di Erika Noschese
Mai come quest’anno, il Cilento si conferma patria delle tartarughe marine Caretta Caretta. Ad oggi, infatti, sono circa 19 i nidi rinvenuti lungo la costa campana e, di questi, 17 solo nel Cilento e messi in sicurezza dai volontari e gli esperti della stazione Zoologica Anton Dohrn Di Napoli.
Da circa un decennio decine di imprenditori balneari della costa del Cilento e del golfo di Policastro hanno abbracciato, sposato e sostenuto una serie di attenzioni volte alla valorizzazione del patrimonio ambientale circostante è la cosiddetta rete dei “Lidi Del Parco” un progetto a carattere territoriale nato lungo il meraviglioso Sic Sito di Interesse Comunitario di Cala del Cefalo a Marina Di Camerota che, grazie alla lungimiranza del, giovanissimo all’epoca, gruppo dirigente Cab e Fiba Cilento, ha immediatamente immaginato di regalare al territorio questa nuovo marchio frutto soprattutto di un deciso, rinnovato e motivato spirito culturale. La progettualità legata ai Lidi del Parco è oggi patrimonio culturale non soltanto di Camerota ma di un intero comprensorio territoriale ed addirittura una progetto pilota in ambito nazionale. Da sempre annoverata e segnalata tra le prestigiose guide blu di Legambiente e Touring, tra le guide dell’Ente Parco e tra le iniziative di rilievo di Wwf Italia rappresentano un progetto, concertato e condiviso di buone pratiche anche amministrative, capace di mettere insieme le qualità di impresa sotto la supervisione dell’ente parco nazionale del Cilento, un tempo ostacolo, oggi partner assieme alle comunità locali dei comuni costieri, alla rete delle associazioni locali di impresa ma soprattutto di Legambiente e di WWF Italia i lidi del parco che ne hanno voluto addirittura fare, come accennato in premessa, un progetto pilota per le aree protette italiane. Una buona pratica, che nel Cilento da qualche anno è alimentata da un nuovo e straordinario evento naturale che soltanto a prima vista sembra scontato, quello delle spiagge TartaBeach già 19 nidi in Campania 17 lungo le meravigliose spiagge del Cilento.
“Merito di madre natura ovviamente ma anche di un approccio ed una sensibilità aumentata nel Corso degli anni da parte degli imprenditori sempre più Green e da parte della rete dei collaboratori in spiaggia “formati” adeguatamente per il riconoscimento delle tracce di risalita o di deposizione di questi magnifici esemplari”, ha dichiarato Raffaele Esposito, presidente Fiba Campania. “Le nuove tartabeach non devono assolutamente diventare esclusivamente un fenomeno mediatico, vanno rispettate e non strumentalizzare bisogna avere un approccio culturale adeguato anche per quanto riguarda la fase di schiusa per favorire nel miglior modo possibile un avvenimento straordinario dalle mille emozioni soprattutto per la gioia di bambini e famiglie. Il merito di queste attenzioni è di gran lunga della concertazione tra tutti gli attori istituzionali e non che credono in una armonia ed in un equilibrio tra esigenze lavorative e natura, la rete dei volontari delle tartarughe marine in Campania, gli “Amici” della Stazione Zoologica Anton Dohrn Di Napoli, il corpo delle capitanerie di porto e tutti gli attori locali che fanno impresa, perché non dimentichiamolo qui è una necessità primaria. Lavoriamo costantemente per conservare e rispettare il territorio così come proposto dal nostro progetto dedicato ai i lidi del parco – ha aggiunto il presidente Esposito – Da fine agosto e nel mese di Settembre sarà dunque possibile assistere con emozione e rispetto e con la supervisione degli esperti e della rete volontari sempre presenti sempre in prima linea, al nuovo spettacolo della natura, lungo le coste cilentane e salernitane, la corsa verso la vita delle piccole tartarughe.