E’ stata presentato alla stampa questa mattina con una diretta on line, il nuovo gruppo civico Deep, Democrazia E Partecipazione, composto da Alberto Alfinito, Felice Bottiglieri, Alfonso Conte, Margaret Cittadino, Pasquale De Cristofaro, Maurizio Del Bufalo, Raffaella Di Leo, Lorenzo Forte, Luciana Libero, Federico Marra. Alla presenza dei promotori, sono stati indicati gli intenti della nuova formazione descritti nel Manifesto programmatico: non una lista civica, nessuna “discesa in campo” per le prossime elezioni comunali, solo la volontà di proseguire nell’annoso percorso di attivismo civico già avviato con “Salerno cosa ci resta” e continuare a dare un contributo di idee e di proposte per un migliore rapporto tra cittadini e istituzioni.
“Deep, ha dichiarato Luciana Libero, sta per Democrazia e partecipazione, due pilastri del buon governo che sono stati totalmente dimenticati nella nostra città. Ma Deep in inglese significa anche “in profondità” ed è questo che vogliamo fare, scavare a fondo nelle disfunzioni della città e della pubblica amministrazione per individuare criticità e trovare soluzioni”. “E’ un messaggio e un invito rivolto ai salernitani, ha proseguito il docente Alfonso Conte, occupandoci di cultura e di servizi per uscire dalla personalizzazione della politica in cui si trova Salerno da circa trenta anni”.
“Da un trentennio, si legge nel manifesto programmatuco del gruppo, una minoranza consistente dell’elettorato salernitano denuncia questo sistema esprimendo un libero e consapevole impegno civico come dovere e come necessità” ed è a questa minoranza che si iscrive il gruppo Deep, “gente di sinistra aperta ad una pluralità di visioni” “ contro lo svuotamento delle funzioni dei poteri pubblici a vantaggio di sistemi finanziari e di un uso affaristico delle città e dei beni comuni”. Il gruppo ha in programma una serie di eventi da qui alle elezioni, un appuntamento che non sfugge e che certo non viene sottovalutato dai vari componenti che vedono favorevolmente la discesa in campo di nuovi protagonisti per la guida della città ma è un percorso che vuole andare oltre le elezioni, una sorta di consulta civica permanente che affronterà i nodi dei servizi pubblici, il sistema del welfare comunale, il lavoro e l’emigrazione dei giovani salernitani, la cultura e l’uso degli spazi e altre questioni che riguardano la vita quotidiana dei salernitani.
Tra i primi appuntamenti in programma nel mese di dicembre, sempre on line, “La cura e il conforto”, discussione sui disagi della sanità territoriale cui parteciperanno Margaret Cittadino, Alessia Bielli di Tv Medica, l’infettivologo Luigi Greco, un rappresentante di Anaao, l’associazione dei medici dirigenti, con un collegamento con Maria Grazia Cogliati Dezza, curatrice del volume “La città che cura, la sfida della medicina territoriale” che racconta le esperienze innovative delle microaree di cura sperimentate a Trieste. “Ci sono disfunzioni e disservizi enormi- ha dichiarato sull’argomento Margaret Cittadino e su questo stiamo organizzando presidi e flash mob anche davanti agli ospedali: dal potenziamento delle Usca, alla riapertura dei reparti, degli ambulatori e dei laboratori, sull’assistenza a domicilio, interverremo anche con il gruppo Deep perché la condizione di salute dei cittadini diventi prioritaria”.
Tra gli altri eventi in programma, secondo il modello delle conversazioni con la città, si affronteranno i temi della legalità, del bilancio comunale, dei Regolamenti, degli strumenti di partecipazione; dell’ambiente, del consumo del suolo e dell’inquinamento. Ma è soprattutto il grande tema dei rapporti tra cittadini e istituzioni che sarà il segno più autentico del gruppo. Su questo è intervenuto Maurizio Del Bufalo che sta conducendo con gli abitanti di Piazza Alario una strenua battaglia a difesa di un luogo storico e particolarmente caro ai salernitani. “Vogliamo augurarci che si modifichi sostanzialmente un progetto inutile e invasivo e che non si voglia deturpare a tutti i costi una antica piazza. Piazza Alario è diventata un simbolo della voce dei cittadini a cui si sono aggiunte tante altre di voci di diverse associazioni civiche”. Un simbolo di cosa significa in una città praticare “Democrazia e partecipazione”: ascolto, dialogo, attenzione e tutela della storia di una città. Con questo patrimonio di esperienze Deep si costituisce come realtà’ inclusiva aperta ai giovani e a tutti coloro che ne condividano ispirazione e obiettivi e a quanti chiedono una nuova politica per una nuova città.