di Erika Noschese
Il Comune di Battipaglia rischia di diventare un vero e proprio focolaio. Dopo il caso positivo della pediatra di Cava de’ Tirreni, in servizio presso l’ospedale del comune guidato dal sindaco Cecilia Francese, nella giornata di ieri sono stati accertati sei nuovi casi di Covid-19. Si tratta di persone che, in qualche modo, hanno a che fare con l’amministrazione comunale. L’amara scoperta è stata fatta grazie ad un’iniziativa promossa dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno che sta effettuando uno studio epidemiologico sul potenziale contagio da Coronavirus, indispensabile per tracciare ed isolare, soprattutto, i cosiddetti positivi asintomatici per preparare in maniera coscienziosa la cosiddetta “fase 2” e permettere che vengano ulteriormente applicate le misure di contenimento. Nei giorni scorsi, infatti, sono stati effettuati circa 250 tamponi che sono stati analizzati dall’Istituto Zooprofilattico di Portici.
«Abbiamo iniziato dalle categorie più esposte come personale dipendente in servizio, dipendenti della partecipata Alba, guardie ambientali, personale delle farmacie del territorio, personale volontario impegnato nella ex Scuola De Amicis nel progetto Spesa Solidale, polizia ferroviaria, cittadini ed amministratori comunali che si sono ritrovati in prossimità della casa comunale e che volontariamente hanno deciso di sottoporsi ai test», ha dichiarato il primo cittadino di Battipaglia, spiegando che ad un primo riscontro sono sette i tamponi positivi, un solo dipendente comunale ed un altro non residente a Battipaglia. Alla base del contagio ci sarebbe una festa tenutasi nel periodo di Pasqua tra l’amministrazione comunale, le loro famiglie e il sindaco Francese. Circa le persone contagiate da Covid-19 si tratta di un impiegato comunale, un addetto della società Alba, un consigliere comunale e cittadini che si trovavano al Comune al momento dello screening. Contagiato dal coronavirus ache un farmacista 33enne residente a Montecorice, che lavora in una farmacia di Battipaglia.
«Ma non occorre allarmarci perché se andiamo a cercare il virus nella popolazione sana, troviamo una positività di circa il 5 per cento. Ma queste persone possono contagiare altre persone e sviluppare la malattia? C’è uno studio importante in atto – ha aggiunto il sindaco – Aspettiamo conferma perché questi tamponi sono stati inviati al “Cotugno” di Napoli, le persone sono state avvisate e sono in quarantena. Iniziamo lo studio dei contatti per obbligare all’isolamento chi ha avuto il contatto e studiare la famiglia. Tutto ciò che prevede il protocollo è stato fatto, ma parliamo di persone sane, asintomatiche. Intanto, la campagna di screening continuerà sui farmacisti.