«Uno scenario surreale e allarmante, misto ad ansia e panico. È il quadro di un’Italia che si è fermata da Nord a Sud dopo una “bozza” di decreto che ieri sera di fatto chiudeva tutti gli accessi alla Lombardia, ma anche le uscite dalla cosiddetta “zona rossa”. Ore di fermento e di corse all’ultimo treno e dal Nord (complice la paura) tutti “giù”». E’ il commento di Imma Vietri, dirigente di Fratelli d’Italia sui fatti accaduti nelle ultime ore in Italia, nell’ambito dell’emergenza Coronavirus.
«Dopo settimane di alternanza tra mistificazioni, ironie e induzione al panico ieri si è consumata una delle pagine più buie della Repubblica Italiana – ha dichiarato Imma Vietri – in un contesto già sensibile alla problematica Coronavirus, arriva il nuovo decreto che chiude la Lombardia e altre province. Nulla osta per questo provvedimento se non per la criminale fuga di notizie che ha di fatto portato migliaia di persone a salire sul primo treno e a dirigersi verso il Sud (gran parte meridionali, lavoratori o studenti), in barba a tutte le misure di sicurezza già ampiamente discusse e deliberate».
«La cosa mi è da subito sembrata “deplorevole” – ha continuato la Vietri, che critica fortemente una scelta governativa che, di fatto, non potrà assumere carattere di efficacia – quando ho appreso dal Tg che la chiusura è prevalentemente morale e che il Prefetto non ha i mezzi per organizzare dei check-point esaustivi di tutto il confine in questione. Un decreto a cui non può far seguito un’applicazione. E’ allo scopo quindi solo di indurre ulteriore panico e trasferire probabili contagi in zone ancora non così sofferenti? Siamo ai limiti della tentata strage ai danni del Sud. Da un lato si declinano continue misure di sicurezza e di prudenza – ha concluso Imma Vietri – e dall’altra si favorisce “lo sterminio” del virus ad un territorio che stenta a fare la sua parte per oggettive carenze di strutture sanitarie e che metterà definitivamente a nudo la cattiva gestione politica sanitaria di questi anni».