalità.
Il Papilloma Virus Umano (HPV) riveste un ruolo cruciale nello sviluppo e nella progressione del carcinoma della cervice uterina. La rilevazione precoce dell’anomalia mediante HPV DNA permette di monitorare con maggiore attenzione la paziente, in modo da intervenire prima che il virus porti ad un tumore manifesto nei casi in cui l’anomalia non si risolvi spontaneamente. Mentre il pap test tradizionale si basa sull’esame microscopico di cellule epiteliali prelevate dalla cervice uterina, la diagnosi molecolare si basa sulla ricerca del DNA, dell’m-RNA o di proteine specifiche virali direttamente in queste cellule.
Con una popolazione che supera il mezzo milione di abitanti ed un tasso di mortalità per patologie tumorali tra i più alti nel Paese, come dimostrano drammaticamente i dati del Registro Tumori, la provincia di Salerno è completamente sprovvista di una struttura sanitaria per screening oncologici di prevenzione, accertamenti, cure e terapie per neoplasie.
Battipaglia potrebbe avere una vera e propria “Torre oncologica”. Il consigliere regionale dei Cinque Stelle, onorevole Michele Cammarano, ha presentato una mozione per impegnare la Regione Campania “ad istituire una Torre Oncologica all’ospedale di Battipaglia, per la diagnosi veloce e per la cura delle patologie tumorali”. Il presidio, infatti, per posizione geografica, rappresenterebbe un ideale punto di riferimento per pazienti della piana del Sele, fino a comprendere le comunità del Cilento e del Vallo di Diano. Alla giunta regionale il deputato pentastellato ha proposto di valutare la possibilità di individuare l’attuale Palazzo Asl, già compreso nel perimetro ospedaliero, come possibile presidio da riadattare a Torre Oncologica. Una soluzione che metterebbe fine ad una migrazione sanitaria verso strutture del Nord ed eviterebbe di costringere tantissimi cittadini a rivolgersi a strutture private, con costi spesso insostenibili.