Una piacevole chiacchierata con Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco Archeologico Paestum, Patrimonio UNESCO, sempre più proiettato in una dimensione di luogo partecipato ed inclusivo. Scenario attivo, spazio attrattore. Una piazza. Una vera e propria agorà di incontri e confronti costruttivi dal forte valore culturale e sociale. Un Parco proiettato all’azione, al cambiamento. Questo è il Parco Archeologico di Paestum oggi come si evince dall’intervista della giornalista Stefania Maffeo.
Durante il suo mandato (in scadenza a novembre) Zuchtriegel ha introdotto nel parco numerose iniziative e novità: la visita all’interno dei templi, mentre prima i visitatori vi giravano solo intorno, il coinvolgimento delle associazioni, in primis de “Gli amici di Paestum” e delle aziende per finanziare le attività di scavo e di ristrutturazione del museo, il crowdfunding per il restauro delle splendide mura della città, aperture ai rapporti internazionali, biglietto annuale ed apertura pomeridiana quotidiana dei depositi solo per citarne alcune.
Ultima iniziativa in ordine di tempo è l’inizio dei lavori Pon: 18 mesi, 13,2 milioni di euro. Mi ha particolarmente colpito l’obiettivo che si è posto: il concetto del ritorno ai valori fondanti della cura della bellezza, della technē, parola con la quale i greci indicavano sia arte ed artigianato che la tecnica. L’offerta culturale (aperipaestum, eventi, etc..) non subirà variazioni, il pubblico potrà far visita ai cantieri e dialogare con gli addetti ai lavori. Tra gli interventi di riqualificazione strutturale previsti ve ne sono alcuni presso il Museo di Hera Argiva alla foce del Sele per favorire un’apertura stabile del prestigioso sito archeologico situato a circa 9 km dall’Area dei Templi.
Il Parco Archeologico di Paestum è il primo luogo della cultura ad aver introdotto il riassetto del ticketing, ossia delle attenzioni sui titoli di accesso, in attuazione dei risultati delle indagini svolte dagli studiosi di management dell’Università Bocconi di Milano (acquisto ad alto coinvolgimento emotivo). Il concept di biglietto dinamico o dynamic pricing (adeguato alle stagionalità turistiche) ha dato ottimi i risultati: in soli 4 mesi è in ascesa il trend del biglietto annuale “Paestum mia” che costa solo un euro in più dell’ingresso giornaliero.
Dopo l’avvio del progetto “Un tuffo nel blu”, il Museo Archeologico di Paestum è un luogo della cultura “Autism Friendly”. Rappresenta il contesto ideale per favorire la fruizione dell’arte da parte di queste persone, divenendo così uno spazio di incontro, di apprendimento e di socializzazione che permette di superare le numerose barriere architettoniche, sociali e culturali che purtroppo spesso si riscontrano nella quotidianità.
Anche la rivista digitale mensile è un fiore all’occhiello con delle preziose chicche come il documento di archivio, il video reperto o il pezzo dei depositi (Dal buio alla luce).