DUE GIORNI DEDICATI ALLA CHIRURGIA D’URGENZA
A Salerno il convegno regionale dell’Acoi (Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani) “Chirurgia d’urgenza 2019 tra linee guida e real life” in programma oggi e domani (14 e 15 novembre) al Grand Hotel Salerno, fortemente voluto dal dottor Mariano Fortunato Armellino, Direttore Unità Operativa Complessa di Chirurgia d’Urgenza e delle Urgenze Differite presso Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.
L’evoluzione tecnologica ha determinato negli ultimi vent’anni notevoli cambiamenti in tutte le branche chirurgiche, consentendo approcci meno invasivi a tutto vantaggio del paziente. Anche la chirurgia d’urgenza ha visto modificare tecniche storiche e consolidate, passando dal “grande taglio – grande chirurgo” alla chirurgia laparoscopica d’urgenza, dalla laparotomie esplorative ai trattamenti non operativi nei traumi. Una vera e propria rivoluzione culturale che ha coinvolto anche altri specialisti (radiologi interventisti, endoscopisti, rianimatori, etc.) nella costituzione di un reale team multidisciplinare, consentendo di sviluppare opzioni terapeutiche diverse in relazione alla gravità ed alla complessità dell’urgenza chirurgica.
Si discuterà, proprio nella due giorni salernitana, delle numerose Linee Guida e Consensus Conference, sia nazionali che internazionali, con un illustre panel di esperti, per evidenziare il timing e le procedure, operative e non, da attuare nelle principali patologie chirurgiche d’urgenza e nei traumi. Si valuteranno anche le casistiche della “real life”, ossia della vita reale dei reparti d’emergenza, spesso diversa da quella delle Linee Guida: inadeguate ed obsolete dotazioni tecnologiche dei presidi ospedalieri e carenza di formazione sul campo spesso contribuiscono a non far decollare alcune procedure e tecniche nel patrimonio culturale del chirurgo d’urgenza.
“Non si può pensare, infatti, di implementare la chirurgia mininvasiva se non si consente al chirurgo di formarsi adeguatamente e quotidianamente alla laparoscopia avanzata in regime non d’urgenza o se si utilizzano, in maniera impropria, i chirurghi a coprire i turni nei vari pronto soccorso sottraendoli alla sala operatoria” spiega il direttor Armellino.
Salerno si pone all’avanguardia in tal senso e lo dimostra discutendo, nel convegno regionale, di quanto c’è di nuovo nel loro ambito di intervento e dello stato dell’arte negli ospedali campani.
di Stefania Maffeo