di Stefania Maffeo
Dopo 40 anni parto in casa a Pontecagnano Faiano. La scelta di mamma Federica e papà Paolo.
Sabato 25 aprile 2020. Pandemia di Coronavirus. Periodo intermedio tra fase 1 e fase 2. E’ nata Elisea Maria. Una meravigliosa bimba in perfetta salute partorita in casa a Pontecagnano Faiano. La sua mamma, Federica Cinelli, alla seconda gravidanza, ed il suo papà, Paolo Giuseppe Rizzo, hanno deciso di intraprendere un percorso che ha il sapore di un ritorno al passato, ma che, in realtà, è una frontiera del futuro, condivisa da molti genitori soprattutto nel Nord Europa. In Olanda, ad esempio, circa il 40 per cento delle donne decide di dare alla luce il proprio bambino tra le mura domestiche, mentre in Italia la regione capofila è l’Emilia Romagna. “Quando ho partorito in ospedale la mia primogenita Lavinia Maria mi sono resa conto so che volevo vivere un’esperienza più rispettosa dell’aspetto fisiologico e naturale. La felicità di diventare madre fu immensa, eppure furono tante le ferite da dover leccare legate ad un’eccessiva medicalizzazione, ferite che se non elaborate una donna può portarsi dietro per tutta la vita”. In seguito a questa volontà ha deciso di intraprendere il percorso di preparazione al parto rispettoso, sostenuta dal dottor Agostino Menditto, Responsabile di Ostetricia e Ginecologia presso la Clinica Mediterranea di Napoli, inizialmente con l’ostetrica Alessandra Dell’Orto e poi con le colleghe Emanuela Errico e Sara Pisu, che l’hanno assistita fino al parto in condizioni di massima sicurezza anche in questa fase di emergenza Covid19.
“Con loro ho iniziato un percorso non solo di presa di consapevolezza del mio corpo, ma soprattutto psicologico e, insieme a mio marito, abbiamo deciso di far nascere in casa la nostra piccola”. Così è stato ed Elisea Maria ha emesso il primo vagito nell’intimità della sua casa. “Durante il travaglio durato circa due ore e mezza – spiega – ho avuto la libertà di muovermi ed assumere le posizioni che volevo. Da quando è nata la bimba abbiamo avuto subito un lungo contatto pelle a pelle, senza il trauma della nursery. È stato un viaggio meraviglioso, vivendo a pieno ogni emozione in totale condivisione con mio marito. Difficile trovare le parole giuste per spiegare quanta forza, emozione e magia possano sprigionarsi quando il parto avviene nel rispetto della sua naturale fisiologia e la donna riesce a riappropriarsi di tutta la sua potenza. Ogni donna ha diritto ad un parto rispettato per se stessa e per il suo bambino, perché nascere lascia un segno indelebile nella vita”. Il lavoro di supporto e di presa di consapevolezza del corpo da parte delle gestanti inizia mesi prima, è su misura della donna e continua fino alle prime settimane post parto con il supporto professionale delle ostetriche, specializzate al Master della Scuola Elementale di Arte Ostetrica di Firenze. “È stata un’esperienza indimenticabile” conclude papà Paolo Giuseppe. “Mia moglie è stata ascoltata e, insieme, abbiamo condiviso un incredibile momento di gioia. Si è trattato di una scelta consapevole e guidata”.
Son oltre qualche decina i bimbi campani che nascono in casa ogni anno, un dato che è in aumento. Una decisione che suscita ancora stupore e, al contempo, tanta gioia. Erano quarant’anni che nel centro picentino non si verificava un parto in casa come ha constatato la dottoressa Roberta Morena, Responsabile del Settore Demografici del Comune, che ha registrato formalmente Elisea Maria Rizzo come nata a Pontecagnano Faiano.