Ha destato scalpore nei giorni scorsi la vicenda della resa suo malgrado di “Alla Zeppola d’Oro”, storico locale caro ai cittadini salernitani, che ha chiuso i battenti a seguito delle stringenti normative regionali in tempo di Covid-19. La proprietà ha espresso, senza eccedere dai normali toni misto di delusione e contestazione, il proprio dissenso attraverso un cartello affisso sulle serrande abbassate per sempre e che nelle ultime ore è stato rimosso da un dipendente di Salerno Pulita. Tale accadimento non ha lasciato indifferente il mondo politico: “Un atto lesivo, un gesto che deve essere punito perché in questa città non può regnare incontrastato il regime di colui che sta rovinando l’intera Campania – ha spiegato Dante Santoro, consigliere comunale e provinciale della Lega -Il Presidente della Salerno Pulita dovrà rispondere del comportamento del suo dipendente nei confronti di un attività commerciale che paga regolarmente la tassa dei rifiuti e già abbondantemente martorizzata come tante altre. Chi ha autorizzato la rimozione del cartello su una proprietà privata dovrà essere sanzionato. Da parte mia e da parte nostra come Lega Salerno raddoppieremo gli sforzi per far luce sulla vicenda e dare voce e supporto ai cittadini che vivono nella doppia minaccia dell’inadeguate e scellerate decisioni dell’amministrazione comunale e quella regionale”.