L’Ambito Territoriale S4, con il Comune di Pontecagnano Faiano ente capofila, ha attivato il progetto “Va.do”, Il valore delle donne, nell’ambito dell’Avviso Pubblico regionale S.V.O.L.T.E. (Superare la Violenza, con Orientamento, Lavoro, Tirocini, Esperienze formative). Con location presso l’Ufficio di Piano, sarà operativo uno sportello finalizzato all’accoglienza delle donne vittime di violenza e/o che vivono in situazioni a rischio.
L’obiettivo è assicurare, con professionalità qualificate, adeguate forme di ascolto, di assistenza e di accompagnamento attraverso il potenziamento della presa in carico, il rafforzamento della rete dei servizi territoriali, promuovendo, altresì, percorsi di orientamento socio-lavorativo, con la sinergia dei soggetti pubblici e privati cooperatori degli interventi di inclusione all’interno del Piano Sociale di Zona.
Le professionalità messe in campo dispiegheranno la loro attività in forma itinerante, d’intesa con il Servizio Sociale Professionale/Servizi Sociali Comunali, laddove emerge il bisogno. Sono previste, inoltre, azioni di sensibilizzazione, non solo al fine di far emergere le situazioni di violenza, ma anche e soprattutto per promuovere processi culturali che facciano da argine al fenomeno. “E’ un altro tassello del mosaico dei servizi che il Piano Sociale di Zona struttura per accompagnare le persone in difficoltà ed irrobustire il sistema locale dei servizi alla persona”, afferma la Coordinatrice dell’Ufficio di Piano Giovanna Martucciello.
L’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Pontecagnano Faiano, Paola Manzo, saluta con entusiasmo l’attivazione del progetto: “E’ un segnale di forte vigilanza umana, al fine di spezzare circuiti, talvolta nascosti, di sopraffazione, promuovendo la coscienza dei diritti ed elevando la cultura della qualità della vita”. Per il Sindaco del Comune di Pontecagnano Faiano, Giuseppe Lanzara, “il valore progettuale sta nel messaggio di incoraggiamento e di vicinanza alle donne che soffrono condizioni di isolamento di violenza. Le istituzioni locali, le agenzie culturali, i soggetti della solidarietà sociale sono impegnati a costruire ed ingrandire la rete territoriale di coesione civile, incontrando, ascoltando, accompagnando le persone che subiscono, nella forma più acuta, la lesione della propria dignità. Un impegno morale per introdurre concretamente in un tessuto più umano di vita e di lavoro”.