La storia di un precariato lungo vent’anni, quello del personale scolastico salernitano che però, oggi, conta tre nuovi collaboratori entrati di ruolo dopo una lunga battaglia sindacale guidata da Gaetana Falcone, responsabile dell’associazione sindacale Tempo Scuola di Salerno. Stamane Falcone si è recata presso la sede del Provveditorato di Salerno accompagnando i tre assistenti scolastici, rispettivamente di Sapri, Sarno e Salerno, che hanno così potuto scegliere le loro sedi di lavoro.
Un precariato esasperato dalla scarsità di mezzi di trasporto e dalle vie di comunicazione spesso disagiate rispetto alle località dell’entroterra salernitano da dover raggiungere. «Per arrivare nelle sedi di lavoro – spiega Gaetana Falcone – macinano quotidianamente centinaia di chilometri da un capo all’altro del territorio provinciale, affrontano ore di viaggio sui pullman – quando hanno la fortuna di trovare la linea adatta alla loro sede scolastica – altrimenti costretti a più cambi o addirittura a trasferirsi e spostare residenza: caso eclatante quello di un collaboratore scolastico che da Sapri raggiungeva Ravello tutti i giorni fino a nuova destinazione. Ma questa è, purtroppo, per tutti la trafila dei precariato e non solo in provincia di Salerno». Basterebbero in realtà 36 mesi per entrare di ruolo, ma si tratta di una prassi ben lontana dalla realtà. «Nonostante le difficoltà e disagi c’è però oggi la gioia e la felicità di aver ottenuto un posto di lavoro a tempo indeterminato – dice ancora Falcone –. Soddisfazione capace di far dimenticare tutti i sacrifici affrontati». Inoltre, sull’imminente riapertura delle scuole Falcone dimostra non pochi dubbi. «Auspichiamo che tutto possa svolgersi nel rispetto delle regole, ma da insegnante, amministratore e cittadina non credo che quest’ultima sia ancora pronta a recepire, in piena sicurezza anti Covid, l’intera utenza».
Un precariato esasperato dalla scarsità di mezzi di trasporto e dalle vie di comunicazione spesso disagiate rispetto alle località dell’entroterra salernitano da dover raggiungere. «Per arrivare nelle sedi di lavoro – spiega Gaetana Falcone – macinano quotidianamente centinaia di chilometri da un capo all’altro del territorio provinciale, affrontano ore di viaggio sui pullman – quando hanno la fortuna di trovare la linea adatta alla loro sede scolastica – altrimenti costretti a più cambi o addirittura a trasferirsi e spostare residenza: caso eclatante quello di un collaboratore scolastico che da Sapri raggiungeva Ravello tutti i giorni fino a nuova destinazione. Ma questa è, purtroppo, per tutti la trafila dei precariato e non solo in provincia di Salerno». Basterebbero in realtà 36 mesi per entrare di ruolo, ma si tratta di una prassi ben lontana dalla realtà. «Nonostante le difficoltà e disagi c’è però oggi la gioia e la felicità di aver ottenuto un posto di lavoro a tempo indeterminato – dice ancora Falcone –. Soddisfazione capace di far dimenticare tutti i sacrifici affrontati». Inoltre, sull’imminente riapertura delle scuole Falcone dimostra non pochi dubbi. «Auspichiamo che tutto possa svolgersi nel rispetto delle regole, ma da insegnante, amministratore e cittadina non credo che quest’ultima sia ancora pronta a recepire, in piena sicurezza anti Covid, l’intera utenza».