Salerno riparte dalla cultura, dallo spettacolo, da uno dei settori più martoriati, dimenticati da questa pandemia. E lo fa con il primo evento covid free, nel magico scenario del tempio di Cerere e in una data non casuale: la Festa della musica. E’ ormai tutto pronto per l’evento in programma lunedì 21 giugno, alle ore 20.15, organizzato da Cgil, Cisl, Uil, la FedAs e l’associazione Iperion.
I biglietti sono andati sold out in 10 minuti, tutta la provincia ha voluto rispondere a quello che è a tutti gli effetti un segno di speranza, una vera e propria ripartenza e in totale sicurezza: all’ingresso basterà infatti presentare il certificato di avvenuta vaccinazione, la documentazione che attesta di aver contratto il covid o semplicemente sottoporsi a tampone, per garantire a tutti la massima sicurezza all’interno dell’area archeologica di Paestum. “Ripariamo da Paestum e rilanciamo tutto ciò che serve per il benessere sociale, per la vita di tutti i cittadini e i lavoratori salernitani”, ha dichiarato Gerardo Pirone, segretario generale della Uil Salerno.
Un evento immaginato quando la Campania era ancora in zona arancione, come confermato invece da Gerardo Ceres, segretario generale della Cisl Salerno con un’iniziativa “che avesse al centro il mondo della cultura, dello spettacolo, della musica, un settore condizionato per un anno e più e farlo ripartire in sicurezza con procedure e abbiamo immaginato questa location, il 21 giugno, quando si festeggia la festa europea della musica, per dare un segno di speranza alla nostra provincia e alla nostra società”.
Un’iniziativa per sostenere i lavoratori del settore, per riaffermare la centralità della cultura, delle arti visive, della musica, dei musei, delle aree archeologiche. “Non a casa abbiamo scelto Paestum e credo che debba essere un comune sentire che queste attività che hanno sono state massacrate sotto il profilo economico e lavorativo, devono avere i giusti ristori, le giuste provvidenze, unitamente agli imprenditori che hanno sofferto, insieme ai lavoratori”, ha dichiarato Arturo Sessa, segretario generale della Cgil Salerno.
Tra i promotori dell’evento l’associazione Iperion, rappresentata da Vittorio Cicalese che punta l’attenzione proprio sulle difficoltà che oggi vive il settore della cultura, “tra i più martoriati, soprattutto tra i più dimenticati di questa pandemia. Lo abbiamo notato, purtroppo, sulle spalle di persone che, pur avendo rappresentanze sindacali, che abbiamo tirato in ballo con le segreterie generali e hanno accolto con molto favore la nostra proposta, preferiscono – per il livello culturale a cui devono adempiere, anche lavorativamente – portare avanti le loro istanze, continuando a lavorare in silenzio, intervenendo nei luoghi che sono stati principalmente martoriati dalla pandemia – ha dichiarato Cicalese – Noi con questa iniziativa vogliamo lanciare l’opportunità di seguire una legge regionale, già proposta al tavolo regionale, e che speriamo possa essere accolta nel minor tempo possibile, per favorire un controllo costante di tutti i luoghi della cultura: musei, biblioteche, aree archeologiche, cinema, teatri.
Così come accade in altri posti d’Europa, anche la Campania può vivere di turismo culturale e deve fare in modo che la cultura sia volano di sicurezza e di turismo, per l’intero territorio. Grazie alla nostra proposta, questo potrà essere possibile e il 21 giugno Paestum sarà la capitale di questa nostra proposta”. A salire sul palco un cast d’eccezione “che guarda al territorio e tiene insieme le radici del territorio e il futuro: innovazione musicale, ricerca e futuro”, ha dichiarato Flavio Giordano, membro della Compagnia Daltrocanto che sarà accompagnata dal Coropop diretto dal maestro Ciro Caravano e La Maschera, un gruppo di ragazzi napoletani che tiene insieme le radici della loro terra con un discorso musicale raffinato, elegante.