“Difendiamo la nostra città dalla munnezza”. Con questo slogan dei comitati, ieri mattina, tanti cittadini sono scesi in piazza Sabbato a Pontecagnano Faiano per dire no ai miasmi provenienti dagli impianti dei rifiuti limitrofi e no al progetto del compostaggio in città. Una partecipazione nutrita che ha poi sfilato fino alla casa comunale, per protestare contro la scelta del sindaco Giuseppe Lanzara sull’ecodistretto in accordo con il sindaco di Giffoni Valle Piana Antonio Giuliano. Tra le accuse dei manifestanti, la vicinanza e condivisione di Lanzara col governatore De Luca, che inciderebbe sulle scelte del territorio senza una reale valutazione degli impatti su ambiente e salute pubblica e senza una vera informazione.
“Un progetto – racconta un attivista dei movimenti – non previsto nemmeno nel programma elettorale di Lanzara”.
A sostegno dei manifestanti anche gruppi dalla Piana del Sele con la scritta; “Battipaglia dice no”. E, ancora, erano presenti i comitati contro le Fonderie Pisano, il comitato tutelambiente e il comitato bonifica amianto ex Tabacchificio Ati. Tra le rappresentanze politiche e istituzionali, c’erano Dante Santoro, consigliere provinciale dei Dema, Ernesto Sica, consigliere provinciale della Lega e consigliere di minoranza del comune di Pontecagnano Faiano, Anna Bilotti, deputata del Movimento 5 Stelle, rappresentanti del Partito Comunista e di Sinistra Italiana. Inoltre Angelo Mazza, consigliere di minoranza di Pontecagnano Faiano e capogruppo di Movimento Libero, Francesco Pastore e Gianfranco Ferro, consiglieri di minoranza dei Moderati. Al termine dell’incontro la proposta, appellandosi all’art. 30 dello statuto comunale, di un referendum cittadino.